Mercato usato, nel 2021 ai livelli pre Covid: terzo posto tra le prassi amiche del Pianeta

28 Aprile 2022 27

Il mercato dell'usato nel 2021 ha avuto in Italia un giro d'affari di 24 miliardi di euro, l'1,4% del PIL. A fare da traino, secondo l’ottava edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito.it, sono state le compravendite online che rappresentano oggi quasi la metà del totale (il 49%), con una crescita anno su anno di 1 miliardo di euro. Così il valore economico complessivo del business dell'usato nel 2021 è tornato ai livelli del 2019, dopo il calo dovuto alla pandemia.

Sono quasi 23 milioni gli italiani che hanno scelto questa espressione di economia circolare, e il 66% di chi ha comprato ha guardato agli oggetti di seconda mano non come ripiego rispetto al nuovo ma come scelta principale, dimostrando di considerare questa modalità come un modo intelligente di fare spazio, di dare valore agli oggetti e di guadagnare. Il tutto all’insegna della sostenibilità, che rimane il primo valore di riferimento dell’economia dell’usato (54%).

L'usato mantiene il terzo posto tra i comportamenti sostenibili preferiti dagli italiani (52%), dietro a raccolta differenziata (94%) e acquisto di lampadine a LED (71%), con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 per i laureati (68%), per la cosiddetta generazione Z (66%), nella fascia 35-44 anni (70%) e nei nuclei familiari con bambini (68%).

La second hand economy nel 2021 entra a tutti gli effetti tra le abitudini di consumo degli italiani, grazie anche al ruolo propulsivo del digitale, che si è evoluto attraverso l’introduzione di servizi sempre più integrati, che consentono di gestire la compravendita totalmente da smartphone, senza muoversi da casa. Subito ad esempio ha sviluppato il servizio Tuttosubito, che permette di comprare e vendere a distanza e in sicurezza, offrendo una customer experience sempre più simile all’e-commerce - ha commentato Giuseppe Pasceri, CEO di Subito.

USATO ONLINE: PERCHÉ

Il 49% degli intervistati ha dichiarato di preferire la compravendita online dell'usato perché è il canale più rapido, il 43% per la varietà di scelta, il 41% perché permette di fare tutto da casa e il 38% apprezza l'assenza di orari, si può mettere a frutto ogni momento del giorno o della notte.

La compravendita di prodotti usati sembra sempre più integrata nelle abitudini degli italiani. La frequenza delle transazioni continua a crescere: il 72% di chi ha acquistato e il 69% di chi ha venduto lo fa almeno una volta ogni sei mesi. Inoltre, il 72% di acquirenti e il 76% di venditori dichiara di avere comprato almeno lo stesso numero di oggetti dell’anno precedente.

La ragione principale per la quale ci si rivolge al mercato dell'usato è risultata essere il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), seguita dalla fiducia nel riuso per combattere gli sprechi (49%) e dalla convinzione che sia un modo intelligente di fare economia che rende molti oggetti più accessibili (43%).

Chi invece decide di vendere merce di seconda mano lo fa principalmente (il 79% degli intervistati) per liberarsi di oggetti inutilizzati, per la contrarietà agli sprechi (44%) e per guadagnare (39%).

USATO ONLINE: COSA

L’Osservatorio ha analizzato le categorie e gli oggetti usati più scambiati. In generale è tornato a crescere il volume della compravendita nelle categorie Motori (11,5 miliardi, c'è lo zampino della crisi dei chip, qui il report approfondito di AutoScout24), seguita da Casa e Persona (5,7 miliardi) ed Elettronica (4,1 miliardi), che mantengono un trend di crescita costante, mentre dopo il boom del 2020 Sport e Hobby (2,6 miliardi) è tornata ai livelli pre-pandemia per via del progressivo ritorno alla normalità.

Nello specifico, le categorie nel 2021 più "battute" dai clienti sono state:

  • Casa e Persona (73%)
  • Sport e Hobby (57%)
  • Elettronica (54%)
  • Motori (32%)

Mentre i prodotti usati più acquistati online:

  • abbigliamento e accessori (34%)
  • libri e riviste (31%)
  • informatica (27%)
L'ELETTRONICA MOVIMENTA 4,1 MILIARDI DI EURO

La categoria elettronica ha avuto nel 2021 un volume d’affari complessivo di 4,1 miliardi di euro. Il canale preferito è risultato essere quello online, scelto dal 54% di chi compra e dal 43% di chi vende, mentre l’offline è stabile al 23% per vendite e acquisti. Nei dati di compravendita colpisce una particolarità sugli smartphone che presentano una crescita negli anni dovuta all’online: gli utenti sono sempre più abituati a rivolgersi al digitale, tanto che nella top 10 delle parole più ricercate su Subito.it c'è "iPhone".

Nello specifico, gli italiani hanno acquistato soprattutto telefonia, dispositivi audio video, console e videogiochi. L’usato in questo campo non è solo un modo per risparmiare, ma è anche una maniera smart di ritrovare oggetti vintage per chi ha la passione del retrogaming o del modernariato tech.

L'USATO DA NORD A SUD

A livello locale, lo studio dell'Osservatorio evidenzia che il giro d'affari maggiore nel 2021 lo si è avuto in:

  • Lazio (3,4 miliardi di euro)
  • Lombardia (3,3 miliardi)
  • Campania (2,4 miliardi),

mentre guardando alle regioni dove si è guadagnato di più rispetto alla media nazionale 2021 di 1.121 euro in testa c'è la Campania:

  • Campania (1.625 euro)
  • Veneto (1.383 euro)
  • Lombardia (1.339 euro)
  • Toscana (1.208 euro)
  • Piemonte (1.147 euro)

27

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Il corpo di Cristo in CH2O

ma io ti do ragione. la provocazione sottintesa era "arriveremmo mai al punto in cui la comunicazione in lingua nativa sia più difficoltosa rispetto a quella scimmiottata con parole straniere?" secondo me sì, questo però a prescindere dalle politiche di protezione delle singole nazioni. qui in italia stanno ancora cercando di imporre l'italiano come lungua "ufficiale" in certe regioni. suvvia.

NULL

La lingua serve per comunicare, appunto.
Usare così tanti anglismi rende la comunicazione difficoltosa, poco produttiva, piena di incomprensioni ed equivoci e molto più povera.
E' scontato che molte parole nuove siano anglismi, anche se si può tradurre tutto e altre Nazioni lo fanno (praticamente tutte tranne l'italiano), ma quando questi sostituiscono espressioni o termini che esistono da sempre nell'italiano corrente mi spiace, è un punto di non ritorno, oltre all'uso dell'inglesi negli organi istituzionali che è uno scempio.

Andrej Peribar

Non sono sicuro te lo abbiano rimosso, altrimenti avresti visto removed e non avrebbero potuto pescarlo.

Non ti fissare dai.

NULL

Idem.

Sarcasmo distratto

A me non da pace quando sento, sai oggi ho avuto diverse call. Ma smetteleta ba

Il corpo di Cristo in CH2O

guarda, l'alternativa è realizzare in ultimo che la lingua serve per comunicare e che tanto non si avrà mai una uniformità senza imposizioni strette, quasi assurde, per pretendere uno "standard comunicativo" (anche qui, l'equivalente della parola standard..); in termini molto pratici, continuando così, nel giro di un altro millennio, si arriverà ad uno scimmiottamento di varie lingue riconosciuto localmente ma di struttura condivisa su base mondiale.

Valoroso Guerriero

Ottima cosa, personalmente trovo sempre fastidioso vedere degli oggetti buoni, utili per qualcuno, che rimangono lì a marcire.

Però c'è ancora tanto da fare, nonostante tutto le piattaforme rimangono una giungla

Andrej Peribar

Io lo vedo sotto, ricarica la pagina.

Andrej Peribar

Bho, forse perché hai postato lo screen ed era ridondante. chiedi

Io vieterei per legge, subito, l'utilizzo di termini anglofoni quando ne esistono di italiani.
Ogni linguista del pianeta dice che si sta facendo solo un DANNO, ma gli esperti si ascoltano solo quando si parla di medicina per paura delle proprie chiappe... e neanche sempre.
"Second hand economy", ma davvero???

NULL
Andrej Peribar

Subito.it in quanto link va in moderazione automatica.
Anni fa ho scoperto che il tag code, annullando la formattazione e rendendo non attivo il link passa la moderazione

Ah ora essere povero e avere tra gli stipendi più bassi in EU si dice essere amico del pianeta.. capito.

NULL
Andredory
Jacopo93
NULL
checo79

ma più che altro giacche, o scarponi stivali che si usano poco per le bimbe, che di fatto sono pari al nuovo

comatrix

Dipende da cosa, l'usato è oltremodo più che utile e permette non solo al cliente di risparmiare qualche moneta, ma di aiutare l'ambiente, di far aver qualche introito a persone che non usano più un oggetto, allo stesso oggetto di avere una seconda vita e via dicendo.
Non c'è nulla di negativo sull'usato, se non la solita storia delle fregature da parte di utenti che vendono schifezze, è l'unica nota contraria (e lì bisogna fare attenzione, ma se si acquista da Amazon Warehouse per esempio, beh si sta abbastanza tranquilli)

L'illuminato

che schifo i vestiti usati.

Francesco

Pensa un pò, io al contrario in genere per l'elettronica preferisco o meglio dire valuto prima l'usato (se ci sono offerte convenienti), mentre per il vestiario non mi verrebbe mai in mente di comprare usato :D

Dav85

Se nonho altrenative, punto sull'usato.
Se ho delle garanzie concrete, ovvio.

checo79

meh quando ero giovane prendevo un sacco di cose usate telefono hw vario etc... poi ho iniziato a prendere nuovo avendo più entrate e puntando su la garanzia magari amazon.
ad oggi sto tornando sull' usato ma per altre categorie, vestiario in primis, principalmente per soldi e in secono luogo per un discorso etico/green

L'illuminato

Stai dicendo che in Campania rubano??
Questa è DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE !!!!!

Komparema
Android

Recensione Xiaomi 13T Pro: completo ed al giusto prezzo di lancio | VIDEO

Windows

macOS 14 Sonoma e Windows 11 23H2 disponibili al download

Android

Recensione Samsung Galaxy Tab S9 Ultra 5G: un ulteriore passo in avanti! | VIDEO

Apple

iPhone 15 Pro Max vs 14 Pro Max: tutte le differenze e le nostre impressioni | VIDEO