Huawei Ban: Telenor non si rivolgerà più alla società cinese, poi smentisce

16 Dicembre 2019 13

La distensione diplomatica in corso tra Stati Uniti e Cina potrebbe rappresentare un punto di svolta per le vicende che riguardano Huawei e il suo ban, tuttavia sembra che alcuni partner della casa cinese stiano comunque rivalutando i rapporti con il colosso di Shenzhen, almeno per quanto riguarda la fornitura di attrezzature dedicate allo sviluppo dell'infrastruttura di rete 5G.

Le ultime novità giungono dall'operatore norvegese Telenor, il quale - nel corso del fine settimana - ha rilasciato una serie di dichiarazioni in apparente contrasto tra loro, ma che in realtà ci offrono un interessante spaccato di come le società stiano affrontando questo grosso periodo di incertezza dovuto alla precaria posizione di Huawei. Ma andiamo con ordine.


Tutto è cominciato lo scorso venerdì, quando Petter-Boerre Furberg - a capo di Telenor - ha rilasciato una dichiarazione a Reuters in cui affermava che la società intende abbandonare gradualmente tutte le attrezzature realizzate da Huawei. Ciò non avverrà dall'oggi al domani, ma nel corso di un progetto di ammodernamento della sua infrastruttura che verrà attuato nel corso di 4-5 anni. Insomma, ogni volta che sarà necessario aggiornare un componente, questo non verrà più acquistato da Huawei, ma da uno dei suoi concorrenti, come ad esempio Nokia e Ericsson, con cui Telenor ha siglato accordi strategici per la fornitura di attrezzature 5G.

La dichiarazione è stata successivamente corretta domenica attraverso un comunicato di Hanne Knudsen - vice presidente del reparto comunicazioni di Telenor -, sempre rilasciato a Reuters. Le dichiarazioni della Knudsen hanno ammorbidito quelle precedenti di Furberg, visto che viene citata la partnership decennale con Huawei che ha permesso a Telenor di sviluppare la sua rete 4G e viene dichiarato che la casa cinese continuerà ad essere uno dei partner chiave per lo sviluppo e l'ammodernamento della rete 5G in alcune aree selezionate della Norvegia.


Le parole della Knudsen non chiudono completamente le porte in faccia alla casa cinese con cui ha collaborato a lungo, ma sembra comunque chiaro che il ruolo di Huawei verrà comunque ridimensionato nel corso dei prossimi anni. D'altronde, sebbene i rapporti tra USA e Cina stiano attraversando un temporaneo periodo di dialogo proficuo, non c'è alcuna garanzia che questa pace possa essere duratura, al punto da rassicurare gli investitori sull'affidarsi a Huawei per i prossimi 10 anni o più, durante i quali la rete 5G evolverà sino a diventare quella primaria.

Il caso di Telenor è senza dubbio lo specchio della situazione attualmente vissuta anche da molti altri partner: difficile rinunciare alle attrezzature estremamente competitive di Huawei, ma il rischio che queste possano diventare inutili - in seguito all'inasprirsi del conflitto commerciale - è troppo grosso e non può essere affrontato a cuor leggero.


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Commenti

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L'immagine di apertura è un bellissimo "triggered".

estiquaatsi

Una televisione booleana?

PassPar2_

Che centro io? Ma poi se anche io non fossi imparziale cambia qualcosa sul discorso? Cioè la validità di un discorso è data da chi lo pronuncia?

Sep Cuccio

difficila arrivare a TeleNor(vegia), si' si' difficile

Telcoitaliota

In Corea del Sud il 5G commerciale c'è da a prile 2019 e lo hanno lanciato tutti e tre gli operatori, senza tecnologia cinese. A fine anno ci saranno 5 milioni di abbonati. Negli USA si fa FWA in parecchie città, in Europa la Svizzera ha una buona copertura.

Aniene

Ti rigiro il consiglio: il 5G non è attivo in altre parti del mondo come standard già utilizzabile se non in Cina in più di 50 città da Novembre. Nel resto del mondo ci sono poche antenne perlopiù utilizzate per test.

Telcoitaliota

Consiglio di leggere più giornali, il 5G è commerciale in oltre 50 Paesi nel mondo e a supportare gli operatori ci sono le europee Nokia ed Ericsson e le cinesi Huawei e ZTE. Più Samsung

theBluvigo

tu invece sei il maestro dell'imparzialità, ma fammi il piacere

PassPar2_

Titoli come al solito fuorvianti e a favore di Huawei.

Desmond Hume

ti piace vincere facile. Io avrei detto che si trattava di una emittente padana di televendite.

Aniene

Pazzesco, una società che è leader nella tecnologia 5G che ha già coperto più di 50 città in Cina dove oggi hanno questo standard utilizzabile quotidianamente (unico paese al mondo) dipinta come una società di spie dagli usa e dai suoi alleati (colonie ndr). Sospetti, accuse, diffamazioni senza la minima prova tecnica che abbiano mai installato dispositivi o aperto backdoor nei firmware per lo spionaggio. Gli unici che sono stati pubblicamente smerd.@.ti nella storia (recente) per spionaggio sono proprio gli Americani che hanno intercettato, e continuano a farlo, tutti i governi del mondo compresi gli "alleati" europei. E chi lo ha documentato vive nascosto e teme per la sua vita in paesi che non hanno leggi per l'estradizione altrimenti sparirebbero nell'oblio (ovvero giustiziati) dal paese che tanti credono il baluardo della democrazia e dell'emblema dell'occidente. Altri invece non hanno avuto la prontezza di nascondersi in Russia e sono già stati vigliaccamente deportati o stanno per esserlo. Se lo faceva un qualunque altro paese considerato canaglia si sarebbero indignati tutti i giornalai europei, invece per queste persecuzioni se fatte dal paese sovrano, silenzio totale.

lynx

io no, dato che ci lavoriamo in ambito IoT :)

Desmond Hume

hey tu di là verità: ti stai chiedendo che caxx è Telenor.

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