
24 Novembre 2020
03 Ottobre 2020 37
Twitter vuole fare in modo che gli utenti evitino di ritwittare articoli senza prima averli letti. Grazie a questa nuova funzionalità, fa sapere Kayvon Beykpour, Product Lead di Twitter e CEO di Periscope, la celebre piattaforma social proverà a limitare la disinformazione e la diffusione di contenuti pericolosi (fake news), da sempre uno dei principali obiettivi di Twitter che già in passato ha addirittura oscurato ben 1,5 milioni di account oltre che cancellato dei tweet del presidente brasiliano Jair Bolsonaro.
Sharing an article can spark conversation, so you may want to read it before you Tweet it.
— Twitter Support (@TwitterSupport) June 10, 2020
To help promote informed discussion, we're testing a new prompt on Android –– when you Retweet an article that you haven't opened on Twitter, we may ask if you'd like to open it first.
Secondo quanto dichiarato da The Verge, la funzione potrà essere utilizzata in un primo momento unicamente dagli utenti Android e di lingua inglese. La società non ha rilasciato alcuna informazione in merito al possibile futuro rilascio su ulteriori sistemi operativi.
Condividere un articolo può innescare una conversazione, quindi potreste volerlo leggere prima di twittarlo. Per aiutare a promuovere una discussione informata, stiamo testando un avviso su Android - quando ritwittate un articolo che non avete aperto su Twitter, potremmo chiedervi se volete aprirlo prima.
E ancora:
Vogliamo testare un modo per migliorare la qualità di una conversazione fin dall'inizio. E vedere se ricordare alle persone di leggere un articolo prima di condividerlo spinge a una discussione più attenta.
In aggiunta a tale funzionalità, Twitter starebbe inoltre testando - anche se in questo caso internamente - le reazioni rapide ai Tweet.
La nuova caratteristica è stata scovata dalla celebre sviluppatrice @wongmajane, che nei mesi scorsi ne ha mostrato il funzionamento condividendo una prima schermata sul proprio account ufficiale (ved. galleria in alto). Dopo alcuni mesi di test su Android, la funzione ora è disponibile anche per alcuni utenti iOS. Per il momento non ci sono indicazioni in merito alle tempistiche di rilascio ma non dovrebbe mancare molto per la disponibilità pubblica.
Nota: aggiornato al 03/10 con disponibilità iOS
Commenti
Ahahahaha è come obbligare a leggere un articolo su hdblog prima di commentare
Al "Il fumo provoca il cancro" scritto sui pacchetti di sigarette ci siamo già da un bel po'. Eppure...
C'è già scritto, non ingerire e cosa fare in caso di ingestione.
Le altre cariche pubbliche chi le paga, scusa? Sarebbero semplicemente dipendenti pubblici.
Sempre peggio i social network, disprezzano la libertà e trattano gli utenti come deficienti. Censura e solo censura, tranne che per gli ayatollah iraniani che negano l'olocausto e invitano alla soluzione finale contro Israele.
"L'informazione dovrebbe essere un servizio pubblico senza scopo di lucro."
Ah sì? E chi li paga gli articolisti? Un po' come dire che i medici dovrebbero curare le persone gratuitamente visto che è qualcosa di necessario per salvare le vite. Così come la polizia, i vigili del fuoco, ecc.
Sono tutti lavori, ergo vanno pagati.
La soluzione (in teoria) ci sarebbe: vuoi informazione? Paghi con abbonamento o per leggere un determinato articolo. Oggi si punta ai titoli clickbait e al chi fa prima perché l'unica fonte di guadagno sono le pubblicità, quindi più click più soldi.
Eliminiamo tutta la pubblicità da internet, rendiamo qualsiasi contenuto a pagamento e allora potremo pretendere di avere titoli non clickbait, notizie ben scritte e tutto ciò che ne consegue da un servizio a pagamento.
TL:DR che sarà la scusa di tutti per non farlo, ma il dislike di castelli come medaglia al valore nun se batte! haha
Il fatto che Twitter debba avvisare gli utenti di leggere un articolo prima di condividerlo, la dice lunga sul mondo dei social.
E sia chiaro: è tutta colpa degli utenti, non di Twitter (o Facebook, Google, etc...)
Non ci ho mai fatto caso, sono un che deve provare per credere, quindi nel dubbio l'ho bevuta.
In piccolino ma c'è già scritto.
Allora voglio essere libero di fare del male fisico a chi diffonde la cultura dell'ignoranza e rovina il futuro dei miei figli a colpi di fame news.
Visto che siamo liberi, no?
Impossibile finché l'informazione resterà un servizio in mano ad aziende private che puntano al sensazionalismo per battere cassa.
L'informazione dovrebbe essere un servizio pubblico senza scopo di lucro.
Manca poco al "non bere" sulla candeggina. Ormai ci siamo molto, molto vicini.
https://media4.giphy.com/me...
Perché la scuola quando l'hanno frequentata non lo richiedeva. Anche per scrivere la tesi di maturità non aveva internet, c'erano solo fonti ufficiali.
Internet ha purtroppo messo allo stesso piano la fonte ufficiale e il ciarlatano-beone del paesino.
Chi è nato usando internet riesce (nella maggior parte dei casi) a capire se una fonte è vero o meno perché è abituato.
Ma non basterebbe finirla di fare titoli clickbait o ingannevoli per risolvere semplicemente la cosa?
Il problema è proprio quello. I giornali stessi sarebbero contrari,avrebbero meno visualizzazioni.
In Italia ci sono molti analfabeti funzionali, non riuscirebbero a rispondere ( basti guardare quanti hanno creduto a Greg suYouTube,. Quando parlava di covid e 5G. Greg aveva un canale in cui parlava solo di automobili, in milioni gli hanno creduto sul 5G. )
E poi chi sceglie le domande da porre?
Sarebbe comunque un'ottima idea.
Tutti questi accorgimenti andavano presi tanto tampo fa, adesso non fanno altro che turare le falle di una barca che fa acqua da tutte le parti
Verissimo, è pieno di analfabeti funzionali
Ma scusate non basta leggere il titolo per condividere?
Non funziona così oggigiorno?
Non servirà a nulla, tanto anche se sanno leggere non sono in grado di capire.
Dovrebbe farlo anche Disqus... "Leggi l'articolo prima di commentare..."
Dovrebbero anche far 2 domande per vedere se si è capito l'articolo o meno!
per pulito intendi "rosso" immagino.
Ognuno è libero di fare come gli pare senza che twitter si metta in cattedra e spieghi ai suoi utilizzatori come vivere.
Twitter è l'unico social che va incontro alle esigenze dei suoi utilizzatori, tutto il resto mira af interessi economici che sovrastano e modificano la natura stessa del social network. Twitter, ha sempre mantenuto la sua identità. Adesso la sta adattando ad esigenze di "privacy" anche solo per distinguersi dalla massa.
L'utopia: leggere oltre i titoli click-bait e/o oltre le prime 2 righe... IMPOSSIBILE. :D
Dovrebbe farlo anche Facebook, e subito. Nel mondo c’è un casino e la colpa è anche delle condivisioni compulsive sui social, soprattutto da parte dei boomers (non tutti) che purtroppo non hanno mai sviluppato l’approccio alla verifica delle fonti e al razionalismo critico.
Devo un pò dar ragione a Facebook, il problema sono le persone e intervenire direttamente sulle fake news per quanto giusto è una forma di controllo comunque affidata a persone. Piuttosto visto che siamo nel 2020 e si spostano persino gli equilibri mondiali sui social ci vorrebbe un organo di controllo con possibilità di sanzione e in estremis di sospensione. Se condividi una fake devi risponderne, da prima con sanzioni amministrative, se continui ti si dovrebbe bloccare l'account. Specialmente se sei un personaggio pubblico certificato dal social, i vari trump e salvini del mondo inizierebbero a tremare e magari rimangono nel loro ambito e continuano a fare becera propaganda sugli immigrati.
Sicuramente non bisogna andare verso la censura, ma se un articolo è stato smentito più volte, è giusto che il social mostri almeno un avviso. Mi pare che Twitter si sia mosso anche in questo senso. Certo senza mai censurare del tutto, perchè appunto non è detto che chi smentisca l'articolo abbia alla fine ragione.
Per il fatto della diffusione dei post, fb secondo me è peggio. Twitter è sì basato sulla notiza breve e veloce, ma è qualcosa di più effimero. Io trovo fb più soffocante, perchè il feed lo riempie di post anche vecchi purchè siano di tuo interesse e ti facciano interagire.
I cinesi che hanno conquistato maggioranza relativa hanno praticamente spodestato il ceo E dettano censura ogni giorno di più
Non del tutto d'accordo con te su due punti:
1) Twitter premia molto più rispetto a fb ciò che è più virale.
2) Controllo fake news, argomento serio che in questo scambio di commenti su disqus può essere trattato solo in modo superficiale.
Io penso che non si possa lasciare tutto in mano all'azienda e che anche le persone debbano fare la propria parte; abbiamo visto in questi anni il crollo etico di Facebook e cosa siano disposti a fare in cambio di guadagni non necessariamente economici. se domani si partisse con questo "controllo fake news", fino a dove potrebbero spingersi una volta imparato il meccanismo? il problema non è mai il presente ma il futuro, per farti capire meglio il mio pensiero posso usare questa citazione del graphic novel Watchmen: "chi controlla i controllori?"
Ultimamente si stanno impegnando molto a renderlo un social più "pulito", infatti mi pare di capire che c'è una certa antipatia verso il CEO da parte di chi ha basato la propria politica sulle fake news.
Sicuramente meglio di Fb che a proposito delle fake news disse che il problema erano le persone, comodo su un social dove viene premiato a prescindere ciò che è più virale e crea discussione.
Dovrebbero mettere il popup anche a certi "giornali" e chiedere "sei sicuro di non aver scritto un titolo clockbait?"
TL:DR
Lodevole ma temo sarà inutile... la gente in rete si ferma al titolo, anzi spesso non legge/capisce manco quello, titolo che molto spesso è puro clickbait e magari manco c'entra col contenuto.
(ogni riferimento a questo sito e al suo pubblico è puramente casuale...)