
30 Dicembre 2020
30 Novembre 2020 22
Il governo francese sta preparando un'iniziativa per spingere i grandi colossi del settore tech a comportarsi in modo più etico e responsabile su certi temi oggetto di grande discussione e controversia, tra cui:
Queste sono solo indicazioni a grandi linee dei temi che tratterà il programma, chiamato Tech For Good; domani dovremmo avere tutti i dettagli più precisi. Sappiamo già ora che è un'iniziativa a cui il presidente Macron lavora da almeno un paio d'anni, da quando aveva indetto il primo summit omonimo a Parigi (la foto in apertura proviene da quell'occasione; sappiamo che l'adesione non sarà legalmente vincolante, e che almeno 75 CEO e presidenti di grosse aziende da tutto il mondo hanno firmato, tra cui Sundar Pichai di Google/Alphabet, Brad Smith di Microsoft, Jack Dorsey di Twitter e Mark Zuckerberg di Facebook.
Tra i grandi assenti spiccano Amazon e Apple. Su quest'ultima le indiscrezioni sono contrastanti: alcune fonti dicono che i negoziati siano ancora aperti, altri che Tim Cook e soci abbiano già declinato. Su Amazon invece il "no" è più certo. Ma non è perfettamente chiaro perché: essendo un'iniziativa non vincolante sembra solo controproducente non cogliere l'occasione di farsi un po' di pubblicità positiva. Per il momento nessuna delle due società ha rilasciato dichiarazioni a riguardo.
Commenti
Gavin porello!
L'accordo parla di altro, ma ultimamente ai negozianti tutto sia dovuto ma non ho ancora visto nulla di concreto da parte loro per essere più competitivi, solo chiedere di mettere limiti alla concorrenza.
Son metodi poco eleganti se vuoi, al limite del legale, ma se vendono, possono farlo. La gente fa sti giochetti da sempre.
Vogliamo parlare dei soldi da regalare al commercialista se tu azienda con p.iva acquisti fuori dall'Italia e devi integrare la fattura?
ntzenepopppiù de ste boiaccate econazipropiccolievasorifiscali... si spera che sta moda passi presto soprattutto ste "iniziative a favor di camera " ... anche se almeno questa ha il pregio di non abusare di minorenni con evidenti disabilità ( per carità per il bene supremo di gaia )
Marketplace italiano.
Se avvii un'attività commerciale in italia a scopo di lucro, puoi essere pure dello zimbawe, devi dichiarare al fisco l'inizio attività, registrare partita iva e pagare le tasse!
Italiani o esteri scusa?
Io vado a comprare dove mi costa meno. E considerando che già lo stato mi si ciuccia una buona parte dello stipendio non mi pongo affatto il problema di come e dove paga le tasse. L'importante per me è che in caso di problemi ci sia una assistenza funzionante. Che in caso di cambio idea posso riavere indietro i soldi e via dicendo..
Se un negozio offrisse lo stesso livello di assistenza di Amazon e gli stessi prezzi comprerei in negozio.
Ma di farmi prendere per il fondoschiena dal negoziante X che ti vende il prodotto Y a 100 e senza scontrino quando Amazon te lo da a 80 con tutte le garanzie e assistenze del caso non mi va..
Io sono sicuro che ogni acquisto che faccio su Amazon è regolarmente registrato, ho la fattura/scontrino per ogni singolo acquisto che faccio che sia di 1€ o di 1000€.
I pagamenti sono esclusivamente tracciati.
Eludono? Vero è palese e lo sanno tutti. E' Etico? Assolutamente no. Ma non credo sia totalmente illegale. Sfruttano dei cavilli che evidentemente glielo permettono e penso che chiunque, da imprenditore, cercherebbe di pagare meno tasse possibili (e sfido chiunque a dire il contrario).
In più Amazon (o comunque i vari colossi del Web come va di moda chiamarli ora) ti da un servizio che i negozi non ti danno.
Resi anche a oltre 2 mesi, Rimborsi completi anche dopo 2 anni, Assistenza via Chat quasi 24/7 che ti risolve il problema. Prezzi concorrenziali e una lista di prodotti tendenzialmente infinita..
Io le cover in un negozio di Cinesi FISICO le ho viste anche a 2€, con tanto di scontrino e tutto
Nessuno fa del nero in quel modo?
Ma ti ho appena detto che è pieno di venditori su marketplace senza partita iva.
Come fanno a pagare le tasse se non hanno P.IVA?
Sei tu che ti stai sognando le cose.
La UE ha giá risolto molti dei buchi legali e stanno chiudendo pian piano tutto ció che si faceva.
Ad esempio il sandwich olandese non si puó fare da un po´. ;)
Non é per il prezzo, ci sono anche tanti negozi di elettronica online, ad esempio, che fanno fatica a diventare grandi nonostante i prezzi siano migliori di quelli di Amazon.
Il punto é che se hai un problema Amazon ti offre la chat e trovi una soluzione subito (spesso la restituzione e spedizione di un nuovo, tutto a carico di Amazon). Se il prodotto é in garanzia e va riparato (quindi non appena preso diciamo), Amazon te lo fa spedire e lo rispedisce in un paio di settimane. Sempre a costo zero.
Con altri shop online piú economici invece nel migliore dei casi ti rispondono il giorno dopo. Se ti va bene puoi mandare il prodotto in RMA, spedirlo a spese tue e rivederlo dopo un mese o piú.
Cosa simile per i negozi fisici (senza contare tutte le volte che cercano di dare la colpa a te o ti rifilano roba a pagamento).
Salvo corposi risparmi e quindi acquisti su altri lidi spendo volentieri su Amazon per il semplice post vendita. Per quel che riguarda i prezzi le varie catene si stanno pian piano uniformando finalmente, alle volte ancora con un prezzo leggermente superiore che è passabile in caso di acquisti in tempi ristretti (se mi serve subito ci sta spendere qualcosina in più), ma nel post vendita e assistenza Amazon non si batte.
Esatto.
Allora, intanto se uno ha una attività in proprio e fa l'imprenditore, DEVE sapersi adattare e cogliere le nuove opportunità del mercato. Ormai o ti sai vendere sul mercato, o semplicemente soccombi. Oltre a questo, devi saperti evolvere anche in altre cose, vogliamo parlare delle garanzie e dei resi? Vogliamo parlare di come in alcuni negozi i proprietari siano svogliati o non ci vogliano nemmeno provare a vendere la roba?
Fatta questa premessa, è vero, queste multinazionali devono essere tassate in maniera CONGRUA, e lo ripeto, CONGRUA, perchè non è che se fatturi 10 miliardi e io te ne levo 5 allora va bene. Per farlo servono accordi comuni, che ancora non ci sono, quindi il problema non è loro, ma di chi fa le leggi. Se tu fossi il CEO di una di quelle aziende, faresti lo stesso, il tutto in maniera legale. Poco etica se vuoi, ma legale.
Queste multinazionali però, danno visibilità e da mangiare a tantissima gente, dalle aziende che sfruttano la loro piattaforma e logistica per vendere, a tutto l'indotto. E sai cosa c'è di bello? Che nessuno fa del nero in quel modo. Diversamente dal negozio che "per tirare a campare" deve evadere. Questa pandemia ha messo a nudo tanti punti deboli di alcuni negozi che non riescono ad accedere ai ristori e si lamentano di cali enormi di fatturato presentando fatture retrodatate.
Se fossimo un altro paese, ti avrei anche potuto dar ragione, ma siamo in Italia. Qua si evade. Se siamo nella m3rda è perchè si evade. Se sto paese è un c3sso, è perchè si evade. Il punto è che è più facile incolpare l'Amazon di turno, che avrà i suoi problemi, non è un santo, ma almeno ha creato lavoro e per poco che sia, le tasse le paga.
Manca solo lui, insomma
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Raga non sono opinioni.
Se guardate i dati esce fuori che la maggior parte degli acquisti sono fatti per motivi legati al servizio.
Su amazon il grosso è semplicemente perchè c'è tutto, la gente ha l'account li con metodo di pagamento e magari pure prime attivo, quindi semplicemente se devono comprare qualcosa la comprano li.
Amazon ha creato l'ambiente ideale per gli acquisti, i prezzi sono proprio l'ultima cosa.
Se vai a vedere (tralasciando le cover) il grosso dell'elettronica consumer costa pure di più dei negozi spesso.
Poi io non ho detto che non ci sia un problema di tasse, attenzione. Ci sono sicuramente situazioni al livello di tassazione da risolvere. Situazioni che poi possono aiutare a livellare le situazioni online che descrivi.
MA NO, i negozi di paese non torneranno magicamente a vendere perchè tassi di più amazon.
Questo deve essere chiaro, perchè il grosso delle persone che si sta lamentano non ha l'e-commerce online che fa fatica stare dietro a amazon, ha il negozio di mutande al centro di Montegranaro.
E va fatto capire che la loro situazione non cambierà mai più se il servizio rimarrà quello che hanno ora.
Non è per i prezzi?
Secondo te se prendo uno stock di cover da Alibaba a 2 euro al pezzo, le devo Ivare, devo pagarci le tasse import, le spedizioni, avere un magazzino, pagare le tasse a fine anno, bollette e tutto il resto.
Secondo te la cover posso venderla a 6 euro come i cinesi su amazon?
Sogna.
Altro che non è per il prezzo, mettiamo pari condizioni economiche e poi vediamo se la gente compra li per il servizio.
Raga dovete capire se il fornaio sotto casa chiude non è perchè amazon elude le tasse.
Se parli con quelli che comprano li il 90% manco ha comparato i prezzi, comprano li per il servizio.
Perchè non ti fanno storie per i resi, perchè la spedizione è efficiente, perchè il servizio clienti è ottimo, ecc.
Lo so che molti non se lo vogliono sentir dire ma l'epoca dei negozietti di paese è finita. Non esiste più e non esisterà più a prescindere dalle tasse che pagano amazon e co.
Ci si può adeguare e cercare di migliorare i servizi (come molti hanno fatto, contrariamente a quello che chi si lamenta dice) o chiudere. Fine.
E' vero, i negozianti sono dei fessi, devono cambiare mestiere e lasciar campo libero ad Amazon e ai reseller cinesi che ci operano sopra con partite IVA che se inserite sul sito dell'agenzia delle entrate risultano inesistenti.
sono io che mi sto sognando le cose o c'è in giro una pandemia straordinaria?
Credo si lamentino x le restrizioni, non per la concorrenza online (che comunque è monopolizzata, quindi inattaccabile dai "negozianti")
Ok i buoni propositi e ok voler trovare un accordo per una tassazione congrua (CONGRUA, non "fatturano i miliardi e li devo spennare" perchè altrimenti ci mettono un attimo ad aumentare prezzi e/o trovare soluzioni alternative) basta che la smettano con i piagnistei.
In sti giorni ho assistito a servizi e articoli in cui i negozianti si lamentavano e basta senza capire che siamo nel 2020 e forse se non vendi, sei tu che devi adattarti o cambiare mestiere.