
Economia e mercato 17 Mar
Il Digital Markets Act (DMA), legge antitrust che mira a garantire una concorrenza leale e una maggiore scelta per gli utenti limitando il potere di mercato delle grandi società tech, potrebbe avere implicazioni di vasta portata, alcune delle quali anche extra-europee.
Tra le nuove disposizioni concordate nelle scorse ore dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio, quelle principali sono indirizzate ai fornitori di messaggistica che dovrebbero rendere i loro servizi "interoperabili". In pratica, servizi come Whatsapp, Facebook Messenger o iMessage dovranno essere più aperti e offrire la possibilità di interagire con piattaforme di messaggistica più piccole, se queste lo richiederanno.
Secondo l'UE, in tal modo, gli utenti dovrebbero avere una maggiore scelta su come inviare messaggi, senza doversi preoccupare di quale piattaforma utilizza il destinatario. Al momento, non è ben chiaro se questo requisito si dovrà applicare anche all'interoperabilità tra le grandi piattaforme di messaggistica. Nel testo è scritto che le disposizioni di interoperabilità per i social network "saranno valutate in futuro".
Questo il commento di Andreas Schwab, relatore della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento:
L'accordo inaugura una nuova era di regolamentazione tecnologica in tutto il mondo. Il Digital Markets Act pone fine al dominio sempre crescente delle aziende Big Tech che d'ora in poi dovranno dimostrare che consentono concorrenza leale anche su Internet. Le nuove regole aiuteranno a far rispettare questo principio di base. L'Europa garantisce così più concorrenza, più innovazione e più scelta per gli utenti. Con il Digital Markets Act (DMA), l'Europa sta stabilendo standard su come funzionerà l'economia digitale del futuro. Spetterà ora alla Commissione europea attuare rapidamente le nuove norme. Come Parlamento europeo, ci siamo assicurati che il DMA fornisca immediatamente risultati tangibili: i consumatori avranno la possibilità di utilizzare i servizi principali delle aziende Big Tech come browser, motori di ricerca o messaggistica, e tutto il resto senza perdere il controllo sui loro dati.
Tra le norme del Digital Markets Act ce ne sono alcune che vietano alle aziende la possibilità di "combinare i dati personali degli utenti per offrire pubblicità mirata" senza prima avere ricevuto un consenso esplicito, che obbligano di consentire agli utenti di scegliere liberamente il proprio browser, assistenti virtuali o motori di ricerca e che mirano ad offrire agli utenti la possibilità di installare app da altri store.
Decisamente severe le conseguenze in caso di violazione di queste norme. La Commissione infatti, può infliggere ammende fino al 10% del fatturato mondiale totale nell'esercizio precedente e fino al 20% in caso di infrazioni ripetute. In caso di infrazioni sistematiche, la Commissione può vietare anche la possibilità di effettuare acquisizioni di altre società per un determinato lasso di tempo.
Ricordiamo che una volta che il testo giuridico del DMA sarà finalizzato a livello tecnico e controllato, dovrà essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio. Una volta completato questo processo, entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e le regole si applicheranno sei mesi dopo. La speranze del capo dell'antitrust dell'UE, Margrethe Vestager, è che il DMA entri in vigore entro il prossimo ottobre. Il DMA è in ritardo dispetto al DSA, il Digital Services Act che è stato già approvato dal Parlamento ed è ora in fase di negoziazione con i singoli Governi.
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Commenti
Te ne svelo uno anche io: se le banane le hai fine le vendono al supermercato, fattele comprare dalla mamma...
Ti svelo un segreto: Te del futuro non sai una caxxo. Sei un utente di un blog italiano con 7200 commenti. Punto. Non sei un esperto, hai a malapena le competenze per compilare un bonifico.
Piantala.
appunto, non sappiamo ancora nulla, è perfettamente inutile fare speculazioni
Per ora dice tutto e non dice niente
Disse quello che vuole i precedenti storici su una legge ancora in fase di discussione perchè per il suo cervello affrontare un discorso che riguarda un possibile scenario futuro è troppo complicato...
Questa fa tanto Pistacchio che risponde "Siete tutti insettini" quando la gente gli fa notare che sta dicendo ca*ate.
con le nullità si parla del nulla...
RCS era un esempio per dire un protocollo moderno e interoperabile. All'atto pratico mi aspetto un protocollo web-based, e quindi universale e non dipendente dagli operatori. Realisticamente, la cosa più probabile è che le aziende vengano costrette a fornire delle API pubbliche per permettere di interagire con il servizio di messaggistica. Ovviamente sono ipotesi, la legge è ancora in fase di definizione, i dettagli si vedranno più avanti, sempre che passi.
Vedi, stai parlando del nulla. Cose immaginate che si schiantano contro una semplice domanda.
Oddio, oddio, ci tolgono le feature, oddio...
Hai finito le banane?
Non si tratta di alzare barriere, il punto è che per funzionare RCS ha bisogno del supporto degli operatori telefonici di tutto il mondo oltre che le varie piattaforme di instant message lo utilizzino come default per l'instradamento dei messaggi, e nessuna legge può obbligare le aziende a dare un servizio gratis.
Be' a meno che tu non porti precedenti storici o prove, seppur teoriche, a sostegno della tua tesi, sì...sono pippe mentali.
Non ho letto il testo della legge, ma tipicamente in leggi del genere ci sono delle norme che vietano di innalzare barriere artificiali. Altrimenti, per dire, le aziende ti chiederebbero soldi ogni volta che richiedi una copia dei tuoi dati come imposto dal GDPR.
Quindi parlare di quello che potrebbe succedere se una legge viene approvata è farsi pippe mentali... Pensa... Ora torna sull'albero però...
Sulla legge non c'è scritto che te lo devono fare gratis...
Convincere? La legge è legge, se viene approvata non c'è nessuno da "convincere", o si adeguano o scattano le multe/blocchi.
*sarebbe stato.
Ti stai facendo delle pippe mentali su roba che non è successa e non sai se succederà, renditi un attimo conto.
ed era anche meglio....
Ottimo, ora ti basta: Convincere Apple ad implementarli, convincere i vari operatori telefonici a dare questo servizio senza lucrarci sopra e poi spostare in sostanza tutto nelle mani di Google.. Un gra bel miglioramento!!
E' finita la pacchia per zucchina e company
No, troppo antiquato. Molto meglio RCS o una sua evoluzione.
Se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stat una carriola.
Certo, voglio vedere quando in caso di una legge che obbliga all'interoperabilità ti ritrovi con il tuo instant message di riferimento (qualunque esso sia) con funzionalità dimezzate per garantire gli scambi o peggio ti ritrovi senza perchè non aderendo allo standard viene bloccato...
Allora c'è si chiama SMS...
quale situazione? quella che non c'è?
Va bene , contento tu della situazione, contenti tutti
O no. Hai la sfera magica?
Ma in realtà gli unici ad avere problemi sono messenger e Imessage.
WhatsApp e telegram usano già protocolli open
Basterebbe aggiungere RSS, e non voglio sentire che una delle multinazionali che spende piú in ricerca e sviluppo, con alcuni dei migliori ingeneri al mondo, non riesce ad integrare gli SMS RSS alla loro app dopo che ci é riuscita Google.
Speriamo! Come al solito faranno le solite porc*erie come con le emoticon.
Su iMessage ci saranno sempre delle funzioni non supportate sugli latri dispositivi etc.
Ma almeno si lascia indietro un po' di ipocrisia.
Se possono insorgere prospettive problematiche, accadranno sicuramente.
buona lettura
https://www.bufale.net/chatcontrol-intenzione-problemi-prospettive/
https://www.bufale.net/chatcontrol-intenzione-problemi-prospettive/
Ma una certa società non lo vuole abbracciare.
Sarebbe ottimo! Qualsiasi cosa che favorisce la concorrenza e limita il
potere di queste enormi compagnie è ben venuto e necessario
Trolli?
Non conosci chatcontrol?
e io che credevo che le app di messaggistica fossero incentrate sulle chat
la privacy è già tutelata dalle leggi in proposito, che non diventerebbero certo derogabili.
Certo che te un manuale di diritto l'avrai visto forse col binocolo.. Dire che l'Europa sia contraria alla concorrenza è proprio una castroneria. Anche in questo caso, si tutelano le piccole aziende che non vengono fagocitate dai competitor enormi quali Apple e Google, FAVORENDO la concorrenza. Inoltre non sarebbe tutto uguale: la user experience sarà finalmente il fattore determinante, e anzi finalmente terminerà la dittatura di applicazioni oscene e paleolitiche come Whatsapp, che in molti continuiamo ad usare proprio per il numero elevato di utenti, spingendole magari a migliorarsi e ad offrire un prodotto più competitivo, anzichè cullarsi sugli allori campando di rendita. Chi ci guadagna poi è il consumatore, che -qualora ti dovesse essere sfuggito- è la parte debole da tutelare davanti ai colossi tech come Google, Meta o Apple.
Vedrete quanto utenti su iPhone ad esempio useranno ancora whatsapp, se possono benissimo usare iMessage, tanto su android le risposte arrivano su whatsapp, questo può essere eliminato e cancellato.
Se un nuovo sviluppatore vuole creare una nuova app di messaggistica con novità mai viste prima, è limitato dallo standard che deve adottare perchè sia compatibile con altri. é la stessa cosa della porta di ricarica standard, che si sono costretti a ridimensionarla, a differenza di come viene invece fatto passare dai giornalisti.
Tiro in ballo gli sms perchè quelli ci sono già. Oltre agli sms loro vogliono le chat delle altre app.
Appunto. Loro vogliono le chat anche delle app di messaggistica
Ma...questi sono problemi delle varie aziende, mica tuoi. Tu come utente hai solo vantaggi.
Perché non c'è mai stato il tempo. La migrazione dai messaggi e i vari messenger è stata istantanea, successe dal giorno alla notte.
Certo se vuoi uccidere la concorrenza e quindi l'innovazione è una buona idea
Mi sfugge come la possibilità di comunicare con il servizio che più ti piace, con l'app che più ti piace sia lesivo della concorrenza. Il servizio di e-mail che usi tutti i giorni è un standard intercomunicabile: un utente gmail può mandare una mail ad uno yahoo scegliendo se farlo tramite l'app di gmail oppure attraverso outlook (o qualsiasi altro programma) nostante questo mi sembra un mercato molto competitivo
Delle teorie complottiste di Alex
Apple, c'è poco da fare, si adatterà rinunciando a questi mezzucci.
La fine di un incubo, benissimo!