
15 Marzo 2023
Mondi alternativi, prospettive inedite: cartacea o digitale che sia, la lettura è un ottimo modo per aprirsi nuovi orizzonti pur rimanendo seduti nel proprio salotto. Oltre al ben noto Bill Gates, che qui aveva proposto delle letture per l'estate 2021, a pensarla così deve essere anche il CEO di Microsoft Satya Nadella, che ha affidato alle pagine di Fast Company i propri consigli di lettura più recenti.
Una lista breve ma ricca di spunti interessanti per chi è alla ricerca di un nuovo volume in cui avventurarsi, anche solo per cercare di capire quali letture stimolino la curiosità e quindi la visione di una persona che lavora a livelli molto alti nell'ambito dell'innovazione; Nadella si era già espresso in passato sulla convivenza delle AI e sulla necessità di impedire un futuro alla "1984". Gli argomenti sono vari, e in qualche modo hanno contribuito a plasmare il suo stile di leadership in Microsoft. Eccoli qui:
Selezionato come libro dell'anno nel supplemento letterario del Times, è una biografia che cerca di sottrarre la figura di Soren Kierkegaard alla visione strettamente scolastica e manualistica per mostrarne l'attualità delle teorie applicate alla vita contemporanea.
Il celebre filosofo danese, celebrato come padre dell'esistenzialismo, dai suoi contemporanei era descritto come un "filosofo del cuore": per circa un decennio negli anni Quaranta e Cinquanta dell'Ottocento scrisse analizzando l'amore e la sofferenza, il coraggio e l'ansia, il desiderio e la sfida religiosa, forgiando un nuovo stile filosofico radicato nel dramma interiore dell'essere umano.
La sua inquieta creatività fu stimolata dai suoi stessi fallimenti: il suo rapporto con la giovane donna che promise di sposare, poi lasciata per dedicarsi alla scrittura, lo perseguitò per tutta la vita. Sebbene tormentato dalle pressioni della celebrità, viveva deliberatamente in mezzo alla folla di Copenaghen, dove morì a 42 anni senza aver smesso di indagare la questione dell'esistenza: vivere come un essere umano nel mondo.
Ristampa dell’edizione originale del 1969, il libro è una cianografia provocativa del futuro, un volume completo costituito da saggi in seguito alle conferenze che Fuller ha tenuto nel mondo negli anni Sessanta.
Fuller, che fu inventore, architetto, designer, filosofo, scrittore e conduttore televisivo statunitense sostiene la tesi che l’umanità, per la prima volta nella storia, ha l’opportunità di creare un mondo in cui i suoi bisogni siano soddisfatti al 100%. Come dice l'autore stesso: “Questo è ciò che l’uomo tende a chiamare utopia. È un mondo piuttosto piccolo ma non adatto per descrivere la straordinaria nuova libertà dell’uomo nella sua nuova relazione con l’universo. Il suo opposto è l’oblio”.
Il problema di allineamento a cui fa riferimento il titolo è quello che riguarda la distanza tra le nostre attese e le azioni dei sistemi di apprendimento automatico, con un occhio per i potenziali rischi etici ed esistenziali legati a questo tema. È questo il fulcro del racconto di Brian Christian, dove la realtà è governata da sistemi di apprendimento automatico che si rivelano però fallaci.
Ecco allora che gli algoritmi decidono la cauzione e la libertà vigilata e sembrano valutare gli imputati neri e bianchi in modo diverso. Non si può più presumere che la richiesta di mutuo, o anche i test medici, saranno visti da occhi umani. In una miscela di storia e reportage sul campo, Christian ripercorre la crescita esplosiva nel campo dell'apprendimento automatico e ne esamina l'attuale frontiera.
Il problema dell'allineamento offre una resa dei conti con i pregiudizi e i punti ciechi dell'umanità, i presupposti non dichiarati e gli obiettivi spesso contraddittori. Un lavoro interdisciplinare che esamina non solo la tecnologia ma anche la cultura che la governa.
Un libro che parla del modo in cui pensiamo in gruppo e di come la saggezza collettiva superi la somma delle parti. Perché i team di persone possono trovare soluzioni migliori rispetto a persone brillanti che lavorano da sole? E perché le migliori decisioni e previsioni di gruppo sono quelle che attingono alle stesse qualità che rendono unico ognuno di noi ? Secondo Scott Page le risposte si trovano nella diversità: non estetica, ma di risorse personali interiori.
Secondo The Difference il progresso e l'innovazione possono dipendere più dal risultato di un brainstorming di un gruppo di persone piuttosto che da pensatori solitari con enormi QI. Andando oltre la politica, spiega perché la differenza batte l'omogeneità, sia che si parli di cittadini in una democrazia che di scienziati in laboratorio.
Esamina modi pratici per applicare la logica della diversità a una serie di problemi offrendo esempi concreti, dalla riprogettazione della metropolitana di Chicago alla verità su dove conserviamo il ketchup. Insomma: come sfruttare il potenziale della diversità, come comprendere ed evitare le sue trappole e come beneficiarne tutti.
Da uno dei principali economisti del mondo e dai suoi coautori, un'analisi di ciò che guida la crescita economica e un progetto per la prosperità sotto il capitalismo. Le crisi si susseguono, la disuguaglianza è in aumento, la crescita è stagnante, l'ambiente sta soffrendo e la pandemia di COVID-19 ha messo a nudo le crepe del sistema.
Di fronte a proposte di cambiamento radicale, tra cui il rovesciamento del capitalismo, gli autori sostengono che la risposta non sia la rivoluzione, ma la creazione di un capitalismo migliore che sfrutti il potere della distruzione creativa per innovare.
Commenti
Si ragiona su e per qualsiasi cosa, anche prima di fare una guerra. Le chiacchiere portano tutte alla guerra. Come i filosofi.
Scusami ma c’è un’accozzaglia di idee tutte messe alla rinfusa. Le chiacchiere portano sempre alla guerra? La diplomazia dove la metti?
Quando parli con i tuoi amici chiacchieri no? Non mi pare tu ci vada in guerra.
Il resto non l’ho proprio capito. Se elimini i filosofi cosa dovrebbe tornare tutto come dev’essere? Il concetto di razza appartiene persino all’homo sapiens. Idem quello di sesso e religione. Sono connaturati all’uomo e non potranno mai sparire. Fanno parte delle domande che l’uomo si pone .
Filosofia è ragionamento e niente è più importante di saper ragionare
Bro! Se nokia è arrivata fare l'accordo con microsoft per la divisione mobile era perché erano ormai alla canna del gas.
Ricordo benissimo meego e company, ma ormai erano fuori tempo massimo per le scelte scellerate della dirigenza nokia.
Sei poco informato bro'. Allora, Nokia aveva diversi OS. Partendo da Symbian, Nokia rilasciò un video (introvabile adesso) circa il futuro dell'OS, si immaginava un Symbian moderno, basato anche sul cloud ed adattivo, i prototipi nel video avevano schermi pieghevoli e l'OS si adattava alle varie forme che i dispositivi prendevano. Oltre a molte altre chicche. Visionario a quei tempi. Nokia però aveva anche altri OS, come S40 (Asha OS), Maemo OS, Meltemi OS, MeeGo Harmattan OS ed... Android... Quando entrò Mr. Nudella, tutti i progetti vennero abbandonati, per fare spazio a WP7... Fin dall'inizio fecero buffonate, come presentare un device e decretarne la morte pochi mesi dopo, parlo del Lumia 900. In seguito a questo "scandalo" venne rilasciato come contentino WP 7.8. Fecero lo stesso errore con WP 8.0/8.1 dicendo, con tanto di roadmap ufficiale, che tutti i WP 8.0 sarebbero stati aggiornati a WM10. Ciò non avvenne. Proprio come dissero che W10 sarebbe stato l'ultimo. Per volontà stessa di MS il progetto morì, verso la fine ci fu una sorta di ribellione da parte di Nokia che fece uscire alcuni smartphone con Android ed una skin che ricordasse WP, erano i Nokia X, X2 ed XL. Ci fu anche un tablet, mi pare chiamato N1. Come vedi Nokia non si era fossilizzata solo su un OS, che comunque con Belle refresh aveva recuperato molti punti, ma aveva diverse strade da percorrere. Oggi avrei preferito volentieri avere un terzo OS europeo oltre ai due soliti OS americani. Dopo l'entrata di MS in Nokia, gli sviluppatori di MeeGo andarono via creando un loro OS. Ci fu un gruppo chiamato Newkia (New Nokia) che lavorava ad un nuovo OS, non se ne saputo più nulla. Un altro gruppo mise in piedi Jolla, ed ora abbiamo un terzo OS, europeo ma poco conosciuto, Sailfish OS, che ha diverse joint-venture tra vui con Sony.
Le chiacchiere portano sempre alla guerra. E a me ciò basta, dato che è la Storia che lo dice.
Poi, come si vede da quello che hai scritto, i filosofi prima si inventano il modo di essere dell'essere umano, stupido, litigioso, sordo, ecc. e poi si ergono a paladini 'del modo di essere'. Eliminiamo per sempre i filosofi e tutto ritornerà come deve essere, senza distinzioni di sesso, religione o di razza. In altre parole, 'pure loro hanno da campà', ma le chiacchiere fanno solo danni.
Io farei anche un libro su come nokia abbia peccato di presunzione e come sia stata poco lungimirante continuando ad usare il suo os ormai alla frutta.
Ritenta, sarai più fortunato.
"Il primo libro lo eviterei, sia perchè è scritto da un filosofo, e i filosofi non hanno mai insegnato nulla finora"
ROTFL...
Non esattamente libri da leggere sotto l'ombrellone....
Studiata filosofia alle superiori e le dico, si vede sia come il pensiero portato all'estremo porti a inutili boiate o a vette di saggezza. Ma la cosa che lascia piu il segno è la bellezza dell'argomentare. La bellezza di un dibattito sofistico non è sul dove arriva ma sul fatto che c'è un dibattito. e oggigiorno è necessario riscoprire eccome questo valore, quando sempre oggi c'è solo un sbraiare il proprio credo nel modo piu eclatante possibile senza nemmeno aprirsi a quello che dice l'altro. La filosofia serve eccome come la storia della filosofia e tue le materie umanistiche. Che poi i filosofi non abbiano insegnato nulla a lei è un altro discorso
Niente di personale. Sei talmente assuefatto da ciò che ti hanno raccontato che non fai nulla senza prima consultare un filosofo.
I filosofi non hanno mai insegnato nulla.
Veramente credi che il tuo "modo" di concepire la vita, l'uomo e il mondo è frutto di una tua crescita personale, delle tradizioni, della storia ecc ecc? Veramente?
Fidati, anche la struttura dei tuoi valori viene da sistemi filosofici ben delineati (delineati ovviamente da filosofi che non insegnano nulla)
Niente di personale eh.
Se parliamo di AI, come scusa per farsi una bella lettura, eviterei un futuro alla "hyperion cantos". Raccomando di leggerli in inglese, la traduzione italiana ha veri e propri refusi ed errori di traduzione sparsi qua e là.
Peccato manchino libri su come far fallire la Nokia e su come far fallire un OS mobile. Li avrei letti volentieri.
Il primo libro lo eviterei, sia perchè è scritto da un filosofo, e i filosofi non hanno mai insegnato nulla finora, anzi sono stati dannosi, sia perchè pare un'autobiografia di un filosofo, quindi triplicamente inutile.
Il secondo libro lo leggerei, dato che l'autore sosteneva "la tesi che l’umanità, per la prima volta nella storia, ha l’opportunità di creare un mondo in cui i suoi bisogni siano soddisfatti al 100%".
Anche il terzo e il quarto li leggerei.
Il quinto no. Dalle poche righe che ho letto ho già capito che chi l'ha scritto non ha capito nulla.
Proporre libri? Qui su hadblog?
Hahahah ma se il livello medio degli utenti è bassissimo che volete proporre.. hahah
Io leggo solo i titoli, poi commento un po' a caso, principalmente guardo le figure. Quest'articolo non mi piace molto proprio perché ha poche immagini.