
25 Febbraio 2022
Spotify ha raggiunto un importante traguardo superando la soglia dei 400 milioni di utenti attivi mensili - per l'esattezza sono 406 milioni - di cui 180 milioni sono utenti paganti (premium). La notizia è stata confermata dal colosso dello streaming in occasione della comunicazione dei risultati finanziari dell'ultimo trimestre. (Q4 2021) Tutti i principali indicatori sono risultati in crescita su base annua: utenti attivi mensili +18%, paganti +16%, introiti pubblicitari +40%, ricavi +24%.
La fotografia dello stato di salute di Spotify non desterebbe quindi particolari preoccupazioni se non fosse che è stata scattata quando ancora non era entrata nel vivo la polemica innescata dai podcast con contenuti no vax di Joe Rogan. Un caso che ha avuto sempre più risonanza mediatica in virtù delle prese di posizione di importanti artisti e creatori di contenuti che hanno chiesto a Spotify l'adozione di provvedimenti, minacciando (o, come Neil Young, concretizzando il proposito) di lasciare la piattaforma.
Da alcune settimane l'hashtag #CancelSpotify è entrato in tendenza, e per Spotify è venuto il momento di farsi alcune domande sull'impatto che la vicenda legata ai podcast di Joe Rogan potrà avere sul numero di iscritti. Per il momento il CEO di Spotify, Daniel Ek, assume una posizione attendista, sottolineando che è prematuro fare questo tipo di valutazioni - è troppo presto per sapere quale impatto potrà avere - e che quando in altre occasioni l'Azienda ha dovuto affrontare casi così controversi e polemiche annesse gli effetti sono stati valutati in un lasso di tempo di mesi e non di alcuni giorni.
Certo è che Ek, nonostante le frasi diplomatiche, è consapevole che bisogna dare un segnale per acquietare gli animi. Se così non fosse, non si giustificherebbe l'intervento ufficiale di pochi giorni fa con cui la società ha annunciato nuove misure per contrastare i contenuti che generano disinformazione su temi particolarmente delicati come la pandemia.
Guai però a valutare in senso riduttivo la vicenda: la vera materia del contendere non è solo il caso Joe Rogan, ma qualcosa di più ampio. Riguarda la posizione che il gestore di una piattaforma di streaming deve assumere nei confronti dei contenuti che ospita. Una posizione che - in un mondo ideale - non dovrebbe essere condizionata da accordi milionari con i creatori di contenuti, volgarmente detti profitti.
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Commenti
Beh non è che Rogan abbia ospitato dei terrappiattistih, ha anche intervistato scienziati del calibro di Malone. E Malone non ha mai detto di non vaccinarsi, ha sconsigliato i vaccini per i bimbi e ha detto che la tecnica ad mRNA potrebbe essere ancora immatura. Se questo è essere novax allora abbiamo perso il senso della misura e non accettiamo più nemmeno il dibattito.
Penso che la maggior parte degli utenti paganti, non sappia niente di sta' cosa.
E tra qualche settimana non se ne parlera' piu'.
che commento del c....
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Il confine è estremamente sottile. Purtroppo il buonsenso spesso non basta
A me connect dava un sacco di problemi, tant'è che sono passato ad altro
Il problema non è ospitare un podcast novax, è aver pagato per l'esclusiva, di fatto rogan è un testimonial di spotify.
Visto che il testimonial rappresenta l'azienda, spotify è anche rappresentata da rogan, se quindi arriva una shitstorm se la sono cercata.
Da quando ho chiuso spotify lunedì scorso, mi stanno tempestando di mail per ritornare, quando per anni mi hanno scritto si e no una mail al mese...
Qui da noi semmai, ma se non sbaglio il suo podcast conta una cosa come 200 mln di stream eh, manco pizza e fichi
Diciamo che la libertà, in generale, non deve sfociare nell'anarchia (specialmente in quella sanitaria imho).
Io uso da anni Amazon music per il Flac qualita' CD!
Visto che la gente interpreta al contrario le parole di Zalone, forse forse dovremmo limitare di far parlare certi soggetti
Solita diatriba sulla libertà di parola ed espressione che non da diritto al dire fesserie. Soprattutto quando queste sono nocive.
Grande Joe Rogan. Contenuti di alto livello,ottimi i suoi podcast con interviste di tutto rispetto . Il cantante che ha provato a mettersi contro invece ha venduto i diritti delle sue canzoni al fondo Blackstone, ovvero blackrock, ovvero feccia. Ha fatto bene a levarsi di torno con le sue stesse mani.
bè dai, per 7.50 mensili Deezer non è male anzi, il flow è tanta roba
Parole sante. Ma penso che spotify non ha un futuro roseo, credo che in 10 anni verrà superato da apple e amazon
Uso Android + macOS
Sono d'accordo, e spotify si autoregola come meglio crede.
Rogan potrà podcastare (voglio il copyright) altrove.
Su ios?
Dai, Spotify crackato..
È una grande schifezza!
Avresti dovuto usare Deezer crackato, che ti permetteva pure il download dei brani!
l'editoria si autoregola. chi possiede il giornale decide. non è eterodiretta. poi, in un sistema capitalistico, conviene creare diversi tipi di stampa per diversi tipi di lettori (a seconda anche delle loro convinzioni politiche). per fare un paragone, se spotify (simil editore) bloccherà sto tipo non ci sarà nulla di strano. se una legge dovesse impedirgli di creare podcast tanto sarebbe meglio passare ad un sistema governativo diverso (basta aver quel pizzico di coraggio in più)
Io finora ho usato spotify crackato, dopo la vicenda di Joe Rogan ho comprato un abbonamento premium e ho smesso di usare Apple Music
In realtà se non fosse stato per Neil Young non si sarebbe nemmeno parlato delle fregnacce sparate da questo.
Io non so manco chi sia sto tizio e non so cosa dice, ma sicuramente condiziona e muove di + le masse un brand o un personaggio pubblico dello spettacolo/sport/etc che qualsiasi politica, premio nobel, etc...
L'editoria funziona così da quando esiste in ogni paese democratico
se impedissi la libertà di parola non faresti altro che creare martiri e tensioni. già ora si paragonano agli ebrei durante la shoah, figurati cosa succederebbe dopo.
ad ogni modo ciò che proponi è una opzione valida, ma non in un regime democratico. se cambi una regola del sistema democratico il sistema stesso rischia di crollare (oclocrazia ad esempio). a quel punto meglio cambiare del tutto sistema
In questi mesi se ne sono sentite di tutti i colori, da persone incompetenti e da persone competenti, ci sono politiche totalmente opposte tra uno stato e l'altro. Mi pare eccessivo ora che una persona venga condizionata da Rogan a più di due anni dall'inizio della pandemia.
Purtroppo se si apre bocca e non si infrangono leggi si può dire tutto.
Si, purtroppo, perchè finchè lo dice la signora Maria dal panettiere non ha alcun effetto ed influenza, ma se lo dice Pinco Pallo che ha un bacino di utenza vario ed eterogeno, da quello sveglio e intelligente al babbeo (che può essere innocuo o pericoloso) allora le cose cambiano.
Da qui si fanno scelte editoriali e politiche, ci piace e quello che dice glielo facciamo dire o andrà altrove a dirlo?.......
Ma le cose saranno: in questi 3 mesi di monitoraggio, abbiamo fatturato di + o di -?
Il vero vantaggio di Spotify è Spotify connect, che funziona molto meglio di Airplay, almeno a casa mia do quest'ultimo recepisce i comandi molto più lentamente. Ma soprattutto Spotify connect lo uso dall'iPhone, al Mac, al Marshall, ai vari echo. Molto più versatile. Sennò sarei già passato ad Apple Music.