Toshiba esce dal mercato dei PC portatili

10 Agosto 2020 40

Toshiba dice definitivamente addio al mondo dei computer portatili: l'annuncio della vendita della propria divisione a SHARP e Foxcon Japan risale già a un paio di anni fa, ma nelle scorse ore si è concretizzata con la vendita delle ultime azioni a SHARP. Con un comunicato stampa stringato, il colosso giapponese decreta la fine di un'era durata 35 anni.

Toshiba aveva annunciato la vendita nell'estate del 2018: SHARP, aiutata da Foxconn Japan (entrambe sono parte del colosso Foxconn), aveva acquisito da subito la maggioranza delle azioni della divisione, rinominandola in Dynabook. Negli scorsi giorni ha comprato da Toshiba l'ultima quota di minoranza, come da precedenti accordi, e così Dynabook è ora 100% proprietà di SHARP.

Toshiba entrò nel mercato dei computer, dicevamo, nel 1985, con il T1100 (foto in apertura), che l'azienda in seguito definirà il primo computer portatile per il mercato di massa. Aveva un display LCD monocromatico, 256 kb di RAM e un processore Intel 80C88. Mancava il disco fisso: si operava solo via floppy disk. Possedeva anche una batteria interna ricaricabile.

Nei decenni successivi la popolarità dei computer Toshiba continuò a crescere, e negli anni a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio il marchio era diventato tra i più diffusi al mondo; poi ci fu il declino, causato da una concorrenza sempre più agguerrita e una sostanziale assenza di caratteristiche uniche in grado di attirare l'attenzione del consumatore. Secondo Reuters, nel 2011 Toshiba aveva venduto quasi 18 milioni di computer; nel 2017 solo 1,4 milioni.

Di fatto i computer Toshiba, come le serie Satellite, Tecra e Portégé, sono ancora in vendita, solo che ora sono marchiate Dynabook.


40

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Arturo Smeraldo

Era ora,addio Toshiba!

E K

Bella fregatura, il macbook pro 2012 che ho a casa usava giá un ips.

Gringo
E K

Se ti tirano la fregatura si, sono i monitor peggiori per lavorarci su. E per il gaming, ovviamente, toshiba non aveva pc adeguati.

piervittorio

Acer, Lenovo, Huawei ed Asus sono produttori OEM, con loro fabbriche che producono i loro prodotti da essi stessi progettati ed ingegnerizzati, mentre HP e Dell si avvalgono di ODM, ovvero gli effettivi produttori sono Quanta e Compal, ovviamente cinesi.
HP e Dell ci mettono il brand e gli elementi peculiari del design, ma non progettano nè costruiscono.

Evito la plebe + della morte

Nel mondo dove vivo io Asus ed Acer vendono 4 volte meno di HP e 3 volte meno di Dell. HP vende il 10% scarso in meno del primo produttore al mondo Lenovo. Quote di mercato ridotte proprio....

loscalpello

Caro vecchio Toshiba Libretto 50 CT, quanto lavoro abbiamo fatto insieme?
Come dimenticarti?
Ho ancora il manuale d'uso ed il borsello.

Marco "Sanchez" Margheriti

I TN li trovi su pc decisamente più costosi.

E K

Bei ricordi i satellite da 450€, indistruttibili, uniche pecche batteria ridicola e schermi TN, ma a quel prezzo ci stava tutto.

Tanto ormai fa tutto Lenovo.

JustATiredMan

e si, come Sony anche Toshiba se ne va'... e' triste ma e' il cerchio della vita ;-(

Ciccio

Confermo che il Siemens fu il primo cellulare a colori.

Gunny35

Siemens mi piacevano, ne avevo uno molto bello che per primo permetteva l'ascolto degli MP3. Riguardo lo schermo a colori mi ricordo di aver avuto un Ericsson che penso fosse il primo cellulare a colori. T68 forse ?

Gringo

Io avevo un Satellite p20 in colorazione rosso rubino.
Montava un famigerato P4 di classe desktop, pesava una follia, scaldava come un disgraziato, batteria che in pratica era poco più di un UPS...
Certo, aveva anche dei difetti

Fabrizio

Beati voi che avete avuto degli ottimi telefoni Siemens. In famiglia ne abbiamo avuti almeno 3-4, uno peggio dell'altro, specialmente quelli con display a colori. Il mio C50 con display a colori è finito 3 volte in assistenza. Sistematicamente ogni 7 mesi si bloccava ed ogni volta mi dicevano che cambiavano la scheda madre. Mio fratello ha avuto un sl65 (o un nome simile), tante belle premesse, offriva tantissimo, in meno di un anno era da sostituire perché un bidone. L'unico che non ha dato grossi patemi è stato l' A25 di mio padre che poteva solo telefonare ed inviare SMS. Pessimi. Anche amici hanno avuto problemi.

MarioT

Chissà il tuo hard disk quanto era hard.

piervittorio

Semplicemente non potevano reggere la concorrenza della produzione (di qualità) cinese e taiwanese.
Tutto lì.
Dei tre nomi che hanno inventato i portatili e che si spartivano il mercato (Toshiba, Texas Instruments ed IBM), la prima ha resistito più a lungo, Texas vendette per prima ad Acer la divisione notebook Travelmate, e IBM vendette subito dopo a Lenovo la divisione Thinkpad.
Molti altri sono semplicemente usciti dal mercato (Fujitsu Siemens, NEC ecc.) o vendono solo in determinati mercati (LG, Samsung)
Altri che cercano di resistere (Dell, HP ecc. di fatto sono brand che di fatto rimarchiano e personalizzano prodotti Foxconn), ma con quote di mercato sempre più ridotte.
Nella realtà dei fatti, i veri produttori di notebook sono ormai solo cinotaiwanesi, e sono Acer, Lenovo, Asus, tutti più o meno collegati con i vari ODM Compal, Quanta, Pegatron, Wistron, Foxconn ecc.
Tieni presente che Compal e Quanta, da sole, fanno oltre il 50% del mercato mondiale dei notebook...

sailand

Dillo a me! Sono un ex ibm (una azienda che da isola felice divenne una controllata 100% acquistata da ibm) che è finito nelle riduzioni di massa del personale ibm.

Ma la vicenda della vendita della divisione hardware PC ha un’altra verità rispetto a quanto raccontato ufficialmente: i prezzi e i costi del pre e post vendita erano ormai insostenibili in un mercato sempre più concorrenziale.
Avevano solo due possibilità, o vendere o rivedere profondamente prezzi e profittabilità. Siccome ibm non ha mai visto di buon occhio (a dir poco) di non guadagnarci tanto, la vendita era inevitabile.
Considera che ibm imponeva di rifiutare lavori che non raggiungevano l’inderogabile alta percentuale di guadagno, preferiva abbandonare, perdere i clienti, vendere o chiudere rami e divisioni di azienda.
Certo a furia di dismettere rami di azienda fra un po’ cosa rimarrà di ibm?
Persino alcuni analisti finanziari sono pessimisti sul futuro di ibm.

Contemporaneamente stanno delocalizzando quanto più possibile in paesi a basso costo. Una volta il software per Ferrovie dello Stato lo sviluppavo anche io e tutto in Italia , oggi lo fanno in India e se parli con chi usa quel software (include tantissime agenzie di viaggio) ti dicono che è peggiorato tantissimo, che ora ha tantissimi problemi... ma ibm ora ha la sua altissima percentuale di guadagni.

NEXUS

i portege anni 2000 erano assurdi

Rocco Siffredi

Io mi ricorderò sempre il mio vecchio toshiba con casse harman kardon (all'epoca c'era un abisso con la concorrenza) e sopratutto la mitica rotellina per regolare il volume! Un cosa comodissima tra l'altro, molto più veloce e comoda

Ciccio

IBM si e' spostata sui servizi con la sua politica borderline/mafiosa. Ebbi a che fare in un azienda che usava servizi IBM, un incubo.

sailand

Persino ibm dovette vendere a lenovo schiacciata dalla guerra dei prezzi.

sailand

Il Siemens a colori... lo avevo! Effettivamente in pratica non serviva a niente ma la qualità Siemens c’era tutta, sia costruttiva (ancora funziona) sia prestazionale (forse il miglior telefonino come ricezione mai avuto). Siemens pagò soprattutto il non aver mai avuto un design eccelso, tanto ottimi quanto anonimi.

Ciccio

Lo si fa' per rimanere a galla e lo spostamento verso tecnologia Arm ne e' una dimostrazione. Loro invece han dovuto vendere.Insomma il mercato e' dinamico, avevan molte piu' risorse di altri ma non le hanno utilizzate a dovere.

sailand

Più che non saperlo sfruttare è il mercato che è drasticamente cambiato annullando di fatto quella fascia che si rivolgeva alle utenze professionali di alto e altissimo livello.
Persino i MacBook Pro negli anni hanno sempre più perso alcune peculiarità degli strumenti più professionali spostandosi verso le logiche più tipiche dei beni di lusso che professionali.

sailand

Ma che dici! Per un paio di decenni i portatili Toshiba avevano i migliori schermi all’avanguardia!
Solo i modelli degli ultimissimi anni ammazzati dalla concorrenza sui prezzi ormai inevitabile no erano più il top in tutto.

Ciccio

Credo sia stato proprio Fujitsu con i primi touch screen.Ricordo il primo telefonino (non eran ancora smartphone) a colori..il Siemens..nessuno lo compro' all'epoca,ricordo ancora i commenti diell'epoca(inutile,...a cosa serve un cellulare con lo schemo a colori se devi solo telefonarci) ed infatti la siemens non produce piu' telefoni da un pezzo.Insomma essere i primi non sembra e' un vantaggio se il consumatore non e' pronto.

sailand

Non lo so, negli anni ‘90 i touchscreen odierni erano fantascienza e un vero lcd a colorì forse solo Toshiba iniziò ad usarlo.

sailand

Mica solo consumer.

Ciccio

Ma credo siano stati i primi portatili col touch screen?

Ciccio

Come non saper struttare il vantaggio tecnologico e rimanere a passo con i tempi...

sailand

Nel secolo scorso erano il top dei pc portatili, belli, tecnologici e costosi come nessun altro.
Al lavoro ne avevo uno (aziendale ovviamente) invidiatissimo dai colleghi, alcuni modelli con persino lo schermo a colori che per quei tempi era l’unica marca o quasi. Costava come un’automobile e non una utilitaria.
Alcuni li paragonavano a quei tempi con i Compaq (che allora non aveva nulla a che vedere con hp), ma per me Toshiba allora era quel che ultimamente è stata Apple.
Poi in questo secolo ne riebbi uno diversamente dai soliti ibm/lenovo e continua ad avere un feeling estetico, di finiture e di costruzione decisamente superiori pur se già si vedevano in giro raramente.
Ora questa notizia mi rattrista molto, per me è la fine ingloriosa di un mito.

GeneralZod

Ricordo quando erano considerati il top in ambito consumer.

roby

Che nome terribile!

specialdo

io uso ancora oggi un toshiba con un ssd e windows 10. peccato

ghost.mdb

Con quei monitor agghiaccianti che mettevano era difficile sceglierli però... Cavolo erano mediamente i peggiori monitor in commercio, con luminosità che non arrivava neache a 150...

Aster

A dire il vero ho ancora in famiglia un kirabook e porteage aziendale. Certo le ventole del satellite del 1005 quando giocavo sono indimenticabili;)

Danylo

Erano spariti dai negozi gia' da diversi anni

Frantz

Aster, tutta colpa tua che sei passato alla concorrenza!! :P

Aster

Bei ricordi

Asus ExpertBook B7 Flip: soluzione a tutto tondo per il business in mobilità | VIDEO

Recensione Samsung Galaxy Book3 Ultra, sfida i MacBook Pro in 16 mm

Recensione ROG Strix Scar 17 (2023), il nuovo Ryzen 9 7945HX è una bomba!

Recensione MSI Prestige 13 Evo A13M: business elite