
25 Gennaio 2021
TikTok è praticamente riuscita a sopravvivere a Donald Trump: il New York Times racconta che il governo americano ha acconsentito a un prolungamento dei tempi della battaglia legale in corso. Ci si riaggiornerà il 18 febbraio, circa un mese dopo l'insediamento alla Casa Bianca del nuovo POTUS, Joe Biden. La speranza è che le posizioni di Biden siano meno categoriche e problematiche (per TikTok, quantomeno) rispetto a quelle tenute da Trump. Secondo alcuni esperti interpellati dal giornale americano, ByteDance potrebbe puntare tutto sul fatto che la nuova amministrazione abbia problemi più importanti di cui occuparsi, e che la questione TikTok finisca un po' nel dimenticatoio.
Il fatto è che Biden ha subito promesso importantissimi dietrofront rispetto a quanto fatto dall'amministrazione Trump su molti argomenti - in particolare sul clima; ma finora non si è ancora espresso in modo concreto e convincente su come intende trattare la spinosissima questione dell'influenza sempre maggiore che esercitano le aziende tech cinesi nel panorama globale. In passato Biden si è espresso con toni piuttosto duri nei confronti del Partito Comunista Cinese e del leader Xi Jinping, e che la Cina in generale dovrebbe essere trattata con più severità, ma non si è addentrata nei dettagli specifici.
Anche in questi ultimi, tumultuosi giorni di presidenza, Trump continua la propria lotta alle aziende tech cinesi: è fresca di questa mattina la notizia che anche Xiaomi è stata inclusa nella lista nera degli investimenti - non è un fatto grave come il ban di Huawei, ma significa che di fatto qualsiasi società o persona fisica statunitense non può più investire denaro nelle attività del gruppo (il provvedimento è anche retroattivo, quindi chi ha denaro già investito in Xiaomi deve disinvestirlo).
Negli scori giorni, inoltre, Trump ha emesso provvedimenti contro le fintech cinesi (azione che comunque non dovrebbe avere conseguenze troppo gravi per le società coinvolte), mentre con un ordine esecutivo a metà novembre ha inserito nella lista nera degli investimenti (la stessa di Xiaomi) tutte le società cinesi che si occupano di apparecchiature di comunicazione di rete cellulare.
Ricordiamo che, come per moltissime altre aziende, la preoccupazione del governo americano (e molti altri occidentali) è che il governo di Pechino costringa le imprese cinesi a compere atti di spionaggio internazionale e furto di dati personali. Le aziende coinvolte continuano a negare con forza ogni accusa, ed effettivamente non è mai stato dimostrato che un fatto del genere sia mai accaduto, ma le intelligence sostengono che non sia possibile eliminare del tutto il rischio.
Commenti
La situazione del Ban di Huawei e l'eventuale di TIK TOK , e da poco l'aggiunta di Xiaomi nella lista nera in Usa per quanto riguarda investimenti ecc... basterebbe giocarsela sul piano politico, minacciando in Cina una limitazione alla vendita di iPhone, e vorrei vedere in quanto tempo per il bene dell'economia americana e dei profitti di Apple questi ban verrebbero tolti.
tra pochi giorni anche il resto del mondo sfuggirà alla follia del pazzo Trump
I vertici di TikTok USA sono americani, questa è solo una farsa
I bimbim... Hanno tirato un sospiro di sollievo.. Possono continuare a fare i balletti scemi..
Trump vuole bannare tiktok
Trump viene bannato da Twitter, Facebook, YouTube, instagram, snapchat e altri social.
Nella mia mente malata: https://uploads.disquscdn.c...
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