Il metaverso di Meta non convince neanche i suoi stessi ingegneri

10 Ottobre 2022 53

È passato ormai quasi un anno da quando l'allora Facebook - oggi rinominata Meta - ha annunciato la sua svolta epocale che ha radicalmente cambiato il focus dell'azienda capitanata da Mark Zuckerberg. Dopo essere nata nel pieno del boom dei social e averne guidato l'evoluzione, creando il social network per antonomasia, Facebook ha completamente cambiato rotta, annunciando che la società si sarebbe spostata verso il tema del metaverso, andando a trasformare quello che sembrava essere quasi un business marginale del gruppo - quello legato al brand Oculus - nel suo più grande obiettivo di lungo periodo.

CHE COS'È IL METAVERSO?

A quasi un anno dallo storico annuncio, ancora oggi si fa molta fatica a capire che cosa sia il metaverso, o meglio in che modo si distingua concretamente dalle tantissime esperienze ludiche e non, VR e non, che esistono da tempo immemore. Quando si cita l'aspetto social del metaverso il pensiero di molti vola subito verso l'ormai immortale Second Life (ma in VR!), mentre in altri contesti si pensa subito alla virtualizzazione dei beni reali all'interno di spazi digitali, magari passando per la loro conversione in NFT, al fine di garantirne l'unicità (o comunque il numero limitato) in uno spazio che altrimenti rischierebbe di inflazionare subito qualsiasi elemento virtuale che potrebbe altrimenti essere copiato e riprodotto all'infinito.

C'è stato poi anche il boom delle land, ovvero quella sorta di corsa all'oro che nei mesi successivi all'annuncio di Meta ha fatto schizzare alle stelle il prezzo di acquisto di ogni spazio virtuale, senza però avere alcuna certezza sul fatto che sarà proprio quel metaverso a diventare quello di riferimento per il futuro. Eccoci quindi poco meno di un anno dal primo compleanno di Meta a ritrovarci a citare nuovamente Ready Player One per avere un'idea più concreta di quello che potrebbe essere il metaverso, visto che in questi ultimi 12 mesi nessuno è stato in grado di darne una rappresentazione più efficace.


Certo, Meta ha subito messo in chiaro come questo fosse un investimento pensato per il lungo periodo e che non sarebbero bastati certo 3-4 anni per vedere qualcosa di concreto - figuriamoci quindi uno -, tuttavia è molto evidente che la mossa dell'azienda di puntare tutto su un tema così fumoso e effimero sia stata un tantino affrettata. La presentazione dell'idea di Meta ci ha messo davanti a tantissimi concetti che, se presi singolarmente, sono senza dubbio accattivanti, ma ad oggi manca la percezione di un'idea di insieme, del reale valore aggiunto di una piattaforma in grado di aggregare tutte queste esperienze virtuali e portarle in un solo posto.

Questo è un po' quello che emerge anche dall'ultimo spot - in onda anche in Italia in queste settimane e che trovate poco sotto - nel quale Meta cerca di spiegare in che modo gli impatti del metaverso avranno ripercussioni sulla vita reale. Si parla principalmente di medicina e educazione, due temi che vengono affrontati nello stesso identico modo sin da quando è stato introdotto il concetto stesso di realtà virtuale; anche in questo caso manca un qualcosa che ci spieghi quale sia il valore aggiunto dell'interconnessione data dal metaverso, rispetto al semplice utilizzo di un software dedicato in VR.

Manca anche la certezza che questa sia realmente la direzione verso cui noi vogliamo convergere. Dal punto di vista aziendale, la creazione di nuovi spazi virtuali a cui attribuire un'importanza quasi reale è una vera e propria manna dal cielo in grado di dare nuova linfa vitale a beni e servizi che ormai rischiano di ristagnare in un mondo tangibile sempre più saturo. Ma dal punto di vista degli individui non siamo tanto sicuri che in molti vogliano partecipare a questa sorta di conquista del mondo digitale o almeno non in questi termini.

Sappiamo già come finirà quella che oggi viene presentata come una nuova chance per poter esprimere sé stessi al 100%, per poter in qualche modo ricominciare in un mondo in cui si può essere ciò che si vuole: chi è povero continuerà ad esserlo - ma con la skin giusta -, mentre chi ha già delle possibilità potrà continuare a veder migliorare ulteriormente la sua condizione. Questo è il modo in cui il mondo ha plasmato le sue società reali nel corso dei millenni e non c'è ragione per cui ciò non debba ripetersi anche nel mondo digitale, nel quale le grosse multinazionali - ancor più degli Stati - avranno un controllo ancor più stringente dei propri abitanti.

È IL FUTURO CHE VOGLIAMO?

Voglio chiarire questa visione particolarmente pessimista, la quale è ovviamente estremizzata per togliere al metaverso quell'aura mistica e di novità che gli viene conferita, ma che alla fine dei conti non è altro che l'ennesimo modo di concepire una società umana virtuale. Certo, è diversa nella forma, ma nella sostanza non cambia molto rispetto a quanto accade all'interno di un qualsiasi MMO di lunga data. Chi ha avuto esperienze di lunga data in questo ambito sa benissimo come tutto quello che si cerca di abbandonare della vita reale torna puntualmente a riproporsi anche in un semplice MMORPG; la conquista di un ruolo sociale, la necessità di confrontarsi con gli aspetti economici tipici di una società basata sul libero mercato e molto altro ancora.

IL METAVERSO NON CONVINCE NEANCHE META

Che il metaverso non sia la soluzione a nessun problema reale comincia a serpeggiare anche all'interno di Meta stessa, in particolare proprio tra coloro che ci stanno lavorando, i quali stanno arrivando a considerare tutta la cosa come un semplice capriccio di Zuckerberg da soddisfare più per quieto vivere che per una reale convinzione delle sue potenzialità. Tale stato d'animo emerge anche da un ultimo report del New York Times (lo trovate nel Via) che mette in luce proprio il malessere, i dubbi e le incertezze di chi sta sviluppando il progetto di metaverso di Meta e che oggi lo arriva a chiamare - scherzosamente, ma non troppo - con l'acronimo MMH, Make Mark Happy, quasi a voler dire facciamolo contento, così saremo contenti tutti.

L'attuale prodotto di punta del metaverso di Meta è Horizon Worlds, una piattaforma in realtà virtuale e non che al momento presenta tantissime criticità, non solo tecniche ma anche concettuali. Uno dei suoi problemi, ad esempio, riguarda proprio la fretta di Meta di voler monetizzare un tipo di esperienza che ad oggi ha ancora tutto da dimostrare e che dovrebbe invece puntare sull'attrarre utenti con le potenzialità di questo mondo virtuale, mentre sembra che il principale scopo sia quello di attrarre i creator e la loro base di fan per mettere in moto un nuovo mercato del merchandise virtuale.

A rendere tutto confusionario, stando a quanto riferisce il rapporto, c'è anche il fatto che lo stesso Zuckerberg non sembra avere un'idea chiara della direzione da prendere e i suoi continui cambi di programma non siano affatto semplici da seguire. Tale incertezza si riflette anche sui dipendenti stessi di Meta, dal momento che oltre il 40% non ha ancora capito dove l'azienda voglia andare a parare nel lungo periodo con il suo business del metaverso (secondo un sondaggio interno di circa 1.000 dipendenti).


D'altronde pare che i prodotti di punta del metaverso di Meta non abbiano convinto neanche chi ci lavora. Horizon Workrooms - che abbiamo provato poco prima del lancio ufficiale - non è diventato il punto di riferimento per le riunioni aziendali interne, visto che molti dipendenti non possiedono un visore e l'utilizzo dell'applicazione complica più cose di quelle che risolve, mentre anche lo stesso Horizon Worlds è scarsamente utilizzato all'interno di Meta. Insomma, se chi crea le esperienze è poi il primo a non usarle, è chiaro che qualcosa non funziona.

Intanto lo scetticismo nei confronti del nuovo focus di Meta emerge anche se si guarda alle aspettative degli investitori, dal momento che il valore del titolo è calato di quasi il 60% nell'ultimo anno, segno che in tanti mettono in dubbio che la strada del metaverso sarà costellata di successi. Il 2022 si sta per concludere e l'azienda sta dovendo affrontare problemi molto più concreti e legati ai suoi business tradizionali.

META È CAPACE DI INNOVARE?

C'è poi un altro problema - aggiungiamo noi - che riguarda l'effettiva capacità di Meta di riuscire a proporre un qualsiasi tipo di prodotto originale di successo. Se ci pensiamo bene, dopo il successo di Facebook l'azienda non è più stata in grado di proporre delle vere idee che si siano tramutate in prodotti o servizi del tutto inediti e innovativi. I successi attuali, infatti, sono tutti il frutto di acquisizioni che hanno portato all'interno dell'azienda delle idee già strutturate e che avevano solo bisogno di essere sostenute da forti capitali.

Quand'è l'ultima volta che WhatsApp e Instagram - per citare due acquisizioni di spessore - hanno proposto un rinnovamento che non fosse una reazione a ciò che la concorrenza faceva già meglio? Anche la svolta verso la VR arriva in seguito all'acquisizione di una realtà che al tempo era già avviata (ma bisognosa di fondi) come Oculus, quindi anche in questo campo non c'è nulla di nuovo. La sfida per il futuro è quindi quella di riuscire a trasformare il tema del metaverso nel nuovo Facebook, l'unico prodotto effettivamente di successo che sia stato partorito da Zuckerberg e i suoi. L'azienda sarà all'altezza del compito? La risposta non ci arriverà certo a breve.


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Commenti

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max76

Cos'è il metaverso?...una roba superflua e un flop annunciato

Vincenzo

In che senso non aggiungono niente? Se posso interagire con un oggetto a distanza aggiungono eccome.

Vincenzo

Concordo, come già scritto sopra in ambito lavorativo può davvero essere interessante.

Vincenzo

In ambito lavorativo sarebbe una rivoluzione per chi importa dall'estero.

Vincenzo

In ambito lavorativo la trovo davvero qualcosa di interessante, nel mio campo ad esempio poter parlare con produttori all'estero per capire insieme come si vuole realizzare il capo oppure direttamente con i clienti esponendo il tuo campionario virtuale, sarebbe rivoluzionario oltre che ovviamente un enorme risparmio.

c1p8HD
pinoc

L'ennesima fesseria dove in pochi, comunque troppi, hanno buttato soldi a caso e passata la moda, ne butteranno altri nella prossima porcheria digitale.
D'altronde basta guardarsi indietro con Second Life: un semplice videogioco che la massa ed i media avevano pensato fosse tutt'altro. E via a buttare soldi nel cesso.

ghost

Il metaverso non convince perchè non abbiamo la tecnologia adatta. Finchè non sarà a livello di ready player one nessuno vorrà usarlo (o solamente una nicchia).

Pip

Tutta questa boiata del metaverso dimostra solo come il signor Zucc sia veramente un rettiliano.
Perché se fosse una persona normale che vive nel mondo reale, avrebbe capito fin da subito che questo fumoso metaverso è un'idea fallimentare in partenza.
Non solo all'atto pratico è un semplice videogioco, ma è un videogioco che non ha nessuna attrattiva.
La gente che usa i social non vuole perdere tempo a fare finta di essere in piazza, vuole farsi i caxxi degli altri, e guardare la bacheca Facebook resterà sempre il modo migliore.
Senza contare che voleva spingere su questa cosa sfruttando il VR, e questo dimostra che lui stesso non ha mai neanche indossato un visore, perché tutti sanno che il VR è fisicamente stancante, sia che si giochi da fermo che all'impiedi.

Credeva veramente in una realtà stile ready player one, ma deve vivere in un mondo parallelo se crede che il vasto pubblico voglia passare le giornate con un visore sulla faccia a svolgere uno sforzo fisico costante anche solo per camminare.
Non esiste persona che non inizi a stancarsi seriamente dopo un'ora di vr

Potrebbe essere un'idea semi decente se esistessero i visori come quell'anime meno che mediocre di cui non ricordo il nome dove stai a letto fermo e il visore si interfaccia con il cervello per darti stimoli che ti facciano provare tutti i sensi, ma per questo siamo in anticipo di tipo 500 anni se va bene...

L0RE15

Per la legge dei grandi numeri, ci sarebbe un più o meno equa suddivisione.

L0RE15

No che dopo arrivano i due fratelli di Manchester e gli chiedono i diritti sul nome!

L0RE15

Concordo. I giochi tirano sempre, dal primo giorno che sono stati inventati, che sia o semplici e banali o complessi e simulativi. La realtà virtuale non è certo nata ieri ed è, più o meno, sempre allo stesso livello (e pochi se la filano).

L0RE15

Milioni di euro.

Margaret Thatcher
qualunquisti ridicoli

Vedremo.
Io dico che farà quasi sicuramente un gran successo e tutti i rosiconi continueranno a rosicar perchè non sarebbero mai in grado di osare come fanno i vincenti ;)

emmeking

Un méddaverso praticamente

HeySiri

Se esplode la bolla del metaverso prendiamo due piccioni con una fava: un probabile fallimento di Meta che ci ha investito tanto e un piccolo spiraglio di speranza per l'umanità di non rinchiudersi in una realtà virtuale (sì lo so, sto fantasticando troppo)

MeTeMpS

Ancora non ho capito cosa serve acquistare cose o addirittura isole come ha fatto qualcuno pagandole migliaia di euro per il Metaverso. E adesso già si scopre che forse è stato tutto inutile

momentarybliss

Il metaverso è un progetto già nato e tramontato (Second Life e PlayStation Home, tanto per citare due esempi illustri), non capisco come Zuckerberg possa non avere mezza idea sparata di cosa proporre di nuovo al pubblico, vedi anche la famosa criptovaluta Diem ormai affossata

G!O

Farà la fine delle Tv 3D

Davide

Rischiano di scavarsi la fossa per una pessima idea. Averne avuta una non fa di te un genio che le azzecca tutte.

Roberto85

Per carità, pure io compro roba inutile quando mi capita, ma un conto sono una decina d'euro per un calendario e dei cioccolatini, un conto pagare per vivere una vita da nerd recluso come auspicherebbe la zucchina. C'è molta differenza tra una spesa utile (investimento), una spesa inutile (diletto) e una spesa dannosa.

_GV_

ah ah ah lavoro in questo campo da 15 anni è quando Zuckerberg se ne è uscito con il metaverso ho pensato che avrebbe fallito miseramente. I visori di realtà virtuale sono fantastici ma vanno bene solo per alcune cose (ad es. visite virtuali su ricostruzioni storiche) mentre per altre (ad es. riunioni) non solo non aggiungono niente ma sono fortemente controproducenti...
Come scritto nell'articolo sembra quasi un capriccio del capo.
E condivido un sentimento che circola ormai da un po': questa storia dell'espansione infinita a vui mirano le aziende è semplicemente insensata. Il Metaverso era territorio vergine ma lo è anche il Sahara magari un motivo c'è Zuck... ;)

Alex

deve essere uno strumento che possa servire a far crescere "tecnologicamente" tanti settori incrementando la produttività non certo per incentivare le caxx ate inutili

spero solo si possa convogliare le nuove tecnologie in qualcosa al servizio dell'uomo come la telemedicina , la teleassitenza etc etc

Kodak

Il nulla, più assoluto. Questo.

Jotaro
Andhaka

Devo ancora incontrare qualcuno che non sia, in qualche modo o per qualche cosa, scemo. :D

In questo periodo buona parte delle mie conoscenze femminili sono in fregola per i calendari dell'avvento dei prodotti di cosmesi. Calendari che arrivano a Novembre, che costano un botto e che apriranno in un colpo solo... e che hanno già visto aprire su Youtube in anteprima per decidere quale sia quello che ha il miglior rapposto prezzo /qualità.

Pensaci bene. Rileggi ed elabora bene il triplo paradosso carpiato che questa cosa rappresenta. :D

Trova il giusto trigger e siamo tutti messi male. :D

Cheers

Spongevic007

Il concetto in se sarebbe anche valido e Interessante! Il problema è che materialmente è ancora tutto troppo prematuro! Ci sono ancora troppi ostacoli Hardware e con la società di oggi che comunque comprende persone degli anni '70 che comunque sono ancora da considerare giovani.... queste hanno però un concetto di tecnologia ben diverso dal Metaverso....! La vita è da vivere nel reale..... poi che un Visore e che un "universo digitale" possa aiutare magari il mondo della medicina o della progettazione 3D o 4D nel recente futuro, allora ci sta......!

asd555

In contesto aziendale ha senso, anche se va detto che una tecnologia del genere "in mano" a Meta non mi piace molto.
Si dovrebbe inventare una specie di "protocollo" come per Internet, con dei luoghi virtuali appositi.

Ombra Alberto

Se questo metaverso esisterà non dovrà essere monopolio di nessuno. Meta accetti questa realtà.

Roberto85

Musk ha il vantaggio di avere si detrattori, ma anche un'enorme massa di sostenitori e adoratori, quindi anche se di 20 progetti che caccia 19 non hanno basi riesce comunque a costruirci su una bella speculata.
La zucchina è (giustamente) molto più odiata che amata, dubito abbia sostenitori, e se pure li ha non sono masse adoranti che guardano a lui come una divinità, sono gente molto attenta a quello che fa e che, pur sostenendolo oggi, potrebbero non farlo domani.

comatrix

È già stato battezzato da molti Merd4erso ^^

comatrix

Esattamente, finché vivi nel virtuale cose che non potresti quasi mai fare nel reale e soprattutto senza causare danni, va benissimo eccome (vedi non so la sublime storia di Red Dead Redemption 2, e quando mai più tornerà quell'epoca), quando poi però parliamo della casa, della vettura e via dicendo, spendere i soldi nel reale è opportuno, non in ste caxxate immani.
Al limite chi ci spenderà saranno le aziende, per migliorare il loro lavoro, poiché in VR/AR la cosa ha tantissime potenzialità

Roberto85

Le donne non sono sceme come i nerd.

Roberto85

Letamverso.
Letame lui e la zucchina. Speriamo sia la volta buona che ce lo leviamo di torno.
Personalmente, per lui auspicherei la destinazione carceraria, ma temo che dovrò accontentarmi di vederlo ritirarsi a vita privata.

comatrix

Io ce provo ^^

Andhaka

Dai per scontato che le donne non andrebbero anche loro tutte a vivere nel virtuale lasciando qua fuori solo quattro gatti in croce alla ricerca di micia. :D

Una congettura rischiosa....

Cheers

asd555

Secondo me fin quando parliamo di intrattenimento (videogiochi, film interattivi) va bene.
Ma come ben dici, mescolare la finzione e farla passare per realtà è una cosa che non concepisco o che comunque non pare essere una miglioria di nulla.

comatrix

Oh però su una cosa sarebbe utile a mio parere:

- se tutti vi metteste a vivere nel virtuale, rimarrebbero più donne per me nel reale

Quindi, egoisticamente parlando, unitevi, unitevi ed unitevi al Metaverso ^^

I.A.

per me... la corazzata potemkin...

Darkat

Metà è stato presentato solo per cambiare logo e immagine del brand di Facebook, affossato dagli scandali e dalla percezione di vecchio che ne hanno i giovani. Facebook come social è una nave che sta affondando da anni ormai. Meta invece è stato lanciato senza avere la minima tecnologia reale per farlo, cosi a buffo per dire "questo è quello che faremo...in futuro!".
Poi già l'idea di creare un metaverso chiuso come Facebook è già sbagliata di suo, il metaverso reale sarà destinato ad essere aperto e comunicante tra i vari server/mondi.
Credo onestamente che non potessero partire peggio, senza avere le tecnologie (Musk docet), con le motivazioni sbagliate dietro e con un marketing fatto coi piedi. Poteva andare peggio solo se come promoter ci fosse stata Amber Heard.

comatrix

Magari ne avessi uno e no, non farei mai una cosa del genere, lo sai che ho sempre affermato che la realtà dev'essere ben distinta dalla finzione e cito:

Voglio chiarire questa visione particolarmente pessimista, la quale è ovviamente estremizzata per togliere al metaverso quell'aura mistica e di novità che gli viene conferita, ma che alla fine dei conti non è altro che l'ennesimo modo di concepire una società umana virtuale.

E ancora

Che il metaverso non sia la soluzione a nessun problema reale comincia a serpeggiare anche all'interno di Meta stessa, in particolare proprio tra coloro che ci stanno lavorando

Abbiamo scoperto l'acqua calda..., anche se forse in qualcosa sarà utile, come fare le prove prima fi iniziare a farlo nel reale, ma non di sicuro una vita nel Virtuale

Paolo Cocci

Meta alla lunga la vedo molto male se pure IG dovesse perdere appeal

GeneralZod

Non convince pienamente, convince a Meta.

Castoremmi

"Dal punto di vista aziendale, la creazione di nuovi spazi virtuali a cui attribuire un'importanza quasi reale è una vera e propria manna dal cielo in grado di dare nuova linfa vitale a beni e servizi che ormai rischiano di ristagnare in un mondo tangibile sempre più saturo"

La colpa è solo delle aziende che pensano che la crescita possa essere infinita

FrancescoB

C'è anche da dire che i render sono veramente pietosi. Poi dopo una giornata di lavoro l'ultima cosa che avrei voglia di fare è mettermi un visore per andare nel "mondo parallelo". Mi pare una cosa che potrebbe piacere/interessare solo ad una nicchia di persone, non tale probabilmente da giustificare l'investimento che si sta facendo.

asd555

Tu con tuo figlio? Lol!

Ocram

Dai che si chiude anche questo su

comatrix

https://uploads.disquscdn.c...

T. P.

qui ci vuole la miticissima sora lella!!!

https://www.youtube.com/watch?v=KOnVdAphciA

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