
14 Febbraio 2023
Dopo molta attesa, alimentata recentemente dalla presentazione della piattaforma Intel Alder Lake-S, il debutto dei primi SSD PCI-E 5.0 è sempre più vicino, sia sul mercato server che su quello consumer. A questo proposito, il CES 2022 potrebbe essere la vetrina di lancio ideale per i produttori che, capitanati dal colosso Samsung, sembrano già pronti con alcune interessanti novità per il primo trimestre del prossimo anno.
L'azienda coreana infatti, ha annunciato oggi di essere ufficialmente pronta con il suo primo SSD PCI-E 5.0 destinato al mondo server, si tratta del Samsung PM1743 (PCI-E NVMe), un drive che a quanto pare sarà disponibile con form-factor EDSFF e con il più classico 2,5". Stando a quanto dichiara il produttore, lo sviluppo di questo SSD ha visto anche la partecipazione di Intel che, come detto in apertura, è al momento tra le aziende che ha spinto di più per l'implementazione di questo standard, capace di raddoppiare le prestazioni rispetto alla precedente generazione.
Il Samsung PM1743 utilizza un controller proprietario - non specificato al momento - in coppia con memorie V-NAND Samsung di sesta generazione, un binomio che con l'interfaccia PCI-E 5.0 riesce a garantire prestazioni in lettura sequenziale nell'ordine dei 13 GB/s, garantendo un picco di 6,6 GB/s in scrittura e sino a 2,5 milioni di IOPS nelle letture casuali (250.000 IOPS in scrittura). Disponibile in tagli da 1,92 TB sino a 15,36TB, questo SSD offre anche un netto miglioramento dell'efficienza, quantificato dal produttore in un +30% rispetto alla precedente generazione.
Buone notizie anche dalla taiwanese ADATA che, sempre in ottica CES 2022, ha annunciato l'evento New Xtreme, occasione che vedrà l'azienda mostrare novità in ambito SSD M.2 PCI-E 5.0 e memorie DDR5. Rimanendo in tema storage, ADATA ha anticipato gli SSD Project Nighthawk e Project Nightbird, due unità che sfruttano l'interfaccia PCI-E 5.0 x4 e sono conformi allo standard NVMe 2.0. Questi SSD saranno disponibili con capacità sino 8TB e offriranno una velocità di lettura sequenziale di 14 GB/s, seguiti successivamente da altri modelli leggermente meno performanti (nell'ordine dei 12-10 GB/s in lettura sequenziale).
Commenti
Le nuove console sono pensate per fare streaming dei dati dal SSD , attualmente poiché sono poco diffuse i giochi sono ancora tutti nella RAM( eccetto Ratchet & Clank: Rift Apart ) ma in futuro la velocità del SSD per giocare sarà fondamentale , con un SSD del genere puoi fare lo streaming dei dati in 1440p@60fps , per il 4k@60fps ci vorrano SSD ancora più veloci .
In definitiva oggi non serve a niente ma quando si diffonderanno diventerà fondamentale averne uno per giocare a 1440p@60fps.
Basterebbe un case formato 2,5" e un cavo idoneo. Oppure, meglio ancora, un formato m.2 classico ma in una scheda PCIE con dissipatore passivo da uno slot.
Purtroppo spesso li fanno attivi con ventolina 10000 rpm stile scheda video economica.
PC
ambito di utilizzo?
Se aggiorni tutto il pc con tutte le specifiche pcie 5.0 mi sa che il dissipatore da 420mm è quasi d’obbligo
Ci vorrà un aio da 420mm per raffreddare il controller o basterà un semplice 280mm?
Non ne vedo molto il senso lato consumer, visto che già è difficile trovare sistemi consumer che abbiano montati SSD PCI 4.0, che costano ancora molto di più di PCI 3.0 e che al di là dei benchmark non offrono alcun tangibile vantaggio nell'utilizzo quotidiano, a meno di non lavorare con file di decine o centinaia di gb o con lunghissime code di operazioni casuali, tutti scenari di utilizzo estranei al 99% degli utenti "casalinghi", anche che siano "creator", scenari validi solo per chi lavora video in 8k, database complessi, big data, programmi di simulazione scientifiche etc. Lato giochi o utilizzo anche pesante per montaggi video 4k etc la differenza tra un SSD nvme PCI 3 o 4 è nell'ordine di 1 secondo nelle operazioni più pesanti, nulla da giustificarne il costo e ancora più quindi per il PCI 5, oltre al fatto di dover completamente cambiare il sistema con una scheda madre adatta , una CPU adatta e RAM ddr5. A parte l'evoluzione tecnologica penso sia solo il sistema per i produttori di mantenere alti i margini visto che ormai ssd.nvme PCI 3 da 2 tb di ottima qualità si trovano tranquillamente a circa 200 euro. Siamo arrivati ad un punto quindi che a loro non conviene più e quindi sposteranno la maggior produzione su questi nuovi in modo da ridurre la disponibilità dei vecchi e quindi aumentarne i prezzi. Per utilizzo server e data center il discorso è diverso e possono avere un senso però anche li vedo difficile giustificare l'enorme esborso per aggiornare le macchine per renderle compatibili per avere una maggiore efficienza energetica e velocità, bisognerebbe vedere in quanto tempo si recupera il costo di acquisto del nuovo hardware con la maggiore efficienza energetica, e non penso che il periodo sia inferiore a qualche anno (ma potrei sbagliare)