Durante un evento mediatico a Taipei, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato che i primi risultati dei test per un chip Nvidia prodotto da Intel hanno dato buoni risultati e entrambe le società stanno valutando il da farsi, per capire come procedere al meglio.

Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha anche confermato che l'azienda ha un nuovo cliente per il suo nodo Intel 3, con i primi prodotti che inizieranno a essere lanciati nella seconda metà del 2023. Pur non rivelando ufficialmente rivelato il nome del cliente, appare piuttosto chiaro di chi possa trattarsi. In una dichiarazione, Gelsinger ha detto:

"Sono molto felice che siamo stati in grado di aggiungere un importante fornitore di soluzioni per il cloud, l'edge computing e i data center come cliente di punta per l'Intel 3."

Nvidia ha più volte detto di voler diversificare la sua base di fornitori anche in funzione delle crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, che hanno portato alcuni funzionari statunitensi a suggerire addirittura che, che in caso di invasione cinese di Taiwan, le installazioni di TSMC dovrebbero essere bombardate dalle forze militari statunitensi anziché consentire alla Cina di accedere alle tecnologie più all'avanguardia custodite all'interno.

Sebbene la collaborazione tra Intel e Nvidia abbia senso dal punto di vista geopolitico, ha sollevato non poche perplessità. Le due società sono concorrenti dirette sia nel settore dei processori sia delle GPU, e in molti si chiedono se abbia senso condividere informazioni sul design dei loro chip. In ogni caso, se Nvidia dovesse effettivamente utilizzare le fonderie di Intel per la produzione delle sue GPU, è probabile che queste vengano realizzate negli Stati Uniti, presso la fabbrica di Intel di prossima costruzione, situata in Arizona.

La conquista di un cliente come Nvidia è cruciale per Intel, poiché l'azienda ha vissuto un periodo turbolento nell'ultimo anno. Nel primo trimestre, l'azienda ha riportato la sua più grande perdita trimestrale nella storia, con un calo del 36% del fatturato e una diminuzione del 133% degli utili per azione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Gelsinger è stato duro nella sua valutazione dei problemi aziendali, dichiarando al Wall Street Journal che il produttore di chip ha avuto "problemi seri in termini di leadership, personale, metodologia, eccetera".

Nel frattempo Nvidia ha raggiunto un risultato incredibile grazie al segmento dell'AI e dei data center, che hanno permesso alla società di raggiungere una capitalizzazione di oltre 1.000 miliardi.