Gioielli dai rifiuti elettronici: è l'e-mining, un business sempre più grande

29 Agosto 2022 10

Crescono le attenzioni nei confronti dell'e-mining, la pratica del recupero dei metalli preziosi da smartphone, laptop, console e compagnia, ma anche, pensate, dai riempimenti dentali in oro. Meno rifiuti da un lato, un beneficio potenzialmente non indifferente per l'ambiente con la riduzione delle attività di estrazione dall'altro, in un momento storico in cui i cambiamenti climatici ci costringono a prendere in considerazione il tema dell'ottimizzazione delle risorse con maggiore serietà.

L'oro e altri metalli preziosi sono fondamentali nelle applicazioni elettroniche per le loro qualità intrinseche, principalmente perché sono buoni conduttori elettrici e perché resistenti alla corrosione. Ma nel momento in cui un oggetto elettronico giunge alla fine del suo ciclo vitale ancora oggi finisce troppo spesso per trasformarsi in un rifiuto elettronico, in un RAEE. Il fatto è che i gadget hanno cicli vitali mediamente brevi, e la loro crescente diffusione ha reso di estrema e drammatica attualità il tema di cosa diventano una volta obsoleti.

Qualche anno fa abbiamo realizzato una guida ai RAEE e, qualora non lo aveste fatto, vi consigliamo di darle un'occhiata. Sembra per fortuna che l'attenzione sul tema sia aumentata soprattutto da parte delle aziende più grandi, che poi sono quelle che consumano la quota maggiore di metalli preziosi e che dunque, con una sola mossa, possono spostare gli equilibri. Pandora ad esempio ha comunicato da un paio d'anni che dal 2025 conta di realizzare tutti i suoi gioielli con preziosi riciclati, parte dei quali sottratti alle mega discariche in cui finiscono i dispositivi elettronici.

Collana di NoWa, azienda che insieme ad altre ha creduto nel recupero dei metalli dall'elettronica. Facendone un business

Si è mossa Pandora, ma anche tra i piccoli produttori l'attenzione è cresciuta. "Lo chiede il mercato", ha confidato un addetto ai lavori al NYT, e la lentezza con cui ha risposto l'industria è dipesa dalle difficoltà tecnologiche nel recupero dei metalli. Di progressi per superare un problema curiosamente inedito - finora, in decenni di vigoroso sviluppo industriale, nessuno si era posto il problema - ce ne sono stati, ma rimane parecchia strada da fare: per produrre una fede nuziale non basta l'oro recuperato da 17 smartphone. All'interno di ciascuno non ce n'è tantissimo, è chiaro, ma quel poco, con le tecnologie attuali, è complicato da recuperare interamente.

DUE ESEMPI DI CHI HA INVESTITO NEL RECUPERO DEI PREZIOSI

Però le realtà di piccole e medie dimensioni che hanno investito nel recupero dei preziosi dall'elettronica e fanno del loro meglio per rispondere a un'esigenza di mercato (e dell'ambiente) ci sono. NoWa, ad esempio, azienda olandese fondata nel 2019 il cui nome deriva da No Waste. Sono serviti due anni e una raccolta fondi su Kickstarter per convincere una fabbrica a credere nel progetto, ma adesso NoWa realizza gioielli dall'elettronica, come il bracciale Infinity da 49,95 euro in argento con finitura in oro a 14 carati. Il mercato principale è quello olandese, lo stesso in cui vengono realizzati i preziosi, ma l'azienda conta di approcciarsi sui mercati internazionali nel 2023 e negli anni a venire.

Eternal Sunshine di NoWa, con argento proveniente da cellulari e smartphone riciclati (169,95 euro)

Stessa mission ma target un po' più alto per i parigini di Courbet, che dopo aver scommesso sull'e-mining nel 2018 ha suscitato l'interesse di un "big" come Chanel. Courbet commercia anche diamanti, ma si tratta di pezzi realizzati in laboratorio anche con l'apporto dei RAEE. Le pietre sono realizzate ricreando le condizioni di calore e pressione che generano un diamante "naturale", e collabora con Agosi, una società tedesca che tratta rifiuti, per procurarsi il metallo necessario per l'alta gioielleria dai rifiuti elettronici. Uno dei fondatori di Courbet, Manuel Mallen, ha detto che la metà delle vendite è rappresentata da anelli di fidanzamento e nuziali di giovani tra i 25 e i 35 anni, cioè la fascia più sensibile ai problemi del pianeta, dunque al recupero.

Il Courbet O2 Couture, anello da 9.800 euro realizzato in oro riciclato e diamanti di laboratorio

Non vogliono celebrare un evento o una ricorrenza molto importanti con oro o diamanti che hanno peggiorato le condizioni del Pianeta - ha detto.

Credits immagine in apertura: fevziie.


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Commenti

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comatrix

Guarda che diventerà da collezione, tienilo immacolato ^^

Nick126

Bisogna solo stare attenti a non farsi rifilare quegli zirconi dei Santin #Dante

Gnappetta

Credo sia sufficiente l'autunno.

Ginomoscerino

il Blu klein è il vero gioiello

Gold

Io ho fatto prima, ho comprato un telefono che è già un gioiello https://uploads.disquscdn.c...

Aster

l'inverno sta arrivando

Aster

Mancano le marmitte per le auto nella lista

PyEr ADKR

Ma se esiste già un gioiello, anche senza andare in discarica, si chiama "Nothing Phone ".

T. P.

https://media0.giphy.com/me...

ahahhaahah

Gnappetta

Tutti raschiano il fondo del barile.

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