
04 Ottobre 2020
Eccoci all'ultimo episodio della seconda stagione di Intervallo. Nel corso delle 10 puntate della "Summer Edition" abbiamo toccato i temi più disparati e ci siamo cimentati, io e Niccolò in un mestiere nuovo, sbagliando e imparando qualcosa.
Speriamo di essere riusciti a portarvi, ogni venerdì, 45 minuti di relax e spensieratezza in questa estate così diversa dalle altre. Qui nel basso Piemonte oggi è la più classica delle giornate autunnali con pioggia e vento, un segno inequivocabile che la stagione è cambiata ed è quindi arrivato davvero il momento di chiudere la "Summer Edition" per concentrarci su un mese di ottobre straordinariamente ricco di nuovi arrivi ed eventi.
Vogliamo però chiudere con l'argomento degli argomenti, un "temone" per chi si occupa di Internet o semplicemente lo utilizza in diversi ambiti della propria quotidianità. Parliamo di Google e della sua onnipresenza su qualunque aspetto della rete, dal motore di ricerca al sistema operativo degli smartphone, passando per intrattenimento, shopping e pubblicità. Un monopolio che rischia di soffocare la pluralità di Internet e del quale noi, come fruitori, dobbiamo essere consapevoli.
Questa è una puntata di riflessione, ci fermiamo per un attimo per guardare nella nostra normalità e scoprire fin dove arrivano i tentacoli di Google e quanto sia difficile ormai rendersi conto che in effetti non siamo più i suoi clienti ma il suo prodotto.
Lo diceva già Siva Vaidhyanathan nel 2012 in un libro che cercava all'epoca di metterci in guardia dal lasciare sempre più spazio a Google sul web, evidentemente non è stata ascoltata.
Le recenti vicissitudini con Fortnite, i grandi casi made in USA con l'antitrust in campo per difendere la libera concorrenza e le forti prese di posizione (con annesse multe miliardarie) dell'Unione Europea contro l'abuso di posizione dominante, le istituzioni ormai da qualche anno si stanno muovendo ma sembra che Google non ne risenta affatto, che sia ormai troppo tardi per tutelare la libera concorrenza?
Nella puntata vi parliamo anche dei retroscena nel rapporto tra le realtà imprenditoriali come la nostra e "mamma Google", in cui un alito di vento dalla parte sbagliata può far perdere milioni di visite in un colpo solo, delle lotte contro i mulini a vento per interpretare i mutevoli algoritmi di posizionamento e dell'ipocrisia con cui vengono premiati contenuti spazzatura sul web, creati appositamente per ingannare gli imperfetti meccanismi dei bot segugi di big G.
In mezzo a tutto ciò c'è spazio anche per Google Pixel 5 che sciaguratamente non arriverà in Italia e che è solo l'ultimo sacrificio della strategia sibillina con cui l'azienda propone i suoi prodotti sul mercato.
Ok, questa era l'ultima puntata della Summer Edition, il guaio è che ci siamo divertiti e vorremmo continuare, magari dopo una pausa di riflessione, con una terza stagione (e chissà quante altre). Abbiamo alcune idee ma ci piacerebbe prima conoscere il vostro feedback su Intervallo podcast e sul nostro modo di interpretarlo.
Se non sapete da che parte cominciare ecco alcune domande di ispirazione:
Se vi va potete mandarci le vostre impressioni anche con un messaggio vocale in direct su Instagram (QUI L'ACCOUNT) oppure tramite il bottone qui sotto sia da mobile che da PC.
E' doveroso ringraziarvi perché ci avete seguito anche in questa avventura, Intervallo si è stabilizzato costantemente in buona posizione nelle classifiche di Spotify e Apple Podcast e considerando il progetto sperimentale ne siamo molto felici.
Per l'ultima volta (in questa stagione) vi ricordiamo che Intervallo è su Spreaker, nostro partner tecnico per la distribuzione, e su tutte le piattaforme di podcasting.
Siamo anche su Telegram, con un canale di cui ancora non conosciamo bene la forma e la natura, ma da cui intanto ci potrete già osservare. Iscrivetevi subito per non perdere nemmeno una puntata.
Ci trovate infine anche su Instagram come #Intervallopod: da bravi aspiranti influencer condivideremo spezzoni, dietro le quinte, idee e spunti attraverso i nostri post e le nostre stories.
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Commenti
altra puntata interessantissima, come quella su Amazon e quella sui
social... sia per chi come me certe domande se le fa già da un po' e sta
provando a cambiare un strada, pur essendo una goccia nell'oceano,
sia per chi magari non si era mai posto certi problemi... ed è bene che
certi argomenti li sollevi una fonte autorevole come HDblog... spero
torniate presto e continuiate con questa tipologia di contenuti!!
Era riferito al 2014 quando tutti ci si buttarono :)
Sui siti responsive però è stata detta una grossa sciocchezza, permettetemi. Fare il sito in maniera responsive nel 2020 non pregiudica in alcun modo il layout del sito desktop. Ci sono le media query, ci sono flex e grid. Ci vuole una conosceza dei css che non sia ferma al 2010, suvvia.
Vero, chi ha un portale e bannano l'account adsense è rovinato e non te lo riattivano più
https://medium .com/@degooglizzazione/lelenco-completo-delle-alternative-a-tutti-i-prodotti-google-98f72c8a813c
Boh uso poco di google in modo davvero regolare e solo per comodità, potrei migrare domani senza problemi. Quelli che pensano davvero sta cosa e parlano di quasi impossibilità di vivere li li vedo come dei disadattati depensanti moderni
Ok Google
Ho preferito la Summer Edition, vuoi per gli argomenti vuoi per l’impostazione ancor più leggera.
Alcuni episodi del podcast normale anche sono stati molto carini.
Apprezzo molto la vostra redazione e trovo che tutti i componenti siano persone molto simpatiche e piacevoli, proprio per questo sentirvi chiacchierare durante la Summer Edition è stata la mia formula preferita.
Se devo dare dei consigli secondo me bisognerebbe trovare il punto di ottimo tra la Summer Edition e la “prima stagione”.
È vero che HD è una realtà importante e merita un podcast “pomposo” però sono sicuro di non essere l’unico a cui piace l’impostazione del retroscena o delle chiacchiere tra colleghi.
Vero affare in tranquillità leggi i nostri più cordiali saluti e buon lavoro a presto sicuro e poi mi ha chiesto il permesso del destinatario sopra indicato il quale è l'unico autorizzato ad usarlo copiarlo e poi ci sentiamo domani mattina sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e per il ritardo nella consegna del materiale
Del loro algoritmo di ricerca internet non “se ne può fare a meno”, perché ha contribuito in maniera determinante a “mettere ordine su internet” e, il marchio Google è diventato sinonimo di internet. Questo particolare ha portato a pensare a Gmail come l’mp3 delle caselle di posta (grazie anche ad Android). YouTube, sempre nella “testa delle persone” e visto come un marchio a se stante. il resto delle applicazioni (a parte maps) non sono percepite come le altre. L’algoritmo ha fatto la fortuna di Google, arrivato nel posto giusto nel momento giusto. Poi i marchettari hanno scoperto il web e hanno scoperto Google provando a ingannare il ranking. Eccovi serviti il web 2.0 e i ranking pubblicitari etc...
Mi avete attivato 15 volte l'assistente vocale di Google
Le tanto leggi severe statunitensi non vedono la posizione (e per me anche l'abuso) dominante di Google e di Microsoft. Però sono molto attenti nei confronti di Huawei, un'azienda privata che ha conquistato la propria posizione nel panorama mondiale delle aziende hi-tech con i suoi prodotti (anche se anche io ritengo che ci debba essere più varietà di scelta).
Siete schiavi di quanto pubblico arriva sul sito e della pubblicità.
Di Google si può anche fare a me come utenti.
Come imprenditori digitali no
Secondo me, è stato un fallimento..vi spiego perchè.
Il fatto che magari abbiate fatto dei numeri di ascolto nella media, in realtà non vi siete rivolti a nessun pubblico che non sia quello dei seguaci che avete già sul sito. Questa eccessiva frammentazione, non paga, anzi, porta contenuti mediocri su più piattaforme, come ad esempio il canale telegram? ma a che vi serve? non avete idea di cosa farci e non ci farete nulla, serve solo a frammentare e mediocrizzare i contenuti.
Gli articoli di Nicolò sono un ottimo esempio: quei pochi articoli che fa lui, sono sempre approssimativi, errati, mediocri, al punto che è stato costretto anche a rimuoverne alcuni; questo è l'esempio perfetto che non tutti possono fare tutto, occorre il giusto strumento per il giusto lavoro...fate solo il forum e basta.
Mia opinione.
A proposito di letture consiglio anche"Il capitalismo della sorveglianza' di Shoshana Zuboff, è un bel mattone,ma merita davvero:)
Loro sono peggio
Google
senza Google o intervallo?
Chiedo al signor Huawei
Una volta al giorno e ora sono a casa di riposo per anziani che non rispettano le regole del gioco d'azzardo e poi ci aggiorniamo a domani se riesco a trovare un accordo con il povero Curtis
Si può fare anche senza.
*e di Amazon