
Sicurezza 17 Giu
Un report del Daily Dot osserva che lo stato attuale di WikiLeaks, che nei primi anni del millennio è stato un punto di riferimento per le fughe di notizie sui temi più scottanti a livello internazionale, è di deciso declino: non solo è ormai a secco da anni di leak freschi (l'ultimo risale addirittura al 2019), ma degli oltre 10 milioni di documenti che l'associazione senza fini di lucro dice di aver pubblicato in tutta la sua storia forse qualche migliaio appena è accessibile in modo affidabile.
È difficile tracciare un quadro più di tanto preciso perché il numero di link a documenti effettivamente non funzionanti varia enormemente e in modo imprevedibile: per chi ha buone conoscenze sull'argomento è facile teorizzare che il grosso delle difficoltà sia riconducibile a un budget inadeguato per la piattaforma di hosting, anche se non si può escludere che alcuni documenti siano stati rimossi in modo definitivo dai server. La fonte cita appena 3.000 documenti accessibili.
Il sito soffre di problemi tecnici significativi già da diversi mesi, ma nelle ultime settimane si sono intensificati: sezioni intere del portale ormai non funzionano più. Non compaiono nemmeno più il logo e il banner del sito. Completamente KO anche la barra di ricerca, i banner a fondo pagina che rimandano ai siti di Bitcoin e TOR e la pagina per inviare nuovi leak. Al momento della stesura dell'articolo, l'intero sito risulta inaccessibile, con il server che restituisce codice errore 502 (bad gateway). La fonte osserva che questo scenario è molto frequente.
Naturalmente la storia di WikiLeaks è in gran parte quella del suo fondatore, Julian Assange, che allo stato attuale non si trova in una bella posizione. Attualmente è detenuto nel Regno Unito, che ha approvato la richiesta di estradizione degli USA: quando sarà materialmente soddisfatta, Assange dovrà sostenere un processo per spionaggio. È tuttavia vero che Assange ha già da tempo assegnato il controllo della piattaforma a un'altra persona, Kristinn Hrafnsson, un giornalista investigativo islandese. Hrafnsson è regolarmente attivo su Twitter, e così è l'account ufficiale di WikiLeaks, che però twitta solo messaggi di supporto ad Assange.
A quanto pare sono spariti anche due siti strettamente collegati a WikiLeaks: il Defend WikiLeaks, il cui obiettivo era la raccolta fondi per le spese legali di Assange, ora pare contenere un blog sportivo vietnamita, mentre quello della Courage Foundation (altra piattaforma di raccolta fondi, ma più in generale per whistleblower ad alto profilo come Edward Snowden, Chelsea Manning e naturalmente Assange stesso) sembra diventato una piattaforma giapponese che vende oggetti d'imitazione. Uscito l'articolo del Daily Dot, entrambi i siti sono andati completamente offline.
Commenti
ma non e' vero, in asia non esiste nessuna propaganda anti occidentale nemmeno in cina, al massimo si punta a creare l'orgoglio nazionale che mira a promuovere il valore dei prodotti locali a differenza in occidente la cina viene demonizzata cosa che cresce l'astio dei cittadini nei confronti degli asiatici in generale che vengono considerati "tutti uguali"
E' esattamente la stessa cosa per loro.
Assange e Wikileaks hanno dimostrato al mondo, tra le altre cose, cosa sono veramente CIA ed NSA: organizzazioni criminali.
Purtroppo i whistleblower possono portare alla luce i fatti, ma poi è compito della popolazione prendere posizione. Se agli americani non frega niente di finanziare dei criminali e non fanno nulla per smantellare le loro organizzazioni o whistleblower vengono fatti sparire.
Concordo. Secondo me neanche vengono pagati.
+100
Assange ha dimostrato il vero volto degli USA e il fatto che tutti i valori europei sono propaganda diffusa ogni giorno dai mass media (pagati per questo).
sono gli occidentali a definirli il "male" o se la vuoi fare piu semplice PROPAGANDA
E perche' gli orientali si definiscono "il male"?
esatto! ma lo "sporco" di una parte del mondo che si definisce il bene non puo essere mostrato altrimenti ti va a finire come assange torturato e massacrato quotidianamente
Intanto noi viviamo sotto le meNte usa.
Inutile che guardi altrove
Beh, funziona così di solito. Prima si arresta il dissidente, poi si fa sparire tutto quello che rappresentava, in modo che la paghi nell'oblio
A nessuno frega nulla..è questa la triste quanto oggettiva verità..
Ma infatti la situazione con Assange sembra un autogol. Al posto che ammettere quelle 20 cose che ha scoperto e incolpare quelle poche persone, stanno facendo capire che c'è molto di più da nascondere e vale la pena fare una figuraccia internazionale pur di evitare che possa scoprirle/parlare.
Bello fare benaltrismo, per chi producono gli schiavi nelle fabbriche? Che compra da loro e molte volte chi possiede le fabbriche?
Ci possiamo accontentare anche dell'equivalente cinese che mostra le stupende condizioni lavorative degli schiavi cinesi o il fantastico trattamento da parte Della polizia e nelle carceri...senza prendere uno schieramento hai voglia quanto c'e'da far vedere nel mondo!
La famosa "libertà" occidentale. Il popolo del bene che non ha nulla da nascondere...
Pace all'anima sua
dopo che hanno massacrato assange chi ha voglia di mettere la propria vita a rischio per mostrare al mondo il vero volto degli USA e i vassalli occidentali