OpenSea migra a Seaport, benefici su ogni fronte. E le commissioni vanno giù

15 Giugno 2022 4

OpenSea migra verso il nuovo protocollo web3 Seaport, il che anzitutto determinerà una riduzione delle commissioni del 35% circa, ed è probabilmente ciò che importa di più alla maggior parte di chiunque faccia acquisti NFT. Se la scelta del momento sia casuale è impossibile dirlo, ma non può non esserci qualche sospetto che non si tratti di una coincidenza quanto piuttosto di un tentativo con cui OpenSea spera di scuotere un mercato in difficoltà come quello dei beni basati su blockchain.

Seaport è un progetto open source che viene promosso come sensibilmente più efficiente rispetto al precedente Wyvern. "È un nuovo marketplace protocol - si legge nel comunicato - pensato per l'acquisto e la vendita di NFT. Seaport rappresenta un punto di svolta: è open source, è decentralizzato in maniera intrinseca e costituisce una moderna base che ci aiuterà a creare e distribuire novità in modo più rapido". Ma l'aspetto che colpisce più degli altri è quello che tocca il portafogli: OpenSea promette un -35% sulle cosiddette gas fee, cioè le commissioni dovute all'utilizzo della blockchain su cui viene "scritta" ogni transazione.


Opensea non ha potere sulle gas fee perché non costituiscono un guadagno per la società ma per i miner, i quali hanno la responsabilità di assicurarsi che i dati della transazione finiscano sulla blockchain: se il traffico è elevato, si impenna di conseguenza anche il "gettone" da riconoscere ai miner. Non avendo dunque potere sulle commissioni, OpenSea ha ridotto ciò che le determina: transazioni più efficienti, che pesano meno a parità di informazioni, si traducono in gas fee inferiori del 35% circa. La piattaforma ha precisato che lo "sconto" sulle gas fee rispetto a quanto non ammontassero con il precedente protocollo Wyvern non interesserà immediatamente tutti.

Invece sarà eliminato subito dopo la transizione su Seaport il costo per l'inizializzazione dell'account alla prima registrazione su OpenSea, una "tassa" che di solito varia tra i 50 e i 450 dollari. È un beneficio aggiuntivo rispetto allo sconto sulle commissioni. Tra le novità non economiche annunciate da OpenSea con il passaggio al nuovo protocollo si segnalano la possibilità di avanzare offerte per un'intera raccolta di NFT e le cosiddette trait offer, ossia di disporre delle offerte per tutti quegli NFT di una raccolta accomunati da uno specifico tratto distintivo, come ad esempio una precisa caratteristica o un elemento di un determinato colore.

LE NOVITÀ ANNUNCIATE, PER PUNTI
  • gas fee notevolmente più basse (-35% circa)
  • niente più costi di inizializzazione alla registrazione dell'account
  • possibilità di avanzare offerte su intere raccolte o su articoli con caratteristiche specifiche
  • le firme per confermare le azioni che richiedono l'utilizzo del wallet saranno più semplici da leggere e capire.

Le novità e i risparmi garantiti dal passaggio a Seaport riusciranno a rivitalizzare il mercato degli NFT, almeno su OpenSea?


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Commenti

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R4nd0mH3r0

visto quanto costa al chilo forse non avresti sbagliato

Dario Perotti

Era meglio se compravo quelle invece degli NFT.

R4nd0mH3r0

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Dario Perotti

Stavolta ci faccio un sacco di grana.

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