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Il 2021 dei domini .it: crisi professionisti e sud, privati in gran spolvero

03 Febbraio 2022 3

Oltre 500.000 nuovi domini .it registrati nel corso del 2021, per un totale che al 31 dicembre ha raggiunto i 3 milioni e mezzo di siti e portali online con "desinenza" .it. Per Registro .it, l'organo tecnico dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr e anagrafe dei domini a targa italiana, il 2021 è stato un anno "incredibile" in cui la rete nostrana è cresciuta del 2,24%. Qualcuno dirà che si tratta di una crescita flebile, ma l'anagrafe dei domini .it ritiene sia più giusto inserire il dato all'interno del contesto, quello di un biennio vessato da una crisi sanitaria che ha impattato pesantemente sui tessuti sociale ed economico. Qui invece per i curiosi i domini più popolari al mondo nel 2021.

Andamento delle registrazioni nel 2021

In questi anni più che in quelli passati, analizzare questi numeri ci sta restituendo una panoramica piuttosto puntuale e attendibile di quello che avviene in generale in un Paese fortemente provato da due anni di pandemia - spiega Marco Conti, Responsabile del Registro .it e Direttore dell'IIT-Cnr -. Se il 2020 è stato l’anno dell’approdo provvidenziale e necessariamente improvvisato alla rete, di chi correva ai ripari per salvare il proprio business dalle chiusure o per avviarne di nuovi, il 2021 è senz’altro l’anno della consapevolezza e della resilienza, in cui nonostante le incertezze e le false partenze, moltissime persone non si sono perse d’animo e hanno continuato a credere nel digitale come strumento di ripresa e rilancio, o anche solo per rivendicare la presenza in rete.

ECATOMBE DI REGISTRAZIONI DA PROFESSIONISTI, SU I PRIVATI

A corroborare in un certo senso la relazione stretta tra internet e pandemia è il dato del mese di marzo, mentre nel pieno della terza ondata il Governo correva ai ripari con nuove restrizioni i domini .it raggiungevano il record mensile di 60.537 nuove registrazioni.

Ma c'è un dato, tra quelli rilevati da Registro .it, che dà una prospettiva sulle dinamiche in atto nel Paese: in rapporto all'anno precedente, tra gennaio e ottobre 2021 sono venuti a mancare oltre 5.000 domini .it da parte dei liberi professionisti, con una flessione di quasi il 19% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Non è andata meglio alle imprese, che hanno richiesto il 6,3% di domini .it in meno rispetto al 2020. Ad andar su quindi non potevano che essere le registrazioni delle persone fisiche, dei privati: +12,3% nel confronto anno su anno, oltre la metà del complesso delle nuove richieste (53,7%).

TRENTINO E MILANO IN VETTA PER DOMINI .IT, MALE IL MERIDIONE

Il report stilato da Registro .it contiene altre informazioni interessanti relative al tasso di penetrazione di internet per regioni e province, ricavato spalmando su 10 mila abitanti il numero di domini .it registrati.

Così emerge che tra gennaio e ottobre 2021 è stato il Trentino Alto Adige la regione ad avere il tasso di penetrazione più alto in Italia, davanti a Lombardia, Valle d’Aosta, Toscana, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Attardate invece le regioni del sud, con Basilicata, Sicilia e Calabria ad occupare le ultime tre posizioni.

L'analisi relativa alle province vede Milano al primo posto con quasi 555 domini .it ogni 10 mila abitanti, seguita da Bolzano (494) e Firenze (467); ultimi posti occupati ancora una volta dalle province del meridione, con Crotone (164), Caltanissetta (150) ed Enna (146) a chiudere la classifica.

Credits immagini: storyblocks.com


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Commenti

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HeiSiri

Gira e rigira e alla fine il problema è sempre l'istruzione italiana :/

Nino

concordo al 10000%. usanza tipicamente italiana. per cambiare una lampadina un esercente vuole l'elettricista, per gestire i suoi dati e servizi, il fai da te basta ed avanza. e poi ci sono i disastri!

pisqua187

secondo me dipende da che attività hai. ha senso creare tutte le cose che hai descritto per un negozio che prende 150k all'anno? c'è gente che del "cambiamento digitale" non gliene fotte na mazza perche sono piu di 40anni che lavorano tranquillamente anche senza ma per lavorare contro la concorrenza imparata del 2020 gli tocca aprire il negozio su amazon senza capire un H di informatica.
Purtroppo (almeno in Italia) siamo fermi agli anni 2000 come informatica. vedo gente di 40anni che non sa nemmeno cosa sia il parental control e non sa manco cosa sia l'Autcode per il greenpass, il capcha e nemmeno google drive e tutto e dipeso dal modo in cui lo stato ha investito nelle scuole negli ultimi 20anni.
Il mondo è in cambiamento e bisogna stare al passo è vero.. ma se nessuno ha gettato le basi è colpa della persona comune o di uno stato assente?

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