
Mobile 13 Ago
10 Settembre 2021 68
Fino a ieri, il piano di Microsoft (e di LinkedIn, che controlla) per il rientro in ufficio dei suoi dipendenti assunti negli Stati Uniti prevedeva che il passaggio dal lavoro flessibile a quello in presenza avvenisse non prima del 4 ottobre - il giorno prima dell'uscita di Windows 11, tra l'altro - data segnata sul calendario come la prima che potenzialmente potesse essere presa in considerazione. Attraverso il proprio blog ufficiale, però, Jared Spataro, vice presidente della società per il "Modern Work", ha annunciato che il piano è cambiato e il rientro non avverrà così presto.
"A causa dell'incertezza dovuta al COVID-19, abbiamo scelto di non provare a prevedere una nuova data per il lavoro in presenza negli Stati Uniti", ha spiegato Spataro, "al contrario apriremo non appena saremo in grado di farlo in sicurezza, secondo le norme pensate per tutelare la salute pubblica. A quel punto, comunicheremo un periodo di 30 giorni durante i quali avverrà la transizione e che garantirà ai dipendenti di prepararsi e a noi di continuare a guardare ai dati e prendere le decisioni giuste per proteggere la loro salute".
A corredo dell'annuncio, Microsoft ha anche condiviso i risultati di una ricerca svolta internamente sull'argomento che evidenzia come, in questo periodo di smart working, la forza lavoro sia ugualmente riuscita a non perdere fiducia nei propri responsabili e reputi la qualità del proprio operato invariata. Per Microsoft "l'obiettivo per i prossimi dieci anni è risolvere il Paradosso del Lavoro Ibrido, ovvero trovare il giusto equilibrio in un periodo in cui i dipendenti vogliono la flessibilità per lavorare in qualsiasi luogo, ma allo stesso tempo sentono la necessità di avere più contatti diretti con le persone".
Nelle ultime settimane altre aziende, su tutte Amazon (per la parte non di logistica) e Facebook, hanno spostato il rientro in ufficio all'inizio del 2022. Si tratta di previsioni, comunque, che inevitabilmente saranno soggette a possibili modifiche in base all'evoluzione della pandemia. In questo senso l'approccio di Microsoft, che ha scelto di non dare più date precise, sembra più saggio.
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Commenti
It
Idem. Qualche settimana fa hanno tentato di costringermi a scegliere tra tornare oppure una riduzione dello stipendio, tempo qualche giorno e avevo già trovato un altro lavoro.
Ho fatto trapelare la cosa e mi hanno proposto un aumento di stipendio pur di restare.
In pratica hanno ottenuto l'opposto di quello che volevano.
Specialmente se poi si sta tutto il giorno davanti alla macchinetta del caffè. Ma l'importante è timbrare il cartellino in orario.
C'erano forse dubbi a riguardo?
Mi pare complicato che voi possiate rimanere in smart work. C'è proprio un limite logistico.
Una curiosità, a quale settore fanno riferimento?
Se le aziende ci guadagnano lasciando il dipendente in smartworking, che bisogno hanno di abbassare gli stipendi? Allora sono solo stronzii
È evidente che non si tornerà più in ufficio, lo farà solo chi vorrà. Avrebbero un danno economico enorme a obbligare i dipendenti a tornare.
Io ormai ricevo praticamente tutte offerte dove viene specificato che ho possibilità di lavorare da remoto, covid o meno.
E' tutto studiato per la transizione ecologica.
ci sono le risposte ufficiali per entrambe le domande sui siti istituzionali
Mica sarà un'esondazione! Sembra che vadano tutti via da Milano e zone limitrofe. Sarebbe una cosa più omogenea e comunque graduale nel tempo. E, ripeto, coinvolgerebbe più che altro l'ambito IT. La vera forza del nord rimane l'industria, dove difficilmente applichi lo smart working.
Il software lo sviluppi per i soliti clienti per cui sviluppavi prima: invece di lavorare esclusivamente al nord, lavori in qualsiasi altra parte di Italia.
magari ti sfugge che proprio il fatto che voi siate una piccola azienda e microsoft no è quello che fa cambiare il tutto.....i contagi sono direttamente proporzionali alle iterazioni quindi al numero di dipendenti che vengono a contatto fra di loro, senza contare che far rispettare per regole a 10 persone è molto diverso che farlo per 30000 persone...ed essere sicuri che ciò sia fatto sia per controlli interni che esterni
Sulla prima ho letto tante risposte ufficiali di addetti ai lavori. La famiglia di questi virus era già ben nota ed avevano una marea di informazioni da studi precedenti. Non appena un vaccino ha iniziato ad essere richiesto ed è quindi diventato economicamente rilevante, sono stati messi ingenti capitali in gioco in modo da accelerare tempi che altrimenti sarebbero stati molto più rilassati.
Alla seconda domanda non so darti una risposta. Diciamo che il vaccino riduce ma non esclude la trasmissibilità. Alcune persone possono comunque finire in terapia intensiva. Quindi se il tasso di positività sale oltre una soglia tale per cui questa percentuale di pazienti riesce a saturare le terapie intensive (al quale devi sommare il 10%, 6M di non vaccinati che contribuiscono notevolmente), si rende necessario un nuovo lockdown.
In questo caso però le domande formulate sono
"come hanno fatto a tirare fuori un vaccino in 9 mesi quando il tempo medio è di 10 anni" e "come mai Speranza ha detto che siamo a rischio lockdown anche con il 90% di vaccinati?"
Purtroppo la prova che l'ignorante si faccia tantissime domande è sulla bacheca di tutti in FB. Ma domande che con un briciolo di QI e cultura proprio non potrebbero essere formulate. Tipo: la Terra è piatta?
Confermo che avere un titolo di studio di fascia alta-altissima e un QI sopra la media spesso portano la persona a farsi domande che l'ignorante non sarebbe in grado di porsi. E non mi sento di dar loro completamente torto, perche' a volte i ragionamenti hanno senso. Semplicemente chi si vaccina fa un atto di fede con la comunità scientifica e con tutti coloro che si sono impegnati a garantirci un futuro.
Grande successo con il gentilsesso!
Per il motivo che da casa, essendo nel settore CCFT, viene discretamente meglio!
https://uploads.disquscdn.c...
eh, infatti è risaputo che uno che fa ricerca e sviluppo lo fa con il saldatore in mano.
Scusa, in effetti andava esplicitato che se fai il fruttarolo non puoi vendere i cocomeri dal divano di casa
Qualsiasi settore che può fare SW, lo faccia. Pochissimi svantaggi, moltissimi vantaggi
E il settore CCFT, ne vogliamo parlare?
Sempre per ricordare che non c'è solo bianco o nero magari qualcuno in Microsoft potrebbe credere che il vaccino funzioni, che ci sia il coronavirus ma che valutando rischio beneficio non gli interessa... Ma sono ipotesi folli.
Si, facendo crollare però tutto l'immobiliare Lombardo e di conseguenza l'edilizia e di conseguenza tutti i fornitori di componentistica e di conseguenza i venditori di componentistica e cosi via.
Poi per chi lo vai a fare il software?
Devo direi che non ricordo nemmeno a che indirizzo sta l'ufficio, remoto ormai da prima del lockdown e non si è mai parlato di rientro.
"ci si aspetta che le persone non appartengono a quel gruppo di persone"
Durante questa pandemia ho scoperto per persone che stimavo e che reputavo acculturate sono no-vax e complottiste.
Ovviamente dipende dalla società e dal team in cui si lavora. Qui si parla di Microsoft, quindi settore IT. Anche nel settore TLC. Ovviamente aziende che appartengono a settori per cui lo SW è infattibile non lo faranno, dov'è il problema? Ma le aziende che possono farlo, devono ormai offrire questa opportunità ai propri dipendenti.
Esatto, fare un muro su Teams non è facilissimo
Sinceramente non penso renda meno, la forza industriale del nord non sarebbe intaccata più di tanto. Anche per un fattore geografico di vicinanza con la Germania, con cui abbiamo delle sinergie consolidate. Avrebbe più impatto in ambito IT, dove funziona meglio lo smart working. Ma già adesso ci sono tante ottime realtà IT nel sud. Questo nuovo flusso di redditi contribuirebbe ad aumentare la competitività e, soprattutto, le economie locali.
Ma parlate sempre in senso assoluto. Dipende dal lavoro che si fa. Ovvio che uno in contabilità sta benissimo a casa. Uno che fa ricerca e sviluppo invece cosa fa a casa, comunica le proprie idee mandando disegnini su telegram?
in teoria, e dico in teoria, la persona allo sportello riceve una mail, o una telefonata, e questo sostituisce il fatto che fisicamente sia il lavoro che l'utente sia fisicamente vicini e in contatto...
il problema è se poi l'impiegato/a deve consultare un faldone cartaceo magari presente in un qualche archivio o creare un documento specifico...
sarebbe tutto risolvibile con una buona dose di implementazione IT ma ho dei dubbi che li abbiano...
però, se ben ricordo, in questi due anni ebbi un caso perchè avevo bisogno di un documento e presi un appuntamento con giorno e orario in cui presentarmi...
praticamente andai solo per ritiralo...
Non possono, sono la microSOFT.
E come fanno? Da noi appena hanno detto che si rientrava tutti gli sviluppatori più bravi hanno avuto proposte da altre aziende di contratti full remote.
Per rientrare si farebbero un danno pazzesco. Su altri settori la vedo più fattibile dato che non c'è carenza di personale.
Li ha perché la gente non vuole tornare più in ufficio, perché in questi 2 anni ha lavorato benissimo da remoto e si è magari trasferita altrove, dove il potere d'acquisto è maggiore, dove ti puoi comprare una villetta invece di un appartamento piccolissimo con gli stessi soldi e per tanti altri motivi. Inoltre in una grande azienda, i team sono già distribuiti tra diverse città, paesi e continenti... Quindi a che serve tornare in ufficio? A nulla. E per l'azienda ci sono vantaggi economici enormi. È un win-win
Da noi (scusa se non faccio nomi) sempre in ufficio, giusto qualche mese durante il lockdown, poi sempre tutto alla quasi normalità, rispettando le elementari regole di sicurezza.
A tendere sarebbe ottimo e anche io vorrei spostarmi da Milano verso l'Umbria per lavorare a 500 metri dal bosco ma riconosco che questa transizione spezzerebbe le gambe alla locomotiva d'italia e quindi avremmo un nord che non rende più come prima e un sud che si adatterà in anni.
Mi sembra folle che Microsoft abbia questi problemi quando noi, in aziende che dire più piccole è dire un'ovvietà (e quindi con meno risorse, meno spazi), facciamo tutto normalmente e senza mai aver avuto un caso (distanziamento, mascherine e pulizie degli ambienti, ovviamente).
E non capisco neanche se il discorso è legato al numero di persone non vaccinate, dato che in una big tech company come Microsoft ci si aspetta che le persone non appartengono a quel gruppo di persone.
inzomma... in tante aziende sanno tornando sempre più in ufficio (ti parlo di settore IT)
Sarebbe interessante fare un'analisi della distribuzione demografica negli anni a venire. Potrebbe anche essere un modo per cercare di ridurre il gap economico tra nord e sud.
Contando che le poche aziende che hanno fissato un rientro hanno visto la migrazione degli sviluppatori verso aziende che permettevano il lavoro da remoto.
Hanno subito cambiato idea.
D'accordissimo. Le aziende devono offrire la possibilità di fare smartworking a tutti i dipendenti che possono e che ne fanno richiesta, non si può più tornare indietro. Io gestisco un team, non ho mai avuto problemi a farlo in questi 2 anni. Non ha alcun senso costringere a tornare in ufficio persone che hanno lavorato benissimo da remoto e che vogliono trasferirsi in un borgo al sud piuttosto che vivere in un appartamento piccolissimo in una grande città. Non c'è ritorno in ufficio nel futuro, per chi non lo vorrà. Ovviamente chi vuol tornare, che lo faccia. Ma non si accampino scuse di produttività, perché la produttività in remoto è aumentata.
lo vedo ma non c'entra niente con la prima parte del discorso,non e che tu lavori sempre devono farlo anche gli altri,gli altri lo devono fare a prescindere:)e il loro lavoro!
Anche da noi il rientro è indefinito... Per una volta siamo al passo con gli americani!
in italia intanto:
Vedi
Parlo per il settore privato ma per chi è in ufficio ormai il lavoro remoto è la prima cosa di cui ti parlano quando ti contattano con le offerte, io penso che o si danno una svegliata o perdono i dipendenti, ci vorrà tempo ma ci si arriva..
Anche io per un duplicato della patente ho aspettato 9 mesi,e svolgo un servizio essenziale!Giravo con una delega del giudice e carabinieri in auto....altri sono anni senza passaporto,permessi,visti.Gente bloccata da anni senza fare ritorno a casa o viaggiare per lavoro.Non siete solo voi:)
Assolutamente SI - se si ha un lavoro con compiti assegnati scanditi da scadenze da rispettare - cosa dovrebbe cambiare se svolti in ufficio o a casa