
20 Aprile 2023
Huawei non può acquistare componenti hardware da aziende americane, anzi, più correttamente, sono le aziende americane a non poter vendere nulla a Huawei. Il motivo è legato al ban deciso dall'amministrazione Trump nel 2019 e inasprito l'anno successivo: e le regole sono chiare: "qualsiasi spedizione di prodotti vietati senza licenza [...] viola questa regola", si legge nel report pubblicato dallo US Senate Committee on Commerce, Science & Transportation. Seagate sembra tuttavia non aver rispettato quanto stabilito, ed è finita sotto indagine.
Nella documentazione di cui sopra si legge:
L'evidenza suggerisce che Seagate Technology, società con sede in California, abbia continuato a spedire hard disk a Huawei dopo l'entrata in vigore della norma. I funzionari di Seagate hanno detto al Minority Staff [del Comitato, ndr] che la società non dispone di una licenza valida per continuare a spedire hard disk a Huawei, probabilmente facendo transazioni illecite per questo prodotto dopo la data di entrata in vigore [del divieto].
La norma, lo sappiamo, tocca in modo particolare i semiconduttori, inclusa la loro "realizzazione o integrazione in prodotti finiti destinati a Huawei". Ed è questo il punto cruciale su cui si basa l'accusa di aver proseguito gli affari con un'azienda che rientra nell'Entity List: gli hard disk vengono considerati alla stregua di quei prodotti finiti che non possono essere venduti alla società cinese.
C'è dunque evidenza che Seagate abbia proseguito a fare affari con Huawei anche dopo l'entrata in vigore del divieto: la quota di mercato dell'azienda californiana nel campo degli hard disk è del 51%, e la sua crescita sarebbe da attribuire al fatto che Seagate non ha interrotto le spedizioni a Huawei. Dal canto suo, fin dall'entrata in vigore della norma Seagate ha affermato di non aver bisogno di alcuna licenza per vendere a Huawei: "Non vedo nessuna particolare restrizione per noi riguardo alla possibilità di continuare a spedire a Huawei o a qualsiasi altro clienti in Cina. Dunque, non credo avremo bisogno di una licenza specifica", aveva detto lo scorso anno il CFO di Seagate.
Ed effettivamente l'azienda non ha mai richiesto alcuna licenza, confermandolo anche quest'anno dopo essere stata più volte contattata dal Minority Staff per chiarimenti. Tuttavia, le spedizioni di hard disk sarebbero state interrotte. Quando, però, non è stato rivelato dalla società. Si tratterebbe però solamente di un escamotage, visto che Seagate intenderebbe riprendere le spedizioni una volta che Huawei avrà completato la sua fase di ristrutturazione, vendendo gli hard disk ad altri soggetti della catena di approvvigionamento (non compresi nella Entity List) per evitare di avere rapporti diretti con l'azienda di Ren Zhengfei.
In conclusione, Seagate è stata accusata di aver violato il Foreign Direct Product Rule "per oltre un anno". "Probabilmente Seagate ha fatto il calcolo strategico di continuare a violare le regole di sicurezza nazionale basate sul prospetto di guadagnare profitti significativamente maggiori attraverso il monopolio del mercato rispetto al potenziale costo di sanzioni regolamentari".
Commenti
Da utente europeo sono dispiaciuto che un costruttore di hardware come Huawei sia ridotta all'osso per colpa di una amministrazione xenofoba anni 70 con tanto di riporto. Si vuole fermare la Cina quando parte della tua ricchezza dipende da una popolazione praticamente schiavizzata, siamo onesti ormai la Cina è un ingranaggio che non può essere escluso in nessun modo per cui tanto vale se non puoi batterli fatteli amici. Scusate non è il posto giusto per un commento di geopolitica per cui non posso lasciamo stare, Huawei non ha colpe se non quella di essere stata presa di mira a caso da un personaggio che pur di dire la sua si sta creando un Socialforum privato. Ci siamo evoluti ma certe persone al potere non hanno un mondo reale col quale confrontarsi.
con la corda made in Cina....
Della globalizzazione
Guai a criticare una guerra commerciale fatta dagli americani ad uso e consumo, udite udite, degli americani.
Eh infatti al pentagono solo volponi, dal Vietnam ad oggi solo successi
delle destre ex globalizzatrici ed ora finte patriottiche, ed anche di certe sinistre per finta
Tristemente vero
D'accordissimo. Loro però sono a posto per svariate generazioni
Anche chi scarica fanghi tossici nei campi prima o poi finisce per mangiarseli. La lungimiranza non è assolutamente indispensabile per far soldi svendendo i beni di famiglia.
Evidentemente non per chi quei quattro spicci li ha intascati
essì, n'artro che ne sa di più di tutto il pentagono messo insieme!
AHAHAHAHA
Il know how valeva molto di più di quei 4 spicci
Ma che regalato : qualcuno ci ha fatto i miliardi. Leggi: negli anni 90 costi di produzione a picco ma prezzi al consumo uguali se non in salita. Hanno delocalizzato pure i "piccoli imprenditori" se non in Cina nell'Europa dell'est, gl8 stessi che da anni vogliono i dazi.
E la colpa di chi è?
È servito a molto. Android ha Samsung e Samsung nella fascia alta. Poi ha pure Samsung.
Huawei si fa i fatti suoi chiamandosi Honor e non mi pare stiano piangendo. Gli unici che ci stanno rimettendo son i consumatori
Perché come diceva Vash qui sopra è solo una pezza che non risolve il problema del know how regalato alla Cina in questi decenni.
Il problema vero è che il Ban è una pezza che però non risolve il Problema: costruire fuori dalla Cina ad oggi è improponibile. Noi abbiamo i brevetti, ma loro le aziende e le materie prime.
possono aver fatto tutto quello che vuoi, ma la legge impone delle regole. il fatto che piaccia o no non fa differenza
Hehehe Olivetti hehehehe
perché?
Non avranno un po' rotto le scatole con sto ban?
Vedere gli americani tagliarsi gli zebedei pur di fare un dispetto a Huawei non ha prezzo
Sarebbe anche ora di togliere sto ban inutile e controproducente.
E questi sono i bei risultati dell’aver consegnato TUTTA l’ideazione, ricerca, sviluppo e fabbricazione di componenti hw agli USA: possono in qualsiasi bannare qualsiasi paese, mettendolo in ginocchio.
E non crediate che sia solo la Cina perché “anticapitalista!!!11!!!!1!!!”… lo Stato canadese del Quebec fu inserito nella lista nera degli Stati sponsor del terrorismo internazionale senza troppi convenevoli, eh…
Ieri stavo avendo una riflessione: a fine anno ‘80 si sfotteva la DDR (Germania Est) per produrre troppi pochi componenti elettronici, computer, microprocessori per computer (25.000 all’anno) e altro ancora, e l’agricoltura della DDR, pur tutta meccanizzata, all’avanguardia e con le fattorie tutte automatizzate con computer che avevano tutti i programmi di produzione già presenti sui floppy che bastava inserire (ci sono bei documentari su YouTube a riguardo)… tutto ciò veniva ritenuto troppo poco rispetto a ciò che faceva l’Italia e gli USA.
State tranquilli, cari italiani… ché ora qui in Italia non si produce più quasi niente di ciò…
Seagatevi
Segate Seagate!
:D