
Tecnologia 07 Dic
Azure OpenAI Service è ora disponibile ad un pubblico ampio, fatto essenzialmente di imprese di piccole e grandi dimensioni che possono affidarsi alla tecnologia di Microsoft per "accedere ai modelli di intelligenza artificiale più avanzati al mondo, tra cui GPT-3.5, Codex e DALL-E 2" al fine di "creare applicazioni all'avanguardia". Presto, promette l'azienda di Redmond, sarà dato accesso anche a ChatGPT.
Inizialmente limitato ad un gruppo ristretto di aziende, il servizio è frutto dei forti investimenti voluti da Microsoft sul centro di ricerca non profit "per una intelligenza artificiale etica" Open AI voluto nel 2015 da un gruppo di realtà e imprenditori, tra cui Google, Amazon ed Elon Musk. Già grandi realtà fanno affidamento su Azure OpenAI per la sua "sicurezza, affidabilità, conformità, privacy dei dati e funzionalità integrate di Responsible AI", e diversi sono i casi d'uso,
dalla generazione di contenuti che aiutano ad abbinare meglio gli acquirenti con gli acquisti giusti al riepilogo dei ticket del servizio clienti, liberano tempo ai dipendenti per concentrarsi su compiti più critici.
Diverse fonti parlano di un sempre maggiore coinvolgimento diretto di Microsoft in OpenAI, con un secondo round di investimenti in arrivo: in questo caso si parlerebbe addirittura di una cifra vicina ai 10 miliardi di dollari. In particolare fa gola la chatbot ChatGPT - come detto in apertura in arrivo a breve in OpenAI Service -, intelligenza artificiale basata su serie GPT-3.5 istruita su infrastruttura Azure capace di fornire risposte "naturali" che non sembrano provenire da un bot. Si tratta di uno strumento ancora imperfetto, ma che se messo nelle mani sbagliate potrebbe creare problemi. E c'è già chi lo ha bannato.
Non è da escludere nemmeno che Microsoft intenda integrare ChatGPT in Bing per guadagnare terreno nei confronti di Google. Resta il fatto che al momento lo strumento è gratuito, ma OpenAI ha tutte le intenzioni di ottenere entrate, e per questo motivo esiste già una lista d'attesa per chi desidera testare la versione a pagamento.
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Commenti
vero! il problema forse è di marketing: openAI o MS con ads sarebbero visti da poracci
Esatto, invece che mettere una versione a pagamento non aperta a tutti come vogliono fare, io non sarò un genio del marketing, ma se mettevano all'inizio le ads avrebbero fatto un fracco di soldi (termini tecnici qua) e all'utente finale non è che cambi poi molto vedere 1 o 2 ads messe da qualche parte, se poi guardi cosa offre in cambio non credo che nessuno si sarebbe lamentato
business
Lungimirante.
Inizia la sostituzione dei lavoratori
si daranno da fare di certo! :)
visto che oramai ChatGPT è sempre offline per il carico, che ne dite se faccio un sitarello su Azure con dietro sto servizio e una sfilza di banner da fare invidia ad un sito porno per alzare due soldini?