
Auto 06 Nov
12 Novembre 2021 32
Come sappiamo da mesi ormai è difficile comprare componenti di computer, schede video, console di ultima generazione, perfino auto con le più recenti tecnologie e tanto, tanto altro ancora: ne se ne parla in generale con il nomignolo di crisi dei chip, e se ne è sempre parlato come una conseguenza del difficile periodo in cui versa l'intero mondo a causa della pandemia di COVID-19, delle tensioni tra Cina e USA, e mettiamoci pure il pasticcio della Ever Given: ma a quanto pare c'è un motivo ben più specifico per cui tutto il settore va a rilento: Texas Instruments.
Sì, la pandemia c'è stata e ha creato complicazioni. Sì, la Ever Given ha causato ritardi enormi. E sì, le tensioni Cina-USA non hanno aiutato. Ma dove la maggior parte dei grandi protagonisti del settore ha saputo far fronte alle difficoltà, incrementando la produzione dei propri componenti, la strategia di Texas Instruments è stata del tutto inefficace, e ha creato un collo di bottiglia che ha finito per mettere in difficoltà tutti quanti. Questa, almeno, è la teoria a cui sono giunte diverse aziende del settore taiwanesi, stando a quanto riporta un'inchiesta di DigiTimes. Nessuna di queste informazioni è ufficiale, beninteso: si tratta di indiscrezioni e voci. Ma sono tante, e da fonti molto diverse, il che lascia pensare che qualcosa di vero ci sia.
Texas Instruments è un nome noto anche ai più, soprattutto per chi ricorda un tempo in cui il compito di fare i calcoli non se l'accollava il telefono: i calcolatori della società statunitense erano molto famosi e apprezzati (per essere chiari lo sono ancora adesso, ma come è facile immaginare il volume di affari si è notevolmente ridotto). TI, la cui sede principale è ancora a Dallas, è specializzata nei cosiddetti chip analogici, come per esempio i regolatori di tensione nei computer, ed è nella top 10 mondiale del settore di chip per fatturato. I prodotti di TI sono relativamente semplici dal punto di vista tecnologico - quantomeno rispetto a quelli di realtà come TSMC, ma sono proprio loro i più difficili da reperire.
Ora che qualcuno è uscito più o meno allo scoperto, ci sono diversi pezzi del puzzle che trovano il loro posto, e lasciano intravedere una rete sempre più solida di prove che puntano proprio a TI. Recentemente, uno degli amministratori delegati di ASUS aveva detto che il problema principale per la società erano i tempi di consegna molto lunghi dei prodotti delle società statunitensi. E le due principali aziende di semiconduttori a stelle e strisce sono proprio TI e Analog Devices, che come TI si specializza in chip analogici. A metà ottobre anche Bloomberg aveva tirato in ballo la società texana parlando dei probabili volumi ridotti di iPhone 13 disponibili per lo shopping natalizio. Ad agosto si osservava che i chip che avevano tempi di attesa più lunghi erano i microcontroller, che proprio TI produce; non GPU, SoC o banchi di memoria.
Per qualche motivo TI finora si è rifiutata di espandere in modo significativo le proprie fabbriche, e potrebbe volerci ancora un anno intero (si parla di fine 2022) prima che la capacità produttiva incrementi. Come dicevamo, per il momento si tratta di teorie e indiscrezioni, di cui difficilmente si avrà una conferma definitiva da parte della diretta interessata; in altre parole, per il momento le fiaccole e i forconi è meglio se li lasciamo in mano ai cittadini di Springfield arrabbiati per i liquami di Spider Pork.
Commenti
Rispondo in modo esauriente alle obiezioni che mi vengono fatte.
E ne approfitto per comunicare con la massa di lettori non scriverti.
Vedo che stai andando sempre più fuori discorso.
Un'alleanza firnata sotto la costrizione delle armi non è che sia proprio il massimo.
Alcuni anni fa, sarebbe interessante rifletterci sopra, trapelò un'indagine interna alla NATO che evidenziava la quasi nulla voluttà delle truppe e degli ufficiali europei di intervenire contro altri europei in caso di un conflitto fra Russia e Stati Uniti.
Stati Uniti e Europa sono partner abbastanza stretti, difficile che un blocco totale nei confronti di uno non preveda anche contromisure concertate con l'altro. In ogni caso concordo, sarebbe una mossa disperata e al momento ben lontana.
La situazione è drastica per tutti i componenti, ma Texas è quella che crea più danni di tutti.
Anche i processori della ST e della Microchip sono quasi introvabili.
Ma il problema è anche in altri fornitori come la Wurth che ne ha, ma non riesce a stare dietro alle consegne e allunga i lead time.
Il collo di bottiglia? Oltre ai problemi di fornitura e della materia prima, c'è il problema che moltissimi richiedono più componenti del necessario per farsi scorta perciò la domanda è veramente altissima e la produzione mondiale non riesce a starci dietro.
Per non parlare delle spese di trasporto elevatissime.
Non credo che possano produrre i chip della Texas poiché sono coperti da Brevetti, altrimenti l'avrebbero già fatto..
beh Taiwan che strizza l'occhio a pechino... non credo proprio
Una 2070 Super mi era anche capitata tra le mani nel 2019, prima di .... :(
Se è vero, corrono un grosso rischio. Fra 6 mesi ci sarà un produttore cinese che produrrà gli stessi chip che ora vengono fatti da TI e AD, a metà prezzo. :)
Fallimento del 50% delle aziende cinesi? :)
lol! io ne ho uno nell'armadio... magari acquista valore ;)
il problema è che sono loro a crearle le catastrofi
Tutto fa Taiwan tranne che strizzare l'occhio alla Cina. Tutto quello che fa la Cina, Taiwan fa l'esatto contrario. Non si fidano della Cina.
Privi di clienti non direi, il principale partner commerciale della Cina è la UE esattamente come loro sono il nostro.
Comunque di certo non sarebbe una passeggiata, ed è ben difficile che i cinesi lo facciano.
Questo tipo di misure sono dettate dalla disperazione, e la Cina non ha alcuna ragione di essere disperata.
Ci credo poco all'alta tecnologia pridotta in Italia.
Gli stabilimenti Texas, e non solo, sono stati paganti fino a quando lo Stato italiano ha distribuito a pioggia fondi per il Sud della Penisola.
https:// yourlogicalfallacyis .com/it/falsa-causa
O forse semplicemente essendo la nazione più influente degli ultimi
100 e passa anni è molto semplice che le catastrofi vadano a riguardare gli USA in qualche modo o forma
Negli USA trovare manodopera qualificata a quel livello è difficile, Produrre in Cina dopo il ban USA e il progetto di disaccoppiare le economie di USA e Cina è difficile, la stessa Taiwan che de jure è territorio cinese è abbastanza problematica come destinazione di investimento, TI potrebbe riaprire la fabbrica che aveva a Rieti, oppure quella di Avezzano, ceduta a Micron, poi passata a SMIC e ora quasi chiusa.
Un improbabile blocco delle esportazioni dalla Cina avrebbe come conseguenza un crollo delle entrate, un avanzo di prodotti finiti privi di clienti.
Quando produceva Il Grillo Parlante andava forte
Io possiedo un Super e francamente sono soddisfatto
Ma se i Cinesi bloccassero totalmente i rifornimenti agli USA, cosa succederebbe?
E non parlo solo di Chip
Stavano ancora producendo i chip per le calcolatrici degli anno '80! :D
E poi ci sono io che preferisco sempre le Ti di Nvidia, per colpa di Ti non ho una Ti. :(
staranno producendo troppi chip zigbee?
beppe sei tu?
è verità storica, dietro ogni catastrofe ci sono sempre loro
Posso dire che mi sembra una teoria campata in aria? Mancano le prove provate e per di più è una teoria avanzata da aziende taiwanesi che strizzano l'occhio al governo di Pechino. Il governo USA ha detto ai chipmaker di esportare i propri dati per capire dove sta il collo di bottiglia nella produzione, quando sarà individuato il punto debole basterà esportare un poco di democrazia per risolvere la crisi dei chip.
qualunquismo un tanto al chilo?
Quindi la fabbrica di calcolatori avrebbe sbagliato i propri calcoli?
Il mio primo portatile fu un Texas Instruments, mamma mia che chiodo che era. La batteria poi, impossibile pensare di girare senza alimentatore.
è chiaro come ad ogni catastrofe mondiale ci siano sempre e solo gli americani dietro, ma qui ci sono ancora persone che vogliono seguire questi folli megalomani
spider pork, spider pork!!!
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