
02 Gennaio 2023
L'insediamento di Elon Musk al timone di Twitter ha causato, possiamo dire, un certo quantitativo di controversie, che hanno portato a una significativa fuga (volontaria o non) di dipendenti, inserzionisti ma anche utenti. Tra i social network emergenti, uno di quelli che a quanto pare ci sta guadagnando di più è Mastodon, che ha annunciato l'apertura di oltre 500.000 nuovi account (tra cui anche uno di Google, per quanto secondario) da fine ottobre. E pare che ci si inizino a interessare anche gli sviluppatori terzi: Tapbots, lo studio indipendente che ha realizzato il famoso client Twitter alternativo Tweetbot, ha detto di aver rivolto le proprie attenzioni anche a Mastodon.
Il client alternativo di Tapbots si chiamerà Ivory, ed è pensato per rendere l'uso del social più semplice, soprattutto ai neofiti e in particolare a chi proviene proprio da Twitter. In effetti, il design mostrato in anteprima da Tapbots ha moltissimi punti in comune proprio con Tweetbot: permette di usare una timeline, sono implementate le menzioni con il simbolo @, la ricerca, i profili utente e molte altre opzioni. C'è un pulsante dedicato alla creazione di un nuovo tweet toot (sì, questo è il nome ufficiale dei post su Mastodon) con il simbolo di una trombetta.
I ragazzi di MacRumors hanno condiviso i primi screenshot, che vedete subito sopra, e hanno detto che l'app è nelle primissime fasi di beta testing e ha ancora diversi bug e mancanze (per esempio, liste e supporto alle notifiche push) da sistemare prima del lancio. È comunque piuttosto evidente che lo sviluppo stia procedendo con una certa rapidità - comprensibilmente Tapbots vuole "cavalcare l'onda" delle defezioni di Twitter, e al tempo stesso essere tra le prime a credere in una realtà emergente.
Mastodon, ricordiamo, è stato fondato sei anni fa dallo sviluppatore tedesco Eugen Rochko, che al momento ha 29 anni. È significativamente diverso da Twitter: è un social decentralizzato, nel senso che chiunque può mettere online il proprio server (o istanza) e coltivare la propria community, cosa che in un certo senso "risolve" anche i problemi di moderazione (ognuno ha le proprie regole ed è responsabile dei contenuti pubblicati), non ci sono "algoritmi" che scelgono con che ordine vanno mostrati i post e non c'è pubblicità (funziona tutto grazie alle donazioni, e l'unico dipendente a tempo pieno rimane Rochko stesso).
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Commenti
La responsabilità dei dati è del proprietario dell'istanza, molte istanze delle più grandi hanno privacy policy conformi al GDPR. Tutto sta ovviamente nella fiducia che dai al gestore (come se devi fidarti di Facebook o di Twitter, per dire). Puoi anche creare la tua istanza personale e ovviamente hai tu la responsabilità dei tuoi dati
Riguardo username e aste, mea culpa, intendevo proprio Telegram, ho scritto erroneamente Musk invece di Durov.
E si, per le aziende dicevo soprattutto anche, stanno mettendo all'asta anche brand di aziende come Audi, BMW e Coca Cola, così come gli username di aziende o progetti che erano magari riservati ma inattivi (perché l'utenza comunque era limitata alla fine), al fine di proteggere il brand da uso improprio.
Riguardo la moderazione e reddit: questo non fa altro che confermare il fatto che la centralizzazione è pessima.
Su Reddit, sei costretto a stare in quel determinato canale con quel determinato moderatore per quel determinato argomento, il primo che lo crea si becca una la proprietà del canale, con nome univoco, dove può decidere di fare il bello ed il cattivo tempo a suo piacimento, e pure se ti crei un nuovo canale con nome simile, non puoi comunicare con il resto l'altro canale.
Sul fediverso, quando accade una cosa del genere mandi a quel paese l'istanza e ti trasferisci o ne scegli una con una moderazione più idonea alle tue esigenze o ne crei una tua proprio.
Quindi nessuno può giocare a fare il padretermo, pena: nell'istanza ci rimane solo lui, ed anzi, rischia pure di essere tagliato fuori dal resto fediverso con tutta l'istanza.
Zucchina o Elon possono sperperare come meglio credono, morto un Meta o un Twitter se ne fa un altro, buon per loro se riescono a stare a galla sul mercato nonostante il buco nero del merdaverso. Riguardo alle aste degli username la stessa cosa sta avvenendo su Telegram ma francamente non mi sembra una priorità, mi accontento di un fragolina80 qualsiasi, potrei capire le aziende fino ad un certo punto ma se un privato dà così tanta importanza a robe effimere del genere fanno bene a spennarli a dovere, l'username deve costare quello che si è disposti a pagarlo, non esiste ancora l'username di cittadinanza.
Mi auguro inoltre che queste piccole comunità di cui parli non funzionino come su reddit dove trovi mod mestruati che si sentono padreterni e gente che se le canta e se le suona. In certi sub sembra quasi di stare fra testimoni di geova che si danno le pacche sulle spalle a vicenda.
Anche il problema della profilazione è risolto su Mastono: completamente assente.
Non mi trovi assolutamente d'accordo sulla questione della decentralizzazione e del caos, allo stato attuale il caos sta proprio nelle piattaforme centralizzate ed in mano a "singoli": Meta sta sperperando soldi nel metaverso, Twitter con Musk non ne parliamo, Musk ha revocato gli username leggittimi per metterli all'asta con criptovalute.
Parli di "regolamentare", ma certe cose non sono regolamentabili (vedi appunto la vendita di username revocati, che gli dici? non puoi revocare gli username sulla tua piattaforma? Non poi vendere username con criptovalute? Impossibile), non è solo questione di profilazione, è questione che le piattaforme centralizzato, una volta raggiunti livelli alti iniziano a fare quello che gli pare nel solo ed esclusivo interesse dell'azienda (ed anzi, ultimamente neanche in quello riescono).
Venendo all'esempio del lavoro: ti invito a guardare la cosa su uno scenario più ampio e non solo dal tuo punto di vista: parli di "libero arbitrio" quando in realtà questo non ci sta perché a lavorare magari ci vengono contro voglia perché magari è proprio il lavoro, a qualsiasi mansione, non gli piace e preferirebbero qualche altro lavoro che non trovano, ma devono fare per forza questo perché gli serve per vivere.
Tornando al fediverso: i fatti stanno dimostrando, e se lo frequenti per qualche giorno te ne rendi conto da solo, che le comunità sono molto meglio in piccoli gruppo (dove la gerarchia in ogni caso ci sta eh, ogni istanza ha admin e moderatori con regole da seguire), ne giova la moderazione che non si trova milioni di utenti da moderare con calo di qualità e ripiego su sistemi automatizzati che possono fallire, ne giova l'utenza che starà insieme ad altri utenti con idee affini, pur continuando ad avere la possibilità di discutere con utenti che hanno idee meno affini.
Alla fine è come una carta "geografica" come se una istanza fosse l'Italia, un'altra la Germania, un'altra la Francia, un'altra la Spagna e così via... puoi comunicare/viaggiare tra i vari paesi, ma ognuno ha le sue regole e tu scegli dove vivere.
Come se fosse quello il problema dei social. I social vanno pesantemente regolamentati a partire dalla profilazione selvaggia e cancerogena e a prescindere da chi vi sia a capo.
Nella mia personale esperienza "decentralizzato" è un termine abbastanza sopravvalutato che sovente sconfina nel caos. Meglio responsabilizzare il singolo di turno nel bene e nel male. Ci deve essere un ordine e una gerarchia nelle cose altrimenti se ognuno fa di testa propria non si conclude mai nulla. Lo stesso principio lo riscontro nel mondo del lavoro:
se ai miei affido delle mansioni minime ma specifiche posso star tranquillo che bene o male ne uscirà qualcosa di presentabile. Se invece lascio libero arbitrio qualcuno magari performa bene, altri si imboscano letteralmente, nascondendosi dietro quelli che lavorano e creando malcontento tra chi si dà un minimo da fare.
Confidare troppo nel senso di responsabilità dei singoli equivale ad avere speranze mal riposte.
Per una attimo ho pensato ma che cavolo centra qua? con la band musicale?
De nada!
Grazie
Riconcepire i social in chiave decentralizzata, togliendo così l'intera rete di interazione social da mano a un singolo di turno, non è un valore aggiunto per te?
Provalo (cosa più importante: comprendendo anche la natura del fediverso,quindi da web o con applicazioni tipo Tusky che hanno la timeline federata), è il modo migliore per capirlo, fuffa non è tranquillo. Si deve vedere solo se fa per le tue esigenze.
L'utenza Twitter è meno pigra di quella di facebook, ed infatti 2,6 milioni solo su mastodon adesso ci sono, con 8500 istanze almeno.
Aggiungiamo che scelte come quelle di riammettere i bannati, sono scelte ci metteranno anni a perdere l'effetto, visto che gli stessi utenti torneranno ad insultare sui social, e senza neanche garanzia di essere nuovamente bannati.
Insomma Google+ per quanto migliore aveva meno ragioni per spingere l'utenza a cambiare.
Vabbeh, quelli sono in pratica dei sostituti dei forum specializzati.
Anch’io sono su Mastodon (in particolare su Mastodon Uno… e su Twitter, che non mollo), ma non vorrei che esso scivolasse verso un tipo di “progressismo” solo superficiale… e liberale.
È il social più utile, produttivo e cordiale che potrai mai trovare, basta che eviti le istanze più popolate, sono quelle piccole che diventano tipo "paesino" dove tutti si conoscono e si aiutano. (Poi ovviamente puoi interagire pure con le grandi, non ti preclude l'accesso al resto dell'utenza)
Per istanza riguardo lo sviluppo mi pare di aver visto:
Uiuxdev (punto) social
Front-end (punto) social
Awscommunity (punto) social
E ci sta anche una dedicata allo sviluppo di videogiochi
Poi sicuramente ce ne saranno altre che mi sfuggono
In realtà quella a cui ti riferisci è probabilmente una sola istanza italiana. Le altre hanno contenuti locali decisamente migliori come qualità.
punto sul vivo eh?
tu commenti senza provare.
Io non l'ho provato e di conseguenza non ho un opinione.
A differenza tua.
NON SIETE OBBLIGATI A DARE PARERI SU COSE CHE MANCO AVETE PROVATO.
altro genio nel filtro.
visto che sono fuori dai social da piu' di 10 anni, questo mastodon vale la pena per uso "profescional"?
mi interessano in particolare forum di discussione sullo sviluppo, c'e' qualcosa di buono o e' solo un altro social dove ci si insulta?
Una volta che la gente è su un social in massa, ha i gruppi, i contatti, le cronologie dei messaggi, ti stupisce che sia un pelo restia a cambiare dall'oggi al domani? Non dico che non si debba cambiare, sia chiaro, dico solo che un attrito anche abbastanza importante me lo aspetto di certo.
Mastodon è imbarazzante, non come piattaforma, ma proprio come utenza… sembra Facebook più che Twitter, la timeline federata è strapiena di gente che ha oltrepassato il mezzo secolo di esistenza che pubblica solamente buongiornissimi e frasi pseudofilosofiche con foto di paesaggi.
Ma che è sta roba dai?
Certo che vi attaccate alle meteore come nessuno mai...
Vogliamo ricordare di quanto l'avete menata con Clubhouse? Un successone...
Non sono un legale, ma direi che ogni admin ha automaticamente responsabilità dei dati che gestisce.
uno dei social preferiti dagli antifa e ora pure da Paolo Attivissimo. Siamo proprio a cavallo xD
se solo esistesse un modo per provarlo!
A cosa dovrebbe servire il tuo commento?
non hai spiegato perché, non hai condiviso le tue esperienze.
Perché fate commenti totalmente inutili, tipo il tuo o "ok" o "bene"?
Se non avete niente da dire basta non commentare eh.
A nessuno frega nulla di un anonimo dell'internet che scrive giudizi o reazioni non argomentati.
detto ciò, risparmia le dita per la risposta, ti blocco subito.
Che cavolata di social
per me rimane una fetecchia al momento
Probabilmente Mastodon è l'idea di social network più moderna al momento e soprattutto fuori dalle barbare logiche di profilazione dell'utenza di Meta e Twitter. Vorrei capire come si pone in Europa rispetto al GDPR
Sarebbe bello se prendesse piede. Ma l'utente è pigro, vi ricordate Google plus? Era sicuramente meglio di FB ma sappiamo tutti come è andata a finire. Sgonfiata sta storia di Elon Musk si tornerà alla solita normalità.
Non capisco ancora se sto Mastodon è davvero così promettente come si dice oppure se è tutta fuffa come per Clubhouse.
Tweetbot, come prima Twitterlator, li usavo con soddisfazione prima che Twitter limitasse le api agli sviluppatori terzi, ora l’esperienza risulta alquanto castrata purtroppo. Spero che questa nuova gestione di Twitter riapra la possibilità di integrare tutte le funzionalità anche nelle app terze.