
10 Novembre 2021
Tra i tanti nodi venuti al pettine riguardo l'insegnamento online c'è, senz'altro, anche la difficoltà di esprimere una valutazione sulla preparazione degli studenti. Il problema è concreto poiché, come da indicazione ministeriale, scuole e università stanno adottando sempre di più le prove a distanza, con il rischio di copiature o perfino di scambi di persona.
Dai genuini problemi di connessione ai tentativi più o meno astuti di tenere gli appunti, o addirittura un suggeritore, sottomano, la casistica è veramente varia. Così, era solo questione di tempo prima che qualcuno proponesse delle soluzioni digitali per saggiare la buona fede degli esaminandi; la pratica, già invalsa in alcuni atenei esteri, si chiama proctoring online, e consiste nel vigilare sul corretto svolgimento dell'esame, a partire dall'identificazione dell'interlocutore.
Rientra proprio in questo filone la nuova web app 110 Cum Laude, che promette di riconoscere chi imbroglia durante gli esami online e anche chi si distrae durante le lezioni a distanza, il tutto sfruttando machine learning e riconoscimento facciale.
Il software, che non necessita di essere installato sul PC, funziona parallelamente alla piattaforma scelta per la didattica online, da Zoom a Google Meet, e si paga in base al minutaggio. Ci sono due modalità: la prima, Lessons, dovrebbe aiutare a mantenere il controllo della classe durante le lezioni online, verificando in tempo reale se gli studenti sono distratti o se c'è stato uno scambio di persona.
La seconda, Exams, segnala se durante un esame online gli studenti stiano imbrogliando: la tecnologia proprietaria permetterebbe di rilevare, ad esempio, la presenza di un suggeritore vicino allo studente, ma anche la posizione della testa e la traiettoria dello sguardo, rivelatrici della presenza di appunti nascosti.
In lavorazione anche la possibilità di individuare l'uso di cuffie, smartphone o suggeritori non inquadrati dalla webcam, attraverso il riconoscimento del tono di voce di chi sta sussurrando.
Non solo: la tecnologia alla base della web app, basata su reti neurali, continuerebbe a "imparare" nel tempo, grazie alla mole di dati analizzati con il machine learning. Il tutto nel rispetto del GDPR, poiché i dati non sono salvati in locale e nemmeno sul server; invece, un fotogramma viene prelevato dal flusso video e inserito nella RAM, memoria volatile per eccellenza, per essere analizzato dagli algoritmi che ne traggono dati anonimi su movimento, emozioni, età e genere.
Come ha spiegato il fondatore Stefano Bargagni:
Pensiamo di aver creato un prodotto semplice e facilmente applicabile, ma allo stesso tempo molto potente perché implementa una tecnologia innovativa introducendo il rilevamento costante dello stato d'animo e delle emozioni dello studente durante l'esame. Tutto questo senza dimenticare di realizzare una soluzione GDPR compliant e quindi in grado di garantire il pieno rispetto per la privacy degli studenti.
Maggiori informazioni sono disponibili al link in FONTE.
Commenti
dovresti prima capire cosa ho scritto nel mio commento. però confermi l'effetto Dunning Kruger
Il tempo perso nella preparazione non varrebbe quello guadagnato nell'imbroglio
Dite ciò che volete, ma tutto ciò è inquietante.
Chissà
Io ci credo poco al fatto che dicono "Il tutto nel rispetto del GDPR". Poi sicuramente su questa web app ci saranno anche molte limitazioni, per esempio come quando uscì i primi video streaming anti pirateria; in pratica funzionava solo su Windows, quindi utenti Mac e Linux esclusi dal servizio. Per non parlare poi degli utenti che hanno PC poco potenti come farà quest'app ad analizzare i dati senza inviarli ad un server usando gli algoritmi di cui parlano.
Cumunuque sul serio avete così tanta fiducia nell'umanità?
Io la ho persa dalla prima media in poi.
RICORDATEVI CHE VIVETE IN ITALIA NON IN UN PAESE ORGANIZZATO COME....
Si tramite tecnologia covid 5 g (ironia)
Come se fosse già troppo facile studiare in queste condizioni e il sistema scolastico non facesse già schifo prima
È così anche nelle università normalmente figurati online... Conosco gente che ha lauree sopra al 95 e non si ricorda neanche un argomento... Banalmente perché imparava a memoria altro che farsi il mazzo. Nelle università odierne solo teoria poca pratica e poi ti trovi i neo laureati che sanno cosa sono code lifo e fifo ma non sanno implementare un multiaccesso a un dictionary...
!!!11!1!
I bravi insegnanti appassionati sono in rapporto 1 a 10, non bastano di certo a migliorare le cose.
Non mi riferisco solo all’utilizzo della videoconferenza o del drive, parla più in generale, dal come si insegna, alla passione che si mette, alla valutazione, a una miriade di cose.
Già un professore con venti persone non è in grado di seguire tutti singolarmente come dovrebbero, nelle loro difficoltà. Figurati 30 alunni, una cagnara da birreria.
Mi hai accusato di usare luoghi comuni, ma anche te non scherzi.
“Ai miei tempi, i bulletti ti picchiavano, tuo padre te ne dava altre, e diventavi superman”.
L’impatto che hanno queste cose cambia molto da persona a persona, per qualcuno può fortificare, ma altri potrebbero stare ancora peggio.
È un circolo vizioso formato da cattivi genitori che non educano i figli alla diversità e al rispetto, questi arrivano a scuola, si credono dèi scesi in terra e si avventano come lupi su chi reputano più fragile. Gli insegnanti, i presidi e gli stessi genitori se ne lavano completamente le mani, il bulletto continuerà a credersi un d1-0, il bullizzato si spera che tiri fuori i “goglioni” come li chiami te, altrimenti fobia sociale, ansia e depressione sono dietro l’angolo.
I genitori sono incapaci, quindi anche la scuola se ne dovrebbe lavare le mani, giusto? Niente di più sbagliato, cose come il rispetto, l’accettazione e il rapportarsi ad oggi sono in via di estinzione, sarebbe solo un guadagno affrontare certi temi sui banchi di scuola.
Facile classificare tutto come un pippone di luoghi comuni, quando uno non ci passa non può capire. Io queste cose le ho tutte vissute dalla prima all’ultima, e oltre a me altre centinaia di migliaia di studenti.
Chiediti perché molti ragazzi non hanno prospettive, o voglia di fare niente. Sono sfiduciati, disorientati, ignoranti, non riescono a trovare un loro posto nella società. E dopo la famiglia, la scuola in questo ha un ruolo importantissimo, a maggior ragione se la famiglia non ne è all’altezza.
Chiaramente chi ha progettato un'applicazione del genere non ha la più pallida idea di come avvenga nella realtà un esame on-line
Credo che un regolamento del genere violi diverse normative sulla privacy
Lo so per esperienza, purtroppo.
Lo sai per esperienza o tanto per dire?
La soluzione è presto data: posizionamento del proprio Smartphone, con riproduzione di un video di sé stessi in loop, di fronte alla webcam, mirroring dello schermo con un display esterno e tastiera con touchpad esterna.
Sono persone che non hanno voglia di fare un c4zz0 e danno la colpa al sistema!!1!
HAHAHAHAHAHAHHHAHAHA le cose furbe
Rimane il fatto che gli esami e le lauree online sono squallidissime.
A Ca' Foscari. Ad Udine usano solo teams e siamo allo sbaraglio ahahaha
Il discorso di fondo è: se ti presenti ad un esame non puoi copiare tutto l'esame, non per problemi materiali o etici, ma per il semplice fatto che molti concetti richiesti devono essere studiati e non sono di certo formule mnemoniche adatte al copia e incolla.
Quello che quindi si andrebbe a copiare sono proprio quelle formule, valori, definizioni o nozioni mnemoniche che richiedono soltanto uno sforzo di memoria e che, di solito, sono la parte marginale di un esame.
Le suddette formule potrebbero essere quindi scritte facilmente in un foglio A4 e messe di fianco al computer senza richiedere eccessivi spostamenti o cambi di visuale per poter essere viste e copiate.
Alla luce di questo, in un esame comunque sia studiato per poter essere svolto e quindi in linea generale fato bene, come può un professore annullare una prova per il banale sospetto che tu possa aver copiato una definizione come comporta, forse, il 10% del voto dell'esame? Come si potrebbe dimostrare a posteriori che, effettivamente, hai copiato? Perchè un'unita AI dice che non ho guardato lo schermo del pc per qualche secondo? Andranno quindi bocciati tutti gli studenti che, banalmente, alzano gli occhi al cielo durante la prova?
Queste applicazioni sono palesemente studiate per fare terrorismo psicologico e per inculcare un po' di rispetto delle regole qualora l'etica dello studente non sia sufficiente.
Avendo fatto esami online con Ca' Foscari posso portare la mia esperienza:
Prima di fare l'esame è obbligatorio installare un'estensione di Chrome che controlla microfono e videocamera del pc. (Senza videocamera, microfono o Google Chrome si è impossibilitati a fare l'esame)
L'estensione di Chrome sfrutta un algoritmo, identifica comportamenti non corretti e li segnala al docente, il docente riguarda i video dell'esame o lo studente in diretta, successivamente valuta se sia il caso di annullare l'esame.
Non so sia vero o se sia solo "terrorismo psicologico" per evitare che gli studenti copino.
Resta il fatto che copiare all'università per me non ha molto senso, soprattutto in magistrale, anche perché si rischia la sospensione e l'impossibilità di frequentare o fare esami. Inoltre un esame mediante richiede almeno 300 pagine da studiare, senza una conoscenza almeno superficiale risulta impossibile copiare.
Vero però alcune cose si possono copiare, esempio:
- numerazione articoli in diritto
- formule matematiche per statistica o finanza (sia aziendale sia strumenti derivati )
Il culto della laurea, instauratosi a fine anni '90 in questo paese (e anche un po' all'estero), è stato micidiale.
I prodromi del tutto si iniziarono a vedere sin da quando, nel 1997, fu stabilito che per fare il ragioniere/geometra non bastasse più il semplice diploma di ragioneria, ma ci volesse tutto un percorso universitario e di specializzazione aggiunta.
Risultato?
I "dottori commerciali" di oggi sono di gran lunga meno pratici dei ragionieri/geometri di ieri...
Da universitario, tanti esami in Italia secondo me sono creati per distruggerti come persona, più che formarti. Molto dipende dal professore. (Alle volte stesso esame, diversa sezione, con prof diverso e cambia completamente)
Non era un discorso serio, era una compilation di catastrofi e luoghi comuni.
Il "sistema scolastico" è fatto di persone, alcune pessime, alcune ottime. Dipende da chi ti capita. Non è così antiquato, lo dimostra la velocità con cui si è adeguato alla situazione. Nella scuola di mio figlio in due settimane hanno attivato un dominio Google Apps for Education e messo subito in pista Classroom, Drive e Meet.
Vedi sopra, caso per caso.
20 Ragazzi non mi sembrano un esercito. Ai miei tempi eravamo in 30 e facevamo i doppi turni.
A parte che "disastrano"... il bullismo esisteva anche quando sono andato a scuola io. Ti picchiavano, tornavi a casa e le beccavi anche da tuo padre perchè non ti eri difeso. Dopo una paio di queste esperienze ti crescevano due goglioni come due cocomeri.
Che non si dovrebbe imparare a scuola che quindi non ne è responsabile in alcun modo.
Insomma, un pippone senza senso. Un trito ripetere un "sentire comune" che fa tanto conformismo del branco.
I genitori di oggi fanno veramente schifo, se i figli fanno qualche str0nzata "eh, ma vabbè, sono ragazzi". I professori che se sei bullizzato se ne fregano e cercano di lavarsi le mani per non avere casini.
la formula si ricava quando è una formula piccola. quando si tratta di formule lunghe, a che serve saperla a memoria se posso leggerla tranquillamente? servirà mai nella vita saperla a memoria? no, mai
Ti guardano male ormai se non sei laureato come se fossi un buono a nulla.
Dai che per una volta non volevo fare il troll. Era un discorso serio
La mia università ha fatto una cosa più sensata. Se è qualcosa di teorico fa tutto orale mentre se c'è qualcosa di pratico, come matematica, fa scritto e poi orale per verificare le competenze.
Anche insegnarti come ci si rapporta e come si vive in generale.
Dovrebbero pensarci i genitori, ma una rinfrescatina non farebbe male.
Tutti sono degni di sarcasmo, anche chi lo esprime.
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Allora abbiamo qualcosa in comune, amico.
Fai te l'esame scritto a 200 studenti, 1 alla volta, considerato che durante una normale sessione d'esame è facile avere 2 esami 2 giorni consecutivi, se non lo stesso giorno
Pensi che siano farneticazioni assurde degne di sarcasmo? Hai mai messo piede in scuole medie e superiori? Hai mai visto come si comportano i giovani di oggi?
Hai dimenticato le cavallette e la diarrea.
Qui non si tratta di leggere ma di evitare suggeritori.
Purtroppo molti ci fanno anche del sarcasmo, come se tutti quelli che abbandonano l’uni siano c0gli0ns
Il sistema scolastico è antiquato, noioso e distruttivo.
È pieno di docenti che non capiscono dell’enorme importanza del loro mestiere, e si limitano a “timbrare il cartellino”.
Le classi sono troppo numerose, gli alunni dovrebbero essere seguiti molto di più per stimolare lo sviluppo individuale.
Disastrano il bullismo, la noia, la mancanza completa di educazione civica, affettiva e sessuale, l’assente sostegno psicologico, la carenza di mezzi e di edifici sicuri.
I nuovi genitori 2.0 non trasmettono alcunché valore o regola, ma si limitano a mettere al mondo nuove generazioni vuote, sovrappopolando il pianeta.
Le “scuole” stanno sfornando una marea di giovani sempre più indecisi, confusi, impreparati, e di conseguenza sfiduciati e neet.
Siamo al collasso, mi auguro che complice il covid, la tecnologia aiuterà il sistema scolastico.
No, sono uno di quelli che dice che volendola trovare una soluzione si trova per evitare che i paraculi abbondino oltremisura. Sono certo che tra l'università di casa tua e quella che frequenti si possano mettere d'accordo per avere a disposizione un locale dove svolgere un esame a distanza in maniera controllata.
scommettiamo che con me non te ne accorgi?
Ultimamente non ho voglia di fare niente, neanche di studiare quelle due cavolate per gli ultimi voti
Tu sei un pendolare solo per il giorno dell'esame e raggiungi, con gli stracaxxi di mezzi che meglio credi, l'università. La stupidità umana è non capire che un mondo intero non si è mai fermato e ha messo a rischio la sua salute per il bene di tutti in condizioni ben più pericolose di tre persone in una stanza, con le giuste protezioni, per un tempo limitato.
Non stiamo parlando di frequentare tutti i giorni le lezioni; è solo la stupidità umana che non te lo fa comprendere o qualcos'altro?
Ma che cavolata è !!!! Rileva se hai le cuffie e quindi stai copiando... e tutti quelli che usano le cuffie per ascoltare le lezioni?
"Anche avendo un foglio davanti non puoi semplicemente leggere. Il
professore soprattutto da noi sono furbi e ti pongono le domande in un
modo particolare"
Ma anche detto ciò, come fai a preparati in generale? Soprattutto un programma universitario, che spazia molto durante il corso. Cosa fai, ti prepari un discorso di quattro pagine mettendo tutte gli argomenti del corso? Sarebbe impossibile da leggere. Inoltre, come dici, basta che ti fa una domanda un pochino più particolare, magari di ragionamento e tutto quanto preparato sarebbe inutile, anche nelle materie umanistiche. Dovresti farti degli appunti schematici, piuttosto facendo vari collegamenti con parole chiave. Ma anche facendo così, comunque devi sapere di cosa stai parlando, non puoi semplicemente dire "si collega a", ma devi sapere anche perché "si collega a", dovresti fare un ragionamento dietro. Per cui magari sarei anche favorevole: speso capita che magari sai un argomento, ma preso dal momento non riesci a ragionare in modo chiaro perdendoti cose che magari con una singola parola chiave potrebbe riapriti un mondo di collegamenti. Alla fine comunque sotto ci deve essere sempre della preparazione, altrimenti anche leggere serve a ben poco, soprattutto nel momento in cui esci dall'argomento in generale.
9 casi su 10 basterebbe vedere cosa scrivono nei social.