
21 Luglio 2022
È facile pensare a Huawei Freebuds 3i come a una variante minore dei Freebuds 3 che abbiamo recensito lo scorso novembre, data la somiglianza dei nomi, ma in realtà si tratta di due prodotti molto diversi, che rispondono a esigenze - anche di portafogli - diverse.
Sono sempre auricolari TWS, chiaro, ma qui si passa a un design in-ear tradizionale, con punte in silicone intercambiabili. Alcune caratteristiche tecniche sono leggermente inferiori ai Freebuds 3, ma per lo meno non si rinuncia alla cancellazione attiva del rumore, e il prezzo è più basso. Proprio la combinazione di questi ultimi due fattori è la chiave di lettura dei Freebuds 3i. In altre parole: sono molto, molto interessanti se vi serve un paio di auricolari in grado di isolarvi in modo efficace dal mondo esterno e non volete spendere più di 100€.
Nella confezione troviamo, oltre ovviamente a custodia e auricolari, quattro paia di punte in silicone di taglie diverse (L, M, S, XS), un cavetto per la ricarica da USB Type-A a USB Type-C e i soliti manuali.
Freebuds 3i sono piuttosto simili agli AirPods, con quello "stelo" che si protrae verso il basso tanto criticato inizialmente ma che ormai è diventato un po' la norma. Naturalmente il design in-ear li rende ancora più simili agli AirPods Pro. Custodia e auricolari sono in plastica bianca, con un piccolo anello argentato in fondo allo stelo. A differenza degli auricolari Apple, è disponibile anche una variante nera.
Il case di ricarica è a scrigno - anche qui, come gli AirPods Pro. È ragionevolmente leggero e compatto, forse un pochino spesso per la tasca anteriore dei pantaloni ma tutto sommato facile da trasportare. Aprirlo, estrarre e riporre gli auricolari è davvero semplice e immediato grazie al supporto delle calamite. Sulle prime, il coperchio era un po' troppo ballerino - unico appunto lato qualità costruttiva, altrimenti eccelsa in ogni aspetto - ma dopo qualche settimana di uso quasi tutti i giorni il movimento pare essere scomparso.
Già il design in-ear offre intrinsecamente un isolamento maggiore rispetto a quello stile Freebuds 3, ma la cancellazione attiva del rumore, o ANC, rende il mondo esterno più ovattato e silenzioso: il volume generale dell'ambiente si abbassa, ma non in modo uniforme su tutte le frequenze dello spettro. Si percepisce una maggior efficacia verso quelle basse rispetto a quelle alte. Quando un'auto mi sfreccia accanto la sento, ma sembra che abbia un motore elettrico. In spiaggia il rumore del mare è percepibile, ma è molto distante e attutito, così come le voci delle altre persone.
L'ANC è ragionevolmente efficace sia durante le chiamate sia quando si ascolta musica, e le ripercussioni sulla qualità audio sono minime. Bisogna prestare davvero attenzione per percepire un leggerissimo calo nelle frequenze alte - fisiologico in pressoché qualsiasi prodotto con ANC - quando questa è attiva. Abilitare l'ANC è molto semplice: basta premere a lungo sulla superficie touch sul dorso. Una voce interna segnalerà quando la cancellazione è stata attivata o disattivata. Opzionalmente è possibile attivare anche la "modalità trasparenza", che usa i microfoni generalmente dedicati all'ANC per amplificare, invece che ridurre, il rumore ambientale. Questa modalità è utile quando si fa attività sportiva in città, per esempio.
Freebuds 3i hanno un timbro ragionevolmente bilanciato, ma che manca un po' di personalità. Il livello di dettaglio è congruo alla fascia di prezzo e alla tipologia di connessione, ma bassi e alti rimangono troppo nascosti nel mix complessivo. Quale che sia il genere di riferimento, si rimane con il desiderio di sentire un po' più "botta" nelle frequenze bassissime (la cassa di una batteria, un basso) e un suono più pulito per piatti e altri strumenti a frequenza elevata. Il supporto a un codec ad alta definizione, come il Qualcomm aptX, potrebbe fare la differenza e aiutare Freebuds 3i a produrre un suono meglio definito, ma è l'unica pecca - perdonabile se si pensa alla fascia di prezzo e alla ricchezza di funzionalità.
Anche perché poi, in definitiva, il suono non affatica l'orecchio e garantisce risultati più che soddisfacenti durante la visione di film, l'ascolto di podcast e nelle chiamate o riunioni. A questo proposito, buone notizie anche dal punto dei microfoni: l'interlocutore percepisce sempre una voce nitida e adeguatamente isolata dai rumori di fondo. La latenza è piuttosto bassa, ma si percepisce un minimo di ritardo quando si guarda un film o un video su YouTube.
Gli auricolari si indossano bene, sono stabili quanto serve per reggere una sessione di corsa o di allenamento anche prolungata. Qui subentra la sensibilità di ognuno, ma per me, che sono abituato a indossare auricolari in-ear anche 4 o 5 ore al giorno in contesti piuttosto "movimentati" (e sempre senza paura grazie alla certificazione IPX4), una volta scelte le punte in silicone della taglia giusta non ci sono stati problemi di nessun tipo. Raramente ho avuto bisogno di riaggiustarli.
Meno entusiasmante la stabilità della connessione. Nel corso di una riunione di due ore ho dovuto ricollegarle per tre volte, ogni tanto capita che l'audio "sfarfalli" rapidamente da un canale all'altro e mi sono capitate alcune disconnessioni random. Una volta, in particolare, stavo facendo attività all'aperto e non mi ero portato dietro il case di ricarica: ho dovuto aspettare di rientrare a casa e riporle nel case prima di riuscire a riconnetterle (non erano scariche).
Approssimando: in totale avrò avuto poco meno di dieci "episodi" in circa un centinaio di ore complessive di test, concentrati soprattutto nelle sessioni di ascolto più lunghe. Con il Bluetooth non si può mai dire con certezza di chi sia la colpa - magari i dispositivi a cui ho collegato i Freebuds 3i semplicemente non ci vanno molto d'accordo - ma effettivamente mi è capitato un po' con tutti (OP6T, NVIDIA SHIELD TV, iPad 2019 e iPhone 7+).
Nei miei test le tempistiche dichiarate da Huawei si sono rivelate piuttosto realistiche. A seconda dell'attivazione o meno dell'ANC e del tipo di uso che se ne fa (scenario peggiore: chiamata con ANC/migliore: ascolto puro), una singola carica della batteria da 37 mAh dura tra le 2,5 e le 3,5 ore. Non è tantissimo se si guarda l'intero panorama degli auricolari TWS: è un compromesso da tenere bene presente quando si valuta l'acquisto. In ogni caso, il case di ricarica ha una batteria aggiuntiva da 410 mAh che promette nel complesso 14 ore e mezza di ascolto.
Per gestire le funzionalità avanzate dei Freebuds 3i è indispensabile AI Life, l'app ufficiale di Huawei disponibile sul Play Store. Da qui è possibile regolare le impostazioni, installare aggiornamenti firmware e monitorare il livello di carica sia della custodia sia delle cuffiette in sé. Si può impostare l'azione da compiere quando si fa il doppio tap su ognuno dei due auricolari oppure il tap prolungato, senza però distinzione tra l'uno e l'altro.
In altre parole: si possono regolare fino a tre azioni, e nel tap prolungato si può solo gestire l'ANC disattivandola del tutto o specificando tra quali modalità scorrere. Le azioni a disposizione per il doppio tap sono quattro: canzone successiva o precedente, play/pausa e richiamo assistente vocale. Purtroppo l'app non è disponibile su iOS, quindi bisogna sempre passare da uno smartphone Android per modificare la configurazione dei pulsanti (o installare aggiornamenti software).
Non è facile trovare auricolari true wireless in-ear con cancellazione attiva del rumore, modalità trasparenza, resistenza agli schizzi d'acqua e una buona app gestionale a meno di 100€. Per chi ha queste esigenze Huawei Freebuds 3i sono una scelta praticamente obbligata, posto che si tengano ben presenti i compromessi che bisogna accettare - in particolare una qualità sonora e un'autonomia giusto discrete.
Ho riscontrato qualche disconnessione di troppo e per le mie esigenze è stato il difetto più fastidioso. Poco prima della stesura di questa recensione ho ricevuto un nuovo aggiornamento firmware, versione 1.9.1.153, che cita proprio ottimizzazioni alla stabilità del Bluetooth. Ci auguriamo che i problemi siano stati risolti.
Commenti
Salve a tutti, nelle community ci sono sempre notizie interessanti ma anche tante inesattezze per non dire scemenze, ho acquistato queste cuffie da 1 giorno, pagate 73 euro più 5 di spedizione. Dico subito che a me non frega un cavolo del sistema antirumore e cose del genere, le uso solo per ascoltare musica, dato che sono pendolare, ho messo i gommini più grandi per avere un suono più corposo, risultato, sono delle ottime cuffie in ear, lo spettro musicale è completo, bassi giusti ma presenti, medi e alti ottimi, poi se ci mettiamo a trovare pagliuzze varie non ne usciamo più, a quel prezzo sono le migliori cuffie che ho,(ne ho una ventina, anche sony sennhaiser akg ecc, a quel prezzo. Grazie
Condivido! Con P30, mai nessun problema
quando si parla di huawei in queso sito le lingue si srotolano
ma sbaglio o anche le freebuds 3 hanno la cancellazione attiva del rumore?
Aspetta che lo leggo con calma e poi vediamo. Capito.
chissene di quello che hai tu, io ho riportato parole dell'articolo e tu e l'altro genio non avete nemmeno capito
Non credo ti servano i servizi Google per il funzionamento...e ti garantisco che sono buone!
Anche io ho comprato delle true wireless cinesi su Amazon due anni fa, ti garantisco che sono buone ancora dopo due anni!
Non + vero, non c'è assolutamente nessun problema con il Bluetooth, le ho mi trovo benissimo e sono buone!
ti assicuro che non hanno così tanti difetti...le ho e mi trovo benissimo!
Ti garantisco che sono buone dato che le ho comprate! Se le compri a 30 euro non credo durino più di 30 gg.
Non è vero...le ho comprate e mi trovo benissimo!
Ma guarda che le cuffie io ho le migliori taotronics Earpods, questi manco le considero, e' l'articolo l'ho letto.
n'altro che non ha manco letto l'articolo XD
uhm no, dove hai letto che le ho acquistate? se non ti sei reso conto ho citato le parole dell'articolo e quindi del recensore
Possiedo da 2 mesi le Honor Magic Earbuds, lo stesso identico prodotto ribrandizzato, e non ho mai avuto problemi di disconnessione (possiedo un Pixel); evidentemente è un problema dei telefoni. Per quel prezzo le cuffiette sono una bomba.
Io ho le orecchie strane, posso usare solo in ear. ;)
Ne ho una casa di true wireless.
Tra le cinesone per chi ha poche pretese ci sono le Taotronics SoundLiberty 79 che hanno dei microfoni eccezionali, qualità top.
Qualche volta fanno le bizze, tipo la slave se la tieni nella box e la tiri fuori dopo non si connette.
Ma a parte questo la connessione è stabile e non succedono cose strane, tra l'altro sono leggerissime.
Poi le Orit, che sono davvero discrete, buono l'audio, batteria super, ottimi microfoni, ma cassius, un lag nei video severo!
Case cinesissimo!
Rosicamento di cosa, è risaputo che chiedono danaro per le review.
Se ti serve la fonte cercatela invece di fare il buffone.
Il titolo è corretto.
Rinuncio a qualità audio ( chi se la inkiula su delle cuffie ), connessione stabile e 100 carte.
Sono effettivamente poche come rinunce su un prodotto destinato ad entrare nelle orecchie
vero...il vecchio conio!!!
non è detto che però il prossimo presidente ritratti, in ogni casoadesso la cina è il nuovo nemico degli usa...
infatti cerco telefoni con jack, più che altro mi scoccia particolarmente l'idea di dover caricare un altro device, non che sia di chissà quale gravità, per carità però comunque bisogna buttarci l'occhio e fino a quando potrò eviterò
Tu li sottovalutati, ma fai bene, ormai le persone valgono quel che valgono.
E' scomodissimo.
Le donne arrivano prima, 6 orgasmi in 15 minuti....
Non e' marketta :D
Ci e' gia' cascato ad acquistarle.
Stavolta non gli ha fatto niente er muro.
Fanno ribrezzo.
Anche due caramelline.
E' sbagliato allora il calcolo, 15 euro sono 30 mila lire e 1 euro non sono 1.000 lire.
mah.
test.
Chippino?
A me non serve jack, ma lo ho quindi e' utile.
Apple lo fo,' lo so che lo fo'.
Ecco lo sapevo, Apple lo infila sempre nel didietro.
Anche ora.
Puoi chiamarmi Trenitalia.
"il ritardo scorre forte in te obi one more chromosomy" cit.
Il jack effettivamente è obsoleto, giusto!
obsolescenza programmata
Oppure si possono pur sempre comprare delle cuffie Type C da 10 euro e farla finita, no?
Ho avuto le FreeBuds versione 2018 (mai e poi mai le avrei comprate, sia chiaro, è stato un regalo).
Dopo 6 mesi di vita (usate manco così tanto) il volume si è di punto in bianco abbassato, rendendole inutilizzabili. Inutili i vari reset, aggiornamenti firmware, caxxi, mazzi...
Mandate in assistenza, tornate dopo quasi un mese, hanno funzionato di nuovo per 8-9 mesi, poi bon, stesso problema.
Mando in assistenza di nuovo (questa volta con il rivenditore, visto che era scaduto il 12esimo mese), tornano dopo un mese e mezzo abbondante.
Ora, 6 mesi dopo, di nuovo il problema. Buttate via, ho fatto prima.
E a quanto vedo la situazione non è migliorata. Audio scarso (finchè si sente), bluetooth ballerino, autonomia bassa (ok, sarà migliorata giusto perchè i nuovi SoC per indossabili consumano meno).
Utenti 1
Affidabilità di hdblog -9999
Cuffie senza filo, bluetooth instabile, audio non eccezionale, autonomia solo discreta è solo per Android, ... e per hdblog sono poche rinunce... è vero, se fossero delle supposte non mi lamenterei, ma visto che sono cuffie senza filo a 100 euro sono le cose fondamentali se permettete.
L'anno prossimo Trump sara' sottoterra.
Invece Apple non unge per niente prima di infilarlo.
A volte fa un po' male.