
09 Febbraio 2023
La continua evoluzione nel mondo periferiche e dell'hardware per PC porta sempre più aziende ad espandere il proprio portfolio prodotti ed esplorare nuovi segmenti di mercato. Corsair, da sempre una delle aziende più attente e attive nel settore, è entrata così da qualche tempo nella scena del raffreddamento a liquido custom lanciando i prodotti della serie Hydro X. L'obbiettivo è ovviamente quello di offrire un prodotto in grado di migliorare le prestazioni dei PC desktop riducendo temperature e rumore, ma soprattutto di rendere più accessibile un’operazione complessa come quella dell'installazione di un kit liquido custom.
Si, è vero, Corsair non è né la prima né l’ultima azienda che porta sul mercato prodotti di questo tipo, ma dalla sua ha sicuramente una grande esperienza nella comunicazione e nel marketing, oltre che un nome ormai importante all’interno del mercato gaming consumer; un dettaglio che certamente non guasta. A fare il paio con questa esperienza c'è poi anche l’abilità del produttore di realizzare soluzioni sempre molto curate dal punto di vista del design, dei materiali e dell’assemblaggio, elementi che sicuramente pesano nel momento in cui l'utente deve scegliere a che brand affidarsi. E quindi perché non buttarsi anche in questo settore?
Proprio con l'intenzione di valutare questo primo passo dell'azienda nel mondo del raffreddamento liquido custom abbiamo quindi chiesto a Corsair di fornirci il necessario per "liquidare" il PC dedicato al simulatore di guida che abbiamo assemblato ormai un paio di anni fa. Come sarà andata? Ora vi racconto tutto.
La scelta di utilizzare un sistema a liquido di questo tipo è spesso messa da parte dalla maggior parte degli acquirenti, probabilmente per le difficoltà che si possono riscontrare nelle operazioni di assemblaggio ma anche per la complessità del processo di scelta dei componenti, che devono essere logicamente compatibili con gli elementi che compongono il nostro desktop.
Per semplificare tutto ciò Corsair ha messo a disposizione sul proprio sito web un vero e proprio configuratore, estremamente completo ed intuitivo (pensate che è possibile scegliere tra 2500 case, oltre 3000 schede madri e circa 3400 GPU di tutti i produttori). In questo modo il processo di scelta degli elementi che comporranno il nostro kit liquido custom è decisamente più semplice; anzi, se non sbagliate ad inserire il modello di uno dei vostri componenti direi che è praticamente impossibile commettere errori.
In base al vostro hardware sono poi disponibili diversi colori e modelli di waterblock, pompe, ventole, tubi, raccordi e liquidi refrigeranti; tutti elementi che potranno poi essere ulteriormente personalizzabili grazie al software iCue, che permetterà di gestire qualsiasi aspetto, a partire dai nostri “amati” LED RGB.
Bene, andiamo quindi ad analizzare i vari elementi del kit singolarmente e poi vediamo anche che benefici ha portato questo upgrade al nostro desktop.
Commander Core XT è il dispositivo che, tramite l’ausilio di iCue, ci permetterà di gestire velocemente e facilmente i LED RGB, i sensori di temperatura (due dei quali presenti in confezione) e la velocità delle ventole (fino ad un massimo di 6) all’interno del nostro case. Il controller ha un sistema di ritenzione magnetico, caratteristica sicuramente molto gradita dal momento che ci consente di posizionarlo, ed eventualmente spostarlo, molto agilmente; si alimenta tramite SATA e si collega alla scheda madre utilizzando un semplice connettore USB 2.0.
XC7 RGB PRO è invece il waterblock al quale abbiamo affidato l’arduo compito di gestire i bollenti spiriti della nostra CPU; è costituito da una piastra in rame nichelato e oltre 110 alette incaricate di dissipare efficacemente il calore e riuscire a tenere le temperature più basse possibili garantendo margini più ampi per un eventuale overclock. Sono presenti un connettore di ingresso e uno di uscita con filettatura G1/4" per consentire il montaggio dei raccordi.
Il rivestimento del blocco principale è in alluminio sabbiato, la camera di flusso del liquido è in plastica trasparente e insieme al logo Corsair retroilluminato adatta senza problemi a qualsiasi sistema, donando un look affascinate ma allo stesso tempo anche sobrio ed elegante. L’illuminazione a 360 gradi è affidata a 16 LED, ovviamente personalizzabili tramite il software iCue.
Il suo montaggio è stato semplicissimo: la pasta termica è pre-applicata quindi, dopo aver installato la staffa di fissaggio sulla scheda madre, abbiamo posizionato XC7 fissandolo tramite le viti in dotazione che, come di buona norma, vanno serrate con sequenza incrociata.
Nel caso preferiate, è possibile installare il waterblock anche ruotandolo di 45 gradi; l’unica cosa da tenere ben presente è che non è possibile invertire uscita ed entrata dell’impianto poiché il liquido deve effettuare un tragitto ben preciso per mantenere il massimo dell’efficacia nel suo processo di raffreddamento. Per quello che riguarda il cablaggio troviamo esclusivamente il controllo RGB da collegare direttamente al Commander Core XT.
Il serbatoio che andrà a contenere il liquido di raffreddamento offre una capacità di 330ml, in pratica una lattina di Coca Cola, è realizzato in nylon e appare sin da subito molto robusto e sobrio grazie al suo design ottagonale. Il controllo del flusso del liquido avviene tramite PWM mentre abbiamo un sensore integrato per monitorare in tempo reale la temperatura. Anche qui non manca l'illuminazione che è affidata a 10 LED RGB montati sulla parte superiore e ovviamente completamente customizzabili nei loro effetti.
Anche in questo caso il montaggio non è stato complicato, con Corsair che suggerisce diverse posizioni di installazione tra le quali scegliere la più comoda per la nostra configurazione. Le staffe presenti in confezione permettono montaggio diretto su radiatori o su ventole sia da 120 che da 140mmm, oppure, come abbiamo scelto noi, è possibile fissare la pompa direttamente alla struttura del case.
La pompa è dotata di 6 filettature G1/4” per poter gestire al meglio la conformazione del loop desiderato; unica cosa da tenere in considerazione è l’obbligo, ben specificato, di dover utilizzare il connettore anteriore sinistro come uscita. Il cablaggio consiste in un connettore di alimentazione molex da collegare al nostro alimentatore, mentre sensore di temperatura, controllo velocità ed RGB sono da connettere direttamente al Commander Core XT.
All’interno della confezione troverete anche un jumper utilissimo per spurgare l’impianto senza dover necessariamente accendere il vostro PC. Il suddetto, infatti, permette di alimentare la vostra pompa mettendola in funzione quante più volte necessario agendo semplicemente sul pulsante ON/OFF dell’alimentatore, agevolando in tal modo il rabbocco del liquido all’interno del serbatoio fino a verificare l'assenza di aria nel loop.
Per quello che riguarda i radiatori la configurazione consigliata prevede un 240 mm per la parte superiore e un 360 mm per l'anteriore. I radiatori sono pensati per ospitare ventole da 120 mm e saranno dotati di ventole LL 120. Vengono prodotti in collaborazione con HardwareLabs, realizzati in rame e ottone con uno spessore 30mm e una densità media delle alette di 16 FPI. Con piacere abbiamo notato la presenza di piastrine di metallo nei pressi dei filetti, create per evitare che le viti cadano a fare forza sulle alette del radiatore, un dettaglio potrebbe causare forature con conseguente fuoriuscita di liquido. Prima di procedere al montaggio è consigliabile lavare l’interno dei radiatori; nel nostro caso è stata utilizzata acqua calda del rubinetto e successivamente sono stati eseguiti risciacqui con acqua distillata: questa operazione è necessaria per eliminare eventuali residui metallici di lavorazione presenti al loro interno.
XG7 RGB è il waterblock che domerà le temperature della nostra 3080 ti FE ed è costituito da un blocco centrale realizzato in rame placcato in nichel ed un PCB rifinito in elegante alluminio nero. Più di 50 alette di raffreddamento ad alta densità posizionate sopra la GPU massimizzano il trasferimento termico.
Il design del prodotto è innegabilmente molto curato e qualora decideste di posizionerete la gpu in verticale, la piastra superiore in acrilico e un percorso trasparente metteranno in mostra il liquido di raffreddamento. L'illuminazione e’ affidata a 16 led integrati personalizzabili tramite iCue grazie all’apposito connettore a 3 pin da collegare al solito Commander Core XT. La parte frontale riservata ai connettori mette a disposizione due filettature G1/4” accompagnate dalla presenza di quattro LED Capellix ispirati dal look iconico delle memorie Dominator Platinum.
In questo caso l'installazione, richiede un po' di pazienza; pasta termica e pad termici, anche questa volta, sono pre-applicati. In confezione è presente una guida ben fatta da seguire scrupolosamente per completare il montaggio senza intoppi. E’ possibile anche trovare un video molto chiaro e specifico sul canale Youtube di Corsair. Ci teniamo a precisare che è un lavoro tutt’altro che impossibile, ma sicuramente delicato, che richiede un po' di manualità e precisione.
Abbiamo scelto tubi rigidi realizzati in PMMA (Plexiglas) prodotti da Corsair in diametri 12/10 e 14/12 (rispettivamente misure interne ed esterne), disponibili in finiture diverse: trasparenti, trasparenti satinati, neri satinati e bianchi satinati. In alternativa, sono commercializzati anche tubi flessibili 10/13 realizzati in PVC i quali facilitano di molto la connessione fra i componenti ma hanno un look meno accattivante.
Noi ci siamo voluti divertire armandoci di pistola termica e tanta pazienza, realizzando curve e contro-curve per dar vita al nostro circuito. Un kit di attrezzi fornitoci da Corsair ci ha affiancato nell’impresa: un seghetto per effettuare i tagli dei tubi, una piccola morsa su cui fissarli, un utensile necessario per eliminare le imperfezioni venutesi a creare in prossimità dei tagli, un’anima da inserire all’interno del tubo per evitare che il calore sottoposto al tubo finisca per “strozzarlo” ed infine uno strumento utilissimo per praticare curve perfette.
Non possiamo affermare sia stato semplicissimo; per fare un buon lavoro serve tempo, manualità e un po' di pratica, ma, sicuramente, ad opera ultimata sarete ampiamente ripagati. Reduci dalla nostra esperienza vi suggeriamo di tenere in considerazione questo fatto: più il vostro case è di piccole dimensioni più risulterà complicata la realizzazione dell’impianto. Il 4000D utilizzato, secondo il nostro parere, è da considerare al limite per i componenti Hydro X scelti, scendendo di dimensioni la realizzazione del circuito di tubi può risultare troppo complicato.
I raccordi, invece, vanno acquistati in base al diametro scelto per l’impianto ed avranno il fondamentale compito di trattenere il tubo ai componenti che andremo a collegare in serie. Gli stessi garantiranno l'assenza di perdite grazie alla guarnizione presente al loro interno. In confezione troviamo poi degli adattatori che si avvitano ai raccordi sopra citati con il compito di creare comodamente curve di 90 o 45 gradi in base alle nostre necessità. Segnaliamo che, in questo caso, in fase di progettazione del loop e di acquisto del materiale, non serve tenere in considerazione il diametro dei tubi scelti, poiché la misura degli adattatori è standard.
Bene, ma come si comporta il nostro desktop dopo questo "restauro"? Anzitutto abbiamo iniziato analizzando le temperature della GPU la quale, sulla carta, dovrebbe essere il componente in grado di trarre più beneficio da un impianto di raffreddamento di questo tipo. I benchmark qua sotto riportano le relative temperature massime registrate durante uno stress test della durata di 5 minuti eseguito con Furmark prima e dopo la realizzazione dell'impianto. Per dovere di cronaca la temperatura ambiente era di 26 gradi.
Il grafico riporta i gradi centigradi raggiunti con la dissipazione ad aria originale della 3080ti FE a confronto con quelli ottenuti con il Waterblock XG7 RGB di Corsair. Come si può notare abbiamo riscontrato una riduzione delle temperature considerevole, che varia tra il 25% ed il 30%. Un incremento importante e in grado di fare la differenza in tutte quelle situazioni in cui la GPU è messa sotto stress in maniera rilevante.
Come secondo test riportiamo le temperature ed i relativi punteggi ottenuti nel consueto test 3D Mark Time Spy. Anche in questo caso i valori confermano una diminuzione della temperatura superiore al 25% ed un miglioramento nel punteggio del test intorno al 3%. Anche qui l'incremento dell'efficienza nello smaltire il calore prodotto è davvero notevole e assolutamente in linea con quanto dichiarato da Corsari in via ufficiale.
Per testare invece la tenuta della CPU abbiamo utilizzato Cinebench R23 in un loop di 10 minuti, e messo a confronto l'AiO Corsari H100i Elite originale con il sistema liquido custom waterblock XC7 RGB PRO. Come per la GPU i test sono stati quindi ripetuti modificando la velocità di rotazione delle ventole, che è stata impostata in automatico e successivamente al 50%, 75% e 100%.
Come è possibile vedere nel grafico, anche qui abbiamo ottenuto un miglioramento interessante, con un abbassamento delle temperature nell'ordine del 15%. Non siamo ovviamente ai livelli di quanto ottenuto con la GPU, ma resta comunque un incremento interessante e che porta certamente a prestazioni più stabili e durature nel tempo, un aspetto da non sottovalutare e che può anche allungare notevolmente la vita di un desktop.
Eccoci quindi a tirare le somme. Che dire? Si comporta bene il nostro nuovo impianto? Quanto costa? Ne vale la pena? Parlando di prezzi molto dipende da che tipo di impianto decidete di realizzare; si può ad esempio scegliere di raffreddare con questo sistema solo la CPU, anche se i vantaggi più evidenti si ottengono proprio in relazione alla GPU. Oltre a questo Corsair mette a disposizione alcuni bundle che permettono di risparmiare qualche euro in fase di acquisto lasciando un pochino meno spazio alla personalizzazione e alla scelta dei componenti. Nel nostro caso specifico, il costo dell'intero impianto custom si aggira intorno ai 1000 euro.
Per quel che riguarda le prestazioni, invece, nulla da dire! Prendendo in considerazione i nostri test le promesse di Corsair che stima una riduzione di temperatura pari al 25% della GPU e 15% della CPU sono state pienamente confermate. In game la nostra 3080ti non è mai andata oltre i 58 gradi, un valore davvero ottimo e impossibile da raggiungere anche con le custom più spinte in termini di raffreddamento. Avere un hardware più fresco è sicuramente un vantaggio, ma questo non è certo una novità; le performance non aumentano esponenzialmente, ma risultano più costanti e con un utilizzo intenso e prolungato nel tempo si potrebbe godere di maggior affidabilità.
Detto ciò, adottare un sistema a liquido non è certo indispensabile, anzi, nella maggior parte dei casi il classico raffreddamento ad aria o un buon AiO sono più che sufficienti. La realtà è che, disponibilità economica a parte, per cimentarsi in una operazione del genere, bisogna comunque essere veri appassionati che desiderano avere un PC con un look più accattivante e magari anche sbizzarrirsi con un overclock un pochino più spinto del normale. Detto ciò, se rientrate in queste casistiche e avete la disponibilità economica per fare questo upgrade, allora direi che ne vale sicuramente la pena.
Commenti
I tubi flessibili son brutti...
Ma complimenti
E pensare che volevo prendere un 13900k...
Fai bene, questa gen è molto potente ma difficile da tenere a bada
Sono fermo alla 12th.
Facevano anche il 420, avevo il 360, per fissarlo sul obsidian 800d usavo una contropiastra piastra di metallo di 3mm di spessore... una vera bestia.
ci mancherebbe ahahah ero curioso di vedere quale fosse il radiatore, non lo conoscevo :D
Fino a 8/9 anni fa assemblavo solo pc a liquido, poi sinceramente tra costi e manutenzione ho preferito tornare ad aria, alla fine se non fai OC mostruosi i vantaggi sono minimi
Però erano uno spettacolo da vedere https://uploads.disquscdn.c... https://uploads.disquscdn.c... https://uploads.disquscdn.c... https://uploads.disquscdn.c...
Falso, anzi chi possiede delle Gigabyte con la 13th gen sta avendo problemi con l’undervolt.
Fatto una volta come esperimento.. mai più.
Soldi buttati nel cesso e nessuno ti compra l'usato.
io farei tutto a curve
quanto odio i tubi che si piegano a 90°. Se dovessi fare un impianto di raffreddamento a liquido utilizzerei i raccordi a L
vuoi ridere? Cercando i tuoi pezzi ho trovato il tuo post del 2017 quando li vendevi :D
Dipende se vicino a casa sua ci sono ristoranti cinesi o no...
Il gatto non credo che lo cambi spesso ahahah
Il gatto?
Undervolt sono consigliabili per Asus e MSI che hanno valori del tipo di chi ce l'ha più grosso, Gigabyte ha valori più conservativi e spesso ci si avvicina ai valori di buoni undervolt...
Ma undervolt!
Beloh!
1000 euro.... son tanti dineri per l'acquario dei pesciolini
Va buo, devo star zitto 6 anni fa avevo un mora, sanso pdh54 aqaereo 6xt ecc...ecc...ecc...
Infatti penso la stessa cosa
Io queste cose non le capisco, sarò io eh.
A meno di una configurazione prettamente specifica e con utilizzo assurdo, non trovo che abbia senso.
Possieco un 7770x raffreddato da un Acrtic LIquid Freezer II che raggiunge al massimo i 65°C, la 4090 che non raggiunge neanche i 50°C, Scheda Madre che si attesta sui 40°C e via dicendo, tutto questo quando eseguo streaming in VR, con 3 schermi, 12 applicativi all'incirca (dipende dal gioco ovviamente), Broadcast e via dicendo.
A chi servirebbe una cosa del genere?
Ah si, faccio anch'io Simulazione di Volo, tanto per (infatti il prossimo acquisto sarà un WinWing Orion 2)
Crea energia elettrica infinita per alimentare il pc
L'acquario nel case nel 2023 anche no, grazie.
La mia 4090 liquidata fa 22 gradi in idle e massimo 45 sotto stress. Kit fatto da me, ho speso pochissimo, tranne che ovviamente per il warerblock.
Anche il mio gatto si piazza sopra alla griglia del radiatore a godersi il caldo
davvero molto bello
Di solito è consigliato sistemare i valori di PL1 e PL2 e procedere con leggero undervolt. Alcune MoBo (es. MSI) dispone di settaggi comodi riguardo questo
Se intendi dall'i5-13600K a salire sì. E anche radiatori belli grandi (280 o 360).
Ma la componentistica di ordina nei negozi per acquari e pesci tropicali?
Per quei processori il liquido è quasi un obbligo. I dissipatori doppia ventola gli fanno una sega
si in quanto oggi qualsiasi processore è OC out of the box.
nel senso che raffreddare meglio significa mantenere le frequenze di boost (OC) per più tempo
vero ma certi WB specie per GPU sono un tantino overpriced. Ho tutto EKWB e il WB della 3090 della Alphacool che costa la metà e va benissimo
Il gatto sopra il computer ha qualche utilità dal punto di vista operativo?
Io il prossimo pc me lo voglio fare a liquido,magari ti incomincio a seguire e ti chiedo consigli per quando vorrò liquidare ogni cosa anche gli ssd ecc…. e usare il pc overcloccato al massimo possibile
Più che altro downclock.
l'ho cambiato 1 volta dopo 1.5 anni. In realtà il trucco è usare SOLO ed esclusivamente liquido trasparente senza coloranti (che a lungo andare si depositano e rendono la pulizia un inferno).
In realtà lo cambiai solo per precauzione, ma quando effettuai lo spurgo notai che era ancora totalmente trasparente difatti l'ho riutilizzato al 30%.
Se vuoi l'unico contro di un custom loop è che se non pensi prima a certi accorgimenti dopo diventa un inferno cambiare HW (che sia GPU o CPU) io difatti ho inserito 4 valvole a sgancio rapido per poter cambiare qualsiasi cosa senza spurgare l'impianto.
Bello il gatto sopra però,comunque ogni quanto lo cambi?
ho un dual custom loop da 2 anni ormai e solo una volta ho cambiato il liquido, cosa che in realtà se in fase di progettazione hai inserito una valvola di spurgo è abbastanza semplice da fare https://uploads.disquscdn.c...
Mi piacciono moltissimo i custom loop. Ma è la mancanza di coraggio che mi ferma dal farne uno.
La manutenzione ovviamente è più difficoltosa e mi sembra che ogni 3 mesi minimo va cambiato l’olio
No a meno che tu non sia "costretto" o per motivi puramente estetici.
Con i nuovi Intel 13th fare vero overclock è da fuori di testa. Ora come ora la maggior parte delle richieste sono sull’ottimizzazione dei consumi e delle temperature, che non è definibile “overclock”.
non mi sembra. Su tom's c'è una sezione dedicata più viva che mai
A parte che oramai l’oc sta morendo…ha sempre meno senso…
ha senso il liquido in build non oc?
Mi hanno sempre affascianto. Come manutenzione come sono?