
21 Dicembre 2022
Broadcom smetterà di incentivare affari di fornitura esclusivi con i suoi clienti per sette anni in Unione Europea: la decisione è stata presa per porre fine a un'indagine dell'UE che si protraeva da circa un anno, e che per ora non ha fatto emergere alcun illecito da parte del colosso americano.
Broadcom rimane spesso lontana dalla luce dei riflettori ma è un colosso: fornisce a un gran numero di produttori ad alto profilo (Apple inclusa, e fino alla scorsa primavera Huawei) componenti come SoC per TV, modem e altri microchip di vario tipo, e negli scorsi anni si è fatta notare per aver tentato di comprare Qualcomm in una manovra decisamente tormentata, in ultimo affossata da Donald Trump. Negli anni, l'azienda (nata in California ma recentemente fusasi con una società di Singapore) ha spesso fatto ricorso alla pratica di offrire importanti sconti a coloro che si impegnavano ad acquistare solo da lei e non dai concorrenti, oppure di scontare altri prodotti se comprati in bundle. Alcuni accordi erano anche parziali (per esempio oltre il 50% della fornitura di un determinato chip).
Tutti gli accordi in essere sono stati terminati, inoltre si è preso l'impegno di non stipularne altri. Questo vale in Europa; per il resto del mondo, esclusa la Cina, Broadcom si è anche impegnata a non offrire sconti e altre forme e incentivi a produttori di TV e modem che acquistano più del 50% dei suoi prodotti.
L'Unione Europea aveva annunciato un'indagine su Broadcom a giugno 2019, osservando che il persistere di questo tipo di accordi costituisse un danno per la concorrenza troppo serio - potenzialmente addirittura irreparabile. La Commissione, guidata da Margrethe Vestager, aveva già imposto a Broadcom limitazioni analoghe l'anno scorso, in maniera preventiva, per sbloccare la situazione.
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