
10 Giugno 2022
Apple Watch 6, l’ultimissima versione dello smartwatch di Cupertino – o, meglio, la sua declinazione premium (già perché da quest’anno, c’è anche una seconda versione più economica del prodotto, la SE) - è un prodotto stilisticamente identico al suo predecessore ma con l’aggiunta di alcune piccole e grandi migliorie sotto la cassa.
Da segnalare c’è innanzitutto l’arrivo del saturimetro, un add-on che si inserisce nel filone di tutte quelle funzionalità pensate per fornirci informazioni, ma sarebbe più opportuno definirle indicazioni, sul nostro stato di salute; c’è poi l’aggiornamento del chipset, o meglio del System In Package, quello del display always-on e l’arrivo di un altimetro in tempo reale.
Queste novità, in combinazione con l’ultimo aggiornamento del sistema operativo (Watch OS 7, disponibile anche per le versioni più datate dello smartwatch) fanno di questa Serie 6 un prodotto sicuramente più evoluto. Già ma quanto?
In questa recensione proveremo a tirare le somme dell’upgrade, focalizzandoci proprio sui quattro punti chiave della rinnovata offerta Apple da polso.
Sul piano estetico, dicevamo, Apple Watch 6 è perfettamente sovrapponibile al Watch 5. Stesse dimensioni, stessi pulsanti, stessi materiali (alluminio e acciaio).
Le uniche novità sono rappresentate dalle nuove colorazioni della cassa - oltre alle varie sfumature di grigio c’è ora anche l’azzurro e il rosso della linea ProductRED – e dai nuovi cinturini. Fra questi ultimi spicca una versione speciale della serie Solo Loop, una sorta di banda elastica in maglia intrecciata senza buchi e senza clip che si indossa come un braccialetto. Pratico, ma bisognerà valutare la tenuta nel tempo, soprattutto in termini di aderenza al polso. Per non correre rischi meglio comunque scegliere la versione calibrata sulla misura più adatta al nostro polso attraverso il modello in carta scaricabile dal sito Apple.
Oltre al Watch, in confezione troviamo anche il caricatore a induzione, o meglio il suo terminale dotato di piattina magnetica. Da quest’anno, infatti, l’alimentatore non c’è più. Una scelta dettata da ragioni di sostenibilità ambientale: ciascuno di noi – questo l’assunto da cui parte Apple – ha già in casa parecchi caricatori e non ha bisogno dell’ennesimo alimentatore con ingresso USB da lasciare nel cassetto a prendere polvere. Una scelta che ci sentiamo di condividere, anche se, visto il costo complessivo del prodotto, ci piacerebbe che tale opzione fosse lasciata al consumatore.
Quanto a dotazione, la novità principale di questo Watch 6 risiede nel saturimetro: sotto la cassa dell’orologio ci sono quattro LED e quattro fotodiodi che misurano – sia in tempo reale, che in background - la concentrazione di ossigeno nel sangue, un parametro che come noto può fornire indicazioni utili per varie patologie respiratorie come polmonite, enfisema polmonare, anemia, sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), BPCO (bronco pleumopatia cronica ostruttiva), pneumotorace (PNX), edema/embolia polmonare, fibrosi polmonare.
A livello di precisione, il saturimetro del Watch 6 è tendenzialmente affidabile ma non sempre impeccabile. In alcuni casi la misurazione non viene rilevata, in altri è oggettivamente più bassa di quella che ci si attenderebbe. Nello specifico, durante la nostra settimana di prova, la SpO2 ha oscillato fra l’87 e il 100% (la saturazione di ossigeno, lo ricordiamo, è considerata nella norma quando i valori superano i 95-96% e inizia a diventare patologica per valori minori e/o uguali a 90%).
Come già accaduto per l’ECG, Apple è lungi da voler rivendicare proprietà diagnostiche al suo smartwatch, anzi è consapevole dei limiti di questo prodotto anche nella sua nuova veste di saturimetro. Sia per ragioni di certificazione, sia anche per la collocazione del sistema di rilevazione, il polso, indubbiamente comodo ma forse non così sensibile e stabile come la punta di un dito o il lobo di un orecchio.
Nella pagina dedicata, si fa proprio riferimento ad eventuali imprecisioni che si presentano nella misurazione dei parametri soprattutto di notte. La raccomandazione della società è perciò quella di far aderire bene l’orologio al polso e appoggiare il braccio su un tavolo per evitare movimenti che possano disturbare la rilevazione.
Ma, al di là della precisione, viene da chiedersi: a cosa serve un saturimetro all’interno di un orologio? Messe da parte tutte le indicazioni cliniche - per quelle esistono i medici e le strutture sanitarie – si può dire che l’obiettivo sia quello di fornire qualche piccola indicazione di allerta per i pazienti con sindrome respiratorie importanti e offrire a chi si allena in alta quota un parametro in più da correlare a tutte le altre rilevazioni. Sopra i 4-5.000 metri di altitudine, lo ricordiamo la saturazione di ossigeno può scendere fino all’85%.
In questo senso sarà interessante capire come funzionerà il sistema per il monitoraggio del VO2 max (volume massimo di ossigeno consumato) un parametro che verrà implementato da Apple nel corso dell’anno e che potrà fornire qualche indicazione in più sulle prestazioni aerobiche.
Altra novità del Watch 6 è l’altimetro barometrico che sfrutta il GPS e le reti Wi-Fi nelle vicinanze per fornire il dato altimetrico in tempo reale. La differenza rispetto al passato la fa proprio l’operatività always on: con il Watch 6 possiamo avere in qualsiasi momento l’informazione sul nostro posizionamento sul livello del mare in tre modi diversi: dall’app Bussola, attraverso una complicazione ad hoc o mediante un’interrogazione a Siri.
Legittimo, anche qui, chiedersi quale sia l'utilità di questa funzione. L’impressione è che anche in questo caso si tratti di un’applicazione di nicchia, pensata forse per offrire una miglior correlazione coi parametri vitali, soprattutto in alta quota. Perché evidente: una saturazione più bassa di ossigeno può essere valutata in modo differente se siamo in città o se - invece - siamo in alta, altissima montagna.
Always-on è anche il display del Watch 6, ma questa non è una novità. Lo schermo OLED a tecnologia LTPO che si vede anche a riposo, lasciando attive una parte delle informazioni chiave, lo abbiamo già visto sul Watch 5. A cambiare, su questa versione, è il picco di luminosità massima in standby che passa da 200 a 500 nits, un incremento che non si nota tanto di sera o al coperto, ma che si apprezza un po' di più in condizioni outdoor, soprattutto in una giornata molto soleggiata.
Decisamente più evidente, a nostro avviso, l’upgrade che arriva in dote dal nuovo SIP (System In Package) S6, l’unità che raccoglie la CPU e la GPU. Il cuore del nuovo Watch 6 sembra risolvere tutte quelle e piccole e grandi defaillance che avevano caratterizzato la versione precedente dell’orologio. Sia in termini di reattività, sia a livello di connettività (vengono supportate anche le reti WiFi da 5GHz), sia a livello di consumi energetici.
Il Watch 6, in parte grazie anche alle ottimizzazioni di Watch OS 7, appare in sostanza più pronto, più abile a leggere i movimenti del nostro polso e dunque le nostre intenzioni. Utile, la possibilità di vedere le notifiche anche a riposo (senza dover risvegliare il display).
L'Apple Watch Series 6 è anche il primo smartwatch di Apple a includere un chip U1 Ultra Wideband, un’aggiunta che dovrebbe migliorare le funzioni di ricerca e comunicazione contactless dei dispositivi, come Trova il mio Watch o Apple Pay. A dire il vero, le differenze con il passato sono impercettibili, forse perché sotto questo profilo gli Apple Watch più datati si sono sempre comportati egregiamente. Più rilevante sottolineare l’utilità di questo chip per abilitare l’apertura e l’accensione delle auto (ovviamente di quelle compatibili) senza bisogno di chiavi, una funzione che rientra sotto l'ombrello delle funzionalità di Apple CarKey.
Il nuovo motore del Watch 6 si dimostra come detto più efficiente anche in termini di consumi energetici. Nella settimana di prova, utilizzando il Watch per una media di 16 ore al giorno, siamo sempre arrivati a sera con una percentuale compresa fra il 40 e il 50%. I consumi ovviamente salgono quando si utilizza l’orologio come activity tracker: calcolate un drenaggio supplementare del 4-5% per un’ora di allenamento in piscina.
Buone notizie anche per ciò che riguarda la velocità di ricarica, migliorata rispetto ai precedenti modelli, Watch 5 compreso. Il tempo necessario per riportare un Watch 6 completamente scarico al 100% è di poco più di un’ora e mezza (occorrono 45 minuti per arrivare al 50% e un’ora per il 70%). Qualcuno obietterà che si tratta di un benefit di poco conto visto che comunque il Watch va caricato alla fine di ogni giornata; vero, ma se siete fra quelli che indossano lo smartwatch anche di notte – sia per la sveglia discreta sia per la nuova funzione di monitoraggio del sonno – ecco allora che un sistema di ricarica più rapido vi tornerà utile, soprattutto se avete i minuti contati al mattino prima di uscire di casa.
L’arrivo del saturimetro e quello dell’altimetro always-on non spostano gli equilibri. Sono davvero rare le occasioni in cui si utilizzano queste funzioni. Più consistente, a nostro avviso, l’upgrade apportato dall’aggiornamento del display always on, ora più visibile sotto i raggi diretti del sole, e soprattutto dal nuovo chip S6. Il Watch 6 sembra risolvere tutti quei piccoli e grandi difetti che avevano contraddistinto il precedente modello. Soprattutto sul piano dei consumi energetici.
Anche nel suo sesto capitolo, insomma, Apple Watch si conferma lo smartwatch da battere per reattività, qualità della connessione ecosistema di applicazioni e dunque un prodotto consigliatissimo per chi ha un iPhone e non ha ancora uno smartwatch. Chi invece un Watch ce l’ha già, magari di quinta generazione, può attendere. I 439 euro necessari per acquistare il modello entry level con cassa in alluminio da 40 mm (ne servono 469 per quella da 44 mm e 100 euro in più per la versione GPS + Cellular) e i 739 euro per quello in acciaio (789 euro per il 44mm) non sono una spesa trascurabile o comunque tale da giustificare un turnover di questo genere.
In questo senso sarà interessante capire che tipo di accoglienza avrà la versione economica del Watch, un prodotto che a conti fatti potrebbe accontentare tutti quegli utenti che puntano al sodo e non vogliono spendere troppo per quello che in fin dei conti resta pur sempre un accessorio.
Recensione iPhone 15: meglio del 14 Pro? | VIDEO
iPhone 15 Pro Max vs 14 Pro Max: tutte le differenze e le nostre impressioni | VIDEO
Stranezze Apple: iPhone 15 Pro meno caro, ricarica 20 watt, giochi AAA e non solo!
Apple, arrivano gli iPhone 15 Pro e Pro Max: scocca in titanio, USB-C e prezzi più bassi
Commenti
La GPU non è una PowerVR, è proprietaria.
La RAM da 1 GB era sul Watch 5, sul 6 non è mai stata confermata. Potrebbe essere stata aumentata.
Io lo caricavo a cena. Di notte ho sempre indossato l'orologio da quando ne ho uno. Mai tolto. Di notte monitora il sonno e il battito cardiaco avvertendoti se qualcosa non va. Questo va comunque ricaricato tutte le sere. Al massimo puoi arrivare al mattino dopo ma poi devi lasciarlo in carica almeno 1 ora per passare al 100% (ovvio non si parte da 0% dopo 36 ore). Mi lascia perplesso.
In tutto.
Persino nel movimento per accendere il display.
la dimostrazione pratica su TikTok si faceva sbellicare.
Su Facebook faceva ridere ?
Ma l’iPhone che avete inquadrato verso la fine del video.. è un 12! Ha le cornici piatte e non arrotondate
la prossima versione riuscirà anche a rilevare le emorroidi, ma non andrà messo sul polso....
colpa dei poteri forti.
è un problema noto, mettilo 2 minuti nel microonde e dovrebbero scomparire.
Salve a tutti per caso vi è capitato di mettere Apple Watch con la luce del sole o con una lampadina da casa prendete l’orologio spegnetelo e guardate il riflesso del display io mi sono accorto che dentro ci sono piccole bolle fatemi sapere ciao buona serata
Salve a tutti per caso vi è capitato di mettere Apple Watch con la luce del sole o con una lampadina da casa prendete l’orologio spegnetelo e guardate il riflesso del display io mi sono accorto che dentro ci sono o sembra piccola bolle fatemi sapere ciao buona serata
Grazie mille
garmin fenix 6
Si ma l’anno prossimo non verrà più aggiornato, magari prendi un SE ricondizionato
Ragazzi, ARDS, BPCO, edema (o embolia!) polmonare, ecc...sono tutte situazioni in cui l'Apple Watch è l'ultima cosa che uno guarda
L'hai letto l'articolo?
Di artigianale (nel vero senso del termine) oggi non c’è più nulla se non qualche referenza. Rolex, da decenni, si affida alle macchine a controllo numerico. Longines è una maison sicuramente più economica e meno prestigiosa di Rolex ma non è questo il punto. Anche se Longines facesse una sua cassa, un suo bracciale ed un calibro di manifattura, non riuscirebbe a creare la domanda che crea oggi Rolex con i suoi professionali (e non). Maison come AP gli stanno alle costole ma lì si parla di ben altra “categoria” e clientela.
Saluti
Hai ragione infatti aspetto giorno 13 per vedere quali novità presenteranno. Per esempio il 5G non è una cosa che ancora vedo come un vantaggio anche perché a parte le grandi città prima di uno di due anni sarà trascurabile.
Per le migliorie fondamentali sono quelle legate alla batteria e quelle legate all'uso quotidiano quali, ad esempio, il Face ID che è un passo avanti importantissimo rispetto al Touch ID (sblocco con mascherine a parte).
Insomma, ripeto, vedremo e poi deciderò se "buttarci" quei soldi tra rivendita del mio e acquisto nuovo.
Nel tuo caso passare dal 11 Pro Max al 12 Pro Max, sarebbe un salto in avanti minimo ma pur sempre valido.
Per me che ho il XS, sono quasi obbligato a farlo, quasi eh, nessuno mi punta la pistola alle tempia.
Non fosse altro che devo darlo a mia moglie perché nonostante abbia sostituito io la batteria del 7, quelle non originali non vanno un granché.
In più, si rimane al passo con l'eventuale rivendita del vecchio qualora si decida di farlo, ogni 1/2 anni.
Te puoi piazzare il tuo 11 Pro Max ad un buon prezzo quest'anno, qualora decidessi di rivenderlo, mentre il prossimo dovresti svenderlo proporzionalmente molto di più.
Questa la mia esperienza sulla vendita usato.
Fai benissimo, io prima di comprare il mio attuale iPhone 11 Pro Max avevo il 6S Plus del 2015 che svolgeva il suo lavoro davvero egregiamente anche dopo molti anni dalla sua uscita!Nessun bisogno di cambiare sempre!Ma, se resterò colpito dal 12 lo cambiare, giusto per sfizio..altrimenti ne riparleremo con iPhone 13!
Beh che sia solo per attività sportive era vero fino al 3. Dal 4 in poi c'è stata la svolta a mio avviso, incluso la eSim integrata.
Per chi lavora solo in ufficio, ormai si fa quasi tutto col watch, leggere/rispondere alle notifiche, utilizzo di Siri, compreso il raise to speak, rispondere sia con emoticons sia scrittura (ancora difficoltosa), vocale, ecc.
Rispondere e ricevere telefonate, facetime, ecc. sia a distanza max di 10mt, sia con l'ausilio della eSim quando si è lontani dal cell.
Tutto questo lo considero un bel passo in avanti.
Poi concordo con te, lo utilizzo moto anche per attività sportive.
Fino a qualche anno fa avevo la politica di cambiare iPhone e iPad ogni anno e watch ogni 2.
Da qualche anno ho cambiato strategia, iPhone/Watch ogni 2 anni e iPad Pro ogni 3/4 anni.
Perché se si segue la linea di rivendere dopo 1 o 2 anni, ti posso garantire che si farà molta fatica con un modello al titanio.
Quest'anno mi è andata grassa che il 4 cassa in acciaio gps+cell l'abbia passato a mia moglie. Fatto fatica a rivendere e alla fine l'ho tenuto.
Tutti vogliono risparmiare sull'usato. Dicevano tutti la stessa cosa, ah ma quello nuovo parte da 469€ il 44mm.
Hai voglia di stare a spiegare che lì si tratta di entry level.
Son tutti sordi di orecchie.
Ma non tutte le volte sarà così, ogni 2 anni ho bisogno di rivendere l'usato, c'è poco da fare, se si vuole stare al passo coi tempi.
Eppure pensavo fosse un'altra la motivazione e non "il brand", perché alla fine si dice che un Longines è pur sempre "top-quality" come orologio artigianale...
Anche io la prossima volta vorrei passare all'acciaio sia per un guadagno dal punto di vista estetico ma soprattutto per avere il vetro in zaffiro perché quello delle versioni in alluminio è veramente troppo poco resistente.
Spiegato più sotto nel commento a cui hai replicato.
Saluti
Non mi importa pensare al fatto che il 7 non debba cambiare così il mio 5 non si svaluta; se ne vale la pena lo comprerò. Semplicemente spero che aggiungano qualcosa di realmente utile. Oltretutto Apple Watch da il suo meglio non solo nell'attività sportiva, come tu dici, ma anche in tutti quei casi in cui non possiamo interagire direttamente con lo smartphone quindi ci affidiamo all'orologio per dare un'occhiata veloce alle notifiche o, addirittura, rispondere a qualche messaggio.
"Domandati invece come mai un Hydroconquest Longines o uno Squale 1521 (2 tra centinaia di orologi che rientrano nella categoria del Sub) dopo 50 anni non valgano nulla."
Come mai?
La pensavo come te...
Poi per sfizio ho preso un Huawei GT2 e mi sono trovato talmente bene che ora lo ho sempre al polso.
Non sono uno sportivo, quindi faccio un uso basic dell'orologio, mi monitora il sonno (anche questa è curiosità) ma sopratutto sento le notifiche, dove lavoro è rumoroso e il cell non lo sento, ma lui vibra leggo e so se devo rispondere celeremente o se posso prenderla con calma o se sono solo scocciatori.
Per casa rispondo dall'orologio senza dover andare a prendere il cell in un'altra stanza, insomma comodità assolutamente non indispensabili.
Ma sopratutto mi piace perchè la batteria dura almeno 10 giorni e quindi lui sta al polso senza doverlo togliere e mettere tutti i giorni per ricaricarlo... quindi anche nei periodi che utilizzo iPhone uso Huawei GT2... fan-culo Apple Whatch, toglierlo tutti i giorni per ricaricarlo... naaaaaaaa
Se lo cambi ogni anno la differenza che devi mettere è poca
Funziona talmente perfettamente che ecco un parere di un esperto: circa il migliore smartwatch in commercio a quanto pare:
by Sergio Pillon 01 Apr 2019
Rappresentante VAS nella European Public Health Alliance - Digital Health Working Group, già coautore e coordinatore della Commissione Paritetica Nazionale per la governance delle Linee di indirizzo sulla Telemedicina (Ministero della Salute, Conferenza Stato-Regioni) , Rappresentante VAS nella European Public Health Alliance - Digital Health Working Group, già coautore e coordinatore della Commissione Paritetica Nazionale per la governance delle Linee di indirizzo sulla Telemedicina (Ministero della Salute, Conferenza Stato-Regioni)
L’orologio Apple con la rilevazione del ritmo cardiaco attraverso l’elettrocardiogramma arriva in Italia: evoluzione, rivoluzione o marketing?
Arriva anche in Italia l’Apple Watch, ma il suo elettrocardiogramma e di dispositivi analoghi non valuta “i problemi del cuore”, il rischio d’infarto, l’infarto in atto (eccetera); valuta solo la presenza di una particolare condizione di aritmia. Il suo valore medico è quindi molto limitato: attenzione
Uso nella mia attività clinica dispositivi di rilevazione dell’elettrocardiogramma (ECG) ad una derivazione da alcuni anni e penso di avere una buona esperienza nel settore, anche con esperto di Telemedicina.
Elettrocardiogramma, come funziona
Prima di valutare l’arrivo dell’Apple watch vale la pena di spiegare di cosa stiamo parlando, lasciando la risposta alla domanda iniziale a chi legge. Elettro-Cardio-Gramma, ECG vuol dire misurare l’attività elettrica del cuore, da vari “punti di vista”, chiamati “derivazioni”. Una derivazione ha il suo “punto di vista” nella linea ideale che unisce i due poli elettrici su cui vengono appoggiati gli elettrodi, chi ha mai fatto un ECG sa di cosa parlo, dei fili a cui siete collegati.
Abitualmente un ECG ha dodici derivazioni e da ciascuna si ricavano informazioni più dettagliate sulla condizione di porzioni del cuore, o meglio, esclusivamente dell’attività elettrica di quelle porzioni del cuore. L’attività elettrica è quella che fa sì che il cuore si contragga e il cuore si deve contrarre in modo coordinato, prima l’atrio, poi il ventricolo che a sua volta si deve contrarre in modo coordinato. La “scarica elettrica iniziale” nasce nell’atrio, poi passa ai ventricoli e così la pompa funziona in modo efficiente e ben sincronizzata.
ECG vuol dire “misurazione dell’attività elettrica”, i “punti vista”, le dodici derivazioni sono viste virtuali, con l’ecografia, con la TAC, con la RM si vede realmente il cuore, con l’attività elettrica si misura solo il ritmo del battito del cuore, la sincronia della scarica elettrica e della “ricarica”, detta ripolarizzazione. Certamente le condizioni del muscolo cardiaco possono modificare l’attività elettrica ma non sempre questo accade.
I limiti di un Ecg medico professionale
Sappiamo che un elettrocardiogramma normale non vuol dire automaticamente una buona funzione del cuore, sappiamo che a volte serve un elettrocardiogramma sotto sforzo, esistono infarti acuti con elettrocardiogramma negativo, esistono tante alterazioni dell’attività elettrica “innocenti” ed altre molto pericolose, come abbiamo visto in casi recenti, anche di calciatori.
I limiti (maggiori) dell’Ecg di Apple
Apple Watch cosa fa in tutto questo scenario? Misura l’attività elettrica in una sola derivazione, la D1 quella tra le due braccia e analizza esclusivamente, per quanto è dato sapere, il ritmo cardiaco per 30 secondi, basandosi sul picco elettrico della contrazione del ventricolo, che è il picco più alto, facile da essere riconosciuto. Ignora, per quanto ne sappiamo, tutte le altre componenti elettriche.
Di conseguenza l’APP associata valuta la regolarità del picco e, se questo è irregolare in modo “anarchico”, non se manca qualche battito ogni tanto, ma nel caso che non si riesca a riconoscere nessuna regolarità del battito il dato viene interpretato come in possibile fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è una condizione in cui l’atrio, come un direttore d’orchestra che ha bevuto troppo, muove a caso la bacchetta; di conseguenza gli orchestrali non riescono a seguirlo ed il ritmo non ha nessuna regolarità.
Il rischio di questa condizione, quando dura per un tempo prolungato, è la possibilità che il sangue nell’atrio “ristagni” e si possa formare un coagulo che potrebbe essere spinto dal cuore nei vasi periferici, i primi sono quelli del cervello, provocando un Ictus.
Dunque, riassumendo: l’ECG ad una derivazione di Apple Watch e dispositivi analoghi non valuta “i problemi del cuore”, il rischio d’infarto, l’infarto in atto, eccetera eccetera, valuta una sola cosa: la presenza di una particolare condizione di aritmia nota come “fibrillazione atriale” o meglio potrebbe rilevarla, perché la valutazione corretta della frequenza cardiaca con ECG dipende da tante condizioni: bisogna stare fermi e tranquilli, con le braccia e le gambe ben appoggiate, respirare in modo rilassato, non avere interferenze elettriche attorno da altri dispositivi e soprattutto non avere tachicardie, extrasistoli (battiti precoci, magari a piccoli gruppi). In tutti questi casi la diagnosi “automatica” fallisce, con la risposta, diversa per ogni dispositivo, che generalmente dice ”elettrocardiogramma non valutabile”.
Il valore medico dell’Apple Watch
Che valore medico ha tutto questo? Il medico può iniziare a considerare questi dati solo quando provengono da dispositivi certificati per uso medico. L’elenco dei dispositivi medici certificati si trova presso il Ministero della Salute e può essere consultato pubblicamente. Qui sotto quanto appare facendo una ricerca con la parola chiave Apple. Immagino si tratti di APPLE INC US e risulta registrata un’app, senza codice e una “feature” la notificazione di ritmo irregolare, peraltro stranamente definita SOLO in inglese. Non sembra essere presente il dispositivo di rilevazione, APPLE Watch , ma potrebbe essere solo una questione di tempo, o di problemi burocratici.
Consiglierei Apple Watch ad un paziente con problemi del cuore?
No, non rileva automaticamente i problemi del cuore ma solo una sola tipologia di irregolarità del ritmo cardiaco, la fibrillazione atriale.
Lo consiglierei ad un paziente con una possibile fibrillazione atriale? No, ci sono decine di dispositivi certificati per uso medico che lo fanno, entrano persino del portafogli e lo fanno con tutti gli smartphone sul mercato, per di più molti di questi possono essere anche facilmente appoggiati sul petto ed in caso di disturbi permettono di inviare anche le derivazioni cosiddette “precordiali” quelle rilevate sul torace, da V1 a V6 , molto più interessanti della D1 . Infine il prezzo che per i dispositivi certificati a mia conoscenza va da circa 100€ fino ai 250€, ben al di sotto del costo dell’APPLE watch e sono detraibili dalle tasse.
Userei i dati che mi invia il paziente? Si, ma solo in caso di emergenza, in tutti gli altri casi gli direi di usare qualcosa di certificato ma sarei preoccupato dalla possibilità di pazienti ipocondriaci che mi riempiano la casella di posta di tracciati “non classificati”.
Apple Watch, l’ECG è quasi solo marketing: parola di medico esperto di digitale
No per fortuna, poiché in Italia non è abilitato ancora, ma quei pochi che son riusciti a sgamarselo, nella maggior parte il medico dopo il controllo con presidi più accurati, sovente li ascia a casa, per dire quanto sia attendibile...
Io, comunque, non ho ancora capito l’utilità di avere un secondo iPhone al polso, visto che si è obbligati a portar dietro in ogni caso lo smartphone. La versione cellular potrebbe aver senso.... e il discorso vale per tutti i prodotti simili, anche di altri marche.
Solo per non far fatica nel tirar fuori lo smartphone dalla tasca? Boh...
ECG AW detto da un medico cardiologo è molto preciso. Ma di che caxxo parlate trolls ?
certo le aziende esistono solo per fare soldi altrimenti non si farebbero pagare se è come dici tu
quando sono in ballo tanti soldi i soldi hanno la precedenza su tutto il resto
Tutti si ricordano di te, almeno in questo sei riuscito con il tuo saluti
Non l'orologio, il tizio. Siete simili a livello linguistico.
Ricordi così tanto di me ed io niente di te... che peccato.
Potresti postarmi quella "difesa"? Sai... non perchè non mi fidi ma detta così sembra abbastanza strana la cosa. ;)
Grazie
Saluti
Non mi pare sia minimamente uguale al mio.
Io parlavo di Benzo.
Quello ha bisogno delle benzodiazepine.
https://uploads.disquscdn.c...
Complimenti per il pezzo.
Cmq... non ricordo di aver letto l'utente in questione paragonare un Orologio con AW.
Saluti
Tieni, ti facilito pure la ricerca, così non ti stanchi.
https://uploads.disquscdn.c...
Riuscisti a difendere anche la falla in cui bastava inserire una pasword vuota per avere i privilegi di admin ((:
Per questo dico che sei senza speranza
Questo è uno dei miei Longines. Certa gente non ha minimamente idea di cosa dice, se arriva a paragonare un automatico ad un orologio da supermercato.
https://uploads.disquscdn.c...
Difendo ciò che ritengo da difendere, come te e come tutti. Se per te quella è una "grave vulnerabilità", puoi andare in quel post a criticare, con dati di fatto, ciò che sostieni. (:
Saluti
ahahahahhahahahahahahh
Quelli li trovo pacchiani pure io, e "Casamonica" vai a dirglielo a qualcun'altro, cogl1one.
Se proprio vuoi saperlo, io uso un Longines Column-Wheel automatico, non uso uno smartwatch di plastica.
Vatti a vedere che orologio è.
Hai appeno difeso una grave vulnerabilità in un altro post, dai ammetti qualcosa nella tua vita (: