Boom di malware macOS nel 2020, Windows resta il più colpito

18 Marzo 2021 39

Il titolo si potrebbe rapidamente commentare: nessuna novità all'orizzonte, gli utenti MacOS sono e sono stati sempre quelli che hanno avuto meno problemi per quanto riguarda gli attacchi malware, soprattutto se consideriamo la miriade di attacchi rivolti alla piattaforma PC Windows. Le cose però sono sensibilmente cambiate lo scorso anno, non tanto per quanto concerne i ruoli, ma soprattutto per la crescita esponenziale dei malware indirizzati agli utenti Mac, non per ultimo il recente Silver Sparrow che ha colpito oltre 30.000 utenti.

Silver Sparrow però sembra essere solo la punta di un iceberg che nel 2020 ha visto una proliferazione di attacchi mai vista prima il sistema operativo Apple. Questo è quanto emerge dal report di ATLAS VPN che, relativamente al 2020, segnala come lo sviluppo di malware per MacOS sia cresciuto addirittura del 1.000%.


Secondo quanto riportato, lo scorso anno sono stati rilevati 674.273 sample di nuovi malware per MacOS, un aumento vertiginoso rispetto ai 56.556 registrati nel 2019; in questi numeri sono comprese diverse tipologie di attacchi comprendenti backdoor, software di sicurezza ingannevoli, trojan e ransomware.

Facendo due calcoli, si ha una media di 1.847 nuove minacce al giorno, un dato che sicuramente non fa piacere ad Apple ma che, confrontato con le statistiche relative a Windows risulta quasi irrisorio. Sempre secondo ATLAS VPN, nello stesso periodo i malware indirizzati a Microsoft Windows sono stati addirittura 91,05 milioni, una media di 249.452 al giorno. Un primato che, se da una parte non sorprende vista la diffusione dei sistemi Windows (di vecchia e nuova generazione), dall'altro risulta comunque preoccupante, soprattutto se consideriamo i recenti "attacchi" di brand come Intel verso Apple (vedi l'ultimo spot Intel uscito ieri), definita sostanzialmente "monotona" per quanto riguarda la propria offerta nel mercato computer.


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Commenti

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csharpino

I costi vanno valutati caso per caso, il concetto di "economico" non lo puoi valutare con una mera somma delle fatture perchè ci sono aspetti che non puoi valutare cosi e non sono neanche uguali da azienda ad azienda. Non sto dicendo che conviene l'onsite anzi la mia opinione è l'opposto, quello che dicevo è in sostanza che se una PMI vuole risparmiare l'avere l'infrastruttura in casa (soprattutto se per un backup) è economicamente vantaggioso perchè puoi decide di soprassedere su alcuni costi mentre il cloud lo devi prendere così com'è e hai poco margine di scelta. Ovvio che questa non è la soluzione ideale e con se porta a rischi ma è comunque una scelta.

GianTT

Per quello che ho potuto vedere, se per gli utenti aziendali un device come un normale notebook è ancora fondamentale (altro che chromebook), lato server la migrazione completa al cloud è più che fattibile. Dismetti l'intera infrastruttura hardware, abbatti i costi indiretti (spazio, energia...), riduci a zero la necessità di metterti in casa tecnici esperti nella gestione dell'ambiente, riduci i rischi relativi a sicurezza IT, continuità di funzionamento ecc... Un'azienda ad aver già fatto il passaggio completo al cloud è Enel ad esempio, e se ci sono riusciti loro dubito che una PMI invece abbia vantaggio a mantenersi un'infrastruttura onpremise e dei tecnici a libro paga per gestire 2-3 cose in croce

GianTT

Nei costi ricorrenti dell'onpremise devi includere anche che le licenze infrastrutturali le acquisti e poi devi rinnovare ogni anno il costo della manutenzione per l'upgrade e il supporto tecnico, e sfido a trovare aziende che abbiano le licenze dei sistemi VMware, Windows Server, Red Hat ecc non mantenute. Inoltre se sei una PMI che non ha grosse esigenze IT, con un sistema in cloud puoi anche risparmiare sui reparti IT come personale, avviando magari solo collaborazioni spotted con consulenti tecnici esterni o lavorando completamente in outsourcing sul tema.
Non sto dicendo che il cloud è sempre conveniente, ma paradossalmente lo è di più per le PMI che per le grandi imprese, che hanno anche necessità diverse.

E K

Diamo tempo al tempo, apple é uscita dallo 0% di utenti da poco, il sistema va studiato prima di attaccarlo, tra qualche anno apple stessa presenterá l'antivirus integrato (quando la tecnologia sará matura)...

boosook

"chissà quanto sono difficilmente individuabili dietro a meccanismi di "reverse proxy"".... infatti... protettissimi... d'altra parte, recentemente gli hanno solo rubato il codice di Windows! :D

csharpino

Alla lunga il costo di un abbonamento supererà sempre quello della stessa cosa fatta in casa. Andrebbero anche considerati i costi energetici, quelli di manutenzione, l'obsolescenza ecc ecc.
Il punto però è un altro, un servizio di backup ha dei costi che una PMI non ha senso che spenda se già il servizio primario è di un buon livello perchè le possibilità di avere down il primario e far funzionare il backup in tempo sono molto remote.

UnoQualunque

No su questo non sono d'accordo. Migrare in un approccio solo cloud come la proposta di Google è troppo disorientante per gli utenti e alcune volte limitante. Ad esempio se si lavora con diversi documenti, spostarli da una parte all'altra, ecc... c'è poco da fare, l'esplora file, per quando vecchio e obsoleto funziona alla perfezione. L'impostazione cloud per i documenti di SharePoint o Google a volte è davvero frustrante. Con Office 365 ti permette di mettere in piedi un ambiente ibrido perfetto. Anche solo spostando parte dei documenti sul cloud ed eliminando l'Exchange, al prossimo rinnovo si può prendere un'infrastruttura meno performante. Se poi l'ERP è in cloud allora serve davvero poco, ma a mio modo di vedere per il 90% delle PMI, oltre ad Office 365, due server entry level ESXi in cluster con almeno due Domain Controller, un file server, un print server e l'AD connect per mettere in piedi l'ibrido servono più qualche server aggiuntivo per i vari servizi a corredo dell'ERP che potrebbe interfacciarsi con Office 365 (il gateway onprem di PowerBI è uno spettacolo, sono riuscito a mettere in comunicazione l'AS400 con il mondo cloud di Microsoft)

GianTT

Nelle tue considerazioni hai inserito il costo delle licenze onpremise per i software infrastrutturali che dovresti pagare e che in cloud non avresti?

Tsaeb

con i vari lockdown mondiali gli hacker avevano molto tempo libero...

GianTT

Per il 90% delle aziende hai ragione tu, perché tranne quelle che fanno business sull'IT (e per cui l'hardware rappresenta un asset e non un costo) le altre risparmierebbero un bel po'. Il problema è l'approccio misto, il risparmio reale si avrebbe con una migrazione completa verso sistemi cloud, dismettere i datacenter e togliersi i costi diretti e indiretti dell'infrastruttura. Restare con un piede sull'onpremise e uno sul cloud non porta a grandissimi vantaggi economici

UnoQualunque

No non ti preoccupare. Il problema è legato ai server Exchange di posta che usano le aziende. Il programma Outlook o qualsiasi altro programma di posta e l'indirizzo Hotmail o altri account consumer di Microsoft non sono coinvolti.

7829/bis

Mi puoi raccontare meglio perché io uso il programma Outlook su PC per il mio indirizzo hotmail

UnoQualunque

Si però appunto i loro server sono aggiornati sempre all'ultima patch e chissà quanto sono difficilmente individuabili dietro a meccanismi di "reverse proxy". Infatti stavo appunto cercando evidenzi di problemi verso gli exchange online ma sembrerebbe tutto a posto. Mentre per li exchange onprem, soprattutto nelle PMI, a meno di casini come questo, quasi nasce con una patch e muore con quella.

boosook

OVH non conta, non si può certo paragonare con Google/Amazon/MS e comunque era hosting, i down ci sono sul cloud ma quando c'è un down hai frotte di ignegneri che si mettono lì a risolverlo al posto tuo (perché il down lo hai anche se ti tieni i server in casa...) e lo risolvono in genere nel giro di qualche ora o meno.

boosook

Se non fosse che stai usando la versione online di un prodotto sviluppato dalla stessa azienda che ha messo quelle falle in Exchange... :)

UnoQualunque

Dipende dove fai puntare i record MX. Se puntano verso il tuo server onprem il principale è il tuo che poi fa da relay verso il cloud. Ad oggi non riesco a trovare alcun beneficio di avere un exchange ibrido. Alla fine, se Microsoft avesse un disservizio, la risoluzione sarebbe estremamente rapida (si spera). Con l'exchange in cloud non devo preoccuparmi di niente, con un ibrido se ho problemi al mio server sono comunque dolori e ore di lavoro perse.

biggggggggggggg

Questo può essere, io parlavo di sicurezza però.

csharpino

E ma il problema non cambia, risparmi un pò sull'infrastruttura ma alla lunga il cloud ti costa di più...

biggggggggggggg

Ma poi non ho capito perchè non mettere anche il backup in cloud da un'altra parte

csharpino

Si ma il problema è un altro.. Una PMI dovrebbe spendere il doppio per gestirsi sia il server in cloud che quello in locale con tutta l'infrastruttura del caso per far fronte ad ipotetiche situazioni più uniche che rare?? Gli costa meno perdere le mail che gestire un circo del genere..

biggggggggggggg

E puoi farlo anche col cloud ovviamente.
Il punto è che datacenter come quelli amazon o google nel 99.9% dei casi sono più sicuri e fatti meglio dei fai-da-te.

UnoQualunque

L'IT è stato troppo messo da parte, più si andrà avanti e più ci si accorgerà che anche solo avere una struttura di 50 impiegati bisogna avere un IT che faccia solo da IT e conosca l'argomento, e non chiedere al più "smanettone" dell'ufficio. Io sono un sistemista di una PMI da 200 utenti e mai e poi mai mi sognerei di avere un exchange in casa. Però bisogna vedere altri IT come hanno venduto l'argomento alla direzione. Non si fidano del cloud, hanno paura che alleggerendosi da queste cose magari la direzione non li reputa più utili, ecc.. continuano a gestire tutto come facevano 15 anni fa ma prima o poi una gestione del genere imploderà e per come stanno andato le cose i problemi grossi a breve ci saranno.

Ansem The Seeker Of Darkness

Se uno vuole essere sicuro serve un disaster recovery che si trovi in un posto fisicamente diverso e lontano da quello principale.
Ci sono linee guida dettagliate su queste cose

Ansem The Seeker Of Darkness

Exchange da sempre supporta soluzioni ibride. A memoria mi pare che la parte cloud sia la principale mentre la fisica il backup. Non sono sicuro che si possa scegliere comunque

Dani Man

Proprio per questo non ho citato l'enterprise. Ovviamente strutture importanti hanno il loro reparto IT e la spesa diventerebbe folle esternalizzando il tutto. Immagina di avere un contratto con magari 20.000 licenze per altrettanti client.
A quel punto metti tutto in sede e prendi un reparto IT con i 'cabbasisi'.
Per le PMI è folle e controproducente star dietro a tutto l'IT, soprattutto con i tempi che corrono.

UnoQualunque

Si ma dipende che l'ibrido. Un Exchange ibrido forse è la combinazione peggiore anche se sembrerebbe la linea guida di Microsoft. Avrei comunque un'exchange on prem da mantenere. Mentre avere un cloud ibrido, quindi alcuni servizi onprem come ad esempio un file server che si affianca alla parte di sharepoint, e altri solo cloud per me si è la cosa migliore. OVH non prenderla in considerazione, il CEO che dice "raccomandiamo di attivare il VOSTRO disaster recovery" vuol dire che non ha capito niente di cosa sono i servizi cloud.

Dani Man

Il cloud è perfetto se sai come usarlo.

La stessa cosa che è accaduta a OVH potrebbe accadere in sede. Ti fa a fuoco il pacco batterie nel rack e ciao ciao al server.

La soluzione è sempre la stessa: più backup in più punti diversi e distanti tra loro, ancora meglio se su provider/hosting differenti.

biggggggggggggg

OVH non consideriamola come lo state of the art nel cloud.
In linea generale, cento volte più a sicuro sul cloud che non su macchine fisiche.

csharpino

"Vedi il recente incendio di ovh, o anche amazon ha avuto più volte dei down importanti."
Ma scusa tu PMI pensi di riuscire a fare meglio di Amazon come tempo di down???? E come fai ad avere soluzioni ibride con un server di posta?

Ansem The Seeker Of Darkness

Molte aziende vanno per soluzioni ibride. Perché il cloud non è perfetto e può avere problemi. Vedi il recente incendio di ovh, o anche amazon ha avuto più volte dei down importanti.

UnoQualunque

Come dici te il classico ferro è ammortizzabile e una spesa del genere è più leggera per un'impresa, ma se si riescono a far capire i vantaggi di non avere più in casa l'Exchange, penso che molti siano disposti a mettere in conto un aumento di costi pur di stare tranquilli.

UnoQualunque

Ma anche se fossi un enterprise mi farei due conti. Ok che le licenze Microsoft 365 E costano uno sproposito e sommate al numero di account vene fuori una spesa spaventosa. Però, lato on-prem sicuramente loro avranno un cluster exchange su un'infrastruttura mica da ridere che sostituiranno ogni 5 anni di media. Sicuramente c'è un reparto IT ma non so se sia in grado di gestire un mostro del genere e molto probabilmente si dovranno appoggiare anche a dei consulenti quindi costi su costi. Ovviamente i costi on-prem sono ammortizzabili, quindi la spesa viene spalmata su più anni, ma togliersi di torno l'exchenge per me è la cosa migliore, è troppo critico e delicato da tenerselo in casa. Un PMI per me non ci deve pensare due volte a levarselo di torno, mentre un'enterprise la storia si fa più complessa per i costi, ma i vantaggi di non avere più quel tipo di server a mio modo di vedere sono immensi.

GianTT

In realtà non si risparmia proprio nulla, il costo delle licenze on-premise e dell'infrastruttura supera nettamente quello della soluzione cloud, soprattutto se si considera che le licenze 365 includono una miriade di servizi che magari le aziende che acquistano per l'on-premise avrebbero dovuto acquistare separatamente e con costi totali molto maggiori. E' anche vero però che sei in questo modo vincolato ad un contratto cloud con Microsoft e costretto annualmente a rinnovarlo, mentre con l'onpremise potresti dismettere il rinnovo delle licenze annuali e mantenere quelle che hai già. Senza contare che in termini di bilancio per le imprese c'è una bella differenza fra acquistare una licenza (che puoi ammortizzare in 5 anni) e sottoscrivere una subscription cloud, che devi scaricare interamente sul budget dell'anno.
Ci sono pro e contro, e non è solo la valutazione del costo ad essere determinante per molte aziende

Dark!tetto

Figurati, non farebbe abbastanza click su un blog come questo, basta pensare ai mille mila articoli su Ho. Mobile, che rispetto a questo aveva una portata veramente ridicola.

biggggggggggggg
Se te lo bucano, col GDPR ti fanno il mazzo.

Perchè?

Dani Man

Non capisco come nel 2021 si possa solo pensare di tenersi on-site un server di posta.
Se te lo bucano, col GDPR ti fanno il mazzo. Devi sempre aggiornarlo, manutenerlo e controllarlo h24.
Tutto questo per risparmiare quanto, 500 euro l'anno per una PMI ad esagerare?

biggggggggggggg

Forse è che loro li hanno rilevati meglio nel 2020 perchè un aumento del genere non ha senso se non c'è qualche spiegazione dietro (dire che è aumentata l'attenzione degli hacker non è una spiegazione).
Se andate a vedere sul sito anche gli attacchi a windows sarebbero aumentati di 5 volte negli ultimi anni, senza che ci siano spiegazioni sul perchè.

UnoQualunque

Ma un articolo su uno dei più gravi attacchi verso i server exchange on-prem no? Office 365 è veramente una salvezza. Togliersi di torno la gestione di quel tipo di server è stata una liberazione.

Pockocmoc

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