
Windows 01 Feb
Non sembra fermarsi l'ondata di licenziamenti che sta colpendo le grandi aziende che operano nel settore tech. Ora è il turno di LinkedIn, che come la società madre Microsoft ha deciso di ridurre il personale in una politica di revisione dei conti e di contenimento dei costi. In generale, si è visto in più occasioni come le realtà più colpite siano quelle che durante la pandemia sono state oggetto di un sovradimensionamento incontrollato (v. i casi di Amazon e Meta).
I licenziamenti riguardano in modo particolare la divisione assunzioni (paradossale, ma è così), al momento l'azienda non ha comunicato a quanto ammontano i tagli né in termini numerici né percentuali sull'intera forza lavoro. LinkedIn è stata acquisita da Microsoft nel giugno 2016 per 26,2 miliardi di dollari (l'operazione è stata poi completata nel dicembre dello stesso anno) consentendo all'azienda di Redmond di entrare in possesso di un servizio social che attualmente conta più di 850 milioni di membri, "inclusi i manager di tutte le aziende Fortune 500".
Nel frattempo Microsoft sta proseguendo con il previsto licenziamento di 10.000 dipendenti: i tagli proseguiranno gradualmente fino al terzo trimestre fiscale di quest'anno. Si tratta del 5% dei dipendenti complessivi che fanno capo a Satya Nadella, la maggior parte di questi proviene dai dipartimenti che si occupano dei dispositivi Surface, HoloLens e Xbox. É perciò molto probabile che questo processo di revisione interna possa avere perlomeno nel medio e lungo termine forti ripercussioni sulla produzione hardware dell'azienda.
Credits immagine d'apertura: Pixabay
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Commenti
mi hanno scritto poco fa
Non credo che solo le lingue delle potenze imperialiste evolvano e abbiano quindi sufficiente vitalità per mantenere le radici etimologiche . Sicuramente lo fanno più velocemente ma oggi, l'impero, è sostituito dall'immigrazione, in Europa abbiamo abbattuto le barriere interne e non credo sia un fenomeno da sottovalutare. Paradossalmente, paesi molto più "distribuiti" geograficamente, adottano politiche ferree di controllo dell'immigrazione. E' probabile che i due fenomeni si compensino dal punto di vista del "rimescolamento" linguistico. L'inglese si è affermato a livello mondiale anche (soprattutto?)per la sua semplicità ed è un caso a sè stante.
Grazie del consiglio
Se lavori in determinati settori è fondamentale. Io gli ultimi 4 lavori così li ho trovati, anzi mi hanno trovato loro a me
E chi ah detto il contrari. Solo io non sono iscritto. Peggio per me.
Ti consiglio, ad ogni modo, di leggere Noam Chomsky: ha un punto di vista estremamente illuminante sulle lingue e il loro potere.
Purtroppo questo non è il contesto giusto per affrontare la tematica. Lo studio del latino può rivelarsi utile, certo, ma come lingua è un freno al progresso: lo dimostra il fatto che la maggior parte dei neologismi è di derivazione anglosassone, essendo l’italiano una lingua poco incline ai mutamenti forse proprio a causa del retaggio latino. Si adatta, certo, ma non propone mai un’alternativa davvero credibile che possa inglobarne il significato, e questo è un problema perché la contaminazione fine a sé stessa pregiudica l’arricchimento culturale di un popolo, rendendo la cultura stessa preda di un vero e proprio fenomeno di colonialismo e finendo quindi per impoverirla. Ribadisco, non è questo il contesto per ragionamenti del genere ma per quanto mi riguarda, tornando al discorso originario, la parola Curriculum potrebbe benissimo essere un nome proprio dato l’utilizzo estremamente circoscritto che ne viene fatto, rimanendo così singolare a prescindere dal numero checché ne dica la Crusca. Per tutti gli altri usi sarebbe opportuno utilizzare la parola “percorso”. Siamo italiani, con una grande storia, ma l’Impero Romano non esiste più e non ha senso continuare ad utilizzare la sua lingua.
E quindi, a fronte di fiumi di articoli e statistiche sull'incapacità dell'italiano medio di comprendere un testo, converrai con me che lo studio del latino NON è inutile. (ben venga anche il greco che ahimè non ho avuto il piacere di studiare al liceo scientifico)
Ho studiato latino e greco, anche se al liceo, e resto convinto della loro inutilità sostanziale. Mi trovi d’accordo sulla comprensione del testo solo perché le lingue evolvono lentamente, anche se può sembrare il contrario.
se uno non sa fare un cacchio e non sa un cacchio ed in sede di colloquio non esce fuori, vuol dire che chi lo assume non è un poveretto ma un idiota e si meritano a vicenda. Io ho fatto di recente colloqui per una posizione (da hiring manager) ed i CV che mi sono arrivati erano di gente che sulla carta aveva lavorato alla NASA e tutti moderni John Nash o Parisi...il 99% bocciati già per quello perché si capiva erano cose inventate, quell'1% che ho intervistato, alla prima domanda li ho sgamati quelli che avevano mentito. Alla fine poi l'abbiamo trovato il candidato giusto, ma che fatica. Questo per dire che tutto dipende come si fanno le selezioni e dall'hiring manager. Alle HR interessa solo quanto guadagna e cretinate varie da HR tanto. E linkedin è evidente che viene usato per vendersi come chissà chi, però nei CV è uguale, tutti mentono, anzi mentiamo. Chi più chi meno dai...
Ti stupiresti della capacità di comprensione del testo ITALIANO che riesce a dare lo studio del latino. Ad ogni modo non mi trovi d'accordo.
L’accademia della crusca è un’istituzione desueta, così come le lingue morte
si, si può ma è più elegante utilizzare il plurale latino
Le parole straniere si, ma non vale per il latino. Che poi sia diffuso lo stesso utilizzo è un altro paio di maniche. Nei contesti formali (quindi non questo) come evidenziato dall'Accademia della crusca è bene utilizzare curricula (nel caso specifico)
Nella lingua italiana le parole straniere (vale anche per le lingue morte) vanno sempre declinate al singolare.
si può usare anche curriculum.
Hai solo parlato con un illetterato, per usare un eufemismo.
per forza, oltretutto questo modo di fare finisce con il danneggiare tutti. esempio, un anno fa feci un colloquio e mi dissero "si.. ..però lei noto che non ha molti 'endorsement' per le sue skills" e io che risposi "ma mi sta prendendo in giro?". voglio dire, quelle "skills" non è che uno le va a mettere come garanzia di saper fare quel lavoro, (quello lo devono verificare loro, altrimenti il colloquio che lo faccio a fare?) uno le mette perchè si aspetta che le proposte che riceve siano pertinenti a quelle, visto che il proprio nominativo dovrebbe apparire nel caso di quelle ricerche specifiche.
Al plurale è curricula
A meno che non dia il c*lo.
Benvenuto nel mondo del lavoro... uguale ovunque nel mondo.
Poi se uno risulta inadatto viene cacciato durante il periodo di prova.
?!
Una piattaforma che perde credibilità di minuto in minuto.
Sono molto d'accordo con te.
Conosco di persona determinati elementi che non sanno un cacchio e non sanno fare un cacchio me si vendono molto bene.
Poveretti chi li assume.
ma il problema sono più che altro tutti questi bot automatici rompi scatole che a periodi spammano di offerte di lavoro o messaggi inutili.
Purtroppo lo stanno rendendo peggio di FB.
Son ordini calati dall'alto (fed), leva economica per contrastare l'inflazione
l'utilizzo di linkedin qui in italia è diventato una commedia
Invece in Italia la Whirlpool non gli ha regalato nemmeno una lavatrice.
In USA non li hanno i navigator?
Infatti l'hanno capito e stanno spingendo come matti sulla prossima bolla.
Il metaverso.
Comunque queste ditte americane hanno poca fantasia.
Tutte attorno ai 10000 licenziamenti.
sarà sempre peggio
Quella delle Big Tech sembra un'enorme bolla che si sta sgonfiando.
Chissà dove pubblicheranno il loro curriculum ...
Spero almeno regalino ai licenziati 1 anno di abbonamento Premium