
28 Novembre 2022
TIM, sabato scorso, ha ufficializzato di aver firmato un accordo di riservatezza con Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) per valutare "l’eventuale integrazione della rete di TIM con la rete di Open Fiber, di cui Cdp Equity detiene il 60% del capitale sociale". In pratica sono partite le negoziazioni e l'obiettivo è di giungere a un protocollo di intesa (memorandum of understanding) entro il 30 aprile. Questo documento definirà "gli obiettivi, il perimetro, la struttura e i principali criteri e parametri di valutazione relativi al progetto di integrazione", come riporta la nota ufficiale dell'operatore.
Alcuni osservatori vedono in questo progetto il tentativo di ricreare un monopolio della rete, altri invece quello di accelerare il processo di sviluppo dell'infrastruttura fibra. "Non c’è alternativa e c’è la necessità di fare in fretta. Tra due anni le possibili sinergie di investimenti e progetti è facile che siano meno rilevanti di quello che sono oggi", ha dichiarato qualche mese fa il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini, riferendosi all'accordo. Già perché banalmente più passa il tempo e più la rete di Open Fiber si amplia, riducendo di conseguenza il valore strategico della potenziale fusione. Il tema centrale riguarda soprattutto le aree dove il ritorno economico non è così invitante: non avrebbe senso, secondo gli operatori, un doppio investimento.
Per tutto il tempo della gestione Gubitosi il progetto della rete unica è rimasto fumoso e poco credibile, poiché la mancata rinuncia al controllo di TIM sulla società della rete avrebbe fatto schiantare tutto sul muro dell'antitrust europeo. Con l'avvento del nuovo AD Pietro Labriola qualcosa è cambiato e infatti il progetto di fusione ha iniziato a scendere a compromessi con la realtà. Il primo commento positivo è stato di Vivendi, che detiene circa il 24% della società.
"Certamente puntiamo a riportare TIM su una traiettoria di crescita. Le valutazioni in corso vertono su questo obiettivo. Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. In questa prospettiva l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutata con apertura", ha dichiarato un portavoce del gruppo francese a dicembre. In sintesi una rinuncia alla maggioranza in caso di separazione. Una "separazione" che Labriola ha già previsto nel nuovo piano industriale con la nascita della società della rete NetCo e la società dei servizi ServCo.
Il tutto si è consumato in questi mesi con il fantasma dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) del fondo statunitense Kkr. A novembre infatti ha proposto 0,505 euro ad azione per ottenere il 100% della telco italiana. Come ha ricordato correttamente La Repubblica nel weekend, Kkr vorrebbe procedere con l'acquisizione, togliere TIM dalla Borsa saldando gli azionisti, separare la rete, dare il controllo a Cdp a fronte di un corretto esborso e poi valutare un'eventuale fusione con Open Fiber.
L'unica criticità è che ci vorrebbe una due diligence (un'indagine approfondita) sui conti di TIM, ma per ora questa non è stata ancora concessa e sono passati più di quattro mesi dalla richiesta. Comprensibile considerato il bilancio in perdita (8,7 miliardi) e le recenti batoste in Borsa. Ma poco più di due settimane fa il consiglio di amministrazione di TIM ha chiesto un'offerta migliorativa e vincolante, pur nuovamente negando la due diligence. Kkr a breve dovrebbe rispondere ma secondo più fonti autorevoli la contesa non si sbloccherà senza l'analisi dei conti.
Ad ogni modo il 17 aprile ci sarà un nuovo cda di TIM e in quella occasione i manager potranno decidere se prendere ulteriormente tempo oppure bloccare l'OPA favorendo il percorso diretto alla rete unica. Nel secondo caso il mercato potrebbe reagire malamente perché la fusione è comunque un processo complesso con almeno due grandi variabili. La prima rimane quella antitrust con possibili paletti che potrebbero rendere meno conveniente a TIM l'operazione. Il secondo è quello delle valutazioni: TIM è molto deprezzata mentre Open Fiber al contrario è stata valutata molto bene dal fondo Macquarie quando ne ha acquisito il 40%.
Recensione Dyson Gen5detect, è di nuovo il punto di riferimento (ma che prezzo!)
Recensione Ecovacs Deebot T20 Omni: come lui nessuno | Video
Recensione ROG Ally: tanta potenza, ma non è adatta a tutti | Video
Recensione GOOGLE PIXEL 7a: è il medio gamma da COMPRARE? | Video
Commenti
se "draghi & C" se ne è sbattuto di una qualunque cosa fatta da conte è già di per se una cosa positiva
Muori tim, muori càzzò.
o che i lavori sono fatti, come sempre, al super ribasso e da qualche parte si va al risparmio tanto nessuno controlla (così vanno i lavori pubblici)
Il motivo è banale finché quella pseudo Opa c’era Gubitosi al comando che voleva soltanto una cosa avere Open fiber sotto al proprio controllo, usando la scusa dei dipendenti e dei sindacati per far pressione sull’avvocato degli italiani che era pronto a regalare la propria rete.
Oggi abbiamo una situazione differente anche per wuell’offerta di KKR e ci sono prospettive differenti.
Ma perché non OGNUNO PER LA SUA STRADA??
CI FA SCHIFO LA CONCORRENZA??
TIM PUÒ ASSUMERSI LA SUA RESPONSABILITÀ UNA VOLTA TANTO???
CHE RABBIA!!
... l'azienda del settore più schifata dagli italiani...
Infatti se non nasceva Openfiber, Tim avrebbe continuato a vendere Adsl, nemmeno FTTC (cosa che effettivamente continua a fare nelle zone dov'è ancora monopolista), tanto non avrebbe avuto concorrenza.
TIM...
non stavo elogiando conte (che mi sta lì, per capirci) ma solo facendo notare che draghi&c se ne sono fregati completamente della questione fino al momento della pseudo opa kkr (con ciò che ne è seguito).
Sei stato semplicemente fortunato.
Vai a leggerti le notizie di quanti, appena partito il campionato, avevano problemi principalmente su TIM, tra l'altro partner di DAZN (il colmo...).
Veramente il governo Conte II voleva un rete internet unica si ...ma sotto controllo propreitario di Tim ... a KKR non è mai stat interessata la proprietà della rete , percui Colao (Governo Draghi ) si "augurò " che CDP ( che è in mano allo stato ) avesse un ruolo attivo nellla faccenda cosa che ...sta avvenendo ... nei faatti il governo sta nazionalizzando la rete di telecomunicazione ... molto di più delel chiacchiere dell'avvocato der poppolo
kkr vorrebbe comprare tutte le azioni per toglierla dalla borsa e dividerla senza impedimenti, poi rivenderne i pezzi (anche a cdp se interessata).
Il piano Labriola invece prevede lo smembramento di tim in due parti con la rete che andrebbe a fondersi con openfiber.
Comunque ho scritto fttc ma intendevo una ftth. Credo si sia capito comunque
infatti, davvero assurdo.
E io che sono in rigida a 2 km ma non sono in area bianca che dovrei dire? Se Tim all'epoca non avesse falsato le dichiarazioni, dichiarandomi non copribile a quest'ora mi starebbero buttando giù una fttc. E invece ha ben pensato che a 2 km e mezzo potevo benissimo essere coperto da una vdsl in rigida (quindi pure quella più brutta)
e per fortuna direi, c'è una marea di gente che si lamenta tipo ieri durante la partita su rete OF saturazione alle stelle, anche in città del Nord, io con la mia Fttc su rete Tim (poste) nessun problema, questo per la serie come hanno gettato miliardi al vento quelli di Enel con OF....è una FTTH solo sulla carta, basta poco per metterla in crisi, vuol dire che non è studiata affatto bene.
Nella mia zona, in Sesto Fiorentino, nel 2020 è stata posata la fibra da Openfiber sfruttando anche cavidotti della Siptel. Da tre mesi stanno posando quella di Fibercop scavando anche in giardini pubblici. Inoltre mentre Openfiber ha cablato l'intero quartiere Fibercop per il momento non ha disposizioni per cablare la mia strada.
Non m'interessa perché sono già su Openfiber ma quando vedo sulle strade i tre armadi affiancati mi domando: quanto diavolo ci costano tre reti?
Bello che il governo se ne sia fregato dell'accordo del agosto 2020 voluto da conte finché non è arrivata la pseudo opa di kkr.
Ora tutti a volere la rete unica come se fosse l'unica via per salvare l'italia.
Ti dico solo che il fatto che OF lavori su aree bianche e grigie/nere non c'entra niente l'uno con l'altro. Tu invece butti tutto nello stesso calderone, la verità è che di fatto è come se operassero due aziende differenti.
Poi "fibra dove già c'era la fibra" oltre a non essere vero vorrei sapere che tipo di impedimento creerebbe.
"Non chiede mappe del sottosuolo" è falso, semplicemente il catasto del sottosuolo è monco, tagli dei sottoservizi sono all'ordine del giorno nel paese di Pulcinella.
Poi potrei andare avanti ma tanto tu parli per sentito dire, di certo non darai ascolto a me.
Avanti, ti ascolto
Infatti non parlano di ciò che dici, c'è un difetto alla partenza nel tuo ragionamento.
Populismo? Tutto certificato con articoli di Sole24Ore, Corcom, sanzioni Infratel...o sono populisti anche loro?
Spero sia come dici tu e non l'opposto (che Openfiber finisca nelle mani di Tim).
mi sembra il contrario semmai, questa si che è inefficienza....
e certo se vedo che aree bianche sperdute sul territorio hanno la 1gbit si, mi lamento eccome viste le tasse che paghiamo ina aree nere/grigie....
Fai solo populismo, non è così che stanno le cose.
Ha già detto "soldini"?
Eh certo, abbiamo già visto quanto TIM ci tenga ad investire nella rete...
Non è esatto, TIM è messa male, ha bisogno di soldini, l'azionista di maggioranza di TIM, Vivendi, non vuole mettere i soldini, un fondo di investimenti la vorrebbe comprare, l'azionista di maggioranza non vuole vendere TIM, preferirebbe vendere la rete per ottenere i soldini necessari alla sopravvivenza di TIM, la rete invece verrebbe venduta a CDP già azionista di maggioranza di Open fiber, così la rete verrebbe unificata sotto CDP, cioè sotto il controllo statale non sotto il controllo di TIM.
No, si vende direttamente a cdp una quota della società.
da un monopolio stiamo passando a un altro visto che vogliono vendere (e ci stanno provando in tutti i modi) di (s)vendere la rete a un fondo di investimento.
non ho capito kkr vorrebbe acquistare tim e poi rivenderla a DdP?
Scusa ma con giovane ed efficiente a chi ti riferisci? A chi doveva cablare le aree bianche e invece ha investito tutto sulle aree grigie/nere? A chi ha posato fibra dove ne era già presente (almeno) una? A chi nelle aree bianche ha segnato come cablate abitazioni che in realtà hanno la fibra attestata ad un palo della luce a 50/100metri di distanza? A chi quando scava va talmente in economia che non chiede le mappe del sottosuolo e trancia cavi dell'acqua del gas o della luce? Fammi capire perché non mi è chiaro...
Resisti Open Fiber
altri invece quello di accelerare il processo di sviluppo dell'infrastruttura fibra
https://uploads.disquscdn.c...
Se aspettiamo OF siamo freschi, e sono in area grigio/nera ad alto profitto, lasciati ancora con fttc...spero in questo nuovo progetto a questo punto che superi anche le attuali lentezze e discriminazioni.
E' già tardi per le sinergie, non c'è da ragionare su questo. E' tutto un modo per tenere in piedi TIM che si deve scontrare con un avversario che è giovane ed efficiente. OF dal lato suo deve solo aggiustare il tiro su determinati protocolli che ancora oggi sono poco flessibili e creano ritardi o inceppamenti.