
Economia e mercato 29 Mar
La Commissione Europea vuole un incremento globale nella lotta alla pirateria, e ha chiesto che molti Paesi (non necessariamente parte dell’UE) si applichino meglio in quello che è ormai diventato il provvedimento predefinito, ovvero il blocco dei siti Web che la favoriscono. È una tecnica che è nata proprio in Europa: il primo Paese ad applicare il provvedimento è stato la Danimarca, circa 17 anni fa. Anche se non è perfetto e non è certo impossibile da aggirare, soprattutto per gli utenti più smaliziati, viene ritenuto molto efficace.
Un report ufficiale pubblicato negli scorsi giorni vengono indicati tre Paesi in cui la pirateria è particolarmente diffusa, e vengono divisi in tre fasce di priorità. La massima fascia è include solo la Cina. I dettagli sono come segue:
Parlando dell’Argentina, la Commissione dice che la pirateria è incrementata in tempi recenti, e tra le ragioni si indica una mancanza di consapevolezza da parte del grande pubblico che il fenomeno ha sull’economia e sulla società. Alcuni Paesi, osserva il report, hanno fatto dei progressi; si cita per esempio l’Indonesia che ha ordinato ai provider locali il blocco di oltre 3.500 domini. Tuttavia, non si è ancora arginato efficacemente il fenomeno del cosiddetto domain hopping, in cui un sito cambia semplicemente il proprio URL per aggirare il blocco.
È interessante osservare che l’India ha una politica anti pirateria molto più aggressiva, con blocchi dei siti in corso da molto più tempo e nell’ordine delle migliaia di domini, blocchi preventivi e attenzione al domain hopping, ma il fenomeno rimane comunque molto diffuso. Un altro caso speciale è quello degli Stati Uniti, che non hanno mai implementato alcun provvedimento di blocco dei domini (non per niente una strategia molto efficace per aggirare i blocchi dei governi di altri Paesi, il nostro incluso, è quella di configurare il proprio dispositivo per passare da server DNS americani, come quello di Google o quello di CloudFlare, anche se le cose stanno cambiando); del resto gli USA hanno un sistema di protezione dalle violazioni di copyright che in generale viene ritenuto molto buono.
Sempre parlando di USA, è interessante osservare che appena qualche settimana fa la controparte della Commissione UE ha pubblicato un documento che tratta più o meno lo stesso tema, e giunge grossomodo alle stesse conclusioni. A differenza dell’UE, però, gli USA non fanno mai menzione della strategia di blocco dei domini.
Galaxy S23 Ultra: come ottenere il massimo grazie ai software di Samsung | Video
SONY ZV-1 II: abbiamo provato la nuova Vlog Camera. Ne vale la pena?
Prime Video: tutti i film e le serie TV in arrivo a giugno 2023
Hisense Europe in Slovenia: dove nascono prodotti e tecnologie per tutto il mondo
Commenti
Se l'esempio è l'itaGlia hanno del tutto ragione .... anche le cagnette che PRIMA abbaiavano rabbiose ORA scodinzolano felici .....
Non l’ho mai utilizzato,conosco solo i più sponsorizzati
Evidentemente le lobby del multimedia hanno minacciato di non dare piu' ai guitti di strasburgo alcuna mazzetta
Io vorrei più solerzia nell'evitare di buttare i soldi delle nostre tasse in stupidaggini.
ora Fopnu :)
Protoni non è migliore?
Non mi pare di aver detto di avere problemi a lottare contro chi paga per piratare.
Una forma di genio non indifferente quella.
"A me piacerebbe vedere una lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata."
La mia risposta è riferita a questa frase.
C'è bisogno pure di dire che non esiste solo il pezz8?
Esistono anche una quantità enorme di prodotti non disponibili in alcun modo per vie legali.
Sai quanti siti pirata esistono online? Non c’è solo il pezz8,ci stanno milioni di siti pirata,però c’è anche da dire che senza la pirateria il pc si userebbe moltoooo meno e lo comprerebbe solo chi ha bisogno di lavorarci sopra
Si può aggirare il problema con le vpn
Barcate di soldi per nordVPN eheh
Capito, grazie per la spiegazione :)
Ma dai? :D comunque si era fico, anche l'interfaccia al tempo molto innovativo, mi ricordo che lo utilizzavo con la 56k ( quando si collegava bene xD )
le priorità!
Seguimi per altre gnius! :D
Chissà se finirà mai questa guerra contro i mulini a vento
A volte basta solo usare un altro DNS.
Non parlo solo di anime, ma anche videogiochi. In generale comunque non hanno il "fair use" come da noi
Il perchè l'ho scritto sotto.
E' una cosa estremamente vitale per loro.
Il giappone è un caso a parte. Lì non puoi nemmeno fare streaming senza chiedere il permesso alle aziende.
Ma che notizia interessante!!!
Woow!
Ch'era bello winmx, c'ho conosciuto un pacco de gente, una m'a so' pure sposata.
Ti do una una spiegazione più dettagliata.
In Giappone la produzione di Anime è sostenuta dal governo, questo fa si che il turismo in giappone venga incrementato fortemente appunto da quello.
Quindi piratare un contenuto come un anime è un reato che lede direttamente lo stato.
E ti ingabbiano!
Dici? ma Winmx al tempo non era proprio giapponese?
Immagino che chi vende servizi di VPN si starà sfregando le mani xD
Ah perché per pirateria si parla solo di pezz8, vero?
In Giappone se pirati un anime ti vengono a prendere a casa e ti assicuro che non sto scherzando.
Il pezz8 da chi pensi venga gestito?
A me piacerebbe vedere una lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
Mi piacerebbe vedere anche processi brevi e ben gestiti senza che si possa "vincere" semplicemente rimandando all'infinito una sentenza.
Però immagino che la pirateria sia il vero male, soprattutto in paesi ricchi come l'India dove è ovvio che il problema sia il voler fare i furbi e non la mancanza di soldi in cui nuotano gli indiani
https://media4.giphy.com/me...