
09 Marzo 2023
Il più grande centro di produzione di chip al mondo sorgerà a Seoul e sarà costituito da cinque impianti di ultima generazione e 150 aziende nazionali ed estere. Alla chiamata del governo, fortemente intenzionato a rendere la Corea del Sud Paese leader nei semiconduttori, ha risposto presente Samsung con l'impegno ad investire sul progetto 215 miliardi di euro complessivi in 20 anni.
Quella di Seoul va interpretata come una risposta agli ultimi sviluppi del mercato: da una parte Taiwan con i suoi ingenti investimenti infrastrutturali che hanno richiamato diversi attori della filiera, dall'altra gli Stati Uniti che hanno da poco dato il via formale al CHIPS Act con i primi finanziamenti alle aziende. E in questo risiko si è introdotta anche l'Olanda con la recente messa al bando della vendita di tecnologia per la produzione di semiconduttori alla Cina, intenzionata a sfruttare la sua profonda conoscenza nel settore.
Il Ministero del commercio, dell'industria e dell'energia della Corea del Sud ha spiegato che "il mega cluster sarà la base del nostro ecosistema di semiconduttori". Sarà collegato ai centri produttivi esistenti nelle diverse regioni del Paese per rendere univoca l'intera filiera, dalle fonderie sino al cliente finale. Entro il 2030 è previsto l'avvio di un progetto da 2,3 miliardi di euro per lo sviluppo di semiconduttori di prossima generazione.
Il governo, in collaborazione con le aziende, promuoverà il salto in avanti per diventare il Paese leader nei semiconduttori attraverso il più grande cluster ed ecosistema organico al mondo.
Parallelamente Samsung ha annunciato ulteriori investimenti per 43,2 miliardi di euro in 10 anni "per aumentare la competitività delle imprese locali e degli ecosistemi industriali [...] sostenendo uno sviluppo regionale equilibrato". Le operazioni saranno condotte da tutte le divisioni del Gruppo, tra cui Samsung Electronics e Samsung Display. Tra queste:
In copertina: impianto di Samsung a Pyeongtaek
Commenti
sfondi una porta apertissima e rilancio: l'Europa è il capro espiatorio dei populismi, ma non ha una colpa che sia una sulla gestione delle risorse interne se non una blanda moral suasion che per altro viene tradizionalmente disattesa dai nostri vari Governi che tendono invece a sussidiare le categorie da cui vengono votati.
Veramente nel corso degli ultimi due anni è diminuito il rapporto debito/pil.
Ti faccio notare che grazie al superbonus il debito pubblico è diminuito. Però ti piace seguire chi dice che spendendo soldi si sono persi i soldi. Non investiti ma persi.
perchè siamo in italia appunto...
Guarda, parlo con cognizione di causa, purtroppo, conosco le logiche interne, abbiamo molti cervelli, abbiamo anche dei veri luminari. Ma, appunto mancano i fondi. Quando sono emigrato in Francia, ora in un mese me ne andro in Slovacchia, ho capito che anche la più piccola università ha apparecchiature e laboratori nuovissimi, perfetti, sempre funzionanti ed in quantità, quando, proprio a Padova, mi trovavo costretto a litigarmi un ICP, DRX o DSC perché in tutto il polo ce n'era solamente uno ed era una macchina con matricola 1970. La ricerca italiana, poi, non attira nemmeno cosi tante persone dall'estero perché non ha risorse. Quando vai in un centro di ricerca italiano ci sono solo italiani, se fai la stessa cosa in Germania, Francia, Belgio, Olanda, ecc, trovi forse solamente professori e/o tecnici nati e cresciuti nel Paese.
Sfondi una porta spalancata, per quanto mi riguarda è assolutamente fattuale che la colpa sia esclusivamente nostra. l'Europa semmai è il classico capro espiatorio dei populismi.
Diamo la colpa al debito, non all'Europa però.
Ni, è vero che in Italia mancano i fondi, ma la capacità e la qualità dei centri di ricerca italiani è davvero molto elevata e comunque considerata all'estero, non troppi anni fa ho partecipato ad un convegno internazionale all INFN e la salute della ricerca italiana è ancora buona.
Però è vero, se continuiamo così (e purtroppo credo che andrà così) ci sarà un lungo, lento e agognante declino.
Questa chiave di lettura, più articolata, è molto interessante, grazie per la condivisione.
Smic
Attenzione che il 110 è stato un investimento. Come tale il 70 percento è rientrato subito per l'indotto.
Gli effetti volano andranno valutati nel tempo (e non sarà semplice).
Non confondiamo gli investimenti con le spese.
Non lamentiamoci dell austerità poi.
é Brianzo-Francese
Sicuramente se la "riprenderanno" ma nel didietro.
Entrambi.
Ma conseguenze che vanno a beneficio non dell'Italia, quello è poco ma sicuro.
perhcè le cose intelligenti noi non le facciamo
Conseguenze di un'opportunità o di un problema?
Certo, ma ti sarà giunta voce della volontà della Cina di "riprendersi" Taiwan.
Ma guarda che Taiwan non è della RPC. Tutte le migliori fonderie sono piazzate li.
In Italia non c'è una dittatura, come non c'è in Corea del Sud. Lo stesso non si può dire della Cina. Per cui se si tratta di votare, il mio voto lo do affinché la produzione dei chip avvenga su un suolo in cui vige un sistema democratico.
Non c'è bisogno che "lo faccia per" (arricchire i paesi esteri).
Quello è semplicemente parte delle conseguenze.
Hai dimenticato "dipendenti pubblici".
Cioè quale?
Perché l'Italia è un paese di vecchi e i vecchi non guardano oltre il proprio naso. In più il sistema "democratico" non permette una visione di lungo periodo perché chi viene eletto pensa solo a cose short term per assicurarsi il prossimo mandato
Si, certo, ed è italo-francese (alcuni direbbero fortunatamente)
Piccolo appunto sui centri di ricerca italiani: non abbiamo fondi. E non sono per nulla "secondi solo al CERN", mi dispiace, da ricercatore scientifico dico che l'Italia, se non si risveglierà presto, andrà incontro a morte sicura.
Arricchire i paesi esteri, si, perché con il proprio lavoro sono le industrie estere o la ricerca estera che ne giova, non certamente quella italiana. Impoverisce l'italia per due aspetti: 1 perché lo stato, dando la possibilità di studiare, sta investendo sul futuro di chi studia;
2 perché, appunto, è lavoro sottratto alle realtà italiane.
La cosiddetta "fuga di cervelli" esiste ed è un fenomeno che cresce di anno in anno. Attenzione: non sto parlando del lavapiatti che parte per diventare un senzatetto a Londra, ma di chi si è specializzato in Italia, il tessuto economico lavorativo non è riuscito ad accettarlo e quindi si è visto costretto all'emigrazione per poter avere le proprie competenze e capacità valorizzate.
costa molto di più costruire una fonderia di semiconduttori rispetto a un'acciaieria. Non a caso esistono solo una decina di fabbriche in tutto in mondo in mano a 5 aziende
Per altro nel grafico è abbastanza evidente l'effetto rimbalzo, che tipicamente è dato da vari fattori. Nel caso specifico parliamo del crollo da COVID e il fisiologico recupero. Certamente ha contribuito anche l'edilizia drogata dal superbonus con l'inflazione generata dallo stesso provvedimento. C'è Pil e Pil, per così dire. E il valore non è buono di per sé. In Italia guardiamo troppo la curva del GDP e poco o mai quella della produttività (della piccola e media impresa).
Andamento PIL fonte "Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica"
Per quanto riguarda la tua opinione sul bonus, mi fa piacere, ma io per lo meno riporto una fonte.
https://uploads.disquscdn.c...
È strategico anche per tutti i paesi civili che non vivono sotto una dittatura.
Solo se valuti un microtrend di due anni. E sui conti riguardo al superbonus ci sarebbe da ridire, rispetto ai dati Eurostat.
Se fai finta di non vedere il debito ti tornano tutti i conti che vuoi. La Germania e i paesi del nord possono investire (soldi pubblici) con maggiore libertà rispetto a noi.
Fonte?
Che poi "Non abbiamo infrastrutture ne centri di ricerca adeguati." fino ad un certo punto
Per via delle bollette con i soldi che prendono i medici se le potrebbero pagare loro...
Negli altri paesi europei investono. Vincoli di bilancio europei, BCE, svalutazione moneta ecc. valgono anche per loro.
É che il fisco ti si mangia vivo, la corruzione dilaga, non ci sono persone formate (aspirano tutti a diventare avvocati, influencer o commessi nella GDO).
Si, vero hai ragione, non ho specificato che parlavo di gas e combustibili fossili
https://uploads.disquscdn.c...
Il PIL comunque non è un metro di giudizio per queste cose
-Il debito pubblico è aumentato come gli altri anni, e non a causa del bonus 110% (fonte Eurostat)
-Il Pil è in ripresa dopo la discesa e stagnazione del 2008 e il buco della pandemia, per intenderci il trend è positivo anche per i prossimi anni ed ora siamo a livello del 2010 circa
-Abbiano centri di ricerca secondi solo al CERN di Ginevra, CNR su tutti
Ora l'Italia non è certo una superpotenza, ma non fa neanche schifo come spesso la si descrive, i paragoni col passato lasciano il tempo che trovano visto che, appunto perchè non c'era nessuno a controllare i nostri porçi comodi (vedi Europa) abbiamo vissuto sulle spalle delle generazioni successive.
Poi sono d'accordo che ci sono molte criticità geologiche politiche e culturali, le prime ce le teniamo (ma possono diventare un opportunità), le altre si dovrebbero cambiare, ma non scappando.
ti do ragione su tutto ma su una cosa devo dissentire.
"non abbiamo materie prime"
Pensa che in Italia sono presenti alcuni dei più grandi bacini al mondo di Antimonio e Titanio: il primo in Toscana, il secondo in Liguria, ma non vengono assolutamente sfruttati. Inoltre dal riciclo dei RAEE, cioè i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche l'Italia potrebbe fare soldi a palate, ma non lo fa.Attualmente solo il 30% dei circa 10 milioni di tonnellate di RAEE prodotti in Europa viene gestito correttamente, mentre con adeguate procedure di raccolta e di riciclo si potrebbero recuperare 186 tonnellate di argento, 24 tonnellate di oro e 7,7 tonnellate di platino.
Chi lascia un paese, una famiglia, una vita, per ricominciare da zero in un posto del tutto alieno non lo fa certo "per arricchire paesi esteri" tantomeno per "impoverire l'Italia".
Nessun rapporto unilaterale può funzionare, se le parti sono almeno 2!
Perchè abbiamo un debito pubblico da 47 mila a testa (aumentato di ben 2000 euro con il bonus 110%)
Il pil è basso ed in declino da anni.
La pressione fiscale è elevatissima.
Non abbiamo infrastrutture ne centri di ricerca adeguati.
Abbiamo vincoli di bilancio europei da rispettare ogni anno.
Non possiamo svalutare la moneta come un tempo.
La politica espansiva dell BCE è ormai un lontano ricordo.
Perchè non abbiamo nemmeno i soldi per pagare le bollette ed i medici degli ospedali.
Perche non abbiamo materie prime.
PErchè l'unica cosa di cui siamo ricchi, le menti, per lo più scappano all'estero.
veramente in Italia non è che siamo con l'anello al naso. La STMicroelectronics per ricavi è la seconda più grande società di semiconduttori in Europa: nel 2021 ha registrato un fatturato di 12,7 miliardi di dollari.E una delle sedi si trova in Brianza e un altra a Catania
O sei troll o sei rimasto negli anni '60. Non abbiamo più nulla di tutto quello, nemmeno ingegno e conoscenza dato che chiunque con un pelo di cervello scappa a gambe levate e va ad arricchire paesi esteri ed impoverire l'Italia.
'o sole, 'o mare e i microchip!
Ma perchè in Italia non stiamo investendo anche noi in questo? Abbiamo le più grandi acciaierie al mondo, porti grandissimi, conoscenza e ingegno. I soldi poi non credono siano un problema se ti poni come hub del meditteraneo e esportatore.
Finchè sta a Seoul è strategico per loro.