
16 Settembre 2021
Continua a crescere a ritmi vertiginosi il giro d'affari degli NFT, i token non fungibili protagonisti di un trend esploso a inizio 2021, che nella sola prima metà dell'anno ha generato un volume di vendite pari a 2,5 miliardi di dollari.
Dopo una leggera, fisiologica flessione pre-estiva, il business è tornato a esplodere nel mese di luglio raggiungendo livelli record, complici le innumerevoli declinazioni che ha assunto e i diversi mercati che ha conquistato nell'ultimo periodo: in principio fu l'arte digitale, poi si è passati alla musica, al calcio, alla moda, al gaming e moltissimi altri, dando vita a una nuova forma di collezionismo 3.0.
Dopotutto, l'indole adattiva e versatile degli NFT quasi sconcerta: tutto può essere convertito in un token digitale e tutto può dunque essere acquistato, venduto, scambiato, collezionato. Che sia un album musicale, una macchinina giocattolo, un tweet o una vecchia candidatura di Steve Jobs non fa differenza: il trait d'union che lega gli attori di questo nuovo universo digitale rimane l'unicità del singolo pezzo, autenticato da una controfirma virtuale "fissata" su blockchain.
Come rivelano i dati di nonfungible.com, nei trenta "focosi" giorni di luglio i ricavi del comparto dei Non Fungible Token sono stati pari a 363,8 milioni di dollari, ottenuti dalla vendita di 157.000 esemplari, in metto miglioramento rispetto ai 60 milioni di dollari (111.030 pezzi venduti) di giugno.
È stata soprattutto l'ultima settimana del mese a segnare il più alto volume di vendite mai registrato finora: i ricavi complessivi del mercato NFT hanno sfiorato il picco di 208 milioni di dollari con 40.097 pezzi di NFT venduti complessivamente e acquisti effettuati da 15.840 portafogli "unici", come rivelano i dati del sito. A trainare le vendite dell'ultima settimana del mese sono stati alcuni pezzi della collezione CryptoPunks, una serie di 10.000 personaggi ispirati alla scena punk londinese, la cui vendita più alta ha fruttato oltre 5,5 milioni di dollari.
Il business dei token non fungibili ha dimostrato a più riprese di essere in parte condizionato dall'andamento delle criptovalute: dopo essere sceso ai minimi per diversi mesi, bucando al ribasso quota 30.000 dollari (complice il veto imposto dalla Cina e il peggioramento del quadro macroeconomico a causa dell'impennata di casi di positività al Sars-Cov-2), il Bitcoin ha chiuso il mese di luglio sfiorando i 40.000 dollari, con un balzo rialzista che ha trascinato con sé tutti gli altri asset del comparto, tra cui Ethereum. Quest'ultima, ricordiamo, è la principale valuta di scambio dei token non fungibili.
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Commenti
Poverini
Convertili in euro e scappa
Vedo ancora una volta che si parla tanto di povertà ma appena viene inventato un nuovo modo di spendere soldi prende subito piede alla grandissima
Mi sono trovato 39.000 NFT sul Wallet su Binance.
Qualcuno mi spiega come hanno fatto ad apparire?
Li regalano?
Forse in questi NTF non vediamo quello che vedono loro. Anche a me sembrano una stronz....
Ogni volta che sento parlare di token non fungibili a me viene in mente roba da mangiare. Non so perché.
Caspita non ci dormirò stanotte, in attesa dell'esplosione dell'ennesima bolla speculatoria.
Per fare un'esempio, la Marvel all'inizio degli anni 90 fece uscire un sacco di fumetti di autori nuovi con tantissime copertine diverse ( dello stesso fumetto, lo stesso numero! ) anche parzialmente preziose. Il collezionista cosa pensò? Li compro, li imbusto per rivenderli un giorno perchè sarebbero stati valutati tantissimo.
In realtà ADESSO non valgono NULLA.
E questi NFT potrebbero fare la stessa fine.
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