Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) uno dei principali produttori di chip al mondo e principale partner di Apple per la produzione dei suoi processori, starebbe riscontrando delle difficoltà proprio nella realizzazione dei nuovi chip richiesti dalla società di Cupertino. In particolare, TSMC starebbe avendo problemi con degli strumenti di litografia utilizzati per il processo a 3nm il cui tasso di rendimento sarebbe comunque già molto elevato con circa 80 chip su 100 che superano il controllo di qualità.

Questi problemi, secondo un analista, potrebbero essere del tutto risolti solo nel corso della seconda metà del 2023. Di conseguenza, TSMC dovrebbe iniziare ad aumentare la produzione dei processori Apple A17 e M3 per Apple, entrambi con processo a 3nm, solo a partire dal prossimo giugno.

La tecnologia a 3nm, nota anche come N3, offrirà fino al 70% di guadagno in densità logica, fino al 15% di miglioramento della velocità alla stessa potenza e fino al 30% di riduzione della potenza alla stessa velocità rispetto al suo predecessore. TSMC ha confermato in passato che la maggior parte della produzione resterà comunque a Taiwan dove sarebbero già iniziati i lavori per realizzare le linee che in futuro si occuperanno dei chip a 2nm, probabilmente a partire dal 2025

Al momento, ancora non è chiaro se questi problemi potrebbero o meno avere ripercussioni sui piani di Apple per la produzione dei suoi dispositivi. Il processo a 3nm di TSMC sarà comunque quello che verrà utilizzato principalmente da Apple nel corso dei prossimi anni. Secondo indiscrezioni, anche il primo modem 5G sviluppato da Apple dovrebbe essere realizzato utilizzando questo processo produttivo.