Si prospetta un 2021 cruciale per TSMC: la fonderia è una delle più importanti ed evolute al mondo, e pianifica di espandersi in modo significativo. Per tutto l'anno sono stati stanziati tra i 25 e i 28 miliardi di dollari, mentre nel 2020 sono stati "solo" 17,2 miliardi.

La richiesta per la produzione di chip di ultima generazione è sempre più alta, e si prevede che il trend non cambierà nei prossimi mesi; anzi, alla lista già lunghissima di clienti potrebbe aggiungersene uno ad alto profilo, vale a dire Intel. Non è un mistero che il processo produttivo di Intel sia ormai rimasto molto indietro: anche gli ultimi processori presentati in occasione del CES sono un misto di 14 e 10 nm, mentre quelli più recenti di AMD, Apple e Qualcomm, fabbricati proprio da TSMC e Samsung, usano litografie a 5 nm.

Il budget di investimenti di TSMC, osserva Bloomberg, sarebbe il sesto più alto tra tutte le aziende che valgono più di 10 miliardi di dollari. Del resto, la società sta vivendo un periodo eccezionalmente florido: nel quarto trimestre del 2020 ha fatturato ben 5,1 miliardi di dollari, un +23% su base annua, anche grazie agli ottimi risultati degli iPhone 12 con SoC Apple A14, appunto a 5 nm. Solo la produzione di questi chip ha rappresentato il 20% del fatturato complessivo.

Tra gli obiettivi di espansione per il 2021 figura anche l'inizio della costruzione di una fonderia negli Stati Uniti, più precisamente in Arizona. I lavori dovrebbero essere ultimati per il 2024: l'obiettivo di produzione iniziale sarà di 20.000 wafer al mese, per poi espandersi fino a raggiungere livelli "mega", per usare le parole della dirigenza. Non è stato specificato quanto costerà l'impianto.