
27 Febbraio 2020
Apple Watch, oltre ad essere lo smartwatch che domina lo specifico segmento di mercato, può essere utilizzato come strumento che aiuta ad individuare sintomi di determinate malattie cardiache. A partire dai modelli Series 4, Apple ha introdotto il supporto alla funzione ECG che permette di effettuare in maniera molto semplice e rapida un elettrocardiogramma.
Apple e Johnson & Johnson hanno annunciato oggi uno studio, tramite una nuova app, volto a raccogliere maggiori informazioni sulla fibrillazione atriale e su altre condizioni monitorate da iPhone e Apple Watch.
Obiettivo principale di "Heartline Study" è quello di provare a capire se la tecnologia di monitoraggio della salute di Apple può essere in grado di aiutare a ridurre il rischio di ictus. Il problema della fibrillazione atriale, una delle principali cause di ictus, è la difficoltà nel diagnosticarla in quanto non ci sono sintomi fisici nella maggior parte dei pazienti.
Lo studio è rivolto a tutti gli statunitensi che hanno 65 anni o più, hanno un programma di assicurazione Medicare, accettano l'accesso ai relativi dati ed utilizzano un iPhone 6s o successivo. Una volta selezionati, i partecipanti saranno divisi casualmente in due gruppi: uno utilizzerà solo l'app Heartline Study su iPhone, l'altro utilizzerà l'app su iPhone ed un Apple Watch. Lo studio durerà tre anni e richiederà un impegno attivo per due anni. Il terzo anno sarà dedicato alla raccolta dei dati.
Apple partecipa regolarmente a studi scientifici con i suoi device. Recentemente ha partecipato all'Apple Heart Study pubblicato dalla Stanford Medicine che da determinato che "Apple Watch" è in grado di rilevare con successo la fibrillazione atriale. Sempre lo scorso novembre, ricordiamo, numerosi utenti italiani hanno avuto la possibilità di provare la funzione ECG di Apple Watch nell'ambito del progetto "Isola del Cuore" attivato dall'Ospedale Fatebenefratelli in collaborazione con Magnetic Media Network.
Commenti
no caffé no party...
Ci ha a cuore....
Fa anche lo shampoo?
MA DOVE ???
Quello studio dimostra esattamente il contrario ovvero che quella funzione è palesemente inefficiente e inaffidabile, con grandissima parte delle notifiche falsi positivi e quelli rilevati non erano neanche minimamente sufficienti a coprire la normale prevalenza della FA nella popolazione.
Mamma Apple pensa sempre a noi.
https://uploads.disquscdn.c...
...e Johnson!