Sicurezza 03 Lug
Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato la nostra esperienza in Valle d'Aosta per testare sul campo (e sui sentieri) i prodotti Gamin dotati di tecnologia InReach: si tratta di dispositivi satellitari che permettono di comunicare la propria posizione e non solo anche in assenza di linea telefonica, rendendo più sicure le escursioni.
Tra i commenti e sui social ci siamo resi conto che sono emerse diverse domande e curiosità: abbiamo quindi pensato di contattare l'azienda per chiedere di spiegarci meglio come funziona la tecnologia InReach e quali benefici garantisce, sciogliendo al contempo alcuni nodi e curiosità. Trovate qui sotto le risposte di Garmin e in calce all'articolo la live durante la quale ne abbiamo parlato direttamente con l'azienda.
Perché oltre all'acquisto del dispositivo, va anche sottoscritto un abbonamento mensile?
Inreach Mini è da considerarsi come un telefono cellulare: compro l’hardware ma poi il traffico e i servizi connessi devo comunque pagarli a parte. Il costo del piano Safety Annuale è di 14,99 euro al mese, una cifra che, considerando l’offerta e il livello di sicurezza garantita, riteniamo adeguato. Gli operatori di Garmin IERCC rispondono 24 ore su 24 in più di 200 lingue e possono assistere chi si trova in una situazione di necessità anche via SMS, in modo da aggiornarlo continuamente sullo stato delle squadre di soccorso: un fattore importantissimo per chi sta attendendo di essere recuperato. Per dare un riferimento, negli ultimi 15 anni sono state gestite più di 105.000 richieste di soccorso e 16.000 recuperi.
Senza abbonamento, posso comunque utilizzare prodotti come InReach Mini?
Sì, Inreach Mini, anche senza abbonamento, offre un prodotto con GPS integrato e quindi la possibilità di salvare il proprio tracciato, conoscere le coordinate della propria posizione, salvare waypoint: un navigatore GPS classico senza cartografia, in pratica.
Se manca il segnale, come fa il 112 a contattarmi?
L’attivazione della richiesta di aiuto è gestita nell’immediato da Garmin IERCC, il centro internazionale di gestione emergenze specializzato nell’assistenza e nel coordinare, quando necessario, le squadre di recupero locali.
Una tecnologia simile è utile solo a chi compie escursioni in luoghi remoti?
La tecnologia inReach nasce per supportare la comunicazione ovunque, anche dove non esiste copertura telefonica. E in montagna è facile imbattersi in zone prive di segnale telefonico: anche i sentieri battuti spesso hanno questa problematica, non si tratta di una prerogativa solo dei fuori pista o delle zone meno visitate. Si tratta quindi di una linea di prodotti pensati per tutti, dal trekker inesperto a quello professionista.
Qual è la differenza tra un sistema come InReach e i classici PLB (Personal Locator Beacon)?
I PLB (Personal Locator Beacon) sono trasmettitori che utilizzano la frequenza radio 406 MHz per comunicare con costellazioni di satelliti dedicati, parte geostazionari e parte in orbita polare bassa, che provvedono a rilanciare il segnale alle stazioni terrestri preposte all’organizzazione di soccorsi. In Italia la responsabilità è della stazione satellitare ITMCC COSPAS-SARSAT (dipartimento della protezione civile con sede all’aeroporto di Bari Palese). I modelli meno recenti di PLB usano la sola frequenza radio per una sorta di radiolocalizzazione della sorgente del segnale con un margine di precisione che può essere di parecchi chilometri, situazione che in ambiente marino può essere tollerata ma in ambiente terrestre non garantisce il tempismo di intervento necessario.
I PLB più recenti sono muniti anche di ricevitore GPS in modo da trasmettere, sempre sulla frequenza 406 MHz, anche le coordinate geografiche e ridurre drasticamente il raggio di ricerca della fonte del segnale. Alcuni modelli inoltre utilizzano anche le frequenze radio analogiche 121,5 MHz che sono attualmente usate dai mezzi da aerosoccorso per stabilire, sempre in regime di radionavigazione, la sorgente del segnale.
La sostanziale differenza tra i due sistemi è che, mentre il PLB si limita a inviare la richiesta di soccorso e si resta in attesa in modo passivo dell’arrivo dei soccorsi (supponendo l’assenza di altri sistemi di comunicazione), il sistema InReach permette una comunicazione bidirezionale continua, nel senso che, oltre all’invio della richiesta di soccorso, lo strumento permette di comunicare continuamente tramite scambio dati (SMS o email) con i propri contatti di emergenza e, soprattutto, con l’operatore di GEOS che ha preso in carico la richiesta di soccorso. Tutto sfruttando sempre la connessione satellitare Iridium.
Questa opzione di comunicazione continua ha molti aspetti positivi come, ad esempio, contribuire ad abbassare la soglia di ansia o stress del malcapitato, che può ricevere consigli su come ottimizzare le proprie risorse e/o fornire informazioni utili alle squadre di soccorso (numero di persone coinvolte, condizioni ambientali, necessità di farmaci particolari e via dicendo).
La scelta di un dispositivo come Garmin inReach offre quindi un supporto molto più articolato. Dal punto di vista dell’emergenza, oltre a garantire un alto livello di sicurezza, inReach consente una comunicazione diretta con gli operatori, e una maggior efficacia nelle operazioni di soccorso. Ma inReach, teniamolo presente, è anche un comunicatore satellitare e offre la possibilità di mettersi in contatto con i propri amici o parenti anche laddove non c’è una reale emergenza. Basta un messaggio per avvisare, per esempio, di un ritardo imprevisto ed ecco che molte preoccupazioni non sono da considerarsi più tali. Inoltre inReach è anche un vero e proprio navigatore GPS ad utilizzi outdoor, in alcuni casi anche con un mappa topografica digitale in dotazione.
Se si è in gruppo e con guide professioniste c'è molto meno pericolo o possibilità di incidenti o di restare isolati...
Purtroppo ci sono tutta una serie di situazioni, ad esempio quando si viene colti di sorpresa da condizioni metereologiche avverse, come una tormenta di neve, durante le quali anche essere in gruppo o guidati da professionisti non esclude le situazioni di pericolo.
No, pur appoggiandosi in alcuni casi alla stessa rete satellitare non sono esattamente la stessa cosa. Dal punto di vista della sicurezza, inReach è più efficace. Schiacci un pulsante e la macchina dei soccorsi si mette in moto. Con un telefono puoi telefonare, ma intanto devi sapere a chi telefonare e ricordarti di mandare la tua posizione. Inoltre, se devi comunicare in inglese, è molto più facile usare brevi messaggi di testo piuttosto che parlare in una lingua che non è la tua; si evitano fraintendimenti. Senza contare che telefonando non puoi escludere i rumori di sottofondo. Immagina di essere in mezzo a una tempesta su una piattaforma petrolifera..... non proprio come essere in chiesa.
Commenti
1) A Decathlon ci puoi andare per svariati motivi, non solo per spendere poco in assoluto.
Mi ripeto: nel primo post hai fatto passare il messaggio, spacciandolo per verità assoluta, che con il materiale Decathlon non si può fare ciclismo ed è semplicemente falso. Anzi... Superficiale.
P.S. Scrivere "punto" al termine di una frase non è molto maturo.
2) La sella da svariate centinaia di € evidentemente era solo un esempio. Anche qui: scrivere che con una sella basica, di quelle che i produttori mettono di serie sulle bici per aumentare i loro margini, non si possa fare ciclismo "manco per 10km" fa semplicemente sorridere. Non è il prezzo (che siano 100€ o 300€) che rende comoda una sella.
Ciao!
Ah però. Le mie con l'adolescenza mi hanno abbandonato. Non che prima, ma insomma. Qualcge ferrata l'hanno fatta.
Ah, ok, mi sembrava... Volevo fare il Quintino Sella ma da Saint Jaques arrivo con mia figlia di 8 anni, al colle Bettaforca, poi ho desistito, troppo piccola per quella avventura, ma l'hanno prima a 7 anni è venuta con me al Mezzalama..
Si, la montagna è la custode della mia anima. Mai mi separerò dai miei pendii, dalle mie valli. Sono morbosamente innamorato della natura.
1)a decathlon ci vai perché vuoi spendere poco, punto, a meno che tu non cagh1 soldi dalla mattina alla sera.
una volta passata la fase iniziale, se l'attività che hai iniziato a praticare continua a piacerti e ci dedichi molte ore durante la settimana, decathlon per forza di cose lo abbandoni, a favore di negozi e/o siti specializzati.
2)e chi a parlato di spendere svariate centinaia di euro per la sella? la mia, di selle italia, l'ho pagata €100.
la sella montata su quella bianchi è quella messa dal produttore giusto per non farti sedere sul reggisella.
Eh sì... Superficiale perché non hai argomentato e approfondito, facendo passare una tua esperienza personale come verità assoluta che deve valere per tutti.
1) Mi riferivo all'abbigliamento marca Decathlon, non a quello di marca... C'è (quasi) ogni fascia di prezzo per coprire le esigenze di tutti. Quindi dire "con un completino di Decathlon non puoi farci ciclismo" non vuol dire nulla, magari un principiante passa di qui, ti legge e pensa sia vero.
2) In effetti non lo so, perché non sono mai andato in bici al bar a prendere il caffè...
Ma con una sella abbastanza basica (immagino di qualità simile a quella di serie sulla tua Bianchi) ho finito la Oetztaler e non sono andato in ospedale, mentre anni fa ho avuto per un po' una Fizik Antares 00 Versus Evo (300€ di sella di listino) e non mi sono trovato perché mi dava un po' fastidio... Evidentemente la conformazione della sella, la dimensione (larghezza) della seduta e il tipo di imbottitura non erano adatte al mio fondoschiena... Ma il prezzo c'entra nien
sappi che ti invidio da morire. da solo sulle montagne...
Disse il cinese: da glande voglio essere come te. Copyright
E magari una parte di questi recuperi sono di gruppi di 4 o 5 persone
Primo non so come fai a sapere quello che fanno gli altri, anche se se lo facessero cosa te ne frega..
Sinceramente una persona può anche comprare tutti i Garmin che vuole, anche per usarlo nella tratta dalla porta di entrata al cancelletto esterno della sua abitazione senza che qualcuno abbia qualcosa da dire..
Commento piuttosto superficiale...
Completino da Decathlon quale? Vendono salopette da 10€ e salopette da 70/100€... 50/70km a che ritmo (e di conseguenza per quanto tempo in sella)?
Poi per la comodità della sella... Lo sanno anche i principianti che è estremamente soggettivo... Non è che una sella più costa più è comoda eh.
Prima di dire a qualcuno che si sbaglia di grosso bisogna un attimo argomentare, altrimenti non si porta valore alla discussione ;-)
Poveri clienti, allora
Oruxmap è gratuito se lo scarichi dal sito ufficiale.
Non trovo assolutamente ridicoli le persone che si vestano si equipaggiano a dovere, anzi trovo stupido chi pensa a questo e di chi va in montagna con il vestiario inadatto.
Non valutano valutano la propria sicurezza..
Lo so che la maggior parte preferisce acquistare altri prodotti anche spedendo alte cifre ma non spendono per questi apparecchi per la propria sicurezza..
Il problema che ti spendono 200 euro per una giacca o 350 euro per un guscio altrettanto per un scarpone e non ne spendono per la propria sicurezza..
ma che stai addì...
ma è a pagamento, Osmand è gratuito
ma lavora con openstreetmap?
ora lo guardo
dipende che tipo di guida, bravura e competenze.
è come dire sino un dottore....si ma dipende anche li di cosa , intelligenza ecc ecc .
Uso da anni oruxmaps. Gratuito e va una meraviglia. Mappe offline e via
montagna, bici, corsa, trail, arrampicata... e basta (non in contemporanea)
non era necessario il recupero per gli altri, li hanno solo aiutati e rincuorati
grande!
beh insomma...
ti davo una alternativa
alpinista è un parolone
non ci penso nemmeno
cosa c'èntra con quello che ho scritto?
stai a casa.
è un salva vita .
allora togliere gli airbag dalla auto, le cinture di sicurezza tanto mica le usi tutti i giorni
non significa niente.
Sei anche un alpinista? Quante cose si scoprono
Si ma quando lo fai il "risparmio" viene annullato, senza contare che un satellitare solo per l'eventualità di chiamare i soccorsi è uno spreco, costa troppo e non è comodo e funzionale come altri mezzi specifici... Poi fai come vuoi
non è che chiami i soccorsi tutti i mesi... e se lo fai hai un problema
Vado spesso in montagna. In un'uscita di 6-7 ore, con solo GPS e rete telefonica ma 4G disattivato, consuma una media del 15-20% malgrado registri no-stop la traccia su Wikiloc.
E che c'entra?
1) il telefono satellitare costa già di suo parecchio di più di questo
2) il costo a consumo di una chiamata satellitare è parecchio più elevato di questo (tempo che chiami il soccorso più vicino e gli dai le coordinate hai già speso un mese di abbonamento di questo)
sono tariffe ricaricabili
Sono guida di montagna zio
si si è arrivato lillu di sta ceppa
Sempre fatto così, assicurazione 100k ricerca e soccorso annuale e poi abbonamento solo nei mesi c'è lo utilizzo
Non è un telefono satellitare. Oltre a essere povero ( 350 roba da ricconi ) sei pure analfabeta
come farsi incu...re 180 euro l'anno per niente
se proprio vai nel nulla cosmico in mezzo a un canyon (in Italia? ma dove? vabbè) ti compri un telefono satellitare e risparmi pure
prima di raggiungere i 180 euro ti fai mezz'ora di chiamate, all'operatore speleo gli racconti anche la tua vita
Sicurissimo.
Uso da anni un GPS esterno QStarz. Il GPS beve assai