Twitter cambia i social: da piattaforme centralizzate a protocollo aperto

13 Dicembre 2019 52

Twitter guarda al futuro, e lo fa pensando in grande. E' il fondatore e CEO Jack Dorsey a lanciare la sfida a tutti i social, annunciando la decisione di creare un gruppo di 5 "saggi" indipendenti che saranno chiamati a "sviluppare uno standard aperto e decentralizzato per i social media”.

Non si tratta di una cosa da poco: se ciò si dovesse un giorno tradurre in pratica, ci troveremmo davanti alla trasformazione delle attuali piattaforme in un protocollo, un po' come in passato accaduto per il web con http o le mail con smtp. E Twitter, dice il suo fondatore, sarà pronto a sfruttare questa novità. Il progetto si chiama Bluesky, e "fa suo" il concetto di Mike Masnick - CEO e fondatore di Floor64 ed editor presso Techdirt - "Protocolli, non piattaforme".

Da sistema chiuso, dunque, a uno completamente aperto, in cui non siano i social stessi a "decidere" cosa sia buono o cattivo da pubblicare. Dorsey individua alcuni punti su cui ragionare:

  1. Soluzioni come quelle di oggi (leggasi: i social odierni) non sono in grado di far fronte alle nuove sfide a causa del loro centralismo.
  2. I social di oggi stanno andando nella direzione di algoritmi (proprietari) di raccomandazione che indirizzano l'attenzione degli utenti (secondo questo principio, per esempio, è nata la decisione di non ospitare più annunci pubblicitari politici).
  3. Al giorno d'oggi si tende a dare maggior spazio a contenuti polemici più che a conversazioni "costruttive" e utili, ad esempio, per la promozione della salute.
  4. Esistono ora nuove tecnologie per la decentralizzazione.
Jack Dorsey

Ora l'obiettivo di questo gruppo di lavoro - che includerà architetti, ingegneri e designer - è quello di applicare uno standard esistente o, nel caso più estremo, crearne uno ex novo, con l'intento di rendere aperto il sistema per re-indirizzarlo verso contenuti e conversazioni costruttive e non telecomandate da chi i social li gestisce.

Non solo: per essere il più indipendente possibile, il protocollo deve essere sviluppato da soggetti esterni in collaborazione con aziende, ricercatori, portatori d'interesse. Dorsey ribadisce come questo passaggio richieda tempo: "ci vorranno molti anni", dice).

E conclude:

Il nostro impegno è di finanziare questo lavoro fino a quel punto e oltre.

Sarà il CTO di Twitter Parag Agrawal a creare il team. Sul social descrive il candidato ideale come

qualcuno che sia tecnicamente pratico, curioso in tutte le discipline, abbia esperienza a lavorare sulla blockchain, una ostinata visione per questo sforzo e sia entusiasta dell'idea di dare forma al futuro dei social media.

Credits immagine d'apertura: Pixabay


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Commenti

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Darkat
Ansem The Seeker Of Darkness

io uso sync, ma anche baconreader è fatta bene

Felipo

Wawawiwa!

Alex

Il tuo è accanimento terapeutico?

sopaug

E da cosa sarebbe sancito il diritto all'anonimato online? Hai dei riferimenti normativi? Perchè io mi occupo proprio di questo e non ne sono a conoscienza, però magari imparo qualcosa :) Perchè un conto è la PRIVACY (effettivamente garantita, per fortuna), un conto è L'ANONIMATO, sono due cose molto differenti.

L'autenticazione forte è esattamente l'UNICO modo per avere iter più celeri a livello giuridico, e se non ne sei cosciente è perchè probabilmente non hai mai svolto un'investigazione informatica in vita tua. Il fatto che un tweet abbia nome e cognome non vuole affatto dire che ci sia una riconducibilità certa a livello legale con il soggetto fisico, ed è proprio questo il motivo per il quale serve. Come spiegavo sopra (a un altro che non ha capito, ma spero tu sia più sveglio) non vuol dire obbligare tutti a pubblicare il proprio nome e cognome ad ogni intervento, ma ad avere per la magistratura una corrispondenza immediata attraverso la PA ad un soggetto fisico (nick <=> SPID), cosa per la quale invece oggi serve un'INDAGINE.

Poi, come è naturale che sia proprio per la globalità della rete, ci saranno sempre zone grigie che non risponderanno a questo tipo di autenticazione, e lì ci si andrà a proprio "rischio e pericolo" sapendo che non si è tutelati. Non vedo nulla di liberticida in tutto questo, si tratta semplicemente di regolamentare alcune zone della rete evitando fenomeni in ascesa quali cyberbullismo, fake news ecc ecc. almeno per le categorie più deboli.

Gaetano

Hai capito che bel figlio questo Dorsey.

Beard

L'anonimato online è una piaga sociale che sta rovinando una generazione.

Direi che la conversazione può fermarsi qua, mi sembra evidente che tu non abbia la benché minima idea di come funzioni la rete in quanto globale e soprattutto di quanto siano fondamentali certi diritti digitali. La responsabilità non la fai assumere con lo spid, ma con un iter più celere a livello giuridico e pene più severe (ripeto, potrei portarti pagine di tweet offensivi con nome e cognome)

Oltretutto confondi anonimato e pseudonimo (quanti di quelli che insultano online sono sotto VPN/Tor? Forse il 5%, sovrastimando)

sopaug

L'anonimato online è una piaga sociale che sta rovinando una generazione. Chi scrive deve prendersi la responsabilità di quello che fa, anche sui social mainstream. Con lo spid risolveresti eccome invece, perchè al posto di un iter giuridico e investigativo di mesi (o anni!) per casi fondamentalmente di poco conto ma ormai di grande rilevanza sociale la corrispondenza nick-persona sarebbe immediata e inequivocabile, con tempi più brevi, costi più bassi e certezza delle pene.
Già ora i dissidenti politici sono proprio gli unici che vengono tracciati e perseguitati, a loro un'autenticazione del genere non farebbe nè caldo nè freddo perchè per natura nascerebbero comunque piattaforme non regolamentate, ma potremmo avere un'area sicura e regolamentata per la stragrande maggioranza della popolazione e per le categorie più deboli. A ciascuno poi la scelta di dove stare e che luoghi frequentare, così come dal vivo posso andare in un club illegale in uno scantinato o in un normalissimo bar.

sopaug

Qui sbagli, tu fai quello che vuoi e quando vuoi nei limiti delle libertà altrui e nel rispetto della legge. Quanto al resto abbiamo cercato di spiegarti diverse cose, con scarso successo non certo per demerito nostro, evidentemente non ci arrivi. Lietissimo di non sprecare più tempo per te.

sopaug

peccato che tu non viva su un'isola deserta, ma in uno Stato di diritto e in un mondo globalizzato, e quindi dovrai sottostare a delle REGOLE. Ma sei ignorante come una capra e probabilmente non capisci nemmeno questo.

Antonio Mariani

Io faccio quello che voglio quando voglio. E posso essere maleducato con chiunque pensa di trattare gli altri a risolsini. Quindi oggi bloccherò due utenti che non hanno nulla da dire...

Antonio Mariani

Io metto in campo quelle informazioni, gli altri se le facciano bastare. E del resto non me ne importa. Ti ho già detto che PRETENDO questo tipo di contesto come difesa. Quindi degli enti regolatori non mi interessa più di tanto.

Beard

Quindi sostanzialmente staresti combattendo l'anonimato online. Ce li vedo dissidenti politici o giornalisti scomodi a registrarsi con lo spid ai social
L'idea di "ripulire"(?) il web è aberrante, il problema è fuori: son le pene e la certezza di esse che manca, non un'identificazione forte. Perché il grosso di insulti e offese online vengono fatti con nome e cognome, e di certo non è con lo spid che risolvi

Senza dare ascolto a me, che sono un povero cristo qualunque, cerca di Twitter un qualunque thread di Zanero sull'argomento

Andrej Peribar

Che era il bello dei feed ricevere notizie, leggerle senza dover interagire.

Poi eventualmente se eri interessato ad interagire potevi sempre loggarti alla piattaforma e farlo.

Ma era un evento scollegato alla ricezione che partiva dal concetto di base che leggere un articolo di qualcuno che ha qualcosa da dire è più importante che esprimere una opinione estemporanea.

Non sono morti, ma sono notevolmente boicottati.
Prova a seguire un canale YouTube da feed, è una presa per il fondoschiena.
Il motivo è semplice non puoi essere invaso da tendenze, suggerimenti, pubblicità mirata etc.

peyotefree

ce ne hai di problemi amico..

Idkfa

Che poi nella realizzazione dello standard ciascuno ci metterà le proprie idee, così come nelle piattaforme centralizzate. Per cui poco cambia, se non la traslazione della responsabilità nella moderazione dei contenuti

sopaug

ossignur, mi ero perso lo sproloquio. Niente, errore mio a prenderti sul serio prima, sei solo l'ennesimo p1rla maleducato. Per forza sei contro le autenticazioni, non dureresti una settimana a fare il leone da tastiera.

sopaug

- tu non sei un ente accreditato, non fai nessuna autenticazione, la frase che hai scritto non ha senso.
- attualmente sei tecnicamente responsabile del tuo account ma è ben difficile perseguirti per ciò che scrivi salvo, come ho detto, per casi particolari, e con grande dispendio di tempo e denaro pubblico, proprio perchè non vi è corrispondenza nota e legale tra un account e una persona fisica. Che è quello che invece garantirebbe un'autenticazione generale via SPID.
- pretendere la libertà dell'anonimato per tutelarsi dalla gentaglia è un controsenso. Come ho già spiegato il fatto che ad un ente terzo (ossia la PA) sia nota la corrispondenza nick-persona fisica non cambierebbe nulla a livello di privacy tra utenti.

Ciò detto, è evidente che o non vuoi capire o non hai i mezzi per farlo, dici cose che si contraddicono e non hai ancora capito (o proprio ignori) cosa sia un sistema di autenticazione.

Ti consiglio di fare ordine nel cervello, studiare e imparare la proprietà di linguaggio prima di pretendere qualsiasi cosa. Eviteresti magrissime figure.

camillo777

Se solo l'app fosse all'altezza del sito

Darkat

Beh non è la stessa cosa, i feed devi andarteli a trovare tu e per loro natura non sono social, non è possibile interagirci. Grazie a zio i social non hanno soppiantato l'informazione per tutti (quelli che sarebbe il compito principale dei feed)

Darkat
Antonio Mariani

Mah...l'autenticazione la faccio io garantendo il fatto che c'è un essere umano dietro quella mail. Ma chissenefrega dei troll. Non voglio questi sistemi di autenticazione, perché l'unica cosa certa è che ognuno è legalmente responsabile dei propri account. Le responsabilità non se le prenderebbero lo stesso con qualunque sistema di autenticazione, poiché questi atteggiamenti si misurano anche nella vita reale. Quindi io PRETENDO la libertà all'anonimato sul web proprio per questo, per proteggersi da certa gentaglia. Come ho detto prima, voi ne altri dovete sapere nulla sul conto di nessuno ne preoccuparvi del sistema di autenticazione

sopaug

i documenti non vanno da nessuna parte, si parla di AUTENTICAZIONE.

Le segnalazioni non arrivano a colpire l'individuo ma solo l'account, salvo casi particolarissimi e di difficile rilevazione (lavoro nel campo quindi so di cosa parlo). E visto che ormai una parte significativa della vita di ciascuno è online io non ritengo che sia corretto dare n alter ego virtuali a una persona che abusa dell'anonimato in rete. Ognuno si prenda le proprie responsabilità e appunto impari a stare al mondo.

Antonio Mariani

Quello che ha dovuto cominiciare ad offendere sei te. Siccome io ti ho risposto mentre tu mi hai solo attaccato con le solite emoji qui in mezzo lo str'nzo sei tu. Se non capisci che entrare in un altro stato comporta dichiarare la propria identità mentre discutere su un social comporta solo il chiarire una posizione, il problema sei tu. Fondamentalmente ne tu ne altri siete tenuti a sapere nulla di me. Basterà l'e-mail e l'indirizzo IP just in case...con i soliti strumenti

Harry
Ansem The Seeker Of Darkness

No, cos'è ?

yepp
Antonio Mariani

Non ho sviato un bel niente. Per i viaggi in aereoporto servono standard di sicurezza. Per navigare su internet? Non ti basta altro che ciò che ho da dire, c+glionr. Come ti ho detto, non è assolutamente un dovere mettere documenti delicati in mano di estranei se possibile. Specie per gentaglia come te. Ne tu ne altri dovete sapere nulla di me. Sai perché? Perché è un mio diritto. Quindi zitto,ciglione. Se vuoi vedere del vero trolling sono disposto a metterlo in pratica con te...ti deve essere chiaro che delle vostre opinioni e dei vostri discorsi guidati non me me frega niente. Ti ho esposto quanto è, fine.

Harry
Antonio Mariani

No...non concordo. Finché avrò e-mail e password, mi opporro ai sistemi di identificazione globale
I documenti digitali sono dello stato. Punto. Non voglio che vadano altrove...fanxx allo standard internazionale.
La cosa è: o si impara a stare al mondo, o si impara a stare al mondo. Uno che sta sui social network solo per offendere basta che sia sommerso di segnalazioni. Gli strumenti già ci sono

sopaug

- un conto è pensare di risolvere il cyberbullismo con l'identificazione dei soggetti
- un conto è richiedere un'identificazione forte per l'utenza
- un altro è il problema del conferimento di dati ai soggetti controllori

sulla prima sono d'accordo, 1 non lo risolvi con i documenti 2 se devi fare l'anima bella sappi che l'umanità fa schifo quindi evita i social.

sulla seconda secondo me sarebbe comunque buona norma che i sistemi di autenticazione ormai offerti dalle PA a tutti diventassero lo standard per accedere a una serie di social regolamentati, e qui arriviamo alla terza, perchè il gestore del social NON gestirebbe alcun dato personale (nè tantomeno "particolare", perchè "sensibile" è una definizione che non si utilizza più) ma dovrebbe solo avere un sistema che gestisca l'autenticazione attraverso SPID o chi per esso, con dati al sicuro nella PA.

Serve tuttavia uno standard internazionale per l'identificazione online che garantisca l'interoperabilità, e non solo europeo come attualmente è lo SPID. Ci arriveremo.

Antonio Mariani

Ma quale mischione: questo è quanto. Di certo non mi metto farlo io per dei maleducati e dei tizi ipersensibili che non sanno capire quando è giusto allontanarsi da qualcosa.

sopaug

che mischione che hai fatto...

Antonio Mariani

No. Perché appunto, nessuno è tenuto a dare tali documenti. Negli aeroporti c'è un necessario sistema di sicurezza. Se devo navigare su un social network non c'è la stessa priorità. Inoltre non c'è solo google: gestiscono di certo io la mia vita visto che il 98% delle informazioni le tengo a mente. Invece di fare gli indignati della domenica imparate a capire quando una cosa va oltre l'accettabile per voi. Come quei VIP che si sentono bullizzati sui social e chiedono l'uso di questi documenti: se siete diventati famosi vi prendete oneri e onori, non frignate. Bah

Harry

Non capisco, i server Ryanair per il passaporto okay, quelli di Google che già ti gestiscono la vita, no?

Tetifu Guohog
Antonio Mariani

Nessuno vuole dare documenti sensibili ad un privato che può vendere dati a terzi o essere hackerato. Quindi se pensate di risolvere il problema del trolling e del cyberbullismo così sbagliate. E comunque NON darò mai documenti sensibili a chi non è affidabile. Quindi invece di fare i fiocchi di neve, se i social network vi causano stress...smettete di frequentarli. Si vive meglio e se ha tempo libero in quantità.

Tetifu Guohog

Si

Matteo

E infatti credo stiano rispondendo proprio a Mastodon.

ErCipolla

L'idea è buona, anche se l'obiettivo è chiaramente non dettato dalla voglia di apertura ma dal desiderio di non essere i custodi del contenuto, e quindi potersi "lavare le mani" di ciò che scrivono gli utenti. Della serie "noi siamo solo un client, non sta a noi bannare/moderare i contenuti". In un'epoca dove c'è sempre più pressione sui social affinché adottino politiche di controllo sempre più stringenti, è una mossa molto furba

norangebit

Mai sentito parlare di mastodon?

Antonio Mariani

ci sono somiglianze ancora più interessanti riguardo ratzinger
https://media3.giphy.com/me...

Antonio Mariani

non lo faranno. Vuoi che ti dica il perchè?

Superdio

per me la soluzione non è quella di obbligare le persone a registrarsi con documenti, ma semplicemente far scegliere gli utenti se leggere o meno i commenti di chi non si è registrato oppure no. Io vorrei leggere solo i commenti di chi non è un account fake. E mi sta pure bene che non usi il suo vero nome, ma almeno se mi minaccia online so che questo è legalmente perseguibile per il suo comportamento. A questo punto voglio avere la possibilità di interagire solo con chi appunto è un account certificato, ed ignorare le scimmie urlatrici ccon account falsi.

Andrej Peribar

Per un attimo mi è sembrato Ratzinger XD

erano comodi i Feed... sono morti perchè troppo neutri rispetto alle piattaforme.
Ora vediamo cosa cacciano i 5 saggi :D

Jon Knows

https://media2.giphy.com/me...

momentarybliss

Nella teoria sembra davvero il futuro, ma da quello che mi pare di capire dai punti su cui "ragionare" è che Dorsey in primis si sia reso conto che moderare i contenuti dei social media sia impossibile data l'immane quantità di feed giornalieri, quindi voglia sbarazzarsi di questa responsabilità che, c'è da scommetterci, in un futuro più o meno prossimo sarà addossato dai governi ai gestori delle piattaforme. Quindi che ciò presupponga l'avvento delle registrazioni tramite id digitali univoci?

Andrej Peribar
creare un gruppo di 5 "saggi" indipendenti che saranno chiamati a "sviluppare uno standard aperto e decentralizzato per i social media”.


https://uploads.disquscdn.c...

Ansem The Seeker Of Darkness

Davvero una notizia eccellente! Ad oggi l'unico social interessante per me è reddit. Trovo discussioni in rapporto molto più costruttive che su Facebook e simili

paul

Sarebbe bello. Nel frattempo desidero per tutti i social un feed puramente cronologico con TUTTO quello che decido di seguire. Immaginate un client email dove sia un algoritmo a decidere cosa valga la pena vedere o meno... asp, lo hanno già fatto?

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