
Economia e mercato 08 Feb
05 Agosto 2022 194
Pare che Intel sia molto vicina a firmare un accordo per la produzione di chip in Italia: lo dice Reuters citando due fonti anonime informate sui fatti. Se ne vocifera già da qualche mese, e sembra che ormai le trattative siano praticamente concluse.
L'investimento iniziale da parte della società statunitense vale 5 miliardi di dollari, che il governo italiano punta a finanziare per circa il 40%, e prevede la costruzione di una fabbrica per l'assemblaggio e il packaging di semiconduttori. Non è chiaro nel complesso quanto Intel pianifichi di investire, né dove il governo prenderà questo denaro. L'annuncio dovrebbe avvenire entro fine agosto: si tratterà insomma di uno degli ultimi atti del governo Draghi, circa un mese prima delle elezioni. Non è ancora stato deciso il sito, ma le possibilità si sono ormai ristrette a due: Piemonte e Veneto. Inizialmente erano state considerate anche Lombardia, Puglia e Sicilia.
Negli ultimi tempi è emerso un piano ben preciso dell'intera Unione Europea di fortificare la propria posizione nel mercato della produzione di semiconduttori, un campo che è considerato sempre più fondamentale per l'economia globale. Negli scorsi mesi è stato presentato il cosiddetto Chips Act, che prevede 43 miliardi di dollari di fondi tra investimenti pubblici e privati per incrementare le quote di mercato europee dall'attuale 10% ad almeno il 20% entro il 2030.
Il governo italiano, che ha stanziato per ora circa 4,15 miliardi di euro da usare da qui al 2030, avrebbe intavolato colloqui anche con STMicroelectronics, MEMC, Tower Semiconductor (recentemente comprata da Intel) e TSMC.
Commenti
ad Agrate ce ne sono il doppio. Comunque essendo una realtà più piccola di Intel può essere che Catania, con accesso portuale, serva l'Arica e il medio oriente mentre Agrate serva il resto d'Europa.
Nel caso di Intel hanno già stabilimenti in Israele per servire quelle aree quindi la scelta logica ricade necessariamente su una porta d'accesso all'Europa continentale, ergo, nord Italia.
Lo Stabilimento ST di Catania, che occupa circa 3.500 persone, rappresenta una realtà produttiva di altissima tecnologia per la produzione di componenti elettronici, in particolare transistori e circuiti integrati elettronici, a partire da semilavorati costituiti da fette di silicio.
"Lo Stabilimento ST di Catania, che occupa circa 3.500 persone, rappresenta una realtà produttiva di altissima tecnologia per la produzione di componenti elettronici, in particolare transistori e circuiti integrati elettronici, a partire da semilavorati costituiti da fette di silicio."
C'è dell'astice in molti commenti!!! :)
a catania c'è il design.
in questa fabbrica si assembleranno i chip, non saranno realizzati
a me risulta che la Sicilia produca molto più elettricità di quanta ne consumi in realtà
Chi paga sarà chi paga l'IRPEF quindi al 97% i dipendenti e al 2,3% autonomi e liberi professionisti (liberi di evadere) (fonte: Brambilla Lega Nord). I rappresentanti dello Stato invece di far pagare tasse PROGRESSIVE come ben scritto nella Costituzione continua a regalare miliardi a multinazionali private in cambio di nulla (con quei soldi paghi 10 volte i posti di lavoro che gli servono) con trattamento di favore persino il 40% dei costi di un impianto di un'impresa privata che ha fatto utili fra i più grandi al mondo.
In India invece si applicano tasse a prodotti di aziende che non investono nel paese ma che traggono grande beneficio dal paese e infatti Intel sta investendo miliardi e si servirà di 130mila posti di lavoro in più.
I dati del 2021 davano quell'utile li. Quest'anno non è ancora concluso quindi attenderei a vedere come si chiude prima di fare i conti in tasca.
c'è anche una piantagione di Arance ma cosa centra con Intel?
ma dove reperisci i tuoi dati ed ogni quanto li aggiorni? Nell'ultimo quarter intel ha dichiarato perdita (prima volta in non so quanti anni) e ulteriori guai in vista. L'unica carta da giocare era rimasta gli investimenti per il lungo termine, ma anche quelli sono stati ridotti per pagare gli azionisti....
La verità è che Intel è alla canna del gas per usare un eufemismo, ovviamente per colpa dei suoi stessi manager che hanno fatto letteralmente pena. L'unica cosa positiva su cui si possono appoggiare è il chip act passato recentemente in us, con cui potranno continuare a coprire perdite, inefficienze e dividendi con i soldi dei contribuenti. Quando avranno finito quelli, potranno chiudere. Se ami la tecnologia dovresti odiare intel, visto che il mondo è rimasto al palo per un po' per colpa loro per farli mangiare come maiali.
Ma infatti non è antinazionalismo, a me può fare solo piacere.
Semplicemente uno deve essere oggettivo, anche verso la propria nazione.
E aprire una sede miliardaria in Italia con le attuali tasse non è minimamente conveniente.
A meno di, appunto, avere un modo per non pagare tutte le tasse previste per i comuni mortali...
Nessuno ha mai detto che farla a Catania avrebbe portato qualche vantaggio all'azienda non è questo il punto.
STMICROELECTRONICS non è fallita nonostante la distanza, (esistono gli aerei). Che poi la maggior parte dei chip attualmente vengono prodotti in TAIWAN, di che parliamo? Non credo proprio possa essere un problema la distanza centro europa\sicilia (sempre ammesso che sia il centro Europa la destinazione finale). Diciamo che c'è stato qualche omuncolo che come al solito ha dato la mazzetta e ha spinto a far costruire tutto in Piemonte o veneto.
Se si continua a fare questi ragionamenti, non andremo mai avanti.
Per avviare una fonderia di silicio servono ottima sabbia, molta energia elettrica e molta acqua per il processo del raffreddamento, come per le vetrerie.
Il successo di Taiwan come produttore conto terzi di microchip era dovuto all'ottima sabbia naturale importata dalla Cina, all'acqua abbondante grazie al clima monsonico e alla grande quantità di energia elettrica dovuta anche grazie agli impianti idroelettrici sulle montagne orientali.
Del resto le aziende taiwanesi erano leaders grazie alla produzione dei microchip di fascia bassa direttamente in Cina, mentre quelli a 7 o 5 nanometri vengono prodotti nell'isola.
La cinese SMIC controlla in Italia la Lfoundry ad Avezzano, dove acqua ed energia idroelettrica non mancano.
In Sicilia forse si troverà la sabbia, si può usare l'acqua del mare ma desalinizzata, l'energia scarseggia.
In Piemonte in questo periodo scarseggia pure l'acqua, sarà dura rimpiazzare la produzione di Taiwan.
Tutto è possibile, ma non tutto è vantaggioso. Non è questione di razzismo, è questione che il nord è più avvantaggiato per le spedizioni in Europa.
STMICROELECTRONICS sarebbe stata di successo ovunque in Italia (e forse in Europa). Non è che lo stare a Catania le conferisce un qualche tipo di superpotere, eh!
Non cercare di cambiare discorso, qui si sta parlando della possibilità o meno di fare l'industria Intel in Sicilia, dove esiste già un'altra industria di chip di successo, se ci sono delle motivazioni legate alla località non lo so, ma si può fare e basta, se non la si vuole fare è perché esiste gente come te razzista che non vuole rilanciare il Sud e continuare ad avvantaggiare il nord che non ha bisogno di trattamenti di favore.
Spiegami: In che modo l'essere situata a Catania contribuisce al successo di STMICROELECTRONICS?
Boh spiegalo a STMICROELECTRONICS, industria di chip di successo a Catania
Esiste già un industria di chip a Catania, STMICROELECTRONICS, molto conosciuta, informatevi prima di parlare
Esiste già un industria di chip a Catania, STMICROELECTRONICS, informatevi prima di parlare
come no ahahah
sono le basi della logistica.
ah ecco di Intel non mi sembrava
Allora spiega tu il senso di fare una fabbrica al sud Italia quando i pezzi poi vanno esportati in tutta Europa.
Purtroppo il parassita non è solo quello che non lavora e percepisce il reddito di cittadinanza. Ci sono poi quelli che ufficialmente lavorano, ma poi non fanno nulla o peggio fanno solo danni.
Guarda, non regge.
Lo sai che in Sicilia c'è forse una delle poche (se non l'unica) industria di chip in Italia vero?
Parlo di STMicroelectronics, molto conosciuta.
Diciamo che siete un po' razzisti dai
Quindi tutte le fabbriche al sud Italia (e ci ho anche lavorato) che producono prodotti che vanno in nord Europa ed USA non hanno senso.
Vabbè, meno male che ci sei tu.
è un discorso di logistica, anche abbastanza basilare. Che senso ha fare 1000Km in più quando devi trasportare i chip in Francia o Germania?
Concordo, non mi piace fare l’antinazionale ma sicuramente l’unico motivo per cui staranno scegliendo l’Italia è perché sanno che siamo più fessi degli altri. Probabilmente pagheremo la costruzione, le perdite, le auto dei manager i la carta igienica. Per poi farli andare via quando avranno finito di spolparci (vedi FIAT negli anni passati). Spero di sbagliarmi, ma davvero al momento non esiste un singolo motivo per investire in Italia…
Con tutto il bene del mondo, ma una fabbrica di chip deve essere in
1) territorio non sismico
2) temperature preferibilmente decenti
3) vicina a grosse infrastrutture logistiche
4) zona di grosso mercato del lavoro
Farle a pizzo calabro o ad Enna non mi sembra una scelta lungimirante, lasciando da parte nord e sud…
Non avrebbe senso. Deve essere vicino alle autostrade che collegano il continente all'Italia
ma questo è chiaro, il problema sono gli intenti, presunti o meno. bisogna vedere co i cinesi reclamino mari non loro, evidentemente non gli è possibile operare secondo i trattati delle "acque internazionali" come vorrebbero, però non si può dire "è giusto così", perchè per loro non è giusto così. allora in quel modo devi capirne le richieste e accomodare un cambiamento, un punto di vista, non imporlo, perchè questo porta solo scontri di ideali che vengono a sentimento visti come lontani (per esempio puoi vederne bene il fallimento nelle politiche ambientali).
poi l'india è libera di fare accordi con chi vuole.
per altro, sugli investimenti economici, in giappone vista la cavalcata che hanno fatto sull'elettronica di consumo dagli anni 80 al 2000, mi stupirei del contrario (ci sarebbe poi da discutere del perchè anche loro nonostante tutto abbiano smesso, l'ultimo processore giapponese di consumo che ricordi è stato il cell di sony, poi il nulla). in corea del sud gli investimenti sono stati massivi. in ci
Dal governo...
Non mi sembra, anche perché questi incentivi sono stati fatti grazie al Chips Act varato dalla CE. Anzi, Intel a pure lodato l’Europa per il piano sui chip e l’abbiamo fatto prima dell’America.
No non sono "alleati economici", sono dei paesi con cui condividiamo un sistema politico formale e abbiamo un'area economica comune.
Gli accordi commerciali non esistono "come in qualunque altro contesto", anzi è il contrario, di solito avvengono molti anni dopo e spesso ci sono resistenze grosse.
Con UK dal lato economico andrà (quasi) esattamente allo stesso modo di come andava prima della brexit, con gli usa abbiamo trattati e scambi profondi da 70 anni, quindi si, sono un po' meno di alcuni paesi europei ma in sostanza cambia poco.
Gli indicatori socio-economici ci dicono che hanno copiato quello che hanno fatto altri 50 stati negli ultimi 50 anni invece di morire di fame e sono (quasi) arrivati a guadagnare 10 mila dollari l'anno in media.
Poi sono tanti quindi il pil è più alto, ma non hanno fatto nulla di speciale.
I nostri dati socio-economici parlano chiaro invece. O quelli di corea del sud e giappone.
Per il resto, il problema è che questa roba la pensano anche gli altri. La Cina sta sul ca**o a tutti per questa questione e altre (tipo che reclama come sua una parte di mare enorme e che ovviamente non le spetta). Sta sul ca**o a giappone, India, sud corea (infatti questi 4 hanno fatto un inizio di alleanza anche militare con gli USA, il QUA), all'indonesia, alle filippine, all'australia, a singapore.
Cioè se tutti questi ce l'hanno con te e si coalizzano in un modo o nell'altro perchè ti temono, forse, ma dico forse, non è per paranoie degli altri, ma è perchè tu sei aggressivo.
Non andarmi a cercare complotti del ca**o inesis
favorite da chi?
E figurati se la facevano in Puglia.
Il tuo solito ottimismo!!! :)
Si ma bisogna iniziare prima o poi!
Il valore aggiunto di Brenton e tutto il team. Tanto di cappello o alla Commissione per aver presentato il Chips Act.
Già, ma immagino che una certa reputazione sia quella che gira. Ci vuole molto tempo per cambiare le cose.
Non so perché ma mi immagino in futuro un magistrato che manda a processo intel perché accusata di aver sottratto la sabbia dalle spiagge per farne i chip. Quindi una bella accusa di furto, disastro ambientale e vandalismo.
Praticamente sappiamo tirar su una bella pausa pranzo. Ecco il motivo.
Dopo aver visto gli ultimi benchmark di AMD?
eh invece si, fai qualche ricerca, erano le favorite
se si continua a ragionare in questo modo non andremo mai avanti.