
Economia e mercato 01 Giu
A quanto pare l fatturato pubblicitario di Twitter ha subito un calo deciso, diminuendo del 59% durante un periodo di cinque settimane compreso tra il 1° aprile i primi giorni di maggio, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, secondo quanto riportato dal New York Times. Il social media continua a rimanere al di sotto delle previsioni di vendita e, secondo i dipendenti di Twitter e i documenti visionati dal NYT, le cose non sembrano destinate a cambiare presto nonostante l'arrivo del nuovo CEO Linda Yaccarino.
In precedenza, Musk aveva affermato che Twitter era sulla buona strada per registrare un fatturato di 3 miliardi di dollari nel 2023, rispetto ai 5,1 miliardi di dollari del 2021. Lo scorso marzo aveva dichiarato che Twitter valeva 20 miliardi di dollari, meno della metà dei 44 miliardi di dollari che aveva pagato per acquisirlo.
Durante una sessione su Twitter Space la scorsa settimana, Musk aveva affermato che "la metà della nostra pubblicità è scomparsa", incolpando gli inserzionisti in Europa e Nord America che avevano esercitato una pressione estrema sulla società. "Stanno cercando di portare Twitter al fallimento", aveva aggiunto in quell'occasione.
Tuttavia, il personale responsabile degli aspetti pubblicitari in Twitter è preoccupato dall'evolversi della situazione: pare che gli inserzionisti siano stati scoraggiati dall'aumento di post d'incitamento all' odio e contenuti legati alla pornografia, insieme a un'eccessiva presenza di annunci pubblicitari per giochi d'azzardo online e prodotti a base di marijuana.
Da quando Musk ha assunto la guida di Twitter, ha preso provvedimenti come il licenziamento di dirigenti chiave del comparto vendite e il ripristino degli utenti precedentemente bannati, come Donald Trump per citare un esempio. Ciò ha spinto agenzie pubblicitarie e marchi come GM e Volkswagen a sospendere la spesa per gli annunci pubblicitari. Altri inserzionisti, tra cui Apple, Amazon e Disney, avrebbero speso meno per la pubblicità rispetto all'anno scorso, secondo quanto riferito dai dipendenti al NYT. Si fa riferimento all'esempio di grandi banner pubblicitari utilizzati per promuovere eventi o nuovi film (che possono costare fino a 500.000 dollari per 24 ore) che sono rimasti invenduti. Sei agenzie hanno affermato che i clienti hanno limitato la spesa per la pubblicità su Twitter per diversi motivi, tra cui il supporto inconsistente, la confusione generata dai cambiamenti, la presenza di sempre maggior disinformazione e contenuti tossici.
Non tutto è negativo, poiché alcuni grandi acquirenti di spazi pubblicitari hanno recentemente consigliato ai propri clienti di tornare su Twitter, da quando Linda Yaccarino è stata nominata CEO il mese scorso.
"Per un certo periodo, non sapevamo nemmeno con chi parlare al telefono", ha detto un dirigente dei media al NYT, segno che grazie all'arrivo della dirigente potrebbe cambiare tutto in modo significativo. Staremo a vedere.
Commenti
Vedi tu continui a scappare da un problema realistico e la butti in caciara o la prendi sul personale.
Complotto bolla?
Ripeto.
Ti devi indignare e arrabbiare preoccupare per aziende pubblicitarie che vogliono importi un pensiero e una narrazione.
Non è complotto o bolla è proprio una richiesta scritta nero su bianco consegnata a musk.
Se poi per te è normale. Va bene. Per me non è normale è grave.
Riassunto: "tutto ciò che smentisce la mia fede è falso o in gomblotto, o decontestualizzato o faccio finta di non vederlo o di non sapere di che si parla". Che tristezza, temo proprio che per voi non ci sia speranza.
Ripeto tu stesso hai detto che non usi twitter. Quindi parli e giudichi sul sentito dire.
Cosa scrive musk per me è relativo e cambia poco non cambia la sostanza. Soprattutto quando le cose scritte da musk vengono estrapolate e riportate a seconda della convenienza.
Parli di cose che non sai.
E di nuovo i complotti li vedi solo tu. I fatti parlano di altro e cioè investitori che vogliono imporre il loro pensiero e parola ad altri con il ricatto.
Questo dovrebbe indignarsi farti arrabbiare e farti preoccupare..
Invece...
che ci sia ricatto e che alcuni si adeguino a malavoglia non ci piove, ma se appare evidente che il boicottaggio può travolgerti ci saranno scuse per chi non vuole piegarsi o è titubante e conseguenze per chi lo fa per motivi ideologici
sono pur sempre 10€ al mese, che pagheranno troll "élite" ma avrebbero comunque trollato scalando le visualizzazioni con i soliti metodi. Nella sostanza NON cambia nulla!
Ma è libertà anche boicottare qualcosa se si ritiene che non vada supportata, così come tu se la pensi diversamente sei libero di fare contro-boicottaggio.
Il "problema" (vostro) è più generalizzato, e qui permettimi di aprire un discorso più ampio. Vedi, c'è un punto fondamentale che a quelli come te sfugge, e continuerà a sfuggire perché vivete nella bolla del gomblotto e delle manie di persecuzione: credete che ci siano "diktat oscuri dall'alto per imporre un certo pensiero" e che in realtà la maggior parte della gente sotto sotto, come voi, ce l'abbia anch'essa coi vaccini, coi neri nei telefilm, coi fro*i, con gli ebrei o con qualsiasi altro spauracchio della settimana che si inventano i demagoghi di turno per farvi votare da una parte piuttosto che dall'altra. Vi sembra di essere la maggioranza silenziosa perché vivete su internet e passate il tempo a lamentarvi del fatto che le piattaforme generaliste non si adeguino alla vostra linea di pensiero, convincendovi che l'unica spiegazione sia chissà quale complotto oscuro. La verità, ahimè molto più banale e meno hollywoodiana, è che la maggior parte della gente non vive nella spirale del gomblottismo iperpoliticizzato dove vivete voi, e le piattaforme generaliste sono per la massa. E la massa, che ti piaccia o no, ritiene i vostri discorsi generalmente sgradevoli e non vuole essere associata con le vostre battaglie per la libertà di insultare e bullizzare tizio e caio. E le aziende vendono alle masse, quindi si distanziano in fretta dalle frange estremiste di pensiero.
Vero, ed il ricatto del "Politicamente Corretto" con i gruppi organizzati di boicottaggio costringono con tale minaccia a dover stare alla larga anche da ambienti non solo accettabili ma pure migliori di quelli in cui vige il diktat mafio-politico di quel genere.
Vedasi il caso della Barilla, dove con lo stesso bullismo ricattatorio e per l'opinione del proprietario che a quanto pare non può esser libera, fu costretto poi a fare spot ridicoli
A volte è opportunità di immagine, a volte è opportunità economica ma in questi casi è ricatto puro e semplice
Il tweet è pubblico. Se tu fai tanto il simp di Musk ma manco leggi i suoi tweet e ti informi invece in chissà che siti gomblottari non è colpa mia eh...
Lo hai detto te stesso. Non usi twitter. Quindi parli di cose che non sai basate sul pregiudizio mainstream.
Ti è appena stato detto che gli inserzionisti voglio dettare cosa dire e pensare e tu te la prendi con musk.
Dovresti schierarsi sll'istante contro questa pratica censoria in nome del falso flag "lo facciamo per il tuo bene"
Ha fatto bene a licenziare persone che adorano il dio della censura.
Non gli interessa la qualità, gli interessa l'immagine, ovvero avere la "faccia pulita". Ergo sono restii a venire associati a piattaforme scomode perché non vogliono essere accusati di caldeggiare certi atteggiamenti/ideologie.
E' il motivo per cui le aziende "mainstream" non fanno pubblicità sui siti zozzi anche se di pubblico ce ne sarebbe a palate. Idem per i video di YT che sono age-restricted, ecc.
Ovviamente non è una questione morale o ideologica, sono aziende, fosse per loro la pubblicità la farebbero ovunque è redditizia. E' una questione di non sporcarsi il nome.
Certo, perché alle aziende che pagano la pubblicità interessa molto la qualità dell'ambiente in cui mettere i soldi, eh?
Novella 2000 o L'oroscopo di Maggio... infatti non hanno un centesimo di sponsor, idem la Rai
No, quello dimostra solo che i Politicamente Corretto preferiscono lo champagne alla birra industriale
Molte aziende sono altrettanto ricattate e quindi si è creata una catena di paure ed intimidazioni che si rafforza in un circolo vizioso dove un piccolo gruppo di cialtroni, ben protetto, detta legge e regole.
Ricorda qualcosa?
Probabilmente a Twitter basta arrivare a inizio 2025 per vedere scomparire ogni problema e boicottaggio
Sempre esistiti, certo, ma prima non potevano pagare due spicci per avere la spunta di "autorevolezza" ed essere in cima ai replies...
i bot e i troll sono sempre esistiti, a certi marchi zerbini della propaganda politically correct non piace lo stop alla censura folle dei dogmi "woke".
il boicottaggio con successo con bud light dimostra che se c'è volontà di agire si fa male alle società codarde e conformiste che si piegano all'estremismo "woke".
In declino con gli utenti che aumentano.
Non è affatto come la descrivi.
Quindi se una piattaforma censura ti obbliga a monologare il pensiero diventa uno strumento di propaganda, va bene è perfetta. Se invece permette più punti di vista spesso legittimi, non va bene?
Ok buona a sapersi.
Per quanto mi riguarda se conoscessi i marchi che vogliono dettare quello che uno deve dire o non dire o addirittura pensare io boicotterei tutti questi marchi all'istante. Se volete la guerra guerra avrete.
Non ho un account, quindi non so quanto sia diverso se sei utente abituale e "profilato", però quando mi capita di vedere tweet linkati da altri siti ecc ultimamente noto che i commenti sotto ai tweet sono diventati un tro*aio. Pieno di account spam/promo, fake, troll, gomblottari e markettari che stanno in cima solo perché hanno pagato per la spunta. È chiaro che agli inserzionisti non piaccia una piattaforma che giorno dopo giorno è sempre più associata a truffe e account falsi che si spacciano per persone famose.
Quello che non sopporto del nuovo Twitter è il casino che hanno fatto con la spunta blu. Prima contraddistingueva profili seri e delle cui informazioni ti potevi tendenzialmente fidare (penso ad esempio agli account di divulgazione scientifica/storica ecc); ora pullula di troll con la spunta che postano fake news e che vengono pure favoriti dall’algoritmo.
Da utilizzatore noto ad occhio che la piattaforma é in declino.
In parte colpa della recessione che ha ridotto i budget marketing e in parte colpa delle scelte di Musk
E bene immanicato, anche con il vaticano, quindi possiamo dormire sonni tranquilli. Preti e politici di alto rango
Che gli frega a Musk, è già l'uomo più ricco del mondo, intanto sta usando la piattaforma di Twitter per legarsi a uomini politici potenti come DeSantis e Kennedy jr che gli possono tornare utili in futuro.
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Credevo tanto nella Vaccarino.