
04 Dicembre 2020
La pandemia ha dato un'ulteriore spinta al processo di digitalizzazione: che si tratti di aziende o di amministrazioni pubbliche i benefici sono evidenti. I dipendenti possono lavorare in smart working, i cittadini accedere ai servizi pubblici evitando code agli sportelli, gli studenti seguire la didattica a distanza. Questo però in un mondo ideale in cui tutte le strutture coinvolte hanno apportato le modifiche necessarie a svolgere le proprie attività sfruttando i canali digitali.
La realtà nel nostro Paese è diversa e una recente inchiesta di Altroconsumo prova a fare luce sui alcuni traguardi raggiunti con la digitalizzazione della pubblica amministrazione. E' facile per un cittadino avere accesso online ai servizi anagrafici del proprio Comune? si possono effettuare da remoto i pagamenti dei tributi comunali? qual è la qualità del servizio offerto ai cittadini? Per rispondere Altroconsumo ha esaminato i siti ufficiali di otto comuni italiani.
I comuni esaminati spaziano da nord a sud: Bari, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo e Reggio Calabria. Gli incaricati di Altroconsumo hanno analizzato gli 8 siti ufficiali dei rispettivi Comuni per verificare i servizi disponibili - come un qualsiasi cittadino - in particolare quelli riconducibili a tre macro aree:
I risultati dividono il gruppo con una linea di demarcazione che non distingue tra Nord e Sud Italia - ad esempio, Bari è seconda in classifica e Firenze al terz'ultimo posto. La metà dei Comuni esaminati presenta un funzionamento e dei servizi valutati tra il buono e l'ottimo
Milano è al primo posto perché offre il maggior numero di servizi e dà la possibilità di ricevere via mail tutti i certificati richiesti. Napoli è il fanalino di coda perché non consente gli invii telematici ed offre un limitato numero di pagamenti - solo quelli per la mensa scolastica. Nel mezzo ci sono gli ottimi esempi di Bari, Roma e Palermo che dimostrano come la digitalizzazione della pubblica amministrazione comunale sia possibile al Nord come al Sud. Serve però altro lavoro per rendere le situazioni uniformi in ogni parte d'Italia.
Capitolo SPID: sono oltre 7 milioni gli utenti italiani che utilizzano il Sistema Unico di Identità Digitale, ovvero un sistema che, sulla carta, dovrebbe consentire un più rapido accesso ai servizi della pubblica amministrazione tramite computer, tablet e smartphone. Tutto questo a patto che le istituzioni pubbliche lo supportino.
Delle otto città monitorate solo due offrono la possibilità di accedere a tutti i servizi tramite SPID, si tratta di Roma e Bari. Il comune di Reggio Calabria non consente di nessun caso di accedere ai servizi comunali con SPID, negli altri Comuni SPID è previsto solo per alcuni servizi e in alcuni casi sono richieste registrazioni ulteriori. Nel complesso l'utilizzo di SPID è deludente a livello nazionale: secondo i dati di Altroconsumo sono solo 4.200 le amministrazioni a supportarlo (si parla di amministrazioni in generale, ma solo i Comuni italiani sono poco meno di 8.000).
La conclusione dell'inchiesta di Altroconsumo non è del tutto negativa: anche se l'Italia continua ad occupare le posizioni più basse della classifica della Commissione Europea relativa alla digitalizzazione dell'Unione Europea - al momento è 25esima su 28 - le recenti vicende legate all'emergenza sanitaria rappresentano un'occasione per ridare vigore al processo grazie ai fondi europei e al decreto legge Semplificazioni. A patto che le risorse siano efficacemente investite e che i vantaggi offerti dai nuovi strumenti normativi siano effettivamente sfruttati.
Commenti
No, sono presenti già servizi di alcuni comuni, e c'è anche l'ACI.
Ammesso che riescano a non perderla per strada, servirà purtroppo solo per i servizi a livello nazionale, almeno questo è quello che mi hanno detto quando mi sono lamentato.
Se ho capito bene, l'applicazione (e il sito) IO diventerà il riferimento per tutto quello che riguarda la pubblica amministrazione.
https://www. cliclavoroveneto . it/registrazione-garanzia-giovani
dicevamo?
Il paradosso è proprio quello, con Facebook e Whatsapp sono aggiornati all’ultimo grido, quando invece si tratta di fare cose che richiedono un po’ di cervello in più non sanno da dove rifarsi. Non facciamoci ingannare, gli smartphone hanno reso soltanto un accesso più facile ad internet alle persone ignoranti, non le hanno mica rese più intelligenti.
Spero sia meglio del loro tablet
L'ho preso per curiosità, se volete AMA
nell'1800 c'era gente che viveva raccogliendo e commercializzando il guano che è un ottimo concime...
L'unica risposta degna verrebbe (giustamente) censurata
Si capisco,ero solo curioso per la mia città
Nel mio comune stanno facendo passi da gigante. I funzionari hanno da poco scoperto che il nero dello schermo non è fisso
Qualche timido passo finalmente lo hanno fatto. Dal 2017 esistono delle linee guida per la realizzazione dei siti internet, la mia regione ad esempio li ha adottati, altri enti invece continuano a proporre soluzioni caotiche e poco funzionali (a partire dalla grandezza dei caratteri).
https://www.agid.gov.it/index.php/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2017/01/12/linee-guida-design-i-siti-web-pa-online-il-nuovo-sito-del-mise
Per semplificare i pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni hanno creato PagoPA ma è ancora limitato a determinate imposte e tributi.
Ma se un altro punto fosse un ricambio nella pubblica amministrazione? Ad entrare in un ufficio pubblico si rischia sempre di scambiarlo per una casa di risposo.
Avete mai provato ad insegnare un programma o più in generale la navigazione internet ad una persona avanti con l'età? Con Word sanno a stento utilizzare il grassetto. C'è da dire che, stranamente, quando si tratta di utilizzare WhatsApp e Facebook sono ferrati come un ragazzino, ma questo è un altro discorso
quelli online non saprei ma solitamente quando entravo in comune (anche prima della pandemia) negli orari di apertura degli uffici mi viene da chiedermi se Thanos avesse appena schioccato le dita.
Molto probabilmente è stata pubblicata nella versione cartacea di Altroconsumo o in ogni caso per poterla leggere bisogna essere abbonati.
Per quello che ricordo io dei miei 3 anni passati in Italia... i siti di alcuni comuni italiani ( parlo del Nord Italia ) sono puro guano.
Non ero mai andato sul sito dei Carabinieri... siamo al WEB 1.0
https://uploads.disquscdn.c...
Ad Altroconsumo ho smesso di leggere
Prima di tutto è uno scandalo che ogni ente/amministrazione pubblica abbia siti diversi.
Comune, provincia, regione, stato, aci, inps, tributi, un caos.
Come la pp per il telefono.
app della regione (protezione civile), app dello stato (io), app del comune (milano, fascicolo del cittadino).
Provate a pagare i tributi su internet.
Il bollo si paga da una parte con alcune regole.
IMU/TARI si pagano dall'altra con altre regole.
E' la digitalizzazione sacrosanta fatta male.
Io sono contrario all'accentramento delle funzioni, però così è veramente un casino.
E se è un casino per me che sono un po' smanettone figuriamoci per un anziano o una persona normale.
è colpa di Garibaldi e dei Savoia, non infangate il sud!
Ma la fonte?dov'e la classifica
torino perchè non è stata considerata povera?