Twitter comunica i risultati finanziari del secondo trimestre e i dati, complessivamente, non sono positivi. I ricavi calano dell'1% su base annua (da 1,19 a 1,18 miliardi di dollari) e la società riporta una perdita di 270 milioni di dollari (35 centesimi ad azione). Il Q2 2021 si era invece chiuso con guadagni pari a 65,6 milioni di dollari (8 centesimi ad azione). Crescono costi e spese: 1,52 miliardi di dollari (+31% su base annua), di cui 33 milioni di dollari sono legati all'acquisizione di Twitter da parte di Musk - operazione attualmente in sospeso.

C'è anche un altro parametro con il segno più e riguarda il numero di utenti attivi nel social network - meglio dire utenti attivi giornalieri monetizzabili (mDAU), come li definisce Twitter. Sono 237,8 milioni, +16,6% in un anno. Ma la crescita degli utenti attivi non è comunque in grado di evitare un bilancio che si conclude con risultati inferiori alle stime degli analisti. La dirigenza spiega le principali ragioni che - a suo dire - hanno determinato questa situazione: Musk e i venti contrari del settore pubblicitario.

Il nome di Elon Musk ricorre in più punti della nota ufficiale con cui Twitter comunica i risultati del Q2 e le ragioni dovrebbero essere ormai note: il numero uno di SpaceX e Tesla ha creato un clima di incertezza sugli esisti dell'acquisizione che ha contribuito a far calare il valore del titolo azionario. L'ufficializzazione dell'accordo è avvenuta proprio nel secondo trimestre (25 aprile), ma all'inizio di luglio Musk ha formalizzato l'intenzione di ritirarsi dall'affare per la dibattuta questione dell'effettivo numero di bot presenti nella piattaforma. L'ultimo episodio dell'articolata vicenda coincide con il processo giudiziario attivato da Twitter contro Musk per obbligarlo ad onorare gli impegni assunti (entrerà nel vivo ad ottobre).

Anche se al momento è una grossa spina nel fianco per Twitter, Musk non è l'unica causa del trimestre in rosso. Più in generale - il dato vale anche per altre aziende impegnate nel settore - il mercato pubblicitario è in difficoltà, complice anche lo scenario macroeconomico generato dalla guerra in Ucraina e dalla pandemia. Per fronteggiare la situazione e ridurre le spese dei prossimi mesi Twitter ha dovuto disporre consistenti tagli al personale nelle settimane scorse, ma nell'immediato queste operazioni hanno generato a loro volta altre spese: l'Azienda confermato circa 19 milioni di dollari impiegati nel secondo trimestre per gestire gli esuberi (si pensi ai trattamenti di fine rapporto).

Vero è che rispetto ad altre aziende impegnate nel settore pubblicitario ora in difficoltà, Twitter ha un'altra intricata matassa da sbrogliare e riguarda l'esito del processo contro Musk. I legali della società hanno almeno ottenuto di trattare la causa con un rito abbreviato (si svolgerà nel corso di cinque giorni) che dovrebbe portare a definire la vicenda entro fine ottobre.