
Economia e mercato 15 Mar
La crisi dei chip rimescola gli equilibri e rende possibili nuove alleanze tra i principali protagonisti del settore. Una è quella che potrebbe legare Nvidia e Intel, lo suggerisce lo stesso CEO Jensen Huang. Il numero uno di Nvidia ha confermato l'esistenza di trattative in atto per arrivare ad un accordo grazie al quale Intel potrebbe mettere a disposizione le sue fonderie per produrre i chip del partner. Per il momento si parla di un interesse reciproco a valutare tale possibilità, ma in ogni caso Huang è chiaro nel dire che, anche se dovesse andare a buon fine, l'accordo richiederebbe tempo per essere attuato, perché l'apporto di Intel dovrà essere integrato tenendo conto della catena di approvvigionamento di Nvidia.
Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha aggiunto di essere entusiasta per l'interesse manifestato da Nvidia e confermato che al momento mancano tempistiche dettagliate.
L'avvicinamento reciproco deve essere inquadrato nell'ambito del progetto con il quale Intel ha deciso di rivedere profondamente la sua struttura produttiva, cercando di tornare a spostarne il baricentro in occidente. Uno dei tre punti del maxi piano annunciato da Intel lo scorso anno prevede la produzione di chip basati sulle architettura x86, Arm e Risc anche per conto di altre aziende. Nvidia potrebbe rientrare tra queste in una fase in cui Intel sta effettuando importanti investimenti per creare nuovi impianti produttivi negli Stati Uniti e in Europa - si pensi agli 80 miliardi di dollari destinati solo all'Europa entro un decennio.
Al momento la produzione dei chip Nvidia è quasi interamente affidata alla taiwanese TSMC, diversificare i fornitori non avrebbe particolari controindicazioni, semmai porterebbe benefici ponendo le basi per migliorare le scorte di prodotti, come le schede video, che arrivano tuttora sul mercato con il contagocce o a prezzi più elevati rispetto al listino.
Non rema contro nemmeno il fatto che per raggiungere l'obiettivo Nvidia stringerebbe un'alleanza con un'azienda che - in determinati settori - è una sua concorrente. Lo ha spiegato Huang a chiare lettere prima precisando che la fiducia con gli altri partner del settore è fondamentale e che Nvidia collabora da molto tempo con molte aziende, tra cui Intel; poi sottolineando esplicitamente: Intel conosce i nostri segreti da anni.
Commenti
Il problema è quello di dare propri segreti industriali ad un concorrente. Se Intel vuole aprire le proprie fonderie a clienti dovrebbe farne uno spin-off in una società a sé stante, come Samsung o come ha fatto anni fa AMD (anche se amd ne ha perso la proprietà, ma questa è un'altra storia).
Non è che Intel "concede", Intel ha bisogno di clienti per le proprie fonderie.
I precedenti tentativi di diventare una fonderia a contratto sono falliti, quindi di fatto Intel produce per se stessa, parliamo comunque di un volume di 800k wafer all'anno, ma è comunque meno della metà di quanto producono Samsung e tsmc.
In ogni caso parliamo solo di contatti preliminari, qualcosa che probabilmente un po' tutti stanno facendo, incluse Apple ed amd.
Dopotutto chiedere non costa nulla.
Non fanno niente insieme, semplicemente intel concede ad nvidia di produrre i chip nelle sue fab. Cosa che da anni consente di fare a tanti altri.
Al massimo questo avvantaggia intel perché costruisce un know how migliore.
Dovremmo bloccare l'alleanza AMD e tsmc, è palesemente a svantaggio di Intel
Una GPU Nvidia su processo Intel? Auguri.
È un'alleanza, mica un'acquisizione: non puoi mica bloccarla
Va bloccata subito, è palesemente a svantaggio di AMD.
NvIntel o iNtidia?