
28 Luglio 2022
A due anni dalla precedente generazione Sony rinnova le sue migliori cuffie around ear e lancia sul mercato le WH-1000XM5, modello di gran pregio che si va subito a posizionare sul gradino più alto della loro line up. Le sto provando dal giorno del debutto, un paio di mesi fa, e da allora ho potuto saggiare tutte le migliorie apportate (e anche qualche limite). Il passo in avanti pare evidente, soprattutto sotto il punto di vista tecnologico, ma la casa giapponese ha dovuto sottostare anche a qualche piccolo compromesso che manterrà ancora attuali i modelli precedenti.
Non cambia la denominazione, sempre complessa e certamente poco fluida, ma su questo fronte Sony sta facendo uno sforzo generale che punti alla semplificazione. Chissà che anche qui si arriverà alle cuffie "Mark Xxxx"...
Belle sono belle, un po' più minimal e legate ovviamente alle linee della famiglia, ma qualcosa è cambiato: per assurdo risultano leggermente più "ingombranti" della precedente generazione per una precisa scelta costruttiva che non permette di piegare l'archetto.
La sensazione è di avere a che fare con delle cuffie di fascia alta, nonostante sia presente una forte impronta green che, anche qui, include plastica riciclata ed un packaging eco-friendly. Cuscinetti morbidissimi di nuova concezione e archetto ridisegnato: l'anima è infatti circolare, più minuta e meno rigida di quanto non fosse nelle generazioni passate, aumentando così il comfort senza alcun compromesso. Facile da allungare o accorciare per pareggiare le diverse misure del cranio, ed elastico quanto basta per non dare fastidio una volta che le si indossa.
Non c'è alcuna certificazione contro i liquidi, o almeno non è specificata dalla casa madre, e questo aspetto conferma la volontà di non spingere questo tipo di soluzione per le attività sportive. Nessuno me ne voglia, ma al giorno d'oggi trovo assurdo pensare a delle over-ear per qualsiasi attività che porta a sudore e stress fisico, soprattutto vista l'abbondanza di piccole e leggerissime true wireless (avete visto ad esempio le LinkBuds S sempre di Sony? Ve ne parlo qui).
Le WH-1000XM5 sono con tutta probabilità le cuffie around ear più comode che abbia mai provato (247g), cosa che mi è stata confermata avendo avuto la possibilità di "stressarle" in un lungo viaggio per svariate ore consecutive. L'archetto imprime la giusta forza sulle orecchie che permette l'aderenza necessaria, ma non va oltre. Peccato solo che, al collo, non si possano ripiegare con i padiglioni rivolti verso il basso ma solo verso l'alto, cosa che non ha molto senso.
Dai vecchi case tutti rigidi si passa ad uno semirigido, un po' più grande ma con i fianchi a fisarmonica, che permette di ridurre lo spessore e schiacciare così il tutto una volta riposto in borsa o in valigia. All'interno c'è soltanto un altro piccolo alloggio magnetico per il cavo jack e per quello Type-C in dotazione.
A distinguere le WH-1000XM5 è la tecnologia Sony, soprattutto quella di cancellazione del rumore di fondo. Una volta indossate, e saggiata una comodità già elogiata abbondantemente, si nota subito un netto salto in avanti nel ANC. Questo avviene grazie agli 8 microfoni (contro i 4 della 4° gen) disseminati tra i due padiglioni e al processore integrato V1 che si aggiunge al processore HD QN1 già visto due anni fa. Insomma più capacità di ascolto dei rumori circostanti, più potenza di elaborazione di questi dati e riproduzione attiva della gamma di suoni, uguali e contrari, che ci isolano a dovere anche in mezzo agli schiamazzi.
Altro fattore non indifferente, che un orecchio allenato percepisce subito, è la delicatezza con cui l'ANC effettua tutto questo: a differenza del passato, infatti, si ha meno pressione sonora ed un fastidio praticamente assente. A volte, pur di annientare i suoi esterni, le cuffie di nuova generazione ci "sparano" contro delle frequenze utili allo scopo, risultando un po' invasive. Il design e la scelta dei materiali infine giocano un ruolo da non sottovalutare: indossate le WH-1000XM5, da spente, si percepisce immediatamente un discreto isolamento dovuto ai cuscinetti.
La qualità del suono è stata ancora migliorata grazie ad un nuovo driver da 30mm progettato per l'occasione, è garantito lo standard Hi-res wireless via LDAC e non mancano tutte quelle chicche capaci di rendere l'esperienza d'uso più semplice. Penso alla solita e utilissima funzione "speak-to-chat" che riduce in un istante il volume di ciò che stiamo ascoltando non appena accenniamo una sillaba.
A proposito di conversazioni, sembra leggermente migliorata anche la qualità in chiamata, si passa così dai 2 microfoni beamforming ai 4 delle WH-1000XM5 con tanto di AI. Mi aspettavo qualcosa in più, sarò sincero, i suoni sono infatti ben distinguibili e apprezzabili ma restano leggermente sporchi e su questo Sony può sicuramente lavorare ancora per alzare l'asticella.
Grazie alla solita applicazione Headphones, che consiglio vivamente di installare sia su Android sia su iOS, si entra poi in un mondo fatto di personalizzazioni e funzioni che espandono per davvero l'esperienza d'ascolto. Tralasciamo per un attimo le ovvie equalizzazioni e configurazioni, dall'App possiamo gestire rapidamente il "multipoint" e l'associazione a più dispositivi, così da usare le cuffie più liberamente. Si può attivare il "Quick Access" per entrare con un tap direttamente su Spotify senza passare dallo smartphone, e ancora attivare le impostazioni del "360 Reality Audio".
Lato connettività poco da lamentarsi se non la mancanza del chip NFC che, in passato, facilitava oltremodo il pairing. Mi spiace non averlo, ma è altrettanto vero che basta pigiare un po' più a lungo il tasto di accensione per attivare la modalità di associazione. Le gesture sono poche e chiare, tutti i controlli sono concentrati sul padiglione destro e con qualche swipe permettono facilmente di mettere in play/pausa un brano, mandare avanti o indietro e attivare l'assistente virtuale scelto (Google o Alexa). Entrambi rispondono rapidamente alle richieste.
Confermata l'autonomia di lunga durata, Sony parla di 30h con carica completa e porta USB-C che supporta adesso lo standard Power Delivery (PD) per avere in pochi minuti l'equivalente di qualche ora di riproduzione. Secondo i miei calcoli quella reale si attesta attorno alle 27-28 ore, ma bisogna sempre considerare se l'ANC è attivo o meno. Non le ho certo portate per più di un giorno consecutivamente ma si ha la sensazione poter andare avanti delle settimane se si limita l'utilizzo giornaliero.
Si posizionano al vertice ed è quindi prevedibile un listino alto a 420 euro nelle due colorazioni nera e beige, un pelo più in alto delle WH-1000XM4 che resteranno sul mercato (ufficialmente) a 380 euro. Inutile forse dire che per poche decine di euro avrebbe poco senso puntare sul vecchio modello, alla luce di tutte le migliorie che sono stata apportate in questi anni di sviluppo. Ma il vecchio modello non è da escludere completamente per due ottimi motivi: il prezzo online (attestato intorno alle 250 euro) e la maggior portabilità, soprattutto per chi viaggia tanto.
Le nuove WH-1000XM5 hanno ricevuto in rete un piccolo ritocco e sono adesso poco sotto la soglia dei 400 euro, ma anche nelle prime settimane sono andate ancora più giù e, per questo, consiglio di monitorarle per risparmiare qualcosa. Probabile che ritorneranno in sconto (più sostanzioso) non appena sarà terminato questo periodo estivo di viaggi, d'altronde sono delle cuffie pensate anche a questo scopo.
Di certo si scontrano nel mondo consumer con le AirPods Max, seppure queste ultime si possano apprezzare appieno soltanto se si possiede un altro dispositivo Apple come fonte e questo rappresenti un limite in generale. Se le AirPods Max, da una parte, possono risultare un passettino in avanti nella cancellazione del rumore e nella qualità del suono, bisogna considerare la maggior apertura dei Sony e delle sue WH-1000XM5 all'intera platea di potenziali utilizzatori.
Commenti
Che le air pods siano meglio di queste come qualità sonora.... Non ci credo proprio.... Mha....
Grazie mille! Non avrei voluto ma hanno deciso così, pazienza, si va avanti :)
ho sentito solo ora che lasci pure tu, dopo 10 anni, mi viene la lacrimuccia visto che praticamente ho seguito la nascita del vostro b*g e tutta la sua evoluzione. quanti ricordi e quante risate ci facevate fare con il mwc, ricorderò sempre la serata del drone tra te e totò. ti auguro altri successi gabri, a presto.
Ho le XM4 e sono uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto in vita mia. Queste son bruttine e scomode per il fatto di non poterle piegare, secondo me meglio le vecchie.
beato te che vai già in pensione! :)
ma che recensione è? Stiamo parlando di cuffie, possibile che l'unica cosa che si dica sul suono è: "La qualità del suono è stata ancora migliorata grazie ad un nuovo driver da 30mm progettato per l'occasione",
Sei morto?
Ti ringrazio tanto, a presto!
Grazie tante :)
Adesso prentendi che la gente di parte legga le recensioni.
asd
Ciao Gabriele, sei stato un volto storico e grazie per essere sempre stato chiaro e professionale con le tue recensioni, in bocca al lupo per tutto.
è ora di metterle in Leasing ...
Le schede di analisi che riportano le risposte in frequenza sono senza dubbio utili ma non ti dicono come suona un auricolare. Ne intuisco il senso per le esigenze audiofile, ma l'alta fedeltà riguarda un'altra categoria di prodotti. Secondo me vale di più esperienza di qualcuno che ha avuto la possibilità di provarne tante con diversi generi musicali. Dopodiché oltre una certa soglia la qualità musicale è molto simile; vi sono variazioni di dettagli che fanno comprendere la personalità di un prodotto. Ad esempio alcune sono molto analitiche, altre favoriscono il rilassamento (B&O), altre ancora costruiscono una scena molto ampia (Apple), etc. ;-)
benissimo, lo uso tra s22 ultra e Tab s6 e quando capita anche con il PC.
"Se le AirPods Max, da una parte, possono risultare un passettino in avanti nella cancellazione del rumore e nella qualità del suono, bisogna considerare la maggior apertura dei Sony e delle sue WH-1000XM5 all'intera platea di potenziali utilizzatori."
Eppure è comodamente scritto nella conclusione
Il multipoint come funziona ?
Il multipoint funziona bene ?
Ma dove mai una cosa esclude l'altra?
Propri perche' essendo appassionati di musica ma non di technologia del suono non hanno le competenze per distinguere la qualita' sonora tra un prodotto da 100€ ed uno da 1000€.
Cioè vuoi dire che gli appassionati di musica non avrebbero un ottimo orecchio? In che mondo?
Lo annuncia alla fine della recensione
Va via anche lui?
basta che non va via pure sentado,altrimenti muore anche il forum e le recensioni super top come quella sua di s8ultra di 2 giorni fa non le rivediamo piu
Altro che air pods max
https://uploads.disquscdn.c...
La categoriea di cui tu parli non riuscirebbe a distinguere la differenze di qualita' tra una da 100 ed una da 1000€.
Io ho delle akg k240 monitor 500ohm made in austria del 1998. Se è una gara mi iscrivo
Le.migliori.dei.migliori
Puntualizziamo
Io ho le XM3 prese con la promozione dell’XZC2 all’epoca e mi trovo benissimo. La mia fidanzata da delle BOSE QC e molte volte si “ruba” le mie SONY.
Crei musica e quello che ascolti è musica.
Il suono è oggettivamente misurabile e non ha niente a che fare con l'arte
Altra inesattezza. Io creo musica col computer ed ascolto I suoni dei vari synth ed effetti, quindi non solo musica.
Il prezzo di 999 dollari al netto di tasse è esattamente 1200 euro iva compresa, ed è fissato dal produttore, non dal distributore.
Il distributore ufficiale in germania non esporterebbe mai in un altro paese CEE, perchè il produttore gli fa decadere il contratto (ogni distributore ha una regione di competenza, contrattualmente prevista).
Il rivenditore che compra in italia da un rivenditore CEE compra al netto di iva, quindi quando racconti di aver visto di una esportazione in italia da 643+VAT, stai dicendo una fesseria, posto che l'esportazione è esente iva ed i due soggetti fanno la dichiarazione doganale Intrastat.
Il prezzo più basso cui trovi in Germania la Mark Levinson 5909 è 999 euro da MD Sound, che è forse il rivenditore ufficiale con i prezzi più bassi d'europa.
Quindi no, non c'è tutto questo margine, ed il solo modo di pagarle, in italia, 800 euro o poco più, è comprarle dai vari "giratori di iva", grossi o piccoli che siano.
La terza via è quella di chi ha successo e diventa un mastrota 2.0... solo che invece di materassi e pentole vai di aspirapolvere, robottini, auto e ogni cosa che ti passano da "vendere" spacciandola per recensione.
Alla Palombo.
Quale sarebbe la differenza, scusa?
Basta configurare nei comandi “hey siri hey google”.
Lo uso quotidianamente.
Ciao.
Si certo sono d'accordo, anche se ripeto, queste cuffie suoneranno benissimo anche con file AAC, poi se l'obbiettivo è la qualità audio non comprerei proprio queste e eviterei Bluetooth e cancellazione del rumore ecc..ma questo è un altro discorso
Che ci siano pratiche ben note lo si è sempre saputo, ma io compro da canali importanti, solo che l'importatore non lo paga 999$, quindi il suo guadagno è enorme, io ho visto comprare in parallelo senza evasione dal rivenditore uffciale in germania e chi compra ( all'ingrosso ) la paga 631€+vat al 19%, quindi 845€ è tanto comunque perchè ci sono quasi 100€ di guadagno, il rivenditore in italia sta guadagnando una follia, certo non sta facendo nulla di illegale, ma comprare anche fuori paese e non dal rivenditore italiano non è illegale.
Dalle 900 alle m5 in l salto è notevole, anche solo a livello di comodità.
Ordinate un mese fa..suonano bene ma ho fatto reso..la parte interna del padiglione ha troppo poco spazio e la tela toccava l'orecchio dandomi tantissimo fastidio..volevo sostituire le mie qc35..aspettero qualcosa di nuovo da bose
Ebbè
Te la ricordi eh
esatto, oppure ti cerchi una nicchia di non urlatori e te la curi con calma per passione.
è esattamente così, all'inizio ci metti la passione e cerchi di fare qualcosa di bello e valido, poi vedi che il pubblico non ti premia perché l'urlatore che copia/improvvisa/non ha competenze è più premiato. Allora cerchi di continuare a fare le cose con passione mettendoci però un cappello da urlatore solo nella copertina, per poi accorgerti che non è comunque sostenibile, che i soldi vanno agli urlatori, e che purtroppo questo è il pubblico italiano. D'altronde la prova la vediamo ogni giorno e si rispecchia anche in politica...
Risultato? O cambi e diventi un urlatore (tanti lo hanno fatto e molti li conosco di persona), oppure ti rassegni e inizi a cercare un lavoro da panettiere che da molte più soddisfazioni
Ti sfugge il senso del discorso, che va oltre il prodotto in questione.
Sarebbe Melita Toniolo?