L'acquisizione miliardaria di VMware da parte di Broadcom - per la quale sono stati messi sul piatto ben 61 miliardi di dollari - potrebbe trovarsi davanti ad un ostacolo molto difficile da superare: un'indagine da parte della Commissione Europea. A confermarlo è la Commissione stessa, la quale nelle scorse ore ha pubblicato sul suo portale ufficiale un comunicato con il quale annuncia l'avvio delle indagini e gli aspetti che potrebbero portare al blocco dell'acquisizione, una delle più costose di sempre (seconda solo a quella di Activision Blizzard da parte di Microsoft, anch'essa a rischio cancellazione).

A far scattare il campanello d'allarme è la possibilità che Broadcom possa mettere in atto pratiche anticompetitive dopo aver ottenuto l'accesso a VMware, arrivando - ad esempio - a limitare l'interoperabilità tra l'hardware di aziende rivali e il software di virtualizzazione sviluppato dall'azienda acquisita. Tale scenario, secondo la Commissione, potrebbe portare ad un deterioramento del mercato, con prezzi più alti, una minore qualità, meno scelta e minori innovazioni per il settore e per i consumatori.

Ma non solo, visto che i fattori di criticità sono rappresentati anche dal coinvolgimento di VMware in Project Monterey, una collaborazione che coinvolge diverse aziende dell'industria e che mira a migliorare le infrastrutture cloud ibride. Nello specifico la Commissione valuta che Broadcom potrebbe ridurre notevolmente la partecipazione di VMware al progetto, andando a danneggiare direttamente gli altri partecipanti e concorrenti (di Broadcom) come Intel e Nvidia che stanno partecipando allo sviluppo di nuovo hardware di rete smart.

Per finire, la Commissione è preoccupata che Broadcom possa includere in bundle i servizi VMware - che ricordiamo sono tra i più utilizzati in ambito di virtualizzazione aziendale - all'interno dei propri mainframe e strumentazione legata alla sicurezza, andando quindi ad alterare pesantemente gli equilibri del mercato e la capacità di scelta.

La Commissione Europea ha ora 90 giorni lavorativi di tempo per potersi esprimere sulla vicenda o al massimo sino al prossimo 11 maggio 2023, data dopo la quale dovrà fornire un parere che potrebbe cambiare radicalmente le sorti dell'operazione. Non è detto che l'acquisizione venga bocciata del tutto, visto che potrebbe essere approvata anche a patto che Broadcom rispetti determinate condizioni, tuttavia ricordiamo che l'azienda arriva da una scalata fallita a Qualcomm e non è da escludere che anche l'operazione VMware possa finire con un nulla di fatto, considerando la portata delle aziende coinvolte.