
Google 09 Mag
Google ora offre sia le OTA Image sia le Factory Image complete per il suo Pixel Watch, allineandolo così alle metodologie ormai tipiche dei suoi smartphone. Il problema è che continuano a non essere facilmente accessibili: tutti possono scaricarle, volendo, ma serve un particolare adattatore/cavo per flasharle materialmente sull’orologio. E questo “debug adapter”, come lo chiama Google, è distribuito con un sistema di inviti - quindi a pura discrezione degli sviluppatori di Mountain View.
Le build sono disponibili sulla sezione dedicata a Pixel Watch del sito Google Developers (potete seguire il link FONTE in fondo all'articolo). Le immagini sono disponibili sia per la variante solo Wi-Fi (codice r11btwifi) sia per quella con modem LTE (semplicemente r11). Le build sono basate su Android 11, e Google ha pubblicato anche tutte quelle precedenti, arrivando fino a quelle di lancio che risalgono a ottobre 2022. Ogni release è disponibile in due varianti: una per le regioni giapponese e taiwanese, l’altra per il resto del mondo.
Come sappiamo, in passato build di questo tipo si sono rivelate uno strumento prezioso per la community di modder e sviluppatori di custom ROM, ma è decisamente ancora presto per parlare dell’inizio di tale attività anche per gli smartwatch. Intanto, come dicevamo, il flashing del software rimane praticamente impossibile a meno di non possedere l’apposito debug adapter, e poi Google dichiara espressamente che:
Questi file vanno usati solo sui vostri Pixel Watch personali e non è ammesso il reverse engineering, il disassemblaggio, la decompilazione, la modifica, la ridistribuzione o l’uso diverso da quanto stabilito nei termini della licenza distribuita con il dispositivo stesso.
Ricordiamo che Pixel Watch non è formalmente venduto in Italia, ma è facile da reperire anche presso rivenditori terzi molto affidabili, come Amazon. I prezzi sono sostanzialmente allineati a quelli di altri mercati europei.
Commenti
Sarà un po' sparito ma i permessi di rooth non implicano poca sicurezza
Semmai senza bloatware samsung
preferisco di gran lunga una ROM custom famosa ad un firmware cinese originale
Erano altri tempi e spesso c'erano anche le necessità del root (telefoni venduti con memoria rom inesistente), lag vari da risolvere nelle ROM htc o samsung. Forum come androidiani o xda proliferavano grazie al modding.
Ora come ora non terrei mai un telefono rootato o con bootloader sbloccato, ma mi piacerebbe poter installare una ROM sicura e diversa dall'originale sul mio telefono, magari fatta proprio da un OEM (peccato che non ho neanche più il tempo)
Chi è quel folle che si mette a rootare il proprio cell dove sopra tiene app di banca e altre cose private e personali?
A meno di non essere 15enni brufolosi, ormai il mondo del mod è sparito.
P.s. Te lo dice uno che ha rootato vari dispositivi e che ha posseduto Galaxy Nexus e Nexus 5.
esiste ancora anche se ormai è ben più sotto traccia di una volta...
Che ricordi le custom ROM o i porting sui primi android.
Un mondo praticamente svanito nel nulla