Meta, Lenovo, Relic e Soundcloud: nuovi licenziamenti in arrivo

25 Maggio 2023 8

La situazione finanziaria continua a essere complicata per molte aziende del settore tecnologico e dell'intrattenimento, stando al recente round di nuovi licenziamenti che sta interessando alcune realtà di spicco, tra cui Meta, Lenovo, SoundCloud e Relic Entertainment. Vediamo che sta succedendo in questi giorni, iniziando proprio dal gigante tecnologico capitanato da Mark Zuckerberg

META

Cominciamo parlando di Meta, che a quanto pare ha iniziato a dare il via all'ultimo dei tre grandi turni di licenziamenti, iniziati a partire dallo scorso anno. Ricordiamo infatti che a novembre è arrivato il primo grande taglio di 11.000 posizioni, seguito da uno successivo di altri 4.000 posti di lavoro a marzo. Ma la società in quell'occasione aveva specificato che il totale di posti da sacrificare sarebbe stato di 10.000, preventivando anche un'ultima tranche di licenziamenti entro la primavera dell'anno in corso.

Ciò si sta concretizzando in questi giorni, e grazie a questo ulteriore taglio di 6.000 posti di lavoro il totale sale a 21.0000. Secondo Reuters, ora l'azienda è ritornata a un organico simile a quello che aveva nel 2021. La bufera dovrebbe essere passata per Meta e questo potrebbe essere l'ultimo licenziamento di massa operato dalla società, tuttavia i tagli tra le posizioni di livello inferiore potrebbero continuare, come confermato dallo steso Mark Zuckerberg in più occasioni. Sarà stato sufficiente? Lo scopriremo solamente nei prossimi mesi.

LENOVO

Nel frattempo anche Lenovo, attualmente il più grande produttore di PC in quanto a volumi globali, ha dichiarato di aver ridotto il suo organico di circa il 5% durante il trimestre gennaio - marzo 2023. Questo ridimensionamento si sarebbe reso necessario in seguito ai numeri registrati durante l'ultimo trimestre fiscale, che di fatto ha concluso un anno non troppo positivo per la società.

L'entità del taglio operato da Lenovo non è così chiara, poiché da un lato il presidente della società, Yang Yuanqing, ha parlato di un 5%, al contrario del VP esecutivo e direttore finanziario, Wong Wai Ming, secondo il quale che la cifra si aggira tra l'8% e il 9% della forza lavoro totale. Entrambi si sono rifiutati di fornire cifre precise per i tagli, ma sulla base dei dati pubblicati a novembre, secondo i quali Lenovo dava lavoro a circa 82.000 persone, possiamo ricostruire un quadro parziale della situazione, e non è rosea.

Stando al 5% diramato dal presidente, i licenziamenti sarebbero circa 4.000, ma se prendiamo a riferimento quelli riportati da VP, la cifra sale a circa 7.000. Entrambi si sono rifiutati di fornire cifre precise per i tagli.

Wong ha definito i licenziamenti un "ribilanciamento" della forza lavoro di Lenovo e Yang ha sottolineato che si tratta di una misura una tantum, affermando che la ristrutturazione è già terminata e non saranno intraprese ulteriori azioni simili durante il 2023.

SOUNDCLOUD

Anche SoundCloud ha ridotto la sua forza lavoro del 20%, nell'agosto del 2022, citando "il difficile clima economico" per motivare i licenziamenti. Ciò non è bastato e ora la società afferma che ridurrà il personale di un ulteriore 8%, con l'obiettivo di garantire la salute di SoundCloud e riportarla alla redditività entro l'anno in corso. Per arrivare a questo risultato, si dice che la leadership di SoundCloud stia corteggiando nuovi investitori.

Al contrario di altre realtà che pongono alla base dei licenziamenti di massa le medesime motivazioni portate avanti da SoundCloud, qui il ridimensionamento è stato portato avanti più lentamente e di fatto è iniziato diversi anni fa. Ricordiamo infatti, che l'azienda ha ridotto la sua forza lavoro del 40% già nel 2017, segno che la situazione era già difficile prima dell'avvento della grande crisi economica del settore tech.

RELIC ENTERTAINMENT

Concludiamo con Relic Entertainment, lo studio autore di molti titoli di successo in ambio gaming, che lo scorso martedì ha confermato un ridimensionamento della sua forza lavoro. Anche qui si parla di "decisione difficile" e di colpe attribuibili a fattori esterni, sta di fatto che sono stati licenziati 121 dipendenti. Un numero che potrebbe sembrare apparentemente basso, se non fosse che l'azienda contava un totale di 300 dipendenti.

Relic Entertainment, una sussidiaria della divisione europea di Sega, ha precedentemente lavorato a una serie di giochi come i giochi come Homeworld, i franchise di Dawn of War e Company of Heroes e molti altri. In tempi recenti il team ha co-sviluppato Age of Empires 4 con World's Edge sotto Xbox Game Studios. Il gioco è stato lanciato su PC Windows nel 2021, con una versione per console Xbox attualmente in fase di sviluppo e prevista per il lancio entro la fine dell'anno.

Concludiamo con una nota positiva che non riguarda le aziende in oggetto, ma l'unica realtà che per ora non sembra essere stata colpita dalla crisi nel settore tecnologico. Apple è attualmente l'unica grande azienda tecnologica ad aver evitato licenziamenti di massa. All'inizio di maggio 2023, il CEO Tim Cook ha affermato che per Apple, l'arma dei licenziamenti sarà solamente "l'ultima risorsa" e per ora l'azienda non la sta prendendo in considerazione.

Tra i licenziamenti di massa più recenti avvenuti tra le aziende che più ci interessano, vale la pena citare quelli operati da Vodafone e il secondo round operato da Disney. Non sono esenti anche altre piccole realtà come Dropbox che di recente ha tagliato 500 posizioni.


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Commenti

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Juza

Ok…

Paolo Cocci

è un blog che parla di tecnologia e di quello che ci gira attorno, quindi ci sta che parlino anche dei licenziamenti.

Juza

E quindi? È un blog di economia questo? Ti sei già risposto da solo: hanno assunto tanto e si ridimensionano

Paolo Cocci

Le cause in questo periodo sono prat sempre le stesse: rallentamento dell'economia. Le tech fanno da termometro per quello che sta succedendo nel mondo e il fatto che licenzino tanto (anche se hanno assunto tanto) non è mai un buon segno.

Juza

Ma anche no visto che qui voglio leggere news sulla tecnologia consumer non su licenziamenti che possono avete 1000 cause

Paolo Cocci

All'utente medio no, a chi vive sul pianeta terra si

Juza

Dovrebbe importare qualcosa all 'utente medio?

T. P.

no buono!

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