Zuckerberg: niente pressioni da Trump per la censura degli annunci politici

03 Dicembre 2019 10

Mark Zuckerberg e Donald Trump hanno cenato assieme lo scorso mese. Nel corso di un'intervista con CBS, il fondatore di Facebook ha confermato che il presidente degli USA non ha tentato di convincerlo a evitare di censurare gli annunci pubblicitari di stampo politico, che è un tema particolarmente scottante in questo periodo - specialmente negli Stati Uniti.

Zuckerberg dice che si è parlato di alcuni aspetti del lavoro di Facebook di cui si legge sul giornale in questo periodo, ma ha anche aggiunto che si è trattato di una cena privata e non ha quindi voluto approfondire ulteriormente. La questione della censura dei messaggi pubblicitari dei politici ha avuto particolare risalto in questi mesi proprio per la posizione presa da Zuckerberg, che ha deciso che non l'applicherà sulle proprie piattaforme nemmeno se il messaggio dovesse contenere informazioni false.


Il fondatore di Facebook argomenta che tutti dovrebbero essere in grado di ascoltare il messaggio di un politico e decidere per conto proprio se si tratta di una bugia o no, e che non dovrebbe essere una società privata ad applicare questo tipo di controlli.

È interessante osservare che Facebook aveva ribadito questo suo approccio proprio a fine ottobre, quindi dopo la cena con Trump. È altrettanto meritevole di nota come Trump sia, al tempo stesso, un grande sostenitore dell'assenza di censura negli annunci politici, quindi in linea con la posizione di Zuckerberg, e un grande detrattore di Facebook, che ha accusato spesso di essere troppo in favore dei Democratici.

Altri colossi di internet hanno preso posizioni ben diverse. Twitter, per esempio, ha deciso che non consentirà alcun tipo di annuncio a pagamento di stampo politico, mentre Google ha detto che applicherà grosse limitazioni di targeting degli utenti, e non pubblicherà annunci che contengono informazioni palesemente false.


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Commenti

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Davide
uncletoma

Però non fa nulla, idem Amazon, per i cambiamenti climatici. Mentre gli altri big invitano Trump a non uscire dall'accordo di Parigi, Zucchina e Bessos no, anzi.
Continuate a comprare da Amazon: risparmiate, ma morirete prima.

Andhaka

Tradotto: tranquilli, non ci sono state pressioni o minacce. Abbiamo raggiunto un remunerativo accordo commerciale come persone civili e di classe.

Cheers

qaandrav

solo voi di hdblog credete alle minchi4te del vostro zucvjerkbergo

Andrej Peribar
Zuckerberg: niente pressioni da Trump per la censura degli annunci politici

...

... basta pagare come tutti.

E K

Ovvio che non vuole censurarli, é al potere grazie a questi.

Dr. Freudstein

Facebook censura continuamente contenuti politici sgraditi bloccando pagine ed utenti, ma evidentemente c'è un limite anche per loro, ed è giusto che la propaganda politica non venga filtrata da una azienda privata che invece ha solo il compito di permettere di diffondere idee.
La responsabilità degli annunci è dei politici, la responsabilità di valutarli è di chi legge.

T. P.

al mac? :)

Stefano

più finto della proposta di nozze del leghista!

Luca Visentin

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