
Economia e mercato 29 Dic
Pare che gli Stati Uniti e il Giappone vogliano rinforzare la loro alleanza nel settore della produzione di semiconduttori per riguadagnare terreno sulla Cina: stando a quanto riporta il Nikkei, le due potenze dovrebbero firmare a breve un accordo di cooperazione per lo sviluppo di processi produttivi più avanzati di quelli a 2 nanometri, che dovrebbero entrare in funzione entro il 2024-2025 (previsioni di TSMC, Intel e Samsung).
La partnership è insomma proiettata nel lungo termine, ma è interessante notare che uno degli aspetti a cui si lavorerà è un framework per contenere, se non eliminare completamente, le fughe di informazioni, proprio per evitare certi comportamenti da parte della Cina. L'annuncio potrebbe avvenire già la settimana prossima: il ministro dell'economia giapponese Koichi Hagiuda sarà in visita negli USA a partire da lunedì.
La Cina continentale non è particolarmente avanzata nel settore - anche se sta lavorando sodo per diventare competitiva sfruttando solo tecnologie nazionali - ma Taiwan è tutto un altro discorso, grazie a TSMC, la fonderia più grande ed evoluta a livello mondiale. È giusto sottolineare che i rapporti politici tra Taiwan (formalmente Repubblica di Cina) e Cina (formalmente Repubblica Popolare Cinese) sono piuttosto complicati, con la seconda che dice di essere "l'unica Cina" e quindi avere il controllo anche di Taiwan - che dissente profondamente; in soldoni Taiwan è uno stato non riconosciuto che gode comunque di un certo grado di indipendenza dalla Repubblica Popolare Cinese.
Giappone e USA collaborano in questo settore già da diverso tempo. In particolare, al National Institute of Advanced Industrial Science and Technology di Tokyo aziende nazionali come Tokyo Electron e Canon lavorano fianco a fianco con colossi statunitensi del calibro di IBM. In passato il Giappone ha invitato TSMC a costruire fabbriche sul suo territorio; TSMC ha risposto, ma gli impianti si occuperanno solo di chip meno raffinati, con processi ormai superati, tra i 10 e i 20 nm.
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Commenti
La Cina magari no ma altri si.Non siamo nel medioevo.E non fanno i muri e i palazzi le fonderie
Come cosa c'entra? La Cina ha già dichiarato che è solo questione di tempo e si "riprenderanno" Taiwan in quano la considerano cosa loro, e stai tranquillo che non lo fanno di certo per radere al suolo le fonderie...
non è conveniente estrarle in europa per esempio perchè le quantità presenti sono troppo esigue e disperse nella terra non sono condensate tutte in un unico posto
le pagheresti 10 volte in piu e non le troveresti nelle stesse quantità che ci sono i quei giacimenti da me citati
Si pagheranno di più, si inquinerà si più e si estrartanno, se sarà necessario.
L'Africa è stata colonizzata praticamente da tutti nei secoli, non mi impressiona che ora ci provino i cinesi.
Si troveranno da un'altra parte, sic et simpliciter.
Si pagheranno magari di più, ma si troveranno.
E l'Europa che fa?...
Cosa c'entra la Cina con l'industria dell'taiwan!?Falso radono al suolo Taiwan e tutta la tecnologia si trasferisce in Giappone o peggio USA.Con calma ma si fa.La Cina per le cose fine e ancora al medioevo su certi aspetti.
Le alternative ci sono sempre...basta pagare e non pensare sempre al risparmio per poi fasciarsi la testa dopo.
Lol, non credo, come se la Cina non fosse fra i paesi più avanzati al mondo come tecnologia... il vero problema per l'occidente è che a quel punto la Cina avrebbe il controllo quasi totale della produzione di chip avanzati, resterebbe solo la Corea del Sud, e questo l'occidente non può permetterselo perché, come la Russia chiude il gas, questo darebbe alla Cina un potere enorme ancora più grande perché, contrariamente alla Russia, sostanzialmente non ci sono al momento alternative.
Taiwan non è una dittatura, non confondere ricchi e poveri, le dittature sono necessarie nei paesi poveri.
Non è un problema di distruzione, è un problema arrivarci a nuoto, i continentali non hanno il dominio del mare.
se diventasse parte della cina non ci sarebbe piu niente di nessun settore,solo polvere e distruzione.
non ne farà mai parte, la cina per prendere taiwan dovrebbe fare la guerra come la russia
i giacimenti piu importanti sono in cina e in africa e in parte in sud america quello che c'è in europa non è economicamente vantaggioso estrarle in quanto le materie sono troppo sparse, inutile girarci intorno la cina ha il monopolio delle terre rare avendo colonizzato l'africa
Ma una domanda: taiwan e un paese avanzatissimo tecnologicamente, sopratutto grazie alla collaborazione con le aziende statunitensi, se diventasse parte della cina come ne risentirebbe il settore tecnologico di taiwan?
“con la seconda che dice di essere "l'unica Cina" e quindi avere il controllo anche di Taiwan - che dissente profondamente; in soldoni Taiwan è uno stato non riconosciuto che gode comunque di un certo grado di indipendenza dalla Repubblica Popolare Cinese.”
L’Ho ripetuto molte volte: se non sapete di cosa state parlando, evitare di parlarne! Non è solo la Cina continentale a dire di essere l’unica Cina, ma lo dice anche la costituzione Della repubblica di Cina (cioè taiwan). E vi dirò di più: secondo la costituzione di Taiwan, nella “unica Cina” è inclusa anche la Mongolia, territorio che invece è riconosciuto come indipendente dalla cina continentale.
in realtà le "terre rare" non sono affatto rare... o per lo meno lo sono molto meno di quel che il nome farebbe credere! e ti sorprenderà sapere che l'italia ne ha parecchi giacimenti tra toscana e liguria più che sufficienti al nostro fabbisogno e comunque pure nel resto d'europa non mancano! la cina è attualmente il principale produttore perchè l'estrazione ed il trattamento è un procedimento ad alto impatto ambientale e quindi andava bene acquistare dalla cina!
Saranno 50 anni che Taiwan deve essere invasa entro 2/3 anni, non succederà mai. Taiwan è troppo complessa da invadere senza provocare una distruzione pressoché totale dell’isola, e non porterebbe beneficio alcuno alla Cina. La loro strategia è quella di continuare ad incutere più timore possibile e ad isolarla dal resto del mondo, così da riprendersela senza alcun danno e con tutto bello pronto e utilizzabile.
No.
possono fare tutte le fabbriche che vogliono, se la cina chiude i rubinetti di materie prime sono guai
semplicemente già sanno che entro 2/3 anni la cina attaccherà taiwan per riprendersela e gli americani interverranno, ergo l'occidente dovrà imporre sanzioni anche verso la cina, come ora si sta facendo con la russia, ma la cina non è la russia dato che quasi tutto quello che importiamo a livello tecnologico è fabbricato lì, si rischia un caos mondiale. anche perdere taiwan per noi sarebbe distruttivo visto che l'80% delle gpu, semiconduttori, cpu ecc arriva da lì, l'occidente tornerebbe al 1950. almeno cominciano a muoversi anni prima invece di rifare l'errore fatto con la russia e che noi europei ora pagheremo a caro prezzo visto che il gas aumenterà di parecchio sulle bollette.
La politica dei dittatori quella è.
nel giro di pochi anni ci sarà una sovrapproduzione di semiconduttori... tutte le più grandi potenze economiche hanno deciso di autoprodurseli nel giro di pochi anni , morale della favola , fra qualche anno chi non se li produrrà avrà l'imbarazzo della scelta da chi comprarli!
A qualcuno stanno poco simpatici i cinesi, lol.