Crisi dei Chip, azione coordinata USA e UE per evitare la "corsa ai sussidi"

16 Maggio 2022 29

La crisi dei semiconduttori continua a non avere fine e gli Stati Uniti e l'Unione Europea stanno vagliando una serie di iniziative che dovrebbero portare sollievo al settore e accelerare lo sviluppo di nuove realtà produttive che contribuiranno alla realizzazione di filiere produttive in grado di aumentare l'offerta di chip sul mercato. I primi dettagli di questa operazione sono stati pubblicati da Reuters, che cita una fonte molto vicina all'amministrazione Biden.

UN NUOVO PIANO PER FAR RIPARTIRE IL SETTORE

Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa, il piano verrà ufficializzato nel corso del secondo incontro dell'appuntamento del TTC (Trade and Technology Council) tra Stati Uniti e Unione Europea, in programma in questi giorni a Parigi (si concluderà oggi). Al momento non ci sono informazioni precise per quanto riguarda le iniziative messe in campo, ma solo qualche indicazione di massima riguardo le modalità con cui verrà effettuato.

La fonte parla infatti di un'iniziativa congiunta transatlantica che ha lo scopo di mettere in atto investimenti mirati in grado di dare vigore alla domanda e di mantenere elevata la sicurezza della filiera. Si tratterà quindi di un'azione coordinata tra i due blocchi economici e l'intenzione è quella di mettere in piedi un sistema di aiuti che non si riduca a diventare una semplice corsa ai sussidi per le aziende, bensì un qualcosa di più strutturale ed efficace.

È probabile quindi che tra poche ore verrà svelato il piano completo e verranno rese esplicite tutte le iniziative di supporto che saranno messe in atto. Tra i partecipanti all'incontro si fanno i nomi di Valdis Dombrovskis, Margrethe Vestager (ma non solo) per quanto riguarda la delegazione europea, mentre per gli USA si parla di Antony Blinken (Segretario di Stato), Gina Raimondo (Segretaria del Dipartimento del Commercio) e Katherine Tai (Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti).

NON SOLO CHIP: C'È ANCHE IL TEMA UCRAINA

Oltre alla questione relativa alla crisi dei chip, l'appuntamento sarà anche l'occasione per discutere di altre iniziative che verranno messe in atto per combattere la disinformazione russa messa in campo con l'invasione dell'Ucraina. Si tratta quindi di un incontro della massima importanza e che potrebbe finalmente tracciare delle linee guida per l'uscita da una crisi che ormai ha colpito ogni settore - dal tech all'automotive - e che non accenna a finire.


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Commenti

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Daniele Brescia

Hai detto bene, "doveva". Non a caso è chiamato il vecchio continente proprio perchè è vecchio in tutto (non solo come età anagrafica) e ormai in Europa non si produce più nulla

tulipanonero1990

Motivo per cui per almeno altri dieci anni non succederà niente.

Lorenzo Milani

Si, le guerre mondiali, situazioni a cui la cina non vuole e non può arrivare a causa della sua economia fortemente basata sull'export.

Patrizio Battemano

Sono 5 volte quelle cinesi ma gli americani devono sparpagliarli per il mondo, la Cina per ora è in assetto difensivo e se ancora non stanno producendo in massa è perché voglio aspettare la quinta generazione matura

Patrizio Battemano

In Occidente Si tende ad esagerare e a sminuire la forza militate cinese a seconda della narrativa che si vuole sostenere. Ma dire che non mettano naso fuori dal Mar cinese meridionale non è assolutamente vero, recentemente hanno fatto esercitazioni coi Russo Al largo del Giappone e qualche giorno fa una nave spia è stata vista vicino alle coste Australians, per mon parlate dei sottomarini nucleari che molte volte si son viste nel Pacifico e oceano indiano. L’aviazione cinese non è al livello americano, questo è il certo, ma hanno comunque caccia di quarta generazione e mezzo cone i j10c che sono assolutamente validi, per non parlare che stanno introducendo i j-20 anche con motori indigeni.

tulipanonero1990

Sono tanti, non c’è dubbio. Ci sono molti modi per affrontare un nemico numeroso. Farlo combattendo secondo le regole umanitarie che l’Occidente si è dato è molto molto complicato. Senza di quelle ti direi di puntare allo stomaco colpendo il settore agricolo.

tulipanonero1990

Sono tanti, non c’è dubbio. Ci sono molti modi per affrontare un nemico numeroso. Farlo combattendo secondo le regole umanitarie che l’Occidente si è dato è molto molto complicato. Senza di quelle ti direi di puntare allo stomaco colpendo il settore agricolo.

BATTLEFIELD

Non ti ricorda niente?

Lorenzo Milani

Il 4% della popolazione impiegata in un esercito moderno è FOLLIA. Significa virare tutta leconomia e la produzione nazionale alle forniture militari, ovvero il fallimento

BATTLEFIELD

Mi trovi perfettamente d'accordo sul valore di un soldato professionista e anche sul rapporto numerico MA, citando la Nato che sottolineava come "la Russia non vorrebbe avere a che fare con 1,9 milioni di soldati", anche moltiplicando per 20 arriviamo a 40 milioni di cinesi, meno del 4% Insostenibile? Si, possibile? Chissà

tulipanonero1990

Meno di zero. Hanno pestato qualche Monaco buddista, fatto due gitarelle contro pirati somali ma basta. Dei cinesi attualmente in vita non hanno fatto una guerra seria che sia uno. Inoltre la politica del figlio unico ha generato generazioni altamente individualiste. Vediamo, nulla è scritto ma la Cina la considero una minaccia molto inferiore all’URSS. La loro spada di Damocle è che se qualcosa succederà, si combatterà in casa loro con le loro industrie che saranno oggetto di interesse nemico.

tulipanonero1990

Giappone fortissima, a scendere Corea del Sud Taiwan e Filippine. La wild card è l’India. Però li la vera pietra angolare è l’Aukus più il Giappone (che in barba alla sua costituzione sta invece armandosi per bene e sta preventivando un aumento delle forze armate molto cospicuo). Inoltre si vocifera di voler estendere l’area di operatività della NATO oltre il nord Atlantico (motivo per cui ad esempio non scattò Art5 con la guerra delle Falkland). Vedremo, vedo il blocco cinese molto solo in questa avventura. Di solito chi va da solo non vince.

tulipanonero1990

Da almeno 50 anni non sono i soldati ma i mezzi a vincere le guerre, vai a vedere quanti aerei ha la USAF. Parliamo di 5 volte almeno quelli cinesi. Inoltre come le performance dei coscritti russi dimostra, un soldato professionista con anni di addestramento vale più di venti operai da catena di montaggio o contadini a cui è stato dato un fucile.

Slartibartfast

Nah.

La Cina è indietrissimo, e per gli USA quel numerino è importante ma fino a un certo punto, visto che Taiwan e Corea del Sud sono suoi alleati e fanno praticamente quello che gli dicono gli USA (vedi TSMC che ha smesso di vendere a Huawei)

giovanni

Battaglia persa in partenza, gli USA sono scesi al 12% della produzione di microchip a livello globale contro il 15% della Cina, e ciò è avvenuto pure perchè la Cina ha un sistema di istruzione anche universitario completamente gratuito e ciò permette un grande numero di laureati STEM superiore anche agli USA.
Il divario non potrà che incrementarsi, e la maggiore produzione si trasformerà in migliore tecnologia.

TheEfho

Oddio, zero esperienza? La Cina?

CAIO MARIOZ

SUNA
Stati Uniti Nord Atlantici

BATTLEFIELD

evitare di farci la guerra l'un l'altro non è una buona motivazione?

CAIO MARIOZ

La Cina andrebbe tenuta molto più sotto controllo vista la sua ambiguità e negligenza verso questioni di rilevanza umanitaria, sociale, politica ed economica.
L’Europa finora ha sempre calato le braghe, sbagliando infinitamente.

CAIO MARIOZ

Vedremo, la posta in gioco è molto alta, ma anche gli USA non stanno a guardare in fatto di nuovi armamenti e nuove forniture ai paesi alleati…
Una cosa che non capisco, ma che tipo di alleanza hanno i paesi asiatici con gli USA (esempio Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Filippine etc.?)

BATTLEFIELD

quello che manca alla Cina in esperienza, è ampiamente compensato dal numero di soldati che un paese con una popolazione che supera il miliardo può schierare. L'unico calcolo che deve fare il regime è capire a quanti morti può arrivare prima che nasca una rivoluzione dal basso

tulipanonero1990

Qui è qualcun altro quello che si abbevera alla propaganda. La guerra per saperla fare, come tutte le cose, richiede pratica ;-) vatti a vedere l’aviazione cinese che forza ha a disposizione. Sulla Marina beh, suppongo i cinesi nei dati che hai visto contino anche i pescherecci, perché tra portaerei fregate e incrociatori la distanza è siderale. Motivo per cui non possono mettere il naso fuori dal cortile di casa nel mar cinese meridionale. Troppa troppa superficialità. Ti consiglio di recuperare il paper dei fratelli Gilli al riguardo pubblicato di recente, lo trovi su Google Scholar se non erro.

DjMarvel

ora diventeremo dipendenti in tutto degli USA...
ci stiamo rovinando.
l'europa doveva diventare indipendente in quasi tutto. altrimenti che senso ha essere uniti?

phede86

Questo è il pretesto che usano gli americani per tenere sotto controllo la Cina.

phede86

Questo è tutto da vedere fa parte della nostra propaganda la verità è che la Cina in questo momento sta studiando quello che sta succedendo in Ucraina e che ha degli armamenti superiori a quelli Russi, ha superato anche l'America come numero di navi e nell'intelligence.

tulipanonero1990

Dubito succederà niente per i prossimi dieci anni. La Cina non sarà la Russia ma di certo Taiwan non è l’Ucraina, quelli si preparano sul serio da decenni e ultimamente gli sforzi sono aumentati notevolmente, fanno esercitazioni di controguerriglia su base mensile e hanno una rete di tunnel che Azovstal sembra una buca nella spiaggia. Questo senza considerare che la Cina non vuole radere al suolo l’isola, quindi dovrebbero fare uno sbarco anfibio in un lembo di mare minato e sotto tiro. Non è una roba facile. Specialmente per i cinesi che hanno zero esperienza di guerra.

CAIO MARIOZ

Bisogna diventare indipendenti da Taiwan che ora detiene il monopolio mondiale dei chip e che tra qualche anno verrà invasa dall’esercito della repubblica popolare cinese

Sheldon Cooper

Le bugie ruzze hanno le gambe corte, a parte qualche putinista idiota che legge "La Verità" non gli crede più nessuno.

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